Medicina necroscopica e trapianto di parti di cadavere a scopo terapeutico

È notorio come, almeno in Italia, il potere di disporre di sé, nella proiezione del proprio oscuro post mortem sia personale, nel solco tracciato dall’art. 5 Cod. Civile.
Le spoglie mortali umane non sono di proprietà pubblica, altrimenti vivremmo in uno stato totalitario, e non di diritto, ma sul punto si veda infra.
L’assoluta personalità del diritto è esercitata nel rispetto delle norme di salute pubblica, di morale-etica e di ordine pubblico, che diversamente inficiano l’efficacia della resa di volontà del de cuius stesso.… ... Leggi il resto

Considerazioni su alcuni termini nella tempistica della dichiarazione di morte

Attorno alla “tempistica” delle differenti fasi di attività da porre in essere in occasione della morte di una persona, sussistono fasi che:
(i) operano in materie differenti e non tra loro permeabili,
(ii) coinvolgono figure differenti, spesso privi di fattori di sovrapposizione, meno ancora di promiscuità e
(iii) presentano indicazioni di ordine temporali che, per certi aspetti rischiano di essere oggetto di confusione, da quanti si sottraggano dal considerare gli elementi sostanziali.
La presenza di indicazioni temporali aventi la medesima dimensione quantitativa non comporta sovrapposizione.… ... Leggi il resto

Dalla (inesistente) “constatazione di morte” al “riscontro diagnostico”

Talora possono esservi in uso espressioni originate dalla prassi, ma che non trovano copertura (men che meno – a volte – definizione normativa), ma che sono utilizzate de facto per inerzia.
Al punto che si consolidano e, prima o poi, possono trovare accoglimento anche in testi normativi, specie quando redatti da soggetti cui sono estranei atteggiamenti di una qualche minima “pulizia” testuale.
Ne è esempio, anche frequente, l’espressione di constatazione di morte, che, per l’appunto non ha altra fonte se non l’uso materiale fattone.… ... Leggi il resto

Luogo di morte…fittizio

L’art. 138 R. D. 9 luglio 1939, n. 1238 recitava:
“[I] La dichiarazione di morte è fatta entro ventiquattro ore dal decesso all’ufficiale dello stato civile del luogo da uno dei congiunti o da persona convivente col defunto o da un loro delegato o, in mancanza, da persona informata del decesso. Se la morte avviene fuori dell’abitazione del defunto, la dichiarazione può anche essere fatta da due persone che ne sono informate.
[II] In caso di morte in un ospedale, collegio, istituto o stabilimento qualsiasi, il direttore o chi ne è delegato dall’amministrazione deve trasmettere avviso della morte, nel termine fissato nel comma precedente, all’ufficiale dello stato civile con le indicazioni stabilite nell’art.... Leggi il resto

Alcune note sui registi di morte e procedimenti di formazione – 2/2

Ma vi è stata la pandemia. La pandemia da Covid-19 ha determinato numerosi effetti, in ancor più numerosi ambiti, uno dei quali proprio nel contesto sin qui affrontato.
Infatti, l’Ordinanza del Capo Dipartimento della Protezione Civile presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri (operando ai sensi dell’art. 25 D. Lgs. 2 gennaio 2018, n. 1 “Codice della protezione civile” hanno legittimazione ad operare deroghe alle leggi vigenti) n. 664 del 18 aprile 2020 ha previsto, all’art.… ... Leggi il resto

Alcune note sui registi di morte e procedimenti di formazione – 1/2

Il D.P.R. 3 novembre 2000, n. 396 e s.m. “Regolamento per la revisione e la semplificazione dell’ordinamento dello stato civile, a norma dell’articolo 2, comma 12, della legge 15 maggio 1997, n. 127”, in vigore dal 30 marzo 2001 (di seguito: R.S.C.), ha sostituito il R.D. 9 luglio 1939, n. 1238 e s.m. “Ordinamento dello stato civile, fonte ha costituiva fonte normativa di rango primario (Cfr.: art. 449 C.C.), inserendosi in quella linea di produzione normativa che ha teso alla riduzione del rango normativo delle fonti del diritto, privilegiando il ricorso a fonti di rango secondario.… ... Leggi il resto

Quello che gli Ufficiali di Stato Civile non fanno – 2/2

Per non considerare quante siano le possibilità che il cadavere sia già stato (e spesso del tutto legittimamente!) rimosso: basterebbe pensare ai casi di morte violenta (trascurando quelle dipendenti da reato o sospette di esserlo), come (e.g.: i sinistri stradali, in cui si ha prima la rimozione (c.d. “recupero salme” e successivamente la formazione (e trasmissione) della scheda ISTAT/D/4 o ISTAT/D/4-bis e l’accertamento della morte, ai sensi dell’art. 4 D.P.R. 10 settembre 1990, n.… ... Leggi il resto

Quello che gli Ufficiali di Stato Civile non fanno – 1/2

Introduzione

Pochi ricordano (forse anche per il fatto che risulta altamente improbabile che siano ancora in servizio (sia permesso il tono qui scherzoso) persone che, allora, svolgevano queste attività) che, prima del 1° gennaio 1866 (entrata in vigore del R. D. 15 novembre 1865, n. 2602) le funzioni, oggi, previste dall’art. 74 (e successivi) D.P.R. 3 novembre 2000, n. 396 e s.m. “Regolamento per la revisione e la semplificazione dell’ordinamento dello stato civile, a norma dell’articolo 2, comma 12, della L.... Leggi il resto

Corte di Cassazione, Sez. III civ., 25 giugno 2021, n. 18285

Corte di Cassazione, Sez. III civ., 25 giugno 2021, n. 18285

Corte di Cassazione
Civile Ord. Sez. 3 Num. 18285 Anno 2021
Presidente: TRAVAGLINO GIACOMO
Relatore: SCARANO LUIGI ALESSANDRO
Data pubblicazione: 25/06/2021

ORDINANZA
sul ricorso 3723-2019 proposto da:
B. FRANCESCO, C. GIOVANNA, C. DAVID, B. ORESTE, Ca. TERESA. C. GLADYS. C. ILARIO, elettivamente domiciliati in ROMA, VIA CASSIODORO I/A.
presso lo studio dell’avvocato MARCO ANNECCHINO. che li rappresenta e difende:
contro
AZIENDA PER L’ASSISTENZA SANITARIA N.… ... Leggi il resto