Mezzi funebri: disinfezione o sanificazione? – 2/2

In altre regioni (a partire dalla regione Veneto, cui si sono ispirate altre, anche se prima l’art. 37, comma 2 reg. reg. (Lombardia) 9 novembre 2004, n. 6 avesse usato il termine “sanificazione” …) sono state introdotte (con legge, e non con norme regolamentari e, quindi, con un aggravamento del rango normativo) alle indicazioni: l’art. 24, comma 2 L. R. (Veneto) 4 marzo 2010, n. 18 e s.m. prevede infatti: “Le rimesse in cui sono ricoverati i mezzi funebri sono provviste di attrezzature per la pulizia e per la sanificazione degli stessi”, con una formula che richiama quella dell’art.… ... Leggi il resto

Mezzi funebri: disinfezione o sanificazione? – 1/2

L’art. 21, comma 2 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m. prevede:
Esse [le rimesse di mezzi funebri] debbono essere provviste delle attrezzature e dei mezzi per la pulizia e la disinfezione dei carri stessi”, previsione che si collega direttamente, discendendone, all’immediatamente precedente art. 20 in cui (al comma 1) è già presente un pari riferimento (… disinfettabile …).
A ciò va aggiunta la previsione dei commi 2 e 3 per cui si prevede che i mezzi possano essere posti in servizio da parte dei comuni e dei privati solo dopo che siano stati riconosciuti idonei dalle unità sanitarie locali competenti, che devono controllarne almeno una volta all’anno lo stato di manutenzione, nonché che un apposito registro, dal quale risulti la dichiarazione di idoneità, deve essere conservato sul carro in ogni suo trasferimento per essere, a richiesta, esibito agli organi di vigilanza.… ... Leggi il resto

Le rimesse dei mezzi funebri

Introduzione
Iniziamo col motivare la formulazione del titolo. L’art. 20, comma 1 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m. parla di “carri”, destinati al trasporto dei cadaveri “su strada”, tanto che il termine “carri” è spesso utilizzato, con l’aggiunta dell’aggettivo “funebri” per riferirsi a quelli che più modernamente sono chiamati “auto-funebri”, termine presente nell’art. 203, comma 2, lett. n) D.P.R. 16 dicembre 1992, n. 495 “Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della strada.… ... Leggi il resto

Ubicazione delle rimesse di carri funebri

L’art. 21 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m. è dedicato alle rimesse di carri funebri, prevedendo (comma 2) le loro dotazioni e (comma 3) l’accertamento di idoneità (sia delle attrezzature, sia delle rimesse in quanto tali), ferme restando l’osservanza delle disposizioni dell’autorità di P.S. (aspetto questo che, sembra, sia scarsamente considerato [1] ) e del servizio antincendio.

Il comma 1 prevede che: “Le rimesse di carri funebri devono essere ubicate in località individuate con provvedimento del sindaco in osservanza delle norme dei regolamenti locali.... Leggi il resto

Improcedibilità per sopravvenuta carenza d’interesse.

A volte vi sono pronunce giurisprudenziali che non costituiscono “giurisprudenza”, come può essere la decisione su una improcedibilità di un qualche ricorso proposto, quando, nel corso del giudizio, la parte ricorrente dichiari una sopravvenuta carenza d’interesse alla decisione.
Ne possono essere esempi, tra i molti, le recenti sentenze del TAR per la regione Campania, sede di Napoli, sez. III, 21 novembre 2019, n. 5463 (nella quale  il ricorso si fondava su una ritenuta situazione di incompatibilità, posta dalla locale legge regionale, del contemporaneo svolgimento dell’attività funebre e il servizio di noleggio e trasporto di ambulanze), nonché stesso TAR per la regione Campania, sede di Napoli, 22 novembre 2019, n.
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TAR Campania, Napoli, Sez. III, 12 settembre 2019, n. 4490

TAR Campania, Napoli, Sez. III, 12 settembre 2019, n. 4490
MASSIMA
TAR Campania, Napoli, Sez. III, 12 settembre 2019, n. 4490
La previsione, regionale oltretutto data con atto amministrativo (art. 2, lett. e) D.G.R. (regione Campania) n. 731 del 27/11/2017), per cui la rimessa di mezzi funebri richieda essere allocata nel territorio comunale ovvero in comune “limitrofo e/o confinante”, costituisce requisito finalizzato ad assicurare che il carro funebre e le autovetture relative possano raggiungere nel più breve tempo possibile il comune oggetto dell’attività, esigenza che è garantita anche quando il comune non sia confinante, ma limitrofo.
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