- Contenuto l’aumento di mortalità in Italia per l’onda di calore
- Le elaborazioni di mortalità del primo trimestre 2025 per l’Italia
- ISTAT: dati statistici definitivi di mortalità dal 2015 al 2023, regionali e mensili
- La mortalità ha un leggero aumento, ma è ancora sotto le previsioni
- Nel 2024 termina l’anomalia dell’incremento decessi connessa con effetti pandemici e post pandemici
- Italia: prime analisi dei dati di mortalità 2024 rispetto al 2023
- Nei primi 10 mesi 2024 la mortalità è inferiore a quella dello stesso periodo 2023
- Confronto tra i dati di mortalità 2024 e 2023 a tutto il mese di novembre
- Italia: per il SISMG è stabile la mortalità nel mese di novembre 2024
- Analisi dettagliata dei dati di mortalità in Italia dei primi 9 mesi del 2024 confrontati col 2023
- Ancora molto bassa la mortalità nel 2024 fino a metà agosto
- La mortalità 2024, dopo un 1^ semestre basso, ha una crescita a partire dai mesi estivi
- Andamento di mortalità nei primi 6 mesi del 2024
- La mortalità a metà maggio ritorna sui valori attesi
- Italia: la mortalità nel primo trimestre 2024 è in forte calo
- Italia: mortalità settimanale. Dati SISMG Settimana 3 – 9 Gennaio 2024
- Italia: mortalità settimanale. Dati SISMG Settimana 10 – 16 Gennaio 2024
- Italia: mortalità settimanale. Dati SISMG Settimana 17 – 23 Gennaio 2024
- Crollata la mortalità nel 2023. Il trend continua anche nel 2024
- Italia: mortalità settimanale. Dati SISMG Settimana 31 Gennaio – 6 Febbraio 2024
- Effetti dell’anticipo del picco di influenza invernale
- Dopo 4-5 settimane di mortalità agostana sopra la media, a settembre si rientra nella normalità
- Mortalità in Italia: analisi dei dati del primo semestre 2025 e confronti
All’interno dell’Area statistica del sito www.funerali.org è possibile visionare i dati regione per regione e i confronti territoriali analitici in specifici file PDF elaborati per gli abbonati.
Quadro nazionale
Nel periodo gennaio–giugno 2025 si registrano in Italia 327.271 decessi.
Il dato segna un +1,7% rispetto allo stesso semestre del 2024 (+5.401 casi), ma rimane −1,7% rispetto alla media 2015–2019 (−5.544).
In sintesi: lieve crescita anno su anno, livelli ancora inferiori alla baseline pre-pandemica.
Geografia dell’aumento
La dinamica è trainata dal Nord (+2,9% sul 2024), mentre il Centro è pressoché stabile (+0,1%) e il Mezzogiorno registra un incremento moderato (+0,9%).
Il profilo territoriale spiega il saldo nazionale: i rialzi più visibili interessano alcune regioni settentrionali ad alta popolazione.
Regioni dove si cresce e dove si arretra: 1^ semestre 2025 vs 1^ semestre 2024
Aumenti percentuali più marcati: Basilicata (+6,0%), Bolzano (+4,7%), Veneto (+4,0%), Lombardia (+3,4%) ed Emilia-Romagna (+2,8%); seguono Abruzzo (+2,4%), Campania (+2,3%) e Liguria (+2,3%).
Cali: Molise (−5,7%), Valle d’Aosta (−4,9%), Trento (−0,9%), Sicilia (−0,7%) e Calabria (−0,4%); variazioni lievemente negative anche in Sardegna (−0,2%), Lazio (−0,1%) e Umbria (−0,1%).
Profilo mensile 2025 vs 2024
La crescita del semestre è concentrata tra marzo e aprile: marzo +5,7% e aprile +2,9%.
Contributi più contenuti da gennaio +0,1%, febbraio +1,0% e giugno +2,6%; maggio è l’unico mese in flessione (−1,9%).
Confronto con il passato pre-pandemico (media 2015–2019)
Pur con il +1,7% sul 2024, il Paese resta −1,7% sotto la media storica recente.
In ottica pluriennale emergono aree sopra baseline come Sardegna (+6,1%), Bolzano (+3,7%), Puglia (+3,3%), Lombardia (+1,5%) e Veneto (+1,1%).
Viceversa, sono sotto media Valle d’Aosta (−11,2%), Liguria (−8,0%), Marche (−5,3%), Piemonte (−4,9%), Toscana (−4,8%), Sicilia (−4,8%) e Friuli-Venezia Giulia (−4,2%), oltre ad altri territori con scostamenti minori.
Lettura d’insieme
Il 2025 mostra un modesto recupero rispetto al 2024.
Il baricentro dell’aumento ricade al Nord e nei mesi di fine inverno-inizio primavera.
Come sempre, il confronto tra territori richiede cautela: differenze demografiche e strutturali possono incidere sul quadro locale.
Sarà utile monitorare il secondo semestre per capire se il rialzo sarà congiunturale o strutturale.
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