Trento: una sala del commiato per i riti laici o di religioni diverse

Riceviamo e volentieri pubblichiamo il comunicato stampa del Comune di Trento, relativo all’inaugurazione della sala del commiato per i riti laici o di religioni diverse, che ha avuto luogo il 26 ottobre u.s.

È stata inaugurata oggi la Sala del commiato laico, che completa l’offerta dei servizi cimiteriali, funerari e di cremazione che il Comune di Trento mette a disposizione della cittadinanza. Si tratta di una struttura appositamente pensata per dare l’estremo saluto ai propri cari e vivere il doloroso momento del lutto nei riti di commiato laici o ispirati alle tradizioni di diverse religioni. L’Amministrazione si fa dunque carico dei diversi aspetti connessi all’evento morte impiegando le proprie strutture e le proprie risorse umane: dalle camere mortuarie di via Giusti fino ai ventuno cimiteri comunali, passando per la chiesa del Redentore e il Tempio crematorio.
La Sala del commiato è a piano terra di un edificio composto da due blocchi principali uniti da un corridoio a tutta altezza che termina nel cortile interno. Sono stati adottati materiali duraturi e dal forte carattere simbolico quali il cemento armato faccia a vista, l’acciaio corten per i serramenti, la pietra per la pavimentazione interna e il pavimento in cemento rigato per la pavimentazione esterna. I parapetti in vetro e i corpi illuminanti a led (strisce continue per l’interno e la vasca dispersione ceneri, corpi incassati per l’esterno) consentono di mantenere la struttura leggibile e pulita. I serramenti allungati in senso verticale e i tagli nell’edificio contribuiscono al gioco continuo di alternanza tra luce ed ombra, sia durante il giorno che durante le ore notturne. L’arredo della sala è caratterizzato da sedute in legno chiaro ed è volutamente minimalista per adattarsi all’utilizzo da parte di persone di diversa cultura e inclinazione religiosa.
Il blocco verso la ferrovia è caratterizzato da un’ampia vetrata che illumina il volume a doppia altezza della sala di commiato laico e un frangisole interno motorizzato per regolare l’ingresso della luce. Il blocco rivolto verso la città presenta un varco al suo interno per permettere il passaggio dei mezzi di servizio dal cimitero alla rimessa funeraria. Il varco diventa di fatto il nuovo ingresso, anche pedonale, da sud al cimitero di Trento
Il progetto ha previsto a piano terra la realizzazione di una sala per le cerimonie di commiato sia laiche che di altre religioni e culture, della capacità di 150 posti a sedere. L’aula è stata ricavata in prossimità dell’angolo sud ovest del cortile interno.
Alla sala si accede dall’interno della corte oppure direttamente dal parcheggio esterno così da consentire lo sbarrieramento degli accessi e superare il dislivello di circa un metro che sta tra i due fronti dell’edificio. Al piano interrato e al primo piano si trovano loculi e cellette.
Il progetto ha previsto inoltre la sistemazione degli spazi esterni e del giardino per la dispersione delle ceneri e il collegamento con gli edifici esistenti. La sistemazione del giardino per la dispersione delle ceneri consiste in un abbassamento della quota attuale di 1,50 metri, in una riorganizzazione planimetrica dei percorsi e degli accessi e nella costruzione di una lama d’acqua che segna e riprende il percorso già evidenziato dallo stesso edificio di progetto. La lama d’acqua è racchiusa tra due portali in cemento armato faccia a vista per evidenziarne il valore simbolico. I familiari del defunto che ha scelto la cremazione avranno due differenti modalità per l’eventuale rito dello spargimento delle ceneri: affidare le ceneri all’acqua in movimento nell’apposita vasca oppure spargere direttamente le ceneri nel giardino delle rimembranze. La vasca è a circuito chiuso e utilizza sempre la medesima acqua, (il ricambio è una volta al mese, sono inoltre previste integrazioni in vista dell’evaporazione estiva). Due pompe molto potenti provvedono a reimmettere l’acqua filtrata in circolo.
L’intervento ha comportato una spesa di circa 3 milioni di euro. I lavori sono iniziati nel luglio 2015 e sono stati ritardati dal fallimento della prima ditta esecutrice e dalle successive operazioni di riappalto dell’opera. La decisione di dividere il completamento dell’opera in due lotti ha però permesso l’apertura anticipata al pubblico del giardino delle rimembranze. Il progetto è stato finanziato in parte con fondi comunali e in parte dal Fondo Unico Territoriale della Provincia Autonoma.
Il progetto esecutivo del 2013 è a cura di un gruppo di lavoro interno al servizio Edilizia Pubblica del Comune: ingegner Giuliano Franzoi (Responsabile unico procedimento), geometra Leopoldo Franzoi (coordinamento), architetto Nicola Predelli (progetto architettonico e Piano di sicurezza e coordinamento), ingegner Stefano Bertolini (impianti elettrici e meccanici), geometra Francesca Zanotelli (computo). Il gruppo è stato coadiuvato dal professionista esterno ingegner Pierluigi Coradello per la parte strutturale.
La direzione lavori è a cura del servizio Edilizia Pubblica del Comune di Trento: ingegner Giuliano Franzoi fino al termine del lotto 1, ingegnera Isabella Weber lotto 2 (Responsabile unico procedimento), architetto Nicola Predelli (progetto architettonico e Piano di sicurezza e coordinamento), ingegner Stefano Bertolini (direttore operativo impianti fino al lotto 1), geometra Francesca Zanotelli (contabilità e assistenza edile). Il gruppo di direzione lavori è stato coadiuvato dal professionista esterno ingegner Patrick Paterno Purin con incarico di coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione e direttore operativo delle strutture.
Trento, 26 ottobre 2023

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