In questo articolo si intenda il vocabolo “cadavere” nell’accezione di: “corpo senza più vita di un essere umano dopo l’accertamento di morte e durante tutto il periodo di sepoltura legale”.
L’art. 411, cod. Penale commina la reclusione da due a sette anni a chiunque distrugga, sopprima o sottragga un cadavere, o una parte di esso, ovvero ne asporti o disperda le ceneri, ovviamente fuori del casi contemplati dalla L.… ... Leggi il resto
Categoria: Polizia mortuaria
I reati contro i defunti: il vilipendio di cadavere
Gli articoli 410, 411, 412 e 413 cod. penale configurano quattro distinte fattispecie incriminatrici che hanno per oggetto il cadavere.
Detti articoli estendono la tutela penale anche alle ceneri, comprendendo sia quelle derivanti da cremazione autorizzata in appositi impianti, sia quelle prodotte dalla vivocombustione per causa accidentale o delittuosa o da un processo di cremazione irregolare (A. ROSSI VANINI, Pietà defunti [delitti contro], in Dig.… ... Leggi il resto
Profanazione di tombe e violazione di sepolcro: profili penalistici
I reati contro la pietà dei defunti, che hanno per oggetto il sepolcro, contemplano due fattispecie diverse:
- la violazione di sepolcro,
- il vilipendio delle tombe.
La violazione del sepolcro
L’art. 407, c.p., commina la reclusione da uno a cinque anni a chiunque violi una tomba, un sepolcro o un’urna cineraria.
Quindi la condotta antigiuridica, che il giudice dovrà pur sempre valutare, deve necessariamente riferirsi a fatti e/o atteggiamenti che la comunità sociale davvero consideri come gravi oltraggi ai sentimenti di pìetas verso i morti.… ... Leggi il resto
Concessione cimiteriale: contenuto minimo dell’atto
Secondo autorevole dottrina la concessione di aree o manufatti cimiteriali ricadrebbe fra i provvedimenti con natura traslativa e non costitutiva.
Con essa la pubblica amministrazione trasferisce al privato una parte delle facoltà e dei poteri relativi al bene, che istituzionalmente le spetta, ovvero nel nostro caso: il demanio cimiteriale.
La giurisprudenza ritiene che la concessione cimiteriale consista essenzialmente di un atto amministrativo unilaterale, con cui la pubblica amministrazione (art. 107 comma 3 lett. f) D.Lgs n.… ... Leggi il resto
Trasporto salma “a cassa aperta” dopo accertamento con tanatogramma: la Sardegna rimuove un blocco operativo
Con la Deliberazione n. 32/7 del 18 giugno 2025, la Regione Autonoma della Sardegna introduce una modifica puntuale, ma strategica nelle disposizioni applicative della L.R. 2 agosto 2018, n. 32 in materia di trasporto della salma (o, più correttamente, del cadavere) durante il periodo di osservazione, affrontando un nodo finora irrisolto per molte strutture sanitarie e imprese funebri: la gestione post-mortem nei casi di accertamento immediato della morte con tanatogramma.
Una questione tutt’altro che marginale o peregrina, e non solo un…tecnicismo necroforico.… ... Leggi il resto
Medicina necroscopica e trapianto di parti di cadavere a scopo terapeutico
È notorio come, almeno in Italia, il potere di disporre di sé, nella proiezione del proprio oscuro post mortem sia personale, nel solco tracciato dall’art. 5 Cod. Civile.
Le spoglie mortali umane non sono di proprietà pubblica, altrimenti vivremmo in uno stato totalitario, e non di diritto, ma sul punto si veda infra.
L’assoluta personalità del diritto è esercitata nel rispetto delle norme di salute pubblica, di morale-etica e di ordine pubblico, che diversamente inficiano l’efficacia della resa di volontà del de cuius stesso.… ... Leggi il resto
Gestione cimiteriale: il giudizio di responsabilità amministrativa
Come rapida introduzione, si potrebbe proficuamente suggerire un’attenta lettura dell’art. 93 D.Lgs n. 267/2000 sulla responsabilità per danno erariale.
Tante volte su queste pagine abbiamo richiamato tale complesso istituto, così ormai delineato dal Legislatore nel diritto scritto, nella risposta offerta a singoli quesiti.
Il giudizio di responsabilità amministrativa investe i funzionari, gli impiegati e gli agenti civili e militari, che nell’esercizio delle loro funzioni cagionino pregiudizio allo Stato o ad altra amministrazione dalla quale dipendano (Cass.… ... Leggi il resto
Come assicurare i servizi necroscopici e cimiteriali in forma congiunta tra più Comuni
Stante l’attuale normativa speciale di settore, almeno statale, anche se un po’ attempata, l’art. 49, comma 3 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 prevede la possibilità che i “piccoli” Comuni possano costituirsi in consorzio per l’esercizio di un unico cimitero, ripartendone le spese, e gli incassi provenienti dal rilascio delle concessioni ex art. 95 D.P.R. citato, soltanto quando siano contermini.
La disposizione sullodata non definisce né quantifica numericamente il significato di “piccoli” (a differenza dell’art. 14, comma 2), ma tradisce elementi non secondari di “criticità antinomica”:
infatti, essa rappresenta una delle numerose norme del D.P.R.… ... Leggi il resto
Trasporto necroscopico da abitazione inadatta e pericolosa: chi autorizza?
I presidi igienico-sanitari e le strutture di servizio di cui al capo III D.P.R. n. 285/1990 sono funzionalmente diversificati perché il deposito di osservazione accetta “salme” ai fini del periodo di osservazione (quando non possa naturalmente avvenire nel luogo di decesso, sembra quasi tautologico, ma…repetita juvant!), mentre l’obitorio accoglie “cadaveri” di cui sia già stata accertata la morte.
Queste due differenti tipologie di servizio, possono essere realizzate nel Comune, o presso il cimitero o entro ospedali o in un altro edificio (nelle città sedi di Università, potrebbe trattarsi degli Istituti e Primariati di Medicina Legale…).… ... Leggi il resto
Tumulazione di feti, nati morti e prodotti abortivi o del concepimento: ipotesi e soluzioni a confronto
L’inumazione per cadaveri, parti anatomiche riconoscibili, esiti da fenomeno cadaverico di tipo trasformativo conservativo, nati morti e prodotti abortivi o del concepimento è la tecnica istituzionale di sepoltura procedibile d’ufficio.
È, da sempre, un’esigenza di ordine e salute pubblica la rimozione dei morti dalle terre dei vivi e la neutralizzazione delle loro ammorbanti percolazioni.
La tumulazione, invece, presuppone SEMPRE un atto di disposizione che si estrinseca come l’esercizio del diritto personalissimo di DAR SEPOLTURA (ed a titolo oneroso).… ... Leggi il resto
La lex sepulchri: cosa è?
La lex sepulchri è atto a contenuto costitutivo e normativo (para-contrattuale, tra Comune e concessionario primo) in cui si imprime, nel momento genetico dello jus sepulchri, una determinata destinazione ad una tomba, spesso pluriposto, data in concessione.
Anche nell’antico diritto romano era eminente la rilevanza che assumeva la volontà del fondatore in ordine alla disciplina cui il sepolcro sarebbe stato sottoposto.
Mediante la lex sepulcri, esercitando un atavico potere normativo del paterfamilias riguardo ai sacra privata, il fondatore poneva il regolamento del sepolcro, che veniva proposto in epigrafe.… ... Leggi il resto
In difesa del diritto di sepolcro: tra proprietà e possesso
Lo Jus Sepulchrisi fonda essenzialmente su un substrato materiale (l’opera muraria con il corredo delle suppellettili funebri) senza il quale verrebbe meno la sua stessa ragion d’essere e la possibilità di un pieno ed effettivo esercizio.
Si potrebbe, pertanto, asserire che Jus Sepulchri e diritto reale, nonché patrimoniale, sul manufatto funerario non possano non essere valutati se non in stretto collegamento fra loro.
Allo stesso modo, l’ammissibilità di una circolazione separata dell’uno dall’altro deve senz’altro escludersi, siccome – fra l’altro – non trova giustificazione economica il diritto reale sul mero sepolcro, se e quando spogliato del diritto di sepolcro primario e personalissimo.… ... Leggi il resto
Senato approva ddl di modifica del DPR 285/90 sul trattamento di spoglie mortali di vittime di omicidio
L’Assemblea del Senato, l’11 marzo 2025, ha approvato all’unanimità il ddl n. 1261 recante modifiche al codice penale e al regolamento di polizia mortuaria, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 10 settembre 1990, n. 285, in materia di disposizione delle spoglie mortali delle vittime di omicidio. Il testo passa all’altro ramo del Parlamento.
Il relatore, sen. Rastrelli (FdI), ha evidenziato che il provvedimento mira a colmare una lacuna normativa impedendo all’autore di un omicidio (in particolare nei casi di femminicidio o reati intra-familiari) di avere potere sulle spoglie mortali della vittima, evitando così il rischio di alterazione delle prove.… ... Leggi il resto
O si fa la Legge “quadro” o… si muore!
Aggiungiamo al nostro lungo astrologare sulle prospettive giuridiche dei servizi funerari alcune constatazioni: in quasi tutte le Regioni (eccetto il Lazio e la Valle d’Aosta, almeno) sono state promulgate, recentemente, anche svariate Leggi Regionali, a diverse ondate temporali, molte delle quali presentano elementi censurabili (di assai forte problematicità!), rendendo, così, difficile la loro concreta implementazione e complesso il panorama, in uno scenario di governance del fenomeno funerario italiano (dis)-articolato su varie e farraginose stratificazioni localistiche, dove alta potrebbe esser la conflittualità, all’interno delle stesse istituzioni.… ... Leggi il resto
Il reale valore di una “semplice” D.G.R. negli ordinamenti regionali di polizia mortuaria
La polizia mortuaria, in tutte le sue eclettiche sfaccettature, non è semplicisticamente riconducibile alla mera tutela della salute umana, per altro oggetto, comunque, di competenza regionale residuale, come in alcune realtà si è strumentalmente voluto sostenere.
Questa operazione è servita solo per coonestare la babele delle Leggi Regionali funzionali forse alle single-issues di certe ristrette lobbies, ma del tutto deleterie per il comune cittadino utente postremo e passivo dei servizi funerari.
Un effetti, con questo assetto smembrato ed ad “arlecchino” e, dunque, molto discrasico, della polizia mortuaria ad aumentare esponenzialmente – ed è vox populi – è stata solo la confusione (l’equazione è facile: troppe leggi = nessuna legge!),… ... Leggi il resto
Trasporto funebre “a cassa aperta”: è ammissibile in assenza di Legge Regionale?
Siamo in un un misterioso Comune situato in Regione Lazio, l’unica ancora (purtroppo o … per fortuna!) a non esser intervenuta con un proprio corpus normativo, in tema di servizi necroscopici, funebri e cimiteriali.
Il locale legislatore non si è ancora formalmente espresso soprattutto sulle case funerarie, data la precedente rarefazione nel centro d’Italia di simili realtà, invece in via di ampia espansione, anche per il vivo interesse di imprese e cittadinanza verso questa nuova esperienza di affrontare le incombenze di un lutto.… ... Leggi il resto