In cosa consistono le ceneri derivanti da cremazione?

La cenere, come noto, è il residuo polveroso che rimane quando una sostanza combustibile viene consumata dal fuoco.
Differenti materiali che bruciano producono altrettanto diversi tipi di cenere. Questi includono cenere dal carbone, cenere volante e cenere dal legno, ad esempio.
Le ceneri risultanti da cremazione sono chiamate anche: “esiti da completa incinerazione di un feretro”.
Sono, appunto, gli avanzi mortali di un corpo esanime sottoposto alla pratica funebre dell’ignizione.
Essi, dopo la combustione, sono tutti rimanenze della persona cremata non acquose e non gassose ed assumono, quindi, aspetto e stato solido.… ... Leggi il resto

Chiusura loculo nella tumulazione stagna: ipotesi e soluzioni tecniche a confronto

Nel panorama della polizia mortuaria italiana, la tematica della chiusura ermetica del loculo rappresenta un punto tecnico-giuridico di grande delicatezza.
Essa assume una rilevanza non solo strutturale, ma anche igienico-sanitaria, in quanto direttamente correlata alla tutela della salubrità degli ambienti cimiteriali e alla prevenzione del rischio biologico.

1. Il sistema feretro: valvola depuratrice e chiusura non più stagna

Ai sensi dell’art. 77, comma 3, del D.P.R. 285/1990, è consentito l’uso di valvole depuratrici a carboni attivi sul cofano metallico, in alternativa alla cerchiatura con liste di lamiera (le cosiddette “reggette”, previste all’art.… ... Leggi il resto

Come assicurare i servizi necroscopici e cimiteriali in forma congiunta tra più Comuni

Stante l’attuale normativa speciale di settore, almeno statale, anche se un po’ attempata, l’art. 49, comma 3 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 prevede la possibilità che i “piccoli” Comuni possano costituirsi in consorzio per l’esercizio di un unico cimitero, ripartendone le spese, e gli incassi provenienti dal rilascio delle concessioni ex art. 95 D.P.R. citato, soltanto quando siano contermini.
La disposizione sullodata non definisce né quantifica numericamente il significato di “piccoli” (a differenza dell’art. 14, comma 2), ma tradisce elementi non secondari di “criticità antinomica”:
infatti, essa rappresenta una delle numerose norme del D.P.R.… ... Leggi il resto

Trasporto necroscopico da abitazione inadatta e pericolosa: chi autorizza?

I presidi igienico-sanitari e le strutture di servizio di cui al capo III D.P.R. n. 285/1990 sono funzionalmente diversificati perché il deposito di osservazione accetta “salme” ai fini del periodo di osservazione (quando non possa naturalmente avvenire nel luogo di decesso, sembra quasi tautologico, ma…repetita juvant!), mentre l’obitorio accoglie “cadaveri” di cui sia già stata accertata la morte.
Queste due differenti tipologie di servizio, possono essere realizzate nel Comune, o presso il cimitero o entro ospedali o in un altro edificio (nelle città sedi di Università, potrebbe trattarsi degli Istituti e Primariati di Medicina Legale…).… ... Leggi il resto

Tumulazione di feti, nati morti e prodotti abortivi o del concepimento: ipotesi e soluzioni a confronto

L'articolo è parte 5 di 7 nella serie Prodotti abortivi, feti, nati morti

L’inumazione per cadaveri, parti anatomiche riconoscibili, esiti da fenomeno cadaverico di tipo trasformativo conservativo, nati morti e prodotti abortivi o del concepimento è la tecnica istituzionale di sepoltura procedibile d’ufficio, perché è, da sempre, un’esigenza di ordine e salute pubblica la rimozione dei morti dalle terre dei vivi e la neutralizzazione delle loro ammorbanti percolazioni.
La tumulazione, invece, presuppone SEMPRE un atto di disposizione che si estrinseca come l’esercizio del diritto personalissimo di DAR SEPOLTURA (ed a titolo oneroso) in termini di pietas e suffragio per i defunti e nella fattispecie in esame l’art.… ... Leggi il resto

La lex sepulchri: cosa è?

La lex sepulchri è atto a contenuto costitutivo e normativo (para-contrattuale, tra Comune e concessionario primo) in cui si imprime, nel momento genetico dello jus sepulchri, una determinata destinazione ad una tomba, spesso pluriposto, data in concessione.
Anche nell’antico diritto romano era eminente la rilevanza che assumeva la volontà del fondatore in ordine alla disciplina cui il sepolcro sarebbe stato sottoposto.
Mediante la lex sepulcri, esercitando un atavico potere normativo del paterfamilias riguardo ai sacra privata, il fondatore poneva il regolamento del sepolcro, che veniva proposto in epigrafe.… ... Leggi il resto

In difesa del diritto di sepolcro: tra proprietà e possesso

Lo Jus Sepulchrisi fonda essenzialmente su un substrato materiale (l’opera muraria con il corredo delle suppellettili funebri) senza il quale verrebbe meno la sua stessa ragion d’essere e la possibilità di un pieno ed effettivo esercizio.
Si potrebbe, pertanto, asserire che Jus Sepulchri e diritto reale, nonché patrimoniale, sul manufatto funerario non possano non essere valutati se non in stretto collegamento fra loro.
Allo stesso modo, l’ammissibilità di una circolazione separata dell’uno dall’altro deve senz’altro escludersi, siccome – fra l’altro – non trova giustificazione economica il diritto reale sul mero sepolcro, se e quando spogliato del diritto di sepolcro primario e personalissimo.… ... Leggi il resto

Una politica ragionevole per lo sviluppo delle funeral home

In un appassionato intervento, di replica ad un’interrogazione di un Consigliere, il preposto assessore della Giunta Regionale agli affari della polizia mortuaria in Emilia-Romagna, ha così risposto:
la Regione Emilia-Romagna, tra le prime in Italia, con la Legge Regionale n. 19/2004 ha disciplinato, nel vuoto normativo statale, le Strutture per il commiato (quindi delle case funerarie/funeral home) per corrispondere concretamente ad esplicite istanze della cittadinanza che sempre più domanda una maggiore umanizzazione del funerale, sottraendolo all’istituzionalizzazione propria di “non luoghi” come i servizi mortuari di obitori e depositi di osservazione, o alle difficoltà funzionali e psicologiche, le quali potrebbero gravare sui congiunti in caso di decesso in abitazione privata.… ... Leggi il resto

Conflitti tra parenti in camera ardente: lo scomodo ruolo dell’impresario funebre


È pacifico, in base a giurisprudenza consolidata e fortunatamente omogenea, che la modalità di sepoltura e pratica funebre prescelta, come la cremazione ad esempio, segua una legge ben precisa.
Chi ha titolo primo ad esprimersi è il de cuius (e quindi la persona morta, con istruzioni date in vita).
Seguono, secondo precisa scala gerarchica il coniuge superstite e, in sua assenza i congiunti secondo il livello di parentela più prossimo e in caso di concorrenza tutti i pari grado sono chiamati ad esprimersi inequivocabilmente.

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Trasporti funebri internazionali: tra problemi aperti e questioni irrisolte un’ipotesi di riforma

Non più di recente ormai – correva, infatti, l’anno 2012 (indicativamente) – la EFFS (Federazione Europea dei Servizi Funerari) rappresentò alle Autorità Politiche della Unione Europea in carica una serie di problemi emersi dai singoli Paesi, quando la burocrazia funeraria, seppur necessaria si complica oltremodo, in occasione di un trasporto transfrontaliero.
L’obiettivo ambizioso sarebbe stato pervenire finalmente  ad una uniforme normativa applicabile almeno per tutti i trasporti funebri da e per la U.E.
Si è nelle condizioni di descrivere la serie di impasse procedurali e difficoltà evidenziabili in Italia, a seguito di un sondaggio effettuato ad operatori del settore e delle ipotesi di soluzione prospettate alla EFFS.… ... Leggi il resto

Trasporti internazionali: un cattivo esempio di federalismo funerario italiano

Nella tassonomia molto complessa del nostro ordinamento giuridico pluri-legislativo, ormai, dovrebbe ancora esser ancora pacifico un principio implicito: il diritto internazionale prevale sulla normativa locale ed interna.
Ed invece non è proprio così…almeno nella sempre più disarticolata polizia mortuaria.
La Legge suprema è chiara: solo lo Stato Centrale può legiferare nelle materie annoverate ed enumerate dell’art. 117, comma 2, lett. a) e lett. q) della Costituzione, appunto.

Non sono, infatti, mancati interventi inopportuni di Regioni e Province autonome in questi ambiti.… ... Leggi il resto

Il trasporto funebre internazionale secondo l’Accordo di Berlino del 10 febbraio 1937: profili e percorsi amministrativi

Austria, Belgio, Egitto, Francia, Germania, Italia, Messico, Portogallo, Repubblica ceca, Repubblica democratica del Congo, Romania, Slovacchia, Svizzera, Turchia.
Ecco i Paesi attualmente firmatari dell’accordo di Berlino sui trasporti funebri internazionali.
Ad oggi l’Italia non aderisce ancora all’accordo di Strasburgo sempre in materia funeraria.
Come ci ricorda la stessa circ. min. Sanità n. 24/1993, atto di carattere istruttivo ed esplicativo, le norme procedimentali e tecniche contenute nella Convenzione di Berlino non si applicano ai trasferimenti transfrontalieri di ceneri o ossa (il legislatore di quell’epoca ormai lontana qui usa impropriamente la formula linguistica più vaga di spoglie/resti mortali, comunque sempre completamente mineralizzati).… ... Leggi il resto

Ho visto fare cose in cimitero…

Cari lettori,

con il titolo di questo post ovviamente ispirato al celebre monologo finale del film Blade Runner, vorrei sottoporre alla Vostra attenzione alcuni spunti di ragionamento scaturiti dalle mie solite quattro chiacchiere con un “collega” necroforo e conoscente (in bar s’incontra, infatti, brutta gente!) che ho bonariamente corrotto con qualche drink a forte gradazione, tanto così per rendergli più spigliata e facile la favella espositiva.
Mi segnalano, dunque, comportamenti discutibili, ma ahinoi necessari, ascrivibili genericamente al personale necroforo dei cimiteri sempre più costretto a condizioni di lavoro impraticabili.… ... Leggi il resto

Cadaveri portatori di radioattività: procedure tecniche e competenze autorizzatorie

Come nell’evenienza delle morti dovute a malattie infettive- diffusive, di cui all’apposito elenco pubblicato dal Ministro della sanità (D.M. 15 Dicembre 1990), anche il  decesso di persone cui siano stati somministrati nuclidi radioattivi richiede l’adozione di specifiche misure cautelari, sulla base di disposizioni speciali, spesso atti di formale recepimento di direttive dell’Unione Europea, valide ex se per tutti i Paesi UE.
Dunque, qui almeno ci soccorre il diritto comunitario, quando prevale su quello interno, dalla consueta congerie e babele delle leggi regionali, spesso scoordinate tra loro.… ... Leggi il resto

Imbalsamazione: profili legali e novelle legislative regionali in itinere

I processi trasformativi del cadavere e di disgregazione della materia organica, che possono avere durata più o meno lunga, in relazione alla forma di sepoltura prescelta, devono necessariamente compiersi secondo l’ordine naturale delle cose, assicurando un’attività cimiteriale a regolata rotazione, secondo i rispettivi periodi di sepoltura legale prestabiliti, ad esempio, dal regolamento governativo di polizia mortuaria.
Il Legislatore tendenzialmente – salvo elevatissimi privilegi da riconoscersi ai Grandi! – esclude una conservazione del corpo esanime a tempo indeterminato e sine die (ma anche eccedente tempi normali di scheletrizzazione), tanto che quando tali fenomeni trasformativi cadaverici registrino – per una pluralità di fattori – esiti, anche conservativi, nella gestione ordinaria del camposanto si è in presenza di criticità, non facilmente superabili, se non con la cremazione massiva dei c.d.… ... Leggi il resto

DDL Senatore Matera per la riforma delle attività funerarie: i punti critici ai raggi X

Ecco alcune mie riflessioni da… “civetta funeraria” di ormai lungo corso, così tanto per integrare la pura illustrazione pubblicata in un precedente articolo sempre dedicato ai lavori parlamentari che riguardano da vicino la sempre più necessaria riforma della legislazione funeraria italiana.

Se, infatti, si esamina in modo sinottico il DDL Matera con le altre due proposte di legge quadro sul settore funerario emerge qualche differenza, di questo tenore, senza la pretesa di esser esaustivi:

1) Manca tutto il riordino della parte cimiteriale, demandato, forse, ad un decreto delegato del Governo, da adottarsi in seconda battuta.… ... Leggi il resto