Trasporto salma “a cassa aperta” dopo accertamento con tanatogramma: la Sardegna rimuove un blocco operativo

Con la Deliberazione n. 32/7 del 18 giugno 2025, la Regione Autonoma della Sardegna introduce una modifica puntuale, ma strategica nelle disposizioni applicative della L.R. 2 agosto 2018, n. 32 in materia di trasporto della salma (o, più correttamente, del cadavere) durante il periodo di osservazione, affrontando un nodo finora irrisolto per molte strutture sanitarie e imprese funebri: la gestione post-mortem nei casi di accertamento immediato della morte con tanatogramma.
Una questione tutt’altro che marginale o peregrina, e non solo un…tecnicismo necroforico.… ... Leggi il resto

Medicina necroscopica e trapianto di parti di cadavere a scopo terapeutico

È notorio come, almeno in Italia, il potere di disporre di sé, nella proiezione del proprio oscuro post mortem sia personale, nel solco tracciato dall’art. 5 Cod. Civile.
Le spoglie mortali umane non sono di proprietà pubblica, altrimenti vivremmo in uno stato totalitario, e non di diritto, ma sul punto si veda infra.
L’assoluta personalità del diritto è esercitata nel rispetto delle norme di salute pubblica, di morale-etica e di ordine pubblico, che diversamente inficiano l’efficacia della resa di volontà del de cuius stesso.… ... Leggi il resto

Come assicurare i servizi necroscopici e cimiteriali in forma congiunta tra più Comuni

Stante l’attuale normativa speciale di settore, almeno statale, anche se un po’ attempata, l’art. 49, comma 3 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 prevede la possibilità che i “piccoli” Comuni possano costituirsi in consorzio per l’esercizio di un unico cimitero, ripartendone le spese, e gli incassi provenienti dal rilascio delle concessioni ex art. 95 D.P.R. citato, soltanto quando siano contermini.
La disposizione sullodata non definisce né quantifica numericamente il significato di “piccoli” (a differenza dell’art. 14, comma 2), ma tradisce elementi non secondari di “criticità antinomica”:
infatti, essa rappresenta una delle numerose norme del D.P.R.… ... Leggi il resto

Trasporto necroscopico da abitazione inadatta e pericolosa: chi autorizza?

I presidi igienico-sanitari e le strutture di servizio di cui al capo III D.P.R. n. 285/1990 sono funzionalmente diversificati perché il deposito di osservazione accetta “salme” ai fini del periodo di osservazione (quando non possa naturalmente avvenire nel luogo di decesso, sembra quasi tautologico, ma…repetita juvant!), mentre l’obitorio accoglie “cadaveri” di cui sia già stata accertata la morte.
Queste due differenti tipologie di servizio, possono essere realizzate nel Comune, o presso il cimitero o entro ospedali o in un altro edificio (nelle città sedi di Università, potrebbe trattarsi degli Istituti e Primariati di Medicina Legale…).… ... Leggi il resto

Non effettuare la visita necroscopica senza averla fatta costituisce reato, di falsità ideologica

La Corte di Cassazione, Sez. V Pen., 23 luglio 2024, n. 30322 (reperibile per gli Abbonati PREMIUM alla Sezione SENTENZE, chiamata a decidere sul ricorso avverso a precedente decisione della Corte d’Appello, ha confermato questa, con plurime considerazioni, in particolare sul fatto che la visita necroscopica da parte del medico necroscopo debba avvenire de facto, oltretutto ponendo in evidenza la differenza che intercorre tra la certificazione che sia rilasciata dal medico curante e la certificazione spettante al medico necroscopo.… ... Leggi il resto

Cadaveri portatori di radioattività: procedure tecniche e competenze autorizzatorie

Come nell’evenienza delle morti dovute a malattie infettive- diffusive, di cui all’apposito elenco pubblicato dal Ministro della sanità (D.M. 15 Dicembre 1990), anche il  decesso di persone cui siano stati somministrati nuclidi radioattivi richiede l’adozione di specifiche misure cautelari, sulla base di disposizioni speciali, spesso atti di formale recepimento di direttive dell’Unione Europea, valide ex se per tutti i Paesi UE.
Dunque, qui almeno ci soccorre il diritto comunitario, quando prevale su quello interno, dalla consueta congerie e babele delle leggi regionali, spesso scoordinate tra loro.… ... Leggi il resto

Trasporto funebre “a cassa aperta”: è ammissibile in assenza di Legge Regionale?

Siamo in un un misterioso Comune situato in Regione Lazio, l’unica ancora (purtroppo o … per fortuna!) a non esser intervenuta con un proprio corpus normativo, in tema di servizi necroscopici, funebri e cimiteriali.
Il locale legislatore non si è ancora formalmente espresso soprattutto sulle case funerarie, data la precedente rarefazione nel centro d’Italia di simili realtà, invece in via di ampia espansione, anche per il vivo interesse di imprese e cittadinanza verso questa nuova esperienza di affrontare le incombenze di un lutto.… ... Leggi il resto

Le mille peripezie dell’art. 358 R.D. n. 1265/1934

Finisce oggi la nostra piccola catechesi sui paradossi della sgradevole, ma indispensabile e pur sempre necessaria, azione sanzionatoria da parte dei pubblici poteri sulle attività funerarie, quando si riscontrino illiceità, anche – a volte palesi.
Per comprendere questo articolo, che sembrerà pure scritto in perfetto e puro “burocratese”, bisogna spiegare bene il contenuto e l’essenza delle norme in esso citate: iniziamo dal testo unico delle leggi sanitarie, di seguito denominato T.U.LL.SS..

L’art. 338 T.U.LL.SS. impone una sanzione in caso di costruzione di nuovi edifici ed ampliamento di quelli preesistenti entro la fascia di rispetto cimiteriale: in origine la somma sarebbe stata fino a lire 1.000.… ... Leggi il resto

Stato Civile ed atti tipicamente di polizia mortuaria: la reperibilità non è obbligatoria

Come primo aspetto lessicale, pur se fortemente nominalistico e d’accademia, andrebbe ricordato come – correttamente – non possa parlarsi più di “permesso/licenza/bolletta di seppellimento”, almeno dall’entrata in vigore del D.P.R. 3 novembre 200, n. 396, quanto piuttosto di autorizzazioni, distintamente, in relazione alle pratiche funebri richieste (inumazione, tumulazione, cremazione) contemplate dalla Legge.
Nella questione sollevata già nel titolo di questa breve riflessione, concorrono differenti elementi, il primo dei quali riguarda il il termine di cui all’art.… ... Leggi il resto

Il ritorno del trattamento antiputrefattivo ex art. 32 D.P.R. n. 285/1990…in Lombardia?

Notiamo con una certa sorpresa dalla home page di funerali.org (sez. “Novità in Banca Dati”) che la Lombardia, tra le Regioni a loro tempo pioniere nella disapplicazione della siringazione cavitaria con formalina, ritorna, dopo più di 20 anni, sull’argomento (parzialmente, almeno). Si reintroduce – difatti – con apposita Legge Regionale n.4/2023 il trattamento antiputrefattivo almeno a giudizio del medico necroscopo, mentre resta la buona volontà di abolire l’obbligo ad impiegare solo formalina F.U.
Domanda maliziosa (mica tanto?)… ... Leggi il resto

Cremazione e specifici adempimenti necroscopici sul prelievo del D.N.A.

Nella “strana” e eclettica legge statale n. 130/2001 vi è una disposizione che molti, nel silenzio dello Stato Centrale, avrebbero volentieri mantenuto congelata ed inattiva.
Traggo qualche considerazione da un bell’articolo focus di approfondimento a cura del Dr. Donato Berloco, su: “Lo Stato Civile Italiano”, anno 2018.

Ai sensi dell’art.3, 1 comma, lett. a) della L. n.130 del 30 marzo 2001, infatti, l’autorizzazione alla cremazione compete ora all’Ufficiale dello stato civile del Comune di decesso.
Egli la rilascia acquisito un certificato in carta libera del medico necroscopo, dal quale risulti escluso il sospetto di morte dovuta a reato ovvero, in caso di morte improvvisa o sospetta segnalata dall’A.G.,… ... Leggi il resto

Cosa fa la Polizia Mortuaria – Definizione e atti tipici

La Polizia Mortuaria, ossia il plesso della P.A. preposto al governo di fenomeni giuridici e medico-legali del post mortem è materia poco praticata, non fosse altro per ragioni di natura eminentemente scaramantica, se non dagli addetti ai lavori.
Si definisce, dunque, come “Polizia Mortuaria” il complesso di norme e prassi, risorse, e personale (non dimentichiamo mai i colleghi!, impiegati, impresari o necrofori, poco importa) che coniuga profili strettamente burocratici (atti certificativi, autorizzazioni…) con altri aspetti di carattere e rilevanza igienico-sanitaria, in cui interagiscono più attori (A.USL… ... Leggi il resto

I cimiteri visti da un necroforo – 2/2

Prima delle variopinte  LL.RR, con le loro norme contorte: abrogative o semplicemente sospensive sulle funzioni di polizia mortuaria in capo all’A.USL, la stessa, spesso dimentica del suo dovere d’ufficio, a cavallo tra la fine del XX secolo ed il nuovo millennio, aveva largamente trascurato questa attività… secondaria (?).
Bisogna, però, dire che nessuno si era mai lamentato della assenza di personale sanitario, perché nessuno ama essere controllato troppo da vicino.
Le doglianze della gente comune riguardavano piuttosto i tempi di attesa e le tariffe applicate.… ... Leggi il resto

Serve davvero la visita necroscopica?

Oggi, il servizio sanitario nazionale offre – di fatto – a tutti la possibilità dell’assistenza medica, vieppiù per i decessi che avvengano in strutture ospedaliere, ma anche per i decessi in abitazione, la prestazione è erogata sia attraverso i medici di base, sia con quelli di continuità assistenziale, guardia medica, servizio 118, ecc.

E anche nei frangenti di decesso senza assistenza medica, di cui all’art. 77 del R.S.C. n.396/2000 la norma richiede, pur sempre la presenza di un medico che assista all’intervento del magistrato o dell’ufficiale di polizia giudiziaria.… ... Leggi il resto

La visita necroscopica potrebbe non essere sempre effettuata?

Per quanti abbiano una data formazione, la fattispecie del reato di falso ideologico è ben diversa da quella del falso materiale, consistendo nell’attestare, in un documento che non sia stato materialmente falsificato, un contenuto non corrispondente alla realtà.
Sotto questo profilo, attestare di avere compiuto una qualche “attività” senza effettivamente averla effettuata costituisce, appunto, un falso ideologico.
La Corte di Cassazione, Sez. V Pen., 7 giugno 2022, n. 22089 (che è possibile, per gli Abbonati PREMIUM, reperire alla Sezione SENTENZE) è stata chiamata a pronunciarsi sul ricorso per legittimità avverso ad una condanna, dichiarata dal tribunale e, quindi, confermata dalla Corte d’appello, da parte di un medico necroscopo che, sembrerebbe dalla pronuncia, rilasciasse la certificazione prevista dall’art.… ... Leggi il resto

TAR Campania, Napoli, Sez. V, 23 gennaio 2023, n. 526

TAR Campania, Napoli, Sez. V, 23 gennaio 2023, n. 526

Pubblicato il 23/01/2023
N. 00526/2023 REG.PROV.COLL.
N. 04655/2022 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania
(Sezione Quinta)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 4655 del 2022, proposto da
Cooperativa < omissis > s.c.s., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati Elena Alfero, Alice Merletti, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
contro
Azienda Ospedaliera San Pio di Benevento, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall’avvocato Maria Concetta Tedesco, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
nei confronti
Società Cooperativa “< omissis >”, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall’avvocato Antonio Lonardo, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
per l’annullamento
– del provvedimento di aggiudicazione (determinazione n.… ... Leggi il resto