Alcuni aspetti in tema di affidamento delle urne cinerarie ai familiari

Il fatto che non vi sia ancora stata l’attuazione delle previsioni presenti all’inizio dell’art. 3 L. 30 marzo 2001, n. 130, cioè le modifiche al D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m. in materia di cremazione e destinazioni delle ceneri alla luce dei “principi” ivi enunciati, ha posto non poche questioni interpretative.
In alcuni casi, come per il parere del Consiglio di Stato, Sez. I, 29 ottobre 2003, n. 2957, cercando di individuare quali tra le disposizioni della legge potessero ascriversi tra quelle self executing e quali richiedessero un qualche intervento normativo.… ... Leggi il resto

Consiglio di Stato, Sez. V, 27 agosto 2025, n. 7121

Pubblicato il 27/08/2025
N. 07121/2025REG.PROV.COLL.
N. 00981/2025 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Consiglio di Stato
in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 981 del 2025, proposto da
-OMISSIS-, rappresentata e difesa dagli avvocati Anna Laura Posa, Matteo Annunziata, con domicilio eletto presso lo studio Matteo Annunziata in Roma, via Po 9;
contro
Comune di San Benedetto del Tronto, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall’avvocato Marina Di Concetto, con domicilio eletto presso lo studio Livia Ranuzzi in Roma, viale delle Medaglie D’Oro 266;
nei confronti
-OMISSIS-, rappresentato e difeso dall’avvocato Sergio De Santis, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
-OMISSIS-, non costituita in giudizio;
per la riforma della sentenza breve del Tribunale Amministrativo Regionale per le Marche (Sezione Seconda) n.… ... Leggi il resto

Parentela ed adozioni

Si da per nota la previsione dell’art. 93, comma 1 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m. (trascurandosi qui quanto disponga il suo comma 2 in quanto non rilevante).
Disposizione che regola la riserva del diritto di sepoltura nei sepolcri privati nei cimiteri a favore delle persone dei concessionari e dei loro familiari.
A qualche osservatore superficiale parrebbe che la disposizione sia in qualche modo carente, in particolare nel senso di non definire quali siano le persone dei familiari dei concessionari.… ... Leggi il resto

Impianti di cremazione come luoghi dei riti di commemorazione e dignitoso commiato

L’art. 3, comma 1, L. 30 marzo 2001, n. 130, alla lettera conclusiva i), prevede tra i principi volti ad apportare modifiche al Regolamento di polizia mortuaria:
i) predisposizione di sale attigue ai crematori per consentire il rispetto dei riti di commemorazione del defunto e un dignitoso commiato”.
Si tratta di un segnale su come chi ha redatto (e non solo) il testo avesse ben presente l’importanza dei riti di commemorazione e la dignità del commiato.… ... Leggi il resto

Ipotesi di … distrazione dei defunti

Si prega di non fraintendere. Non vi è alcuna ipotesi di “visione” poliziesca, ma un orientamento alla concretezza.
L’invito è a non fraintendere, in quanto si parte richiamando norme penali in materia di delitti contro la pietà dei defunti sottolineando proprio il richiamo alla “pietas”, che significa molte cose.
In primis il fatto che i defunti (nel senso di corpo delle persone decedute, nei vari stadi/stati – Artt. 410, 411 e 412 C.P.) non sono oggetti, ma qualcosa carico di valori e significati, sia individuali che per la società.… ... Leggi il resto

Cremazione: quando c’è (ci sarebbe?) il coniuge, ma (sembra) “in difetto”

L’art. 3, comma 1, lett. b), n. 3) L. 30 marzo 2001, n. 130 prevede che, in assenza della manifestazione della volontà alla cremazione espressa dalla persona deceduta, intervenga la “volontà del coniuge o, in difetto, del parente più prossimo (ecc.).
Dove alla parola “coniuge” dovremmo apportare l’integrazione: “o persona a questi assimilata”, per effetto dell’art. 1, comma 20 L. 20 maggio 2016, n. 76.
Non si fa cenno ad altre figure presenti in quest’ultima, in quanto non pertinenti a questi fini, aggiungendo come di seguito si utilizzerà il solo termine “coniuge” per mere ragioni di brevità.… ... Leggi il resto

Cremazione e destinazioni delle ceneri: alcuni limiti dello strumento testamentario

La volontà della persona defunta è del tutto centrale nella L. 30 marzo 2001, n. 130.
Basterebbe considerare come il rispetto di questa sia presente fin dall’art. 1, proseguendo con l’art. 2 e specificandosi nell’art. 3.
In realtà, il ruolo della volontà della persona defunta opera in via più generale.
Ben al di là delle condizioni di accesso alla pratica funeraria della cremazione, estendendosi anche alle altre pratiche funerarie.
Per quanto una di queste si possa attivare quando non vi siano esplicite espressioni di volontà.… ... Leggi il resto

Di che legno possono essere costruite le casse mortuarie

Una delle disposizioni della L. 30 marzo 2001, n. 130 è stata (purtroppo) quella dell’art. 8.
Sulla carta, prevedeva che dovesse essere emanato, entro il 4 agosto 2001, un decreto interministeriale di definizione delle norme tecniche (i) per la realizzazione dei crematori.
Questo relativamente (i-a) ai limiti di emissione, (i-b) agli impianti ed ambienti tecnologici, nonché (ii) ai materiali per la costruzione delle bare destinate alla cremazione.
La non avvenuta emanazione di un tale D.I.… ... Leggi il resto

Cremazione di spoglie mortali – 2/2

Ovviamente, con l’eccezione della constatazione di avvenuto completamento della mineralizzazione, accertamento che consente di fare ricorso (sotto il profilo sostanziale) ad operazioni nettamente analoghe a quelle già viste con riguardo all’art. 85.
Nell’esecuzione delle estumulazioni operano i limiti e divieti posti dal successivo art. 87. Ma anche la tumulazione non è illimitata nel tempo (trascuriamo, intenzionalmente, i residui casi di concessioni date in perpetuo), dato che l’art. 88 consente, alle condizioni ivi indicate, anche una certa quale movimentabilità (e dopo qualsiasi periodo) dei feretri (c) destinati ad essere trasportati in altra sede (a condizione che, aperto il tumulo, il coordinatore sanitario constati la perfetta tenuta del feretro e dichiari che il suo trasferimento in altra sede può farsi senza alcun pregiudizio per la salute pubblica), dove l’”altra sede” può essere sia altra tumulazione , sia la cremazione, sia l’inumazione (anche qui con le variabili del medesimo cimitero, di altro cimitero del medesimo comune, si altro comune, ecc.).… ... Leggi il resto

Cremazione di spoglie mortali – 1/2

Può anche accadere che figure non riconducibili alla qualificazione di “addetti ai lavori” possano incorrere in imprecisioni, cui possono conseguire effetti impropri o non voluti.
Questo anche quando vi fosse una volontà di ricorrere a formulazioni semplici.
Nell’articolato armamentario di norme regionali, queste situazioni emergono a più riprese, non senza sconfinare in ambiti che la ripartizione delle competenze legislative prevederebbe, trattando materie aventi oggettiva natura di un dato tipo come se ne avessero altra.
Un esempio può ricavarsi da quella particolare pluralità di operazioni che trovano esecuzione, “dopo” la “sepoltura” e che in ragione della diversa pratica funeraria di questa assumono la veste di “esumazioni”, oppure di “estumulazioni”, operazioni regolate dal Capo XVII D.P.R.… ... Leggi il resto

Sull’affidamento ai familiari delle urne cinerarie

Non occorre andare a cercare le occasioni, dato che vi sono plurime evenienze perché emergano, per così dire, da sole.
Una di queste è stata accidentalmente riportata a seguito di iniziativa locale che si presta ad alcune considerazioni.
Se la L. 30 marzo 2001, n. 130 prevede, fin dalla rubrica e dal suo art. 1, in sostanza dandosi 2 “oggetti” (nel testo: materie):
[A] la cremazione e
[B] la dispersione delle ceneri,
cosicché affronta la destinazione delle urne quando non vi sia stata espressa volontà del defunto (art.… ... Leggi il resto

Consiglio di Stato, Sez. V, 22 aprile 2024, n. 3605

Pubblicato il 22/04/2024
N. 03605/2024REG.PROV.COLL.
N. 03439/2023 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Consiglio di Stato
in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso in appello numero di registro generale 3439 del 2023, proposto da
Società per la Cremazione di Torino APS – SOCREM Torino, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dagli avvocati Riccardo Montanaro e Laura Ferrua Magliani, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
contro
Comune di Torino, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati Giuseppina Gianotti e Susanna Tuccari, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato Giuseppina Gianotti in Torino, via Corte D’Appello n.… ... Leggi il resto

È opportuno non confondere “irreperibilità” con “non assenso”

Talvolta può essere utile riprendere aspetti, in particolare quando, nel tempo, si generino (umani) fraintendimenti.
Un caso è quello connesso alla pronuncia della Corte di Cassazione, Sez. III Civ., 10 gennaio 2023, n. 370 attorno ad un procedimento giudiziale originato dall’applicazione di quanto previsto dall’art. 3, comma 1, lett. g) L. 30 marzo 2001, n. 130.
Anche se l’azienda affidataria del servizio presenta elevati caratteri standard operativi di qualità, nella fattispecie vi è stata una “leggerezza” procedimentale che poteva essere evitata, ma che, accidentalmente avvenuta, poteva essere affrontata in termini meno … contenziosi, cercando una transazione sostenibile, evitando il percorso sui tre gradi di giudizio con la conclusione cui è pervenuta la Corte di legittimità.… ... Leggi il resto

Non convince, almeno non tutto …

Il TAR Lombardia, Milano, Sez. IV, 24 agosto 2024, n. 2358 (reperibile, per gli Abbonati PREMIUM, nella Sezione SENTENZE) è stato chiamato a pronunciarsi sul ricorso di una persona che, resa una dichiarazione di volontà alla cremazione di un genitore, si è trovato di fronte ad un motivato rifiuto a rilasciare la prevista autorizzazione alla cremazione formato dall’Ufficiale dello stato civile del luogo di decesso.
Il rifiuto aveva quale argomento la constatazione che il genitore defunto era persona coniugata (anche se in condizione di separazione personale, fattore che non comporta mutamento di status), dal momento che l’art.… ... Leggi il resto

Manifestazione di volontà alla cremazione: casi anomali di testamenti olografi – 2/2

Il fatto che una norma regionale preveda questa consegna (sia in termini di facoltà o di prescrizione) di un tale atto (o, meglio, di un atto avente tale contenuto) poco importa, ma comunque determina che il soggetto del comune incaricato a queste finalità, venga a trovarsi, avvenendo il decesso (e correlata apertura della successione; art. 456 C.C. [3]), nella condizione di essere tenuto a provvedere all’incombenza di cui al predetto art. 620, comma 1 C.C.,… ... Leggi il resto

Manifestazione di volontà alla cremazione: casi anomali di testamenti olografi – 1/2

Non mancano norme regionali che, introducendo ampio ricorso alle fantasie, hanno introdotto specifici “registri” (a volte per la cremazione, altre volte della cremazione).
E qui, tra le altre previsioni, si può leggere qualcosa del tenore: “… il richiedente consegna, oppure: può consegnare, al funzionario incaricato l’atto contenente la volontà di essere cremato …”, spesso aggiungendovi: “… a tale scopo il comune predispone un modello di dichiarazione.
Testi di questa natura sono presenti, in ordine alfabetico, Abruzzo, Puglia, Sardegna, Veneto.… ... Leggi il resto