Si tratta di una problematica che merita di trovare nella fonte che le è propria, cioè, ancora una volta, il Regolamento comunale di polizia mortuaria, una specifica regolazione, valutata cercando di contemperare gli effetti di un congruo utilizzo dei sepolcri, ma anche di rispetto per le tradizioni e culture locali, il ché non esclude, tra l’altro, che una qualche regolazione degli istituti del subentro (o la sua esclusione) possa essere diversificata a seconda delle caratteristiche dei sepolcri in questione, ad esempio prevedendo regolazioni anche diverse per sepolcri in relazione alla durata delle concessioni, alla capienza dei sepolcri o altri parametri oggettivi.… ... Leggi il resto
Autore: Sereno Scolaro
Il c.d. subentro nelle concessioni cimiteriali – 4/5 – Gli effetti del decesso del concessionario
La seconda ipotesi (esclusione del subentro come istituto specifico) si ha allorquando la fonte regolamentare preveda che la qualità di fondatore del sepolcro rimanga produttiva di effetti anche quando questi venga a decedere.
A tale soluzione (che si potrebbe denominare quale “concessionario fisso”) consegue che l’appartenenza alla di lei/lui famiglia vada riferita sempre, anche dopo la morte del concessionario/fondatore del sepolcro, riferita a tale figura. Per altro, questa opzione solleva l’ulteriore questione dei rapporti tra concedente (comune) e concessionario, dato che questo ultimo non è più nelle condizioni di esercitare la capacità necessaria (con la morte viene meno non solo la capacità di agire, ma altresì la capacità giuridica), anche se ben possa aversi, e ciò spesso accade, che vi sia un numero plurimo di appartenenti alla famiglia, superstiti.… ... Leggi il resto
Il c.d. subentro nelle concessioni cimiteriali – 3/5 – Il decesso del concessionario
Quando venga a decedere il concessionario, fondatore del sepolcro, si pone l’esigenza di individuare uno o più soggetti di riferimento.
Ma, poiché il diritto di sepoltura considera, accanto alla persona del concessionario, anche quelle dei loro familiari, si ripropone la questione della definizione di “famiglia”, limitatamente al diritto di sepoltura (e l’appartenenza ad una data “famiglia” si colloca sul piano dei diritti delle personalità, derivando dalla sussistenza di rapporti giuridici di coniugio, unione civile tra persone dello stesso sesso, parentela, affinità), quale data dal Regolamento comunale di polizia mortuaria.… ... Leggi il resto
Il c.d. subentro nelle concessioni cimiteriali – 2/5 – Il diritto di sepoltura nelle concessioni cimiteriali fatte a persone fisiche
Dato l’ambito scelto, il diritto di sepoltura nelle concessioni cimiteriali fatte a persone fisiche è riservato alle persone dei concessionari e dei loro familiari.
Se la questione dell’appartenenza alla famiglia del concessionario trovi (o dovrebbe trovare) quale fonte definitoria principale, se non esclusiva (i possibili contenziosi possono sorgere se ed in quanto la questione non sia puntualmente definita), nella peculiare fonte normativa, di rango secondario (art. 117, comma 6, 3° periodo Cost.), del Regolamento comunale di polizia mortuaria.… ... Leggi il resto
Il c.d. subentro nelle concessioni cimiteriali – 1/5 – Definizioni
In materia di concessioni cimiteriali, costituenti sepolcri privati nei cimiteri (Capo XVIII d.P.R. 10 settembre 1990, n. 285), l’art. 90 del già citato d.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 ne prevede l’ammissibilità nei riguardi di (a) privati e di (b) enti. Merita, subito di considerarsi come questi due termini possano aprire ad equivocità, dal momento che, specie il primo termine, può avere plurimi significati potendo essere riferito tanto alle persone fisiche che alle persone giuridiche, le quali, a loro volta, si possono distinguere tra persone giuridiche pubbliche e persone giuridiche private (oltretutto, ricordando, solo per inciso, come per queste ultime si abbiano altresì le persone giuridiche private in controllo pubblico …).… ... Leggi il resto
Sulla programmazione cimiteriale: merita di essere preventiva
Un comune, dopo avere destinato alcune aree cimiteriali alla costruzione di cappelle funerarie, proceduto all’assegnazione, nonché al rilascio delle autorizzazioni necessarie alla loro costruzione ha ritenuto di annullare, avvalendosi del potere di auto-tutela, sia gli atti di concessione sia le autorizzazioni alla costruzione, oltretutto a lavori pressoché ultimati. Comprensibilmente, la persona concessionaria, ritenendosi di tutelare la propria posizione e il legittimo affidamento così formatosi, ha presentato ricorso, non accolto in 1° grado, per cui ha proposto appello, su cui si è pronunciato il Consiglio di Stato, Sez.… ... Leggi il resto
Quanto “valgono” le cattive consuetudini operative?
Talvolta, qui o là, si registrano prassi operative che è abbastanza difficile modificare, anche se si rilevi (quando lo si rilevi) che esse non sono particolarmente corrette, in particolare quando la loro consuetudine porti a considerarle come talmente d’uso da non richiedere aggiustamenti. Si è spesso argomentato che sia più agevole modificare una norma, che un’abitudine (specie se “cattiva abitudine”). Vi è stata una situazione, affrontata dalla Corte dei Conti, Sez. Giurisd. Reg. Toscana, 29 aprile 2020, n.… ... Leggi il resto
Inumazione temporanea?
Il TAR Campania, Napoli, Sez. I, 25 maggio 2020, n. 1970 (reperibile anche nella sezione SENTENZE per gli Abbonati PREMIUM) ha riguardato un contenzioso sollevato avverso la deliberazione comunale che determinava le tariffe di determinate operazioni cimiteriali, compresa l’inumazione e l’esumazione, eccependo alcuni ritenuti vizi, come la pretesa del pagamento anticipato (cioè, prima dell’esecuzione delle operazioni), ma anche contestandosi le modalità di determinazione della tariffa per una “inumazione perpetua” che avrebbe prescisso dai criteri di calcolo del canone concessorio per il suolo cimiteriale.… ... Leggi il resto
Tumulazioni e la questione del libero accesso al loculo.
L’art. 76, 3 d.P.R. 10/9/1990, n. 285 e s.m., prevede, come largamente noto, che ogni loculo debba avere uno spazio esterno libero per il diretto accesso del feretro, prescrizione, anche costruttiva, che va correlata a quella del precedente comma 1 per la quale ogni feretro debba essere posto in loculo (comunque denominato o denominabile) separato dagli altri. Si tratta di una previsione abbastanza consolidata e molto risalente nel tempo (salvo che (art. 63 R.D. 11/1/1891, n.… ... Leggi il resto
CoVid-19: forse, nulla sarà come prima.
L’anno 2020 è iniziato con l’epidemia, poi assurta ala rango di pandemia, denominata CoVid-19m causata dal SARS-CoV-2, che ha visto i primi focolai in Cina, per poi, molto velocemente, raggiungere gli altri Paesi, molti dei quali l’hanno affrontata in modo tra loro non uniforme, non uniformità favorita dal fatto che, trattandosi di un virus “nuovo”, mancavano tutte le informazioni che avrebbero potuto suggerire un comportamento o l’altro. Come noto, l’Italia è stata uno dei primi paesi ad intervenire sui viaggi da/per la Cina, poi ha adottato, con un crescendo di provvedimenti, una serie di restrizioni (inclusi i divieti di esequie e la chiusura dei cimiteri).… ... Leggi il resto
Attività funebre: gli “Engel criteria” come discriminante tra sanzioni (solamente) amministrative e penali.
Il Consiglio di Stato (Sez, V, 5 marzo 2020, n. 1606; reperibile nella sezione SENTENZE per gli Abbonati PREMIUM, sezione che, per altro, risente negli ultimi tempo delle limitazioni anche all’attività giudiziaria determinate dal CoVid-19, per cui alcune “fonti” non sono temporaneamente (si spera) più accessibili), è stato chiamato a pronunciarsi attorno ad una situazione in cui era stata contestata ad accertata violazione in materia di pubblicità: si tratta della Campania, in cui, tra l’altro, sul tema, va segnalata la recente modifica dell’art.… ... Leggi il resto
Localizzazione dell’attività funebre e delle sale del commiato.
La morte è un accadimento naturale: lo ha constatato anche il Consiglio di Stato nella sentenza della Sez. VI, 2 gennaio 2020, n. 22, al solito reperibile anche nella sezione SENTENZE per gli Abbonati PREMIUM, in cui, affrontando una controversia relativa alla localizzazione di attività funebre e di sale del commiato, ha affermato che l’attività di onoranza funebre è compatibile con la funzione residenziale, mentre non lo è quella della sala del commiato, richiedendo quest’ultima un’espressa previsione di piano territoriale.… ... Leggi il resto
DAT: In vigore il regolamento relativo alla banca dati nazionale.
Con D.M. (Sanità) 10 dicembre 2019, n. 168 è stato approvato il “Regolamento concernente la banca dati nazionale destinata alla registrazione delle disposizioni anticipate di trattamento (DAT)”, in vigore dal 1° febbraio 2020.
La banca dati nazionale è stata istituita presso il Ministero della salute dall’art. 1, comma 418 L. 27/12/2017, n. 205, mentre con la L. 22/12/2017, n. 219 sono state dettate norme in materia di consenso informato e disposizioni anticipate di trattamento.
La banca dati nazionale delle DAT è alimentata da: (a) gli ufficiali di stato civile dei comuni di residenza dei disponenti, o loro delegati, inclusi gli ufficiali di stato civile delle rappresentanze diplomatiche o consolari italiane all’estero; ( b) i notai e i capi degli uffici consolari italiani all’estero, nell’esercizio delle funzioni notarili; (c) i responsabili delle unità organizzative competenti nelle regioni che abbiano adottato modalità di gestione della cartella clinica o del fascicolo sanitario elettronico o altre modalità di gestione informatica dei dati degli iscritti al S.S.N.… ... Leggi il resto
Ancora sull’istituto dell’immemoriale
Attorno alla pronuncia della Corte di Cassazione, Sez. Un. Civ., 4 settembre 2018, n. 21598 (reperibile anche nella sezione SENTENZE per gli Abbonati PREMIUM) è stata sollevata, da osservatori attenti, una questione, partendo dal presupposto che, in genere, tale istituto operasse quale metodo di prova presumptio juris tantum, specie per le concessioni molto risalenti nel tempo, richiedendo un’eventuale valutazione sulla reale portata di questa sentenza, in qualche modo “storica”, perché parrebbe legittimare l’istituto dell’immemorabile come strumento di rimedio anche amministrativo e non solo giudiziale, quanto meno laddove afferma che il riconoscimento da parte del comune della titolarità del diritto di sepoltura privata esercitato da tempo immemorabile su aree o porzioni di edificio in un cimitero pubblico configuri una concessione amministrativa di beni soggetti al regime demaniale.… ... Leggi il resto
Improcedibilità per sopravvenuta carenza d’interesse.
A volte vi sono pronunce giurisprudenziali che non costituiscono “giurisprudenza”, come può essere la decisione su una improcedibilità di un qualche ricorso proposto, quando, nel corso del giudizio, la parte ricorrente dichiari una sopravvenuta carenza d’interesse alla decisione.
Ne possono essere esempi, tra i molti, le recenti sentenze del TAR per la regione Campania, sede di Napoli, sez. III, 21 novembre 2019, n. 5463 (nella quale il ricorso si fondava su una ritenuta situazione di incompatibilità, posta dalla locale legge regionale, del contemporaneo svolgimento dell’attività funebre e il servizio di noleggio e trasporto di ambulanze), nonché stesso TAR per la regione Campania, sede di Napoli, 22 novembre 2019, n.… ... Leggi il resto
Manutenzione dei sepolcri privati nei cimiteri.
Il Capo XVIII d.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 reca la rubrica “Sepolcri privati nei cimiteri“, in cui l’aggettivo evidenzia come questi sepolcri non siano destinati all’accoglimento dei feretri dei defunti in via generale, quanto di persone pre-determinate (concessionario e persone appartenenti alla famiglia di questi nel caso di concessioni a persone fisiche, persone previste da dato ordinamento in caso di concessioni ad enti). In altre parole, il privato qui ha la valenza di pre-condizione di accoglimento pre-determinato (è intenzionale l’uso reiterato del “pre-“), specializzato.… ... Leggi il resto