Autorizzazione alla cremazione: ma quale volontà si dichiara davvero, ed in quale forma?

Vi scrivo, dopo lungo periodo di latitanza epistolare, almeno per suggerire alcuni spunti di riflessione sulle forme da vera e propria patologia amministrativa che certa modulistica alle volte può assumere.
In brevis: in attesa di poter formare direttamente le autorizzazioni di polizia mortuaria in via digitale si pone sempre il problema del costo/opportunità nel ricorso intenso e massivo all’atto sostitutivo di atto di notorietà, come forma juris, specie per manifestare la volontà di cremazione.
Atteso che vi sono ancora Enti Locali (almeno di sicuro diversi Comuni, non so se addirittura intere Regioni) i quali continuano a ritenere il processo verbale redatto avanti l’Ufficiale di Stato Civile la forma unica per dichiarare volontà di cremazione, perché l’art.… ... Leggi il resto

Cremazione senza che vi sia atto di morte di coniuge premorto

Quando vi sia richiesta di rilascio dell’autorizzazione alla cremazione di persona che sia, anzi “appaia”, (ancora) coniugata è comprensibile come l’Ufficiale dello stato civile che debba dare applicazione all’art. 3, comma 1, lett. a) ed b), nei casi di cui al n. 3) di quest’ultima, non possa non considerare sufficiente, per quanto sia, in sé, necessaria, solo la documentazione considerata dalla lett. a).
Fino a qui, si tratta di pre-condizioni del tutto scontate. Infatti, il sopra citato n.… ... Leggi il resto

La mamma abbandonata, ovvero: “… ti avremo sempre nei nostri cuori …”

Spesso sulle iscrizioni, specie in alcune tipologie di sepolcri, si possono leggere testi quali: “… ti avremo sempre nei nostri cuori …”, oppure: “… non ti dimenticheremo mai …” o simili, testi che vogliono rappresentare una continuità tra i familiari ed i propri defunti.
Ed in prossimità del decesso le persone hanno, in tutta sincerità, l’auto-percezione di una durata infinita del lutto, anche se ciò non tenga conto (e in tali momenti non può tenersene conto) di come il lutto si muova secondo una serie di onde, con picchi (più o meno) in date topiche, che tendono progressivamente allo smorzamento e le cui lunghezze d’onda e frequenze sono tutt’altro che regolari e diversificate da persona a persona.… ... Leggi il resto

Cremazioni di resti mortali e dimensioni limite della urne cinerarie

L’art. 80, comma 4 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m. recita: “4.- Le dimensioni limite delle urne e le caratteristiche edilizie di questi edifici vengono stabilite da regolamenti comunali.”
In numerose norne regionali si rinvengono disposizioni simili alla prima parte (dimensioni delle urne cinerarie), mentre per la seconda parte (caratteristiche edilizie degli edifici cellari, di cui al precedente comma 3) nulla si rintraccia.
Per questa parte si potrebbe anche convenire trattandosi di edifici localizzati nel cimitero, il quale, a propria volta, è localizzato all’interno del comune.… ... Leggi il resto

L’ambito di efficacia del riconoscimento della personalità giuridica – 2/2

Ora la nuova regolazione del procedimento di riconoscimento, quale “momento” di attribuzione della personalità giuridica, potrebbe indurre a pensare che, a partire dal 22 dicembre 2000 (anzi, meglio, dalle date interessate alle disposizioni dell’art. 10 D.P.R. 10 febbraio 2000, n. 361), l’ambito (territoriale) dell’efficacia del “riconoscimento” dovesse individuarsi in quello del territorio della provincia in cui le associazioni, le fondazioni e le altre istituzioni di carattere privato abbiano la propria sede, quale risultante dall’atto costitutivo e dal loro statuto (e loro eventuali modificazioni successive alla loro costituzione), salvo il caso in cui questi strumenti non esponessero espliciti verbis che gli scopi statutari si svolgessero in ambito (territoriale) più esteso, caso nel quale dovrebbe tenersi conto di questa previsione.… ... Leggi il resto

L’ambito di efficacia del riconoscimento della personalità giuridica – 1/2

Sia, dapprima, l’art. 79 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m., sia, successivamente, l’art. 3, comma 1, lett. b), n. 2 L. 30 marzo 2001, n. 130 consideravano le associazioni riconosciute che abbiano tra i propri fini statutari quello della cremazione dei cadaveri dei propri associati (spesso abbreviabili in: SO.CREM.) quali soggetti aventi un ruolo ai fini dell’accesso alla cremazione.
Fino ad una certa data (Cfr.: infra) trovava applicazione l’art. 12 C.C.,… ... Leggi il resto

Miti autogenerantisi

In un intervento, pubblicato su di una Rivista specializzata di ampia diffusione, di un importante (potrebbe usarsi anche il superlativo, ma non è il caso di esagerare) Autore, che è considerato leader nel settore, anche da parte di quanti aderiscano a differenti visioni, si è avuto modo di leggere, tra altre considerazioni attorno ai numerosi effetti della crescita dell’accesso alla cremazione, anche l’affermazione secondo cui questa pratica funeraria comporti una riduzione nella qualità dei cofani, in quanto il cofano è visibile unicamente nel corso della fase esequiale o, in altri termini e con espressione più ampia, dei riti di commiato, quali essi siano.… ... Leggi il resto

Cremazione: solo la L. 30 marzo 2001, n. 130, oppure residuano “incrostazioni” di altre fonti?

Si è avuta l’occasione, tra le diverse letture pertinenti e non pertinenti, di studiare un interessante (e pertinente) commento su di una pronuncia, altrettanto interessante, di un Tribunale in materia di titolarità a disporre della “sepoltura” di una persona.
Nella specie, in conseguenza di un petitum di parenti di 1° grado in linea retta discendente e persona che, pur se priva di relazioni di natura giuridica col defunto, aveva mantenuto per più decenni (non pochi) un rapporto di affettività e di vita, tutto sommato solido, tanto che da questa relazione era nato anche una/un figlia/o, “riconosciuto” con sentenza (trascuriamo qui la differenza tra riconoscimento di filiazione e dichiarazione giudiziale di paternità, così come il fatto che sia stato fatto ricorso a questa lascia propendere per un evento antecedente alla L.… ... Leggi il resto

Capire le linee di confine

Allorquando si consulta una mappa, una carta geografica, un atlante o qualsiasi rappresentazione geografica, si vedono i confini, generalmente del tutto irregolari, in quanto determinati sulla base di elementi fisici (es.: corsi d’acqua, sistemi montani, ecc.), anche se non mancano confini rappresentati da linee diritte, segno che si tratta di cartografie realizzate “a tavolino”, senza conoscenza delle caratteristiche del territorio, come è stato in molti casi come effetti di logiche coloniali, oppure di logiche che partivano dal presupposto che il territorio interessato fosse res nullius, da delimitare a posteriori, salvi i pochi casi di interventi artificiali, come si è avuto nel caso di opere di bonifica del territorio.… ... Leggi il resto

Guidare in retromarcia senza guardare lo specchietto retrovisore – 7/7

Questo articolo è parte 7 di 7 nella serie Post maturità del DPR 285/1990

La vicenda non si è conclusa così, dal momento che vi è stata l’emanazione del D.P.R. 10 febbraio 2023, n. 47 “Regolamento recante norme in materia di disposizione del proprio corpo e dei tessuti post mortem a fini di studio, di formazione e di ricerca scientifica”, in vigore dal 13 maggio 2023.
Già all’art. 1, comma 2 si precisa che sono escluse dall’applicazione di questo regolamento le attività di prelievo e trapianto degli organi e dei tessuti di cui alla L.… ... Leggi il resto

Guidare in retromarcia senza guardare lo specchietto retrovisore – 6/7

Questo articolo è parte 6 di 7 nella serie Post maturità del DPR 285/1990

L’applicazione dell’Ordinanza del Capo Dipartimento per la Protezione Civile presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri n. 664 del 18 aprile 2020 hanno trovato efficacia fino al termine dello stato di emergenza, con la conseguenza che, dal 1° gennaio 2022, ne è venuta a cessare l’applicazione, per cui, sotto il profilo normativo, sono ritornate ad essere applicabili le diverse disposizioni oggetto delle “deroghe” così disposte.… ... Leggi il resto

Guidare in retromarcia senza guardare lo specchietto retrovisore – 5/7

Questo articolo è parte 5 di 7 nella serie Post maturità del DPR 285/1990

Ciò precisato, può tornarsi a considerare la forma del “processo verbale”, consistente in una traslazione in atto scritto di quanto dichiarato verbalmente dal soggetto tenuto (o, dai soggetti tenuti).
Non si dimentichi come gli atti dello stato civile da iscrivere o da trascrivere nei relativi registri siano sostanzialmente formati proprio attraverso lo strumento del processo verbale, pur se questo specifico “processo verbale” non sia oggetto di iscrizione, o di trascrizione nei sopra menzionati registri dello stato civile.… ... Leggi il resto

Guidare in retromarcia senza guardare lo specchietto retrovisore – 4/7

Questo articolo è parte 4 di 7 nella serie Post maturità del DPR 285/1990

Come largamente noto, l’art. 79, comma 1 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m., riprendendo formulazioni corrispondenti precedenti, ha individuato la titolarità al rilascio dell’autorizzazione alla cremazione in capo alla figura del sindaco.
In questo contesto normativo, specie senza che sia stato tenuto conto del fatto che la L. 8 giugno 1990, n. 142 era intervenuta su più aspetti riguardanti gli organi dei comuni – e non solo, vi è stata l’emanazione del D.P.R.… ... Leggi il resto

Guidare in retromarcia senza guardare lo specchietto retrovisore – 3/7

Questo articolo è parte 3 di 7 nella serie Post maturità del DPR 285/1990

Apparentemente maggiormente complessa la valutazione attorno all’art. 46, comma 2 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m. attorno alla pratica dell’imbalsamazione (che in altri Paesi è definita anche con diversi termini, a volte equivocati da quel “conservazione temporanea”; Cfr.: Termini e definizioni, n. 3.20 dello standard CEN EN UNI 15017:2019, definizione che riproduce, senza variazioni di sorta, la sua versione precedente), valutazione che, per altro, porta anch’essa a far trovare applicazione all’art.… ... Leggi il resto

Guidare in retromarcia senza guardare lo specchietto retrovisore – 2/7

Questo articolo è parte 2 di 7 nella serie Post maturità del DPR 285/1990

La più volte citata L. 8 giugno 1990, n. 142 è stata, di seguito, abrogata e superata, sostituita dal D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 e s.m. “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali”, in vigore dal 13 ottobre 2000, in cui si ritrovano i medesimi impianti, in particolare richiamando il suo art. 107, di cui si segnalano i commi 1 e 3, ma non senza trascurare il comma 4, disposizione che era stata nella sostanza anticipata dall’art.… ... Leggi il resto