Una domanda che evidenzia una “distorsione percettiva”

In una data occasione, una persona ha posto una domanda, più o meno rappresentabile nel modo seguente: Alla morte della mamma nel comune non erano disponibili loculi, per cui ho dovuto rivolgermi ad un altro comune, con conseguenti spese di trasporto, oltre che dove corrispondere una tariffa maggiore. Quanto mi deve rimborsare il comune per questa non disponibilità”.
Trascuriamo immediatamente la questione relativa al fatto che le tariffe di concessione cimiteriale sono differenti da comune a comune e, spesso, anche all’interno di uno stesso comune, es.:… ... Leggi il resto

Alcune note attorno al turno ordinario di rotazione

L’istituto del turno ordinario di rotazione è abbastanza conosciuto, consistendo nella previsione di un periodo di tempo durante il quale, di norma (ma vi sono alcune situazioni che consentono di derogarne), il feretro collocato in fossa d’inumazione non è suscettibile di essere rimosso (tecnicamente: esumato), in modo da consentire il normale e fisiologico completamento dei processi trasformativi cadaverici, cioè quando possa ragionevolmente stimarsi che il corpo possa risultare tale da consentire la raccolta delle ossa e il loro collocamento in ossario comune, salvo che chi ne abbia titolo non intenda avvalersi della possibilità riconosciutagli dall’art.… ... Leggi il resto

Ossario comune, funzione e problematicità

Prima di affrontare le pratiche funerarie (Capi XIV, XV e XVI D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m.), il Capo XIII, comprendente il solo art. 67, affronta quel particolare “impianto” cimiteriale che è denominato: ossario comune, la cui presenza riguarda ogni (singolo) cimitero:
1. Ogni cimitero deve avere un ossario consistente in un manufatto destinato a raccogliere le ossa provenienti dalle esumazioni o che si trovino nelle condizioni previste dal comma 5 dell’art.... Leggi il resto

Concorrente: un ponte tra due esclusività

L’art. 117 Cost., riferendosi alla potestà legislative (e, “a valle”, anche alla potestà regolamentare, alle luce della “regola” e delle due “eccezioni” enunciate dal successivo comma 6 stessa disposizione), individua, elencandole, le materie che costituiscono la potestà legislativa – esclusiva – dello Stato (comma 2), nonché quelle che rientrano nella potestà legislativa regionale – concorrente – ed anche qui con un’elencazione (comma 3), in questo caso elencandole l’una di seguito all’altra, senza elementi (lettera, numeri o simili) che consentano una migliore elencazione, ed, infine (comma 4) dichiarando che attengono alla potestà legislativa – esclusiva – delle regioni tutte le materie che non rientrano nelle prime due elencazioni.… ... Leggi il resto

Guidare in retromarcia senza guardare lo specchietto retrovisore – 7/7

Questo articolo è parte 7 di 7 nella serie Post maturità del DPR 285/1990

La vicenda non si è conclusa così, dal momento che vi è stata l’emanazione del D.P.R. 10 febbraio 2023, n. 47 “Regolamento recante norme in materia di disposizione del proprio corpo e dei tessuti post mortem a fini di studio, di formazione e di ricerca scientifica”, in vigore dal 13 maggio 2023.
Già all’art. 1, comma 2 si precisa che sono escluse dall’applicazione di questo regolamento le attività di prelievo e trapianto degli organi e dei tessuti di cui alla L.… ... Leggi il resto

Guidare in retromarcia senza guardare lo specchietto retrovisore – 6/7

Questo articolo è parte 6 di 7 nella serie Post maturità del DPR 285/1990

L’applicazione dell’Ordinanza del Capo Dipartimento per la Protezione Civile presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri n. 664 del 18 aprile 2020 hanno trovato efficacia fino al termine dello stato di emergenza, con la conseguenza che, dal 1° gennaio 2022, ne è venuta a cessare l’applicazione, per cui, sotto il profilo normativo, sono ritornate ad essere applicabili le diverse disposizioni oggetto delle “deroghe” così disposte.… ... Leggi il resto

Guidare in retromarcia senza guardare lo specchietto retrovisore – 5/7

Questo articolo è parte 5 di 7 nella serie Post maturità del DPR 285/1990

Ciò precisato, può tornarsi a considerare la forma del “processo verbale”, consistente in una traslazione in atto scritto di quanto dichiarato verbalmente dal soggetto tenuto (o, dai soggetti tenuti).
Non si dimentichi come gli atti dello stato civile da iscrivere o da trascrivere nei relativi registri siano sostanzialmente formati proprio attraverso lo strumento del processo verbale, pur se questo specifico “processo verbale” non sia oggetto di iscrizione, o di trascrizione nei sopra menzionati registri dello stato civile.… ... Leggi il resto

Guidare in retromarcia senza guardare lo specchietto retrovisore – 4/7

Questo articolo è parte 4 di 7 nella serie Post maturità del DPR 285/1990

Come largamente noto, l’art. 79, comma 1 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m., riprendendo formulazioni corrispondenti precedenti, ha individuato la titolarità al rilascio dell’autorizzazione alla cremazione in capo alla figura del sindaco.
In questo contesto normativo, specie senza che sia stato tenuto conto del fatto che la L. 8 giugno 1990, n. 142 era intervenuta su più aspetti riguardanti gli organi dei comuni – e non solo, vi è stata l’emanazione del D.P.R.… ... Leggi il resto

Guidare in retromarcia senza guardare lo specchietto retrovisore – 3/7

Questo articolo è parte 3 di 7 nella serie Post maturità del DPR 285/1990

Apparentemente maggiormente complessa la valutazione attorno all’art. 46, comma 2 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m. attorno alla pratica dell’imbalsamazione (che in altri Paesi è definita anche con diversi termini, a volte equivocati da quel “conservazione temporanea”; Cfr.: Termini e definizioni, n. 3.20 dello standard CEN EN UNI 15017:2019, definizione che riproduce, senza variazioni di sorta, la sua versione precedente), valutazione che, per altro, porta anch’essa a far trovare applicazione all’art.… ... Leggi il resto

Guidare in retromarcia senza guardare lo specchietto retrovisore – 2/7

Questo articolo è parte 2 di 7 nella serie Post maturità del DPR 285/1990

La più volte citata L. 8 giugno 1990, n. 142 è stata, di seguito, abrogata e superata, sostituita dal D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 e s.m. “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali”, in vigore dal 13 ottobre 2000, in cui si ritrovano i medesimi impianti, in particolare richiamando il suo art. 107, di cui si segnalano i commi 1 e 3, ma non senza trascurare il comma 4, disposizione che era stata nella sostanza anticipata dall’art.… ... Leggi il resto

Fascia di rispetto cimiteriale e sue deroghe

Nella lettura della pronuncia del TAR Lazio, Roma, Sez. V, 20 marzo 2023, n. 4832 (reperibile per gli Abbonati PREMIUM alla Sezione SENTENZE) si ricava un ulteriore intervento sulla portata del vincolo cimiteriale (la fascia di rispetto prevista dall’art. 338 T.U.LL.SS., disposizione che, come ormai largamente noto, è stata, e non poco, modificata, con una di fatto sostanziale ri-scrittura della disposizione, dall’art. 28 L. 1° agosto 2002, n. 166 “Disposizioni in materia di infrastrutture e trasporti“.… ... Leggi il resto

Guidare in retromarcia senza guardare lo specchietto retrovisore – 1/7

Questo articolo è parte 1 di 7 nella serie Post maturità del DPR 285/1990

In elaborati di consistenza, in termini di pagine, maggiore rispetto a quella ammissibile per le pubblicazioni sul web, si è avuto modo, in più occasioni, di sostenere, essendone convinti, che il D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m. presentasse alcune caratteristiche di “post maturità”, termine tratto dall’uso che questa parola fa l’ambiente dell’ostetricia, cioè per indicare i nati dopo una gravidanza più lunga rispetto a quella che fisiologicamente dovrebbe essere.… ... Leggi il resto

Esigenze di chiarezza per superare le equivocità

Molti conoscono la pronuncia la sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea, Sez. III, 14 novembre 2018, C-342/17, con la quale ha la Corte ha affermato, tra l’altro, che una normativa nazionale che vieti ai cittadini dell’Unione di fornire un servizio di conservazione di urne cinerarie in uno Stato membro istituisce una restrizione alla libertà di stabilimento, ai sensi dell’articolo 49 T.F.U.E.
In disparte altre considerazioni, tra cui la debolezza delle argomentazioni addotte nel corso del procedimento dal Governo italiano, pare opportuno osservare come il fatto di richiamarsi all’art.… ... Leggi il resto

Cremazione senza autorizzazione? – 3/3

Questo articolo è parte 3 di 3 nella serie Cremazione senza autorizzazione

Se il percorso interpretativo sin qui seguito trovi fondamento, si può giungere ad alcune conclusioni, la prima delle quali riguarda il fatto che le registrazioni cimiteriali previste dagli artt. 52 e 53 d.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m. abbiano riguardo ai ricevimenti nel cimitero dei feretri, indipendentemente dalla pratica funeraria scelta, con alcune differenziazioni.
Infatti, nel caso delle inumazioni, oppure delle tumulazioni, al ricevimento del feretro seguono, conseguono una serie, più o meno ampia, di attività di gestione cimiteriale, che si può sviluppare nel tempo per periodi variamente articolati, mentre nella cremazione si potrebbe anche avere un “ricevimento”, cui segue l’esecuzione della cremazione, abbastanza immediatamente seguita da un’”uscita” dell’urna cineraria (Cfr.... Leggi il resto

Cremazione senza autorizzazione? – 2/3

Questo articolo è parte 2 di 3 nella serie Cremazione senza autorizzazione

4.-Ora l’inumazione, oppure la tumulazione “senza autorizzazione” possono (potrebbero?) essere molto prossime a fattispecie di [a] distruzione, [b] soppressione, [c] sottrazione, [d] occultamento di cadavere, dove il ricorso, anche dubitativo, al condizionale trova motivazione nelle variabilità delle diverse fattispecie e di elementi “ambientali” (e.g.: si ha, sempre e comunque, sottrazione, occultamento, ecc. quando un inumazione, od una tumulazione, avvenga all’interno di un cimitero, sito deputato a queste pratiche?… ... Leggi il resto

Cremazione senza autorizzazione? – 1/3

Questo articolo è parte 1 di 3 nella serie Cremazione senza autorizzazione

Premesse
È cosa nota come la realtà superi, frequentemente, la fantasia. Si pensi (e.g.) alle disposizioni dell’art. 411, comma 4 C.P., quale introdotto, unicamente al comma 3, dall’art. 2 L. 30 marzo 2001, n. 130, introduzione funzionale a legittimare, anche nell’ordinamento giuridico italiano, la pratica della dispersione delle ceneri, costituente uno dei due “oggetti” della legge, come risulta sia dalla sua rubrica, che dall’art.… ... Leggi il resto