TAR Campania, Salerno, Sez. II, 2 novembre 2022, n. 2897

TAR Campania, Salerno, Sez. II, 2 novembre 2022, n. 2897

Pubblicato il 02/11/2022
N. 02897/2022 REG.PROV.COLL.
N. 01715/2022 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania
sezione staccata di Salerno (Sezione Seconda)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 1715 del 2022, proposto da
Raffaella C., rappresentato e difeso dall’avvocato Marcello Fortunato, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Salerno, via SS Martiri Salernitani n.… ... Leggi il resto

TAR Lazio, Roma, Sez. II-bis, 2 agosto 2022, n. 10884

TAR Lazio, Roma, Sez. II-bis, 2 agosto 2022, n. 10884

Pubblicato il 02/08/2022
N. 10884/2022 REG.PROV.COLL.
N. 06134/2022 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio
(Sezione Seconda Bis)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 6134 del 2022, proposto da
< omissis> S.r.l. Società Unipersonale, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall’avvocato Pietro Pesciaroli, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
contro
Comune di Montefiascone, in persona del Sindaco, legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati Michele Bromuri, Daniele Marongiu, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio Michele Bromuri in Perugia, via del Sole n.… ... Leggi il resto

TAR Veneto, Sez. II, 14 dicembre 2021, n. 1513

TAR Veneto, Sez. II, 14 dicembre 2021, n. 1513

Pubblicato il 14/12/2021
N. 01513/2021 REG.PROV.COLL.
N. 00050/2021 REG.RIC.
N. 00158/2021 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto
(Sezione Seconda)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 50 del 2021, proposto da
Moreno B., Serena Z,, rappresentati e difesi dagli avvocati Rinaldo Sartori, Elisa Spiazzi, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
contro
Comune di Grezzana, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall’avvocato Luigi Biondaro, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
nei confronti
Erika T.,… ... Leggi il resto

TAR Puglia, Lecce, Sez. I, 21 ottobre 2021, n. 1518

TAR Puglia, Lecce, Sez. I, 21 ottobre 2021, n. 1518

Pubblicato il 21/10/2021
N. 01518/2021 REG.PROV.COLL.
N. 01310/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia
Lecce – Sezione Prima
ha pronunciato la presente
SENTENZA
Sul ricorso r.g. n. 1310 del 2019, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
– < omissis > Soc. Coop. Sociale, Condominio < omissis >, Consorzio < omissis > S.C.S., Alberto D’A,, Salvatore D., Maria Antonietta D.,… ... Leggi il resto

Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana, Sez. Giurisdizionale, 19 marzo 2021, n. 217

Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana, Sez. Giurisdizionale, 19 marzo 2021, n. 217

Pubblicato il 19/03/2021
N. 00217/2021REG.PROV.COLL.
N. 00754/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il CONSIGLIO DI GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA PER LA REGIONE SICILIANA
Sezione giurisdizionale
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 754 del 2017, proposto dalla signora A. Franca in nome proprio e nella qualità di legale rappresentante dell’impresa individuale “Funeral Home di A. Franca” rappresentata e difesa dall’avvocato Giuseppe Lipera, con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato Danilo Daniele in Palermo, via Isidoro Carini, n.… ... Leggi il resto

Corte Costituzionale, 30 luglio 2020, n. 180

Corte Costituzionale, 30 luglio 2020, n. 180

MASSIMA
Corte Costituzionale, 30 luglio 2020, n. 180

Le norme regolamentari non possono essere ascritte «all’area dei principi fondamentali» delle materie concorrenti, «in quanto la fonte regolamentare, anche in forza di quanto previsto dall’art. 117, sesto comma, Cost., sarebbe comunque inidonea a porre detti principi» e, quindi, a vincolare il legislatore regionale. D’altro canto, la Corte Costituzionale ha ritenuto che gli atti di normazione secondaria possano vincolare la potestà legislativa regionale, ma solo in ben circoscritte ipotesi, ovvero quando, «in settori squisitamente tecnici», intervengono a completare la normativa statale primaria.… ... Leggi il resto

Localizzazione dell’attività funebre e delle sale del commiato.

La morte è un accadimento naturale: lo ha constatato anche il Consiglio di Stato nella sentenza della Sez. VI, 2 gennaio 2020, n. 22, al solito reperibile anche nella sezione SENTENZE per gli Abbonati PREMIUM, in cui, affrontando una controversia relativa alla localizzazione di attività funebre e di sale del commiato, ha affermato che l’attività di onoranza funebre è compatibile con la funzione residenziale, mentre non lo è quella della sala del commiato, richiedendo quest’ultima un’espressa previsione di piano territoriale.... Leggi il resto

TAR Lombardia, Milano, Sez. IV, 21 gennaio 2020, n. 121

TAR Lombardia, Milano, Sez. IV, 21 gennaio 2020, n. 121
MASSIMA
TAR Lombardia, Milano, Sez. IV, 21 gennaio 2020, n. 121

L’Amministrazione può legittimamente decidere di stipulare una convenzione per un prezzo minimo del funerale completo, nel rispetto dei principi previsti dal Codice dei contratti pubblici e garantendo sia la concorrenza sia il rispetto delle esigenze sociali, che assumono un rilievo determinante tanto nella fase di affidamento quanto in quella di esecuzione.
I depositi di osservazione (come gli obitori) sono destinati a esigenze strettamente mediche (manifestazione di vita, riscontro diagnostico, autopsie giudiziarie), per cui le imprese di pompe funebri, quindi, non possono vantare alcuna pretesa a svolgere la propria attività in tali locali, questione anche infondata, venendo in rilievo una norma regolamentare che non impedisce comunque alla ricorrente di trattare il familiare del deceduto con la dignità dovuta nella camera mortuaria.
... Leggi il resto

Consiglio di Stato, Sez. VI, 2 gennaio 2020, n. 22

Consiglio di Stato, Sez. VI, 2 gennaio 2020, n. 22

MASSIMA
Consiglio di Stato, Sez. VI, 2 gennaio 2020, n. 22

Le norme consentono che i soggetti autorizzati allo svolgimento di attività funebri possano realizzare e gestire servizi propri per il commiato, nel contempo vietando unicamente la collocazione delle sale per il commiato nei Nuclei di Antica Formazione, essa depone per la compatibilità delle attività funebri, diverse dalle sale per il commiato, all’interno dei Nuclei di Antica Formazione, in quanto l’attività di onoranze funebri ovvero di servizi funebri (eccezion fatta appunto) per le sale di commiato di nuova realizzazione per le quali vi è un espresso divieto del pianificatore) non sia incompatibile con la funzione residenziale.
... Leggi il resto

Corte di Cassazione, Sez. VI pen., 10 settembre 2019, n. 37520

Corte di Cassazione,  Sez. VI pen., 10 settembre 2019, n. 37520
MASSIMA
Corte di Cassazione, Sez. VI pen., 10 settembre 2019, n. 37520
Sono da qualificare atti di concorrenza illecita tutti quei comportamenti coercitivi, connotati da violenza o minaccia, esplicati nell’esercizio di attività commerciali, industriali o produttive, che integrano atti di concorrenza sleale ai sensi dell’art. 2598, cod. civ., ivi compresi i comportamenti, diversi da quelli indicati ai numeri 1) e 2), specificamente volti ad alterare l’ordinario e libero rapportarsi degli operatori in un’economia di mercato, comprese le intese restrittive della libertà di concorrenza e degli abusi di posizione dominante descritti negli artt.
... Leggi il resto

TAR Puglia, Lecce, Sez. I, 5 settembre 2019, n. 1454

TAR Puglia, Lecce, Sez. I, 5 settembre 2019, n. 1454
MASSIMA
TAR Puglia, Lecce, Sez. I, 5 settembre 2019, n. 1454
Sulla base della legge (e regolamento) regionali – regione Puglia – le chiese non possono essere utilizzate quale luogo di osservazione, custodia ed esposizione delle salme quando siano sprovviste dei requisiti igienico sanitari prescritti dalla normativa regionale.
La collocazione dell’immobile interessato, limitrofo ad altre strutture, non può integrare il divieto previsto dell’art. 17 L.R. (Puglia) 15/12/2008, n.
... Leggi il resto

TAR Puglia, Lecce, Sez. II, 14 giugno 2019, n. 1030

TAR Puglia, Lecce, Sez. II, 14 giugno 2019, n. 1030

MASSIMA

TAR Puglia, Lecce, Sez. II, 14 giugno 2019, n. 1030

(Regione Puglia) Sussistendo una fascia di rispetto cimiteriale di 200 m. dal centro abitato, essa riguarda anche le strutture per il commiato, le quali devono quindi essere collocate, di norma, alla distanza di almeno 200 m. dal centro abitato (salvi “i casi di reale necessità” e sentita la ASL territorialmente competente). Dalla regola della localizzazione della sala del commiato ad almeno 200 m.… ... Leggi il resto

TAR Puglia, Lecce, Sez. I, 7 febbraio 2019, n. 197

TAR Puglia, Lecce, Sez. I, 7 febbraio 2019, n. 197

MASSIMA
TAR Puglia, Lecce, Sez. I, 7 febbraio 2019, n. 197

Regione Puglia – La L. R. (Puglia) 12/12/2008, n. e s.m. espressamente prevede che le strutture per il commiato vadano collocate ad almeno 200 metri di distanza dal centro abitato. Va considerato come l’esercizio di una “sala del commiato” – anche ai fini della destinazione di zona secondo la normativa urbanistico-edilizia – non può in alcun modo ritenersi attività commerciale o ad essa equiparata, rientrando a pieno titolo tra le attività cimiteriali, e, diversamente per quanto sia relativa alla realizzazione di agenzia di pompe funebri, che presenta le caratteristiche dell’attività commerciale.… ... Leggi il resto

TAR Puglia, Lecce, Sez. II, 28 gennaio 2019, n. 150

TAR Puglia, Lecce, Sez. II, 28 gennaio 2019, n. 150

MASSIMA
TAR Puglia, Lecce, Sez. II, 28 gennaio 2019, n. 150

Regione Puglia – La L. R. (Puglia) 12/12/2008, n. e s.m. espressamente prevede che le strutture per il commiato vadano collocate ad almeno 200 metri di distanza dal centro abitato, salvi i casi di “reale necessità” (come recita il comma 3). Nel caso di specie, il posizionamento della struttura oggetto di causa non risulta osservare la predetta distanza minima di duecento metri; né gli atti impugnati recano specifica motivazione circa la sussistenza di eventuali condizioni di “reale necessità” che potrebbero giustificare una distanza inferiore.… ... Leggi il resto