L’art. 98 dPR 10/9/1990, n. 285 può essere poco tenuto presente e ciò a causa del fatto di trovare applicazione in situazioni abbastanza rare, come è l’ipotesi della soppressione di un cimitero. Ciò non ostante consente la messa a fuoco di alcuni aspetti: infatti, esso prevede (comma 1) che In caso di soppressione del cimitero gli enti o le persone fisiche concessionari di posti per sepolture private, con i quali i comuni siano legati da regolare atto di concessione, hanno soltanto diritto ad ottenere a titolo gratuito, nel nuovo cimitero, per il tempo residuo spettante secondo l’originaria concessione, o per la durata di 99 anni nel caso di maggiore durata o di perpetuità della concessione estinta, un posto corrispondente in superficie a quello precedentemente loro concesso nel cimitero soppresso ed al gratuito trasporto delle spoglie mortali dal soppresso al nuovo cimitero, da effettuare a cura del comune.… ... Leggi il resto
Autore: Sereno Scolaro
Concessioni cimiteriali perpetue: non vi sono rimedi casalinghi.
E’ ben noto come fino all’entrata in vigore del dPR 21/10/1975, n. 803, le norme, variamente succedutesi, in materia ammettessero che le concessioni di aree cimiteriali, al fine di realizzarvi sepolcri privati nei cimiteri potessero essere fatte sia a tempo determinato (e senza che le norme stesse ne ponessero un limite temporale) oppure a tempo indeterminato (o, altrimenti, in perpetuo. Il mero fatto di aversi una concessione cimiteriale sorta nel tempo, magari oggi considerabile come lontano (anche se la percezione del tempo costituisce un elemento soggettivo), non consente di qualificarla, di per sé stesso, come perpetua: occorre sempre verificare quali siano in proposito le previsioni del regolare atto di concessione o, se questo sia silente, quali siano state le disposizioni del Regolamento comunale di Polizia Mortuaria vigente al momento del sorgere della singola concessione cimiteriale.… ... Leggi il resto
Costruzione di cappelle funerarie … senza fretta.
L’occorrenza delle festività di fine anno portano a considerare il decorso del tempo, se non altro per l’esigenza di sostituire i calendari e le agende. Il tempo può essere a volte rilevante, altre meno, altre perfino “rimosso”, come si ha nel caso delle concessioni a tempi indeterminato (c.d. perpetue). Per questo non questa richiamare una sentenza di alcuni mesi addietro (TAR Campania, Napoli, Sez. VII, 9 luglio 2018, n. 4514. reperibile, per gli Abbonati PREMIUM nella sezione SENTENZE), laddove era stato impugnato un provvedimento dichiarativo della decadenza della concessione di un lotto cimiteriale, assegnato nel 1980, eccependo, tra gli altri motivi d’impugnazione, inclusa la competenza organica, il fatto che un qualche termine per la costruzione, sul lotto assegnato, non era indicato nell’atto di concessione dell’area.… ... Leggi il resto
Differenze tra “tributo” e “prestazione di servizio”.
Il TAR Campania, Napoli, Sez. I, 10 settembre 2018, n. 5436 (reperibile, per gli abbonati PREMIUM, alla sezione SENTENZE) ha ri-precisato, richiamandosi anche ad ampia giurisprudenza precedente, la differenza tra le prestazioni patrimoniali aventi natura tributaria (e, per questo soggette a riserva di legge) e quelle aventi natura di corrispettivo per la prestazione di veni e servizi. Per inciso, nella fattispecie oggetto della controversia, erano state utilizzate argomentazioni di vario ordine, molte delle quali non pertinenti.… ... Leggi il resto
La, difficile, posizione delle “partecipate”: spesso né carne, né pesce.
In taluni ambienti degli ambiti funebri (e, a volte, anche cimiteriali) non mancano atteggiamenti pre-giudiziali attorno alla natura “pubblica” o “privata” dei diversi soggetti, cosa che (almeno a titolo personale) è sempre apparsa come un falso problema, valutando di maggiore rilievo quello della qualità delle prestazioni rispetto alla titolarità del capitale sociale delle aziende.
Le società “pubbliche”, ma oramai emerge più corretto parlare di “partecipate” (dove la partecipazione può essere totale o parziale” e nelle quali andrebbero (correndo il rischio di imprecisioni sull’uso delle parole) anche questi soggetti che oggi ricadono nell’estesa accezione di “soggetti privati in controllo pubblico”), si sono venute a caratterizzare, anche come effetto delle mutevole evoluzione normativa (e che, in alcune fasi, è stata anche eccessiva, sia in termini di quantità, che di prossimità temporali), per la presenza di un ampio spettro di forme, in cui ciascuna di queste presentava “sfaccettature” distintive, anche accentuate (aspetto raramente colto da quanti sostenessero visioni meramente “privatistiche”).… ... Leggi il resto
Le urne cinerarie concorrono o meno alla capienza del sepolcro?
Il Consiglio di Stato (Sez. V, 19 luglio 2018, n. 4401) era stato richiesto di pronunciarsi, tra gli altri, su di una questione che appare interessante, cioè quella se l’accoglimento di un’urna cineraria in un sepolcro privato nei cimiteri “occupi”, o meno, un posto. Peccato che, per motivi procedimentali, il giudice amministrativo di 2° grado non abbia potuto esprimersi in proposito, per il fatto che, in sede di reclamo, non possono sollevarsi questioni nuove, rispetto a quelle poste ad oggetto del petitum di 1° grado (o, almeno, ad eccezioni sollevate in quella sede).… ... Leggi il resto
Attorno al Regolamento comunale di polizia mortuaria.
Come noto, ciascun comune, nell’esercizio della propria potestà regolamentare (oggi avente fonte costituzionale), dispone di un proprio Regolamento comunale di polizia mortuaria.
Nel passato, e forse anche recentemente, si avevano comportamenti in cui la sua adozione è stata tutt’altro che esercizio della potestà regolamentare: potrebbero citarsi i numerosi casi in cui esso altro non era se non la riproduzione, spesso testuale, di “tracce”, fino ai casi estremi in cui il consiglio comunale utilizzava, come allegato facente parte integrante e contestuale della deliberazione, libriccini “stampati” da questa o quella tipografia abituale fornitrice, segno di una rinuncia a decidere, in un’ottica di (mero) adempimento, tale da escludere che vi sia stato un approccio rivolto ai risultati.… ... Leggi il resto
L’evoluzione, nel tempo, delle questioni attorno alla durate delle concessioni cimiteriali.
La giurisprudenza del settore sembra privilegiare taluni aspetti, tra i quali, a mero titolo di esempio non certamente esaustivo, vi sono le tematiche pertinenti alle fasce di rispetto cimiteriale e quelle sulla durate delle concessioni cimiteriali, specie quando risalenti nel tempo, oppure quelle a quanto può rientrare nell’ampia categoria delle “liti in famiglia”, cioè attorno a di debba o possa disporre delle spoglie mortali delle persone defunte (ad esempio, in presenza di più sorelle/fratelli, di nozze plurime, magari con figli nati da queste ultime, ecc.).… ... Leggi il resto
Il capitello che conserva la memoria di un cimitero storico.
A Zugliano (VI), nella frazione di Centrale, in località Fontanelle alla Madonnetta, vi è un capitello comunemente chiamato “capitello dei morti”, ma anche “capitello della peste”. Si trova ai margini di un prato e la denominazione deriva da una lontana presenza di un cimitero, da numeroso tempo soppresso (il riferimento alla peste costituisce un indicatore temporale, per quanto grezzo) tanto da essersene perduta la memoria, salvo, appunto, per questa denominazione.
Il capitello è in stato di degrado, con cedimento delle fondamenta, rilevato, tra gli altri, da un architetto locale, membro dell’associazione culturale Ricercatori Grande guerra Carrè-Chiuppano’.… ... Leggi il resto
I paradossi della giustizia amministrativa.
Uno dei lavori di Stefen Hawking, recentemente (14/3/2018) scomparso, è stato un articolo in cui parlava, tra l’altro, di un “paradosso dell’informazione dei buchi neri”. Il concetto di paradosso si può trovare, tra l’altro, anche negli esiti della giurisprudenza, specie amministrativa, generalmente non tanto per qualche assunto anomalo dei giudici aditi, quanto per incompletezza (spesso) del c.d. “petitum“, cioè di quanto la parte attrice (o, meglio, l’avvocato di questa) ha sottoposto al giudizio.
“Ex plurimis“, se ne può richiamare, a titolo d’esempio, la pronuncia del TAR Abruzzo, Pescara, Sez.… ... Leggi il resto
L’eterna (forse) questione degli effetti delle zone di rispetto cimiteriale.
Una delle tematiche che spesso interessano la giustizia amministrativa è quella sulla portata degli effetti delle zone (o, fasce) di rispetto cimiteriale, in particolare allorquando interessate ad istanza di sanatoria di pregresse costruzioni abusive (tecnicamente: realizzate sine titulo.
Non sono mancate situazioni in cui la questione della sanatoria di costruzioni illegittimamente realizzate all’interno delle zone di rispetto cimiteriale si sono sovrapposte a vincoli d’inedificabilità fondati su altre motivazioni, come (es.) il vincolo archeologico (come avvenuto a Pompei), vincolo che ha indotto il comune a modificare i programmi di ampliamento del cimitero, orientandosi in altra direzione e, con questo, determinando una diversa perimetrazione della zona di rispetto cimiteriale (in cui, nella fattispecie, insistevano parimenti costruzioni abusive, per le quali era stata richiesta la sanatoria).… ... Leggi il resto
Loculi ipogei e spazio esterno per il libero accesso del feretro
La sentenza del TAR Sardegna. Sez. I, 16 marzo 2015, n. 225 consente di prendere in considerazione alcune soluzioni costruttive cui devono rispondere i loculi: nel caso, l’ammissibilità di loro realizzazione con sovrapposizioni verticali, associate alla caratteristiche che ciascun loculo debba avere uno spazio esterno libero per l’accesso del feretro (art. 76, commi 2 e 3 dPR 10/9/1990, n. 285.
Nella specifica fattispecie la questione non è affrontata, anzi è dichiarata neppure “giustiziabile”, cioè sottratta a sindacato di legittimità, considerando che le scelte pianificatorie effettuate dalla P.A.… ... Leggi il resto
Concessioni perpetue e loro criticità.
Fortunosamente, è accaduto di avere visione (affermazione pretestuosa, dato che quando è di seguito considerato vede più tentativi miranti ai medesimi effetti) di un Regolamento comunale avente ad oggetto la concessione di loculi e sepolcri gentilizi, di circa 10-15 anni addietro, in cui, tra le altre disposizioni (spesso poco incisive), una prevedeva che la durata delle concessioni dei loculi avesse una durata determinata, alla quale venivano “trasformate” anche le concessioni pre-esistenti. Si tratta di un approccio che sempre più emerge, venendosi a constatare come precedenti durate particolarmente lunghe (almeno, secondo le sensibilità attuali), quando non anche perpetue, vengano ormai a costituire un fattore di criticità nella gestione dei cimiteri, criticità che si dilata per l’inestumulabilità dei feretri accolti nelle concessioni perpetue (ma, anche, aventi durate particolarmente estese), per il fatto che non consentono un riutilizzo dei posti feretro, cosa che attenua e via via estingue il normale mantenimento del sepolcro (oltre che porre i soggetti gestori del cimitero in condizioni di non agevole gestione di tali sepolcri).… ... Leggi il resto
L’illuminazione elettrica votiva è un servizio pubblico.
Subito dopo la vigenza dell’art. 34, comma 26 del D.-L. 18 ottobre 2012, n. 179, convert. in L. 17 dicembre 2012, n. 221, quanti si occupano della materia erano rimasti perplessi, non tanto per le finalità “dichiarate” quanto per gli strumenti così individuati per raggiungerle, oltreché per una sorta di “restrizione” degli istituti di esercizio del servizio di illuminazione elettrica votiva, considerando unicamente quello dell’affidamento in concessione.
Per gli strumenti utilizzati per il “dichiarato” fine (aumento della concorrenza) è stato prevista una modifica al D.M.… ... Leggi il resto
Alcuni temi riguardanti concessioni cimiteriali pregresse.
Il fatto che, in materia di concessioni cimiteriali e, in particolare, dell’esercizio del loro diritto d’uso, valga il principio per cui debba farsi riferimento al sistema di regolazione operante al momento del sorgere della concessione, non potendo il rapporto giuridico sorto con il regolare atto di concessione essere oggetto di modificazione, né per accordo tra le parti, né per atti unilaterali, la giurisprudenza segnala comportamenti, per così dire, “geo-localizzati”.
Per altro, va preliminarmente considerato come l’anzidetto principio, per essere intaccato, richiederebbe norma di fonte primaria (legge od atto avente forza di legge), oltretutto precisandosi che, vertendosi in materia di ordinamento civile, si tratterebbe di legge statale, in applicazione dell’art.… ... Leggi il resto
Manutenzione di cimiteri nella Legge di bilancio e proroghe di termini
La Legge di bilancio (L. 27/12/2017, n. 205), in due evenienze prevede l’assunzione di spese per cimiteri, in un caso per la ristrutturazione, la manutenzione e la guardiania del cimitero italiano di Hammangi nella città di Tripoli in Libia, nell’altro per la gestione e la manutenzione, al cimitero delle vittime del Vajont, dichiarato monumento nazionale con dPR 2/10/2003,
Inoltre, se fosse divenuta ormai “tradizione” l’emanazione a fine anno di un D.-L. denominato “mille proroghe”, nell’occasione questa “tradizione” non è osservata, essendo state collocate le diverse proroghe di termini all’interno della Legge di bilancio.… ... Leggi il resto