Il familiare affidatario di urna cineraria può “delegare” a terzi la custodia della stessa?

La L. 30 marzo 2001, n. 130 prevede, tra le plurime “destinazioni” delle ceneri anche quella dell’affidamento ai familiari, istituto che è stato declinato altrimenti, e con diverse formulazioni, abbastanza presto: in Emilia-Romagna è divenuto “affidamento personale” si dice allo scopo di allargare la rosa dei possibili affidatari, altrove (Toscana, Basilicata, Campania) si è attribuito alla scelta (espressa in vita) della persona defunta l’individuazione dell’affidatario, sottraendola alle persone che, per ragioni di coniugi, parentela, affetti, fossero titolari di una posizione giuridica attorno alle disposizioni delle spoglie mortali, così come sono state adottate norme “variegate”, negli effetti.… ... Leggi il resto

Il recupero delle spese gestionali cimiteriali

L’art. 5 L. 30 marzo 2001, n. 130 [1] regola la determinazione delle tariffe per la cremazione, oltretutto incidendo con il suo comma 1 alle disposizioni di cui all’art. 1, comma 7-bis D.-L. 27 dicembre 2000, n. 392, convertito, con modificazioni, nella L. 28 febbraio 2001, n. 26 [2].
Solo per evidenziare l’impermanenza temporale, quest’ultima disposizione era entrata in vigore il 2 marzo, mentre quella della L. 30 marzo 2001, n. 130 si è avuta il 4 maggio 2001: circa 2 mesi.… ... Leggi il resto

Sarebbe realizzabile un “bosco cinerario”?

Su questo portale l’8 gennaio scorso ha trovato pubblicazione l’articolo: “ Il bosco cinerario dell’Alsazia “.
Persona non ascrivibile al contesto dei c.d. addetti ai lavori ha posto la questione se una simile impostazione potesse essere realizzata anche in Italia, questione rispetto alla quale ci si prefigge di pervenire ad un’analisi che porti ad una qualche risposta.

Partendo dal D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m., si dovrebbe partire dal suo art. 80, comma 3 per il quale:
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Affidamento di urne cinerarie a soggetti commerciali

Con molta probabilità, la vicenda è nota: un’azienda aveva avviato un’attività di realizzazione di locali in cui conservare, su commissione onerosa dei familiari, urne cinerarie, realizzando un certo numero di “punti” in diverse realtà della città capoluogo della provincia in cui aveva sede la ditta.
Dato che l’iniziativa aveva sollevato contestazioni, il comune ha provveduto ad una lieve modificazione del proprio regolamento comunale di polizia mortuaria, prevedendo che la conservazione delle urne cinerarie dovesse avvenire presso l’abitazione del familiare affidatario.… ... Leggi il resto