Dispersione ceneri: i riflessi di natura penale che questa pratica comporta

Il principale (o… se fosse finalmente l’unico, ed il solo?) riferimento normativo alla pratica funeraria, (invero piuttosto “estrema”, per le nostre tradizioni giuridiche almeno) della dispersione delle ceneri è costituito ancora oggi dalla legge 30 marzo 2001, n. 130, recante appunto “Disposizioni in materia di cremazione e dispersione delle ceneri.”.
L’eclettica legge, infatti, tra i vari istituti corollario della cremazione sommariamente delineati, ma pur sempre introdotti nell’Ordinamento con norma di principio (ancora da implementarsi compiutamente…), ha avuto il pregio almeno di superare da subito il divieto tassativo e categorico posto dal primo comma dell’art.… ... Leggi il resto

Valutazione di progetti edilizi cimiteriali e sicurezza sul lavoro

Premessa breve: tra le attività svolte dai servizi di Igiene Pubblica, una delle meno conosciute è sicuramente la valutazione dei progetti di edifici funebri, obbligo stabilito dall’art. 94 del D.P.R. n. 285/90
L’azione preventiva di verifica medica sull’edilizia cimiteriale, svolta ai sensi dell’art. 94 DPR n. 285/1990, laddove ancora in funzione, consentirebbe, quando esercitata in modo critico e non solo burocratico, se non altro di raccogliere una casistica delle soluzioni architettoniche sconsigliabili…per il futuro.
Si constata, infatti, come anche dopo l’entrata in vigore dell’ultimo regolamento nazionale di polizia mortuaria alcune tombe (dunque di costruzione successiva al D.P.R.… ... Leggi il resto

Tombe non a norma e sicurezza per chi lavora in cimitero

Per molto tempo è stata trascurata la dimensione “lavorativa” degli edifici funebri.
Le conseguenze di questo ritardo del Legislatore hanno anche un costo, rappresentato non solo dalla maggiore usura fisica per i necrofori, ma pure da un serio e costante pericolo di infortunio.
La difficoltà di meccanizzazione delle operazioni cimiteriali dovuta agli ostacoli architettonici si paga pure in termini di disservizio, con oneri a carico delle amministrazioni comunali (costrette ad impiegare organici più numerosi) ed allungamento dei tempi di attesa per le operazioni ad es.… ... Leggi il resto

Cremazione e specifici adempimenti necroscopici sul prelievo del D.N.A.

Nella “strana” e eclettica legge statale n. 130/2001 vi è una disposizione che molti, nel silenzio dello Stato Centrale, avrebbero volentieri mantenuto congelata ed inattiva.
Traggo qualche considerazione da un bell’articolo focus di approfondimento a cura del Dr. Donato Berloco, su: “Lo Stato Civile Italiano”, anno 2018.

Ai sensi dell’art.3, 1 comma, lett. a) della L. n.130 del 30 marzo 2001, infatti, l’autorizzazione alla cremazione compete ora all’Ufficiale dello stato civile del Comune di decesso.
Egli la rilascia acquisito un certificato in carta libera del medico necroscopo, dal quale risulti escluso il sospetto di morte dovuta a reato ovvero, in caso di morte improvvisa o sospetta segnalata dall’A.G.,… ... Leggi il resto

Rinuncia affido ceneri: forma, natura dell’atto e competenze

Questo articolo è parte 1 di 7 nella serie affido urna cineraria

In primis, andrebbe considerato come poche leggi regionali, invero, prevedano indicazioni certe sulla “rinuncia” alla domiciliazione delle ceneri (o fattispecie simili). Alcune (ancora meno) considerano anche il caso (remoto?) del rinvenimento di urne (es.: a seguito del decesso del familiare affidatario).
Gli affidatari, come noto, (o anche i loro aventi causa, come ultima eventualità?) possono sempre rinunciare all’affidamento dell’urna.
Sulla relativa “trasmissibilità mortis causa” del titolo di affido si nutrono parecchie perplessità in diritto, proprio per la natura giuridica dell’atto di affido ceneri, che non pare, ad un’attenta analisi, riconducibile ad una semplice autorizzazione burocratica, tra quelle consuete della polizia mortuaria.… ... Leggi il resto

Atti di polizia mortuaria: quale Giudice adire in caso di conflitti?

Come tutte le attività amministrative anche la polizia mortuaria, intesa come sola funzione istituzionale, è costituita principalmente da permessi e da divieti…e certa gente è davvero incontentabile!
Quando la sua azione quotidiana di accoglimento istanze (o rigetto motivato di quest’ultime) produca conflitti tra il privato cittadino potenziale portatore di un diritto di disposizione sulla spoglia del de cuius e ad es. la stessa P.A., in buona sostanza quale giudice adire per ottenere giustizia?
Ci sovviene in ausilio in questa analisi il Tribunale Di Treviso che con una precisione chirurgica esamina la natura e limiti di un’autorizzazione, nel caso di specie quella all’affido ceneri, di portata spesso colpevolmente sottovalutata.… ... Leggi il resto

Cosa fa la Polizia Mortuaria – Definizione e atti tipici

La Polizia Mortuaria, ossia il plesso della P.A. preposto al governo di fenomeni giuridici e medico-legali del post mortem è materia poco praticata, non fosse altro per ragioni di natura eminentemente scaramantica, se non dagli addetti ai lavori.
Si definisce, dunque, come “Polizia Mortuaria” il complesso di norme e prassi, risorse, e personale (non dimentichiamo mai i colleghi!, impiegati, impresari o necrofori, poco importa) che coniuga profili strettamente burocratici (atti certificativi, autorizzazioni…) con altri aspetti di carattere e rilevanza igienico-sanitaria, in cui interagiscono più attori (A.USL… ... Leggi il resto

Cos’è la Polizia Mortuaria?

La Polizia mortuaria è un servizio da sempre comunale che gestisce le pratiche funerarie (ad. es. Anagrafe mortuaria e catasto cimiteriale).
Contrariamente a quanto si possa superficialmente supporre, non è più di un semplice reparto di necrofori e mezzi ad uso funebre, come si sarebbe potuto pensare sino alla fine del XX Secolo, ma un apparato indipendente dell’amministrazione municipale a cui sono affidati alcuni compiti molto importanti dopo il decesso di una persona.
La materiale gestione delle operazioni ormai avviene sempre più stesso a mezzo terzi, anche nelle prestazioni erogate in regime di monopolio (conduzione del cimitero).… ... Leggi il resto

Principio di poziorità: alcuni punti di vista a confronto

Come conclusione di codesta indagine che si è articolata sul sito in più puntate è, a questo punto, doverosa una sintesi di carattere politico-programmatico, con i giusti indirizzi e contributi costruttivi (anticipati dall’Ing. Fogli stesso, in un suo pezzo pubblicato il 14/09/2023) in previsione (finalmente) di qualche L. “quadro” statale, di riforma seria sulla polizia mortuaria.

“Quando parlo di semplificare, è perchè vorrei uscire dal contenzioso unanimità/maggioranza assoluta, che è sorto con la L. 130/2001, in quanto la discussione tra d.P.R.

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Atti di disposizione post mortem – il principio di “poziorità”

Come avviamo visto, nella “electio sepulchri” sovrana ed inoppugnabile è la volontà del de cuius stesso (quando non in contrasto con la Legge).
Se il defunto per disposizione testamentaria o per acta concludentia (esempio: ha tassativamente stabilito nell’atto di fondazione del sepolcro la propria sepoltura in quella determinata tomba di cui è divenuto concessionario), o anche solo verbalmente, ha eletto un preciso luogo cimiteriale per la propria tumulazione/inumazione questo desiderio va rispettato e predomina sempre sul parere, presumibilmente discorde, dei suoi più stretti congiunti.… ... Leggi il resto

Atti di disposizione post mortem – Principi generali

L’ordinamento italiano di polizia mortuaria, pur nella labirintica e eclettica poliedricità delle sue fonti, almeno per le sepolture a sistema di inumazione e di tumulazione, non individua con norma positiva i soggetti legittimati a disporre delle spoglie mortali di un defunto.
Si tratta di una grave lacuna legis.
Nella prassi, invero, i familiari più vicini all’estinto provvedono alla tradizionale sepoltura (terra o loculo) sulla base di un accordo che spesso non traspare o non viene posto in discussione.… ... Leggi il resto

Lombardia: persone scomparse, firmato un protocollo regionale per favorire il riconoscimento dei corpi

È stato firmato il 28/9/2023, presso la Prefettura di Milano, un Protocollo regionale finalizzato a favorire il riconoscimento dei cadaveri non identificati e provare a dare loro una degna sepoltura.

Il documento è stato sottoscritto dall’assessora ai Servizi civici del Comune di Milano Gaia Romani, dalla Commissaria straordinaria del Governo per le persone scomparse, Prefetta Maria Luisa Pellizzari, dai prefetti della Lombardia, dai Procuratori della Repubblica presso i tribunali della Lombardia, dalla Regione Lombardia, dalla professoressa Cristina Cattaneo, direttrice dell’Istituto Labanof (Laboratorio di Antropologia e Odontologia forense) dell’Università degli studi e da ANCI Lombardia.… ... Leggi il resto

Rapporti “difficili” tra D.P.R. n. 285/1990 e L. n. 130/2001: il principio di poziorità e la teoria del… doppio binario

Della brutta tecnica legislativa adottata dal Parlamento (L. 50/2022) per modificare in realtà la L. 130/2001, si è largamente chiosato in apposito articolo di approfondimento, disponibile sempre sul sito, a questo link: Cremazione ed atto sostitutivo in atto di notorietà: ambiti di applicazione – funerali.org
Non vorrei soffermarmi ulteriormente sull’argomento, ma, a quanto pare, sembra che per le Camere il riferimento oggetto di potenziale novella sia ancora il D.P.R. n. 285/1990 e non già il cit.… ... Leggi il resto

Cose semplici e cose complicate

L’articolo “Rapporti “difficili” tra D.P.R. n. 285/1990 e L. n. 130/2001: il principio di poziorità e la teoria del… doppio binario” – che uscirà in pubblicazione il prossimo 20 settembre – approfondirà uno dei diversi problemi con i quali gli operatori funerari (polizia mortuaria, stato civile, cimiteri, imprese funebri) convivono da quando lo Stato ha abbandonato il proprio compito di indirizzo nella polizia mortuaria, in materia concorrente.
E, in certi casi, omettendo di attuare compiti propri di legislazione esclusiva, come ad es.… ... Leggi il resto

La “farsa” delle riduzioni salma in cassetta ossario, ante D.P.R. n. 254/2003

Gli artt. da 82 a 89 del D.P.R. 10/9/1990, n. 285 “Regolamento Nazionale di polizia mortuaria” disciplinano le esumazioni ed estumulazioni, nonché le competenze dell’USL al riguardo.
In precedenza, i riferimenti normativi sarebbero stati i seguenti: artt. da 83 a 90 D.P.R. 21/10/1975, n. 803 “Regolamento di polizia mortuaria” (in S.O. n. 1 alla G.U. n. 22 del 26/1/1976); artt. da 61 a 67 del R.D. 21/12/1942, n. 1880 “Approvazione del regolamento di polizia mortuaria” (in G.U.… ... Leggi il resto

Sepolcri “gotici” e tumulazioni impossibili

Nel monumento funebre compiutamente (neo?)-gotico viene risolto, con una sintassi unitaria, il problema dell’integrazione – in unità – delle pareti e delle volte.
Il paradigma architettonico nel sacello sepolcrale ispirato a questa filosofia appunto, è individuabile abbastanza semplicemente e consiste nell’accentuazione espressiva degli ordini verticali e delle costolonature (distinte sempre più, con l’evoluzione del gusto goticheggiante, dalle semplici ed amorfe masse murarie ulteriormente alleggerite dal triforio), che diventano gli elementi energetici della composizione, e nel progressivo svuotamento delle pareti, esse così, sottoposte ad una continua rastremazione, perderanno la funzione squisitamente portante per divenire semplici e diafane chiusure verso l’esterno.… ... Leggi il resto