TAR Sicilia, Catania, Sez. II, 31 gennaio 2023, n. 304

TAR Sicilia, Catania, Sez. II, 31 gennaio 2023, n. 304

Pubblicato il 31/01/2023
N. 00304/2023 REG.PROV.COLL.
N. 02436/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia
sezione staccata di Catania (Sezione Seconda)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 2436 del 2013, proposto da Z. Rosario, G. Rosa, A. Sebastiano, A. Giuseppa, A. Carmela, A. Santa, A. Patrizia, Gr. Ignazio, Gr. Maria, C. Gaetano, N.… ... Leggi il resto

TAR Basilicata, Sez. I, 17 gennaio 2023, n. 31

TAR Basilicata, Sez. I, 17 gennaio 2023, n. 31
Pubblicato il 17/01/2023
N. 00031/2023 REG.PROV.COLL.
N. 00398/2022 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Basilicata
(Sezione Prima)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 398 del 2022, proposto da
Michelina G., rappresentata e difesa dall’avvocato Sergio De Felice, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Roma, viale delle Milizie, 34;
contro
Comune di Policoro, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall’avvocato Roberta Caruso, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
per l’annullamento
– della Determinazione n.… ... Leggi il resto

Dal 2028 al 2032

Può accadere che vi siano interventi che comportano la necessità di operare, anche se, a stretto rigore, dovrebbero farlo altri, i c.d. interessati.
Vi sono infatti situazioni in cui chi dovrebbe, magari ex lege provvedere non lo faccia, indipendentemente se questa inattività sia volontaria oppure involontaria (a volte, magari, per il solo fatto di non avere conoscenza, notizia di quanto richieda di provvedere).
Ciò può accadere (e.g.) in ambito funebre, allorquando vi sia il c.d.… ... Leggi il resto

Le distinte posizioni di concessionario e persone aventi titolo alla disposizione delle spoglie mortali

Si parte da una specifica situazione locale (assunta ad esemplificazione), in cui la concessione dei loculi ha durata 30ennale.
Una trentina d’anni addietro decede una persona, il cui feretro è collocato in un dato loculo, previo ottenimento per una concessione di altro per collocarvi il coniuge di questi pre-deceduto. In pratica, vi è una concessione di 2 loculi, che accolgono i feretri di 2 coniugi.
L’atto di concessione viene intestato da uno dei figli (FG4), se non altro per il fatto che il defunto conviveva con questi.… ... Leggi il resto

Interessarsi del “disinteresse” – 3/3

§ 8.- La situazione apparentemente “insoddisfacente” del 3° periodo
Questo ultimo cenno permette di affrontare un aspetto, anche questo a volte poco considerato, che è quello che si ricava dal 3° periodo dell’art. 1, comma 7-bis D.-L. 27 dicembre 2000, n. 392, convertito nella L. 26 febbraio 2001, n. 26.
Come ricordato (Cfr.: § 1) la norma è stata introdotta per chiarire (…) la questione dell’onerosità del trasporto del feretro, quando la cremazione debba avvenire in impianto di cremazione sito in altro comune.… ... Leggi il resto

Interessarsi del “disinteresse” – 2/3

§ 5.- Quale è il significato del “disinteresse”?
Una volta assodato che la condizione di “disinteresse” deve necessariamente sussistere al momento della morte, una delle conseguenze consiste nel fatto che il “disinteresse” non è, né può essere, rimesso ai soggetti tenuti (familiari).
Non si entra, intenzionalmente, nella tematica che comporterebbe l’individuazione di quali siano le persone così onerate, trattandosi di aspetti che trovano regolazione nel Regolamento comunale di polizia mortuaria, ma si cerca, magari anche ricorrendo a qualche esemplificazione, di individuare il significato ed il contenuto che sostanziano un “disinteresse”.… ... Leggi il resto

Interessarsi del “disinteresse” – 1/3

§ 1.- Il punto di partenza
Sono ormai passati oltre 20 anni dall’entrata in vigore (2 marzo 2001) dell’art. 1, comma 7-bis D.L. 27 dicembre 2000, n. 392, convertito nella L. 26 febbraio 2001, n. 26, ma sembra che la sua portata non sia sempre divenuta patrimonio comune consolidato.
Si potrebbe dire che non sia stata ancora “assorbita” (“digerita”?)come aspetto ordinario, più o meno indiscusso, di senso comune, fattore ordinario. Del resto, non si ignora come, in ambito cimiteriale e di pratiche funerarie, i tempi di evoluzione delle “percezioni sociali” si sviluppino ed evolvano lungo percorsi temporali mai istantanei e sempre proiettati in orizzonti temporali particolarmente lunghi, forse valutabili in termini di generazioni, spesso più di una.… ... Leggi il resto

Manutenzione dei sepolcri privati nei cimiteri.

Il Capo XVIII d.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 reca la rubrica “Sepolcri privati nei cimiteri“, in cui l’aggettivo evidenzia come questi sepolcri non siano destinati all’accoglimento dei feretri dei defunti in via generale, quanto di persone pre-determinate (concessionario e persone appartenenti alla famiglia di questi nel caso di concessioni a persone fisiche, persone previste da dato ordinamento in caso di concessioni ad enti). In altre parole, il privato qui ha la valenza di pre-condizione di accoglimento pre-determinato (è intenzionale l’uso reiterato del “pre-“), specializzato.... Leggi il resto

TAR Campania, Napoli, Sez. V, 25 settembre 2019, n. 4562

TAR Campania, Napoli, Sez. V, 25 settembre 2019, n. 4562
MASSIMA

TAR Campania, Napoli, Sez. V, 25 settembre 2019, n. 4562
Nelle situazioni di incompetenza, carenza di proposta o parere obbligatorio, si versa nella situazione in cui il potere amministrativo non è stato ancora esercitato, sicché il giudice non può fare altro che rilevare, se assodato, il relativo vizio e assorbire tutte le altre censure, non potendo dettare le regole dell’azione amministrativa nei confronti di un organo che non ha ancora esercitato il suo munus.
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Consiglio di Stato, Sez. V, 19 settembre 2019, n. 6238

Consiglio di Stato, Sez. V, 19 settembre 2019, n. 6238
MASSIMA
Consiglio di Stato, Sez. V, 19 settembre 2019, n. 6238
[cfr. anche: Consiglio di Stato, Sez. V, 19 settembre 2019, n. 6239 ]
La delibera di giunta comunale che approva il regolamento avente ad oggetto le tariffe per i servizi cimiteriali è senza meno un atto di carattere generale perchè non ha “specifici destinatari” (prospettazione suggestiva), ma dispone, in via generale, per tutti i cittadini, non identificabili al momento della sua adozione, che beneficeranno dei servizi cimiteriali e funebri, le tariffe da corrispondere, con l’aggiunta del contributo annuo collegato alla disponibilità di manufatti cimiteriali (loculi, ipogei, fosse in campo comune, tombe a terra e così trattandosi non solo di soggetti collettivi, come le odierne appellanti, ma anche singoli individui).
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TAR Lombardia, Brescia, Sez. I, 9 agosto 2019, n. 737

TAR Lombardia, Brescia, Sez. I, 9 agosto 2019, n. 737
MASSIMA
TAR Lombardia, Brescia, Sez. I, 9 agosto 2019, n. 737
Qualora le norme regolamentari locali prevedano canoni periodici a titolo di manutenzione dei sepolcri, anche distinguendo per tipologie di sepolcri, non sussiste risulta vizio di indeterminatezza, quando tali norme mirino a disciplinare gli oneri generali di manutenzione e gestione cimiteriale, stabilendo un contributo a carico di coloro che abbiano in concessione una tomba di famiglia all’interno del cimitero, che, pertanto, si pone come disciplina specifica e derogatoria rispetto a precedenti disposizioni regolamentari, le quali trovano applicazione alle restanti sepolture.
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Consiglio di Stato, Sez. V, 23 novembre 2018, n. 6643

Consiglio di Stato, Sez. V, 23 novembre 2018, n. 6643

MASSIMA
Consiglio di Stato, Sez. V, 23 novembre 2018, n. 6643

La morte dell’originario concessionario che abbia edificato il sepolcro familiare o gentilizio, non comporta l’estinzione della concessione, trasferendosi la titolarità della stessa agli eredi sia pure con le diverse modalità previste dai regolamenti comunali in materia.

NORME CORRELATE

Art. 92 DPR 10/9/1990, n. 285

Pubblicato il 23/11/2018
N. 06643/2018REG.PROV.COLL.
N. 09488/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Consiglio di Stato
in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso in appello iscritto al numero di registro generale 9488 del 2010, proposto da
Ugo Lazzaro B.,… ... Leggi il resto