TAR Puglia, Sez. II, 7 giugno 1999, n. 392

Norme correlate:
Capo 10 Decreto Presidente Repubblica n. 285/1990
Art 338 Regio Decreto n. 1265/1934

Riferimenti: Foro amm. 2000, 217 (s.m.)

Massima:
TAR Puglia, Sez. II, 7 giugno 1999, n. 392
L’art. 57 d.P.R. 10 settembre 1990 n. 285 (recante il regolamento di polizia mortuaria), ribadito che “i cimiteri devono essere isolati dall’abitato mediante la zona di rispetto prevista dall’art. 33 del t.u. delle leggi sanitarie…”, ha statuito, al comma 3, che “è vietato costruire, entro la fascia di rispetto, nuovi edifici o ampliare quelli preesistenti”, consentendo, al comma 4, soltanto una deroga per l’ampliamento dei cimiteri esistenti (e non anche per la loro costruzione) negli stessi limiti già ammessi dall’art.… ... Leggi il resto

Cassazione civile, Sez. II, 22 maggio 1999, n. 5020

Norme correlate:
Capo 18 Decreto Presidente Repubblica n. 285/1990

Massima:
Cassazione civile, Sez. II, 22 maggio 1999, n. 5020
La fondazione di un sepolcro familiare, che ricorre quando il fondatore abbia espresso la volontà di riservare lo ius sepulcri ai componenti della famiglia, non è incompatibile con la circostanza che i loculi di cui è costituito siano compresi in un più vasto portico-sepolcreto sito in un pubblico cimitero e realizzato dal concessionario dell’area; l’accertamento della sussistenza delle condizioni per la sussistenza di un sepolcro familiare è riservato al giudice di merito ed è insindacabile in sede di legittimità se sorretto da idonea motivazione.… ... Leggi il resto

TAR Lombardia, Sez. II, 17 maggio 1999, n. 1677

Norme correlate:
Art 338 Regio Decreto n. 1265/1934
Capo 10 Decreto Presidente Repubblica n. 285/1990
Art 7 Legge n. 241/1990

Massima:
TAR Lombardia, Sez. II, 17 maggio 1999, n. 1677
Il vincolo cimiteriale comporta il divieto di costruire intorno ai cimiteri nuovi edifici e di ampliare quelli preesistenti entro il raggio di 200 metri; tuttavia, in considerazione delle sue finalità – di ordine sanitario (evitare la vicinanza di edifici) ed urbanistico (assicurare la futura espansione del cimitero) – il divieto non si riferisce a quelle opere, come le recinzioni ed i riporti di terra, che non possono essere ricondotte alla nozione di “edificio”.… ... Leggi il resto

TAR Valle d’Aosta, 14 maggio 1999, n. 86

Norme correlate:
Art 338 Regio Decreto n. 1265/1934
Capo 10 Decreto Presidente Repubblica n. 285/1990

Massima:
TAR Valle d’Aosta, 14 maggio 1999, n. 86
In zona sottoposta a vincolo cimiteriale non è consentita l’edificabilità di alcun manufatto, neppure interrato. In tema di concessione edilizia in sanatoria relativa ad opere ricadenti nella fascia di rispetto cimiteriale, il parere del competente ufficio dell’Usl è necessario, in relazione alla compatibilità delle costruzioni oggetto dell’istanza di sanatoria con gli interessi igienico – sanitari, solo in caso di vincolo relativo (cioè superabile mediante autorizzazione), non essendo legislativamente previsto nel caso in cui i fabbricati non siano sanabili perché in contrasto con vincoli – imposti prima dell’esecuzione delle opere stesse – che comportano inedificabilità.… ... Leggi il resto

Cassazione penale, Sez. VI, 8 aprile 1999, n. 6037

Norme correlate:
Art 319 Regio Decreto n. 1398/1930

Massima:
Cassazione penale, Sez. VI, 8 aprile 1999 n. 6037
È configurabile il reato di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio nel caso di infermieri addetti alla camera mortuaria di un ospedale i quali, violando i doveri di riservatezza ed imparzialità alla cui osservanza sarebbero tenuti, nella loro qualità di pubblici impiegati, concordino con determinate imprese di onoranze funebri di dare a queste ultime, dietro corrispettivo in danaro, secondo un turno prestabilito, immediata notizia dei decessi.… ... Leggi il resto

Consiglio di Stato, Sez. V, 10 marzo 1999, n. 238

Norme correlate:
Art 1362 Regio Decreto n. 262/1942

Massima:
Consiglio di Stato, Sez. V, 10 marzo 1999, n. 238
La dichiarazione d’avvalersi della clausola risolutiva espressa non implica di per sé, in base agli art. 1362 ss., c.c. (e, in particolare, all’art. 1366), alcuna rinuncia tacita alla volontà di recedere da un contratto di durata, precedentemente manifestata ma non attuata; è quindi, inammissibile l’impugnazione, da parte del concessionario di costruzione e gestione di un impianto di pubblica illuminazione (nella specie, dell’illuminazione votiva nel cimitero), rivolta avverso detta dichiarazione, quando egli sia rimasto inerte avverso il precedente provvedimento di recesso, ancorché non immediatamente attuato, perché già questo è idoneo a sciogliere il vincolo negoziale ed il successivo è meramente confermativo e ricognitivo della volizione manifestata e divenuta inoppugnabile.… ... Leggi il resto

Cassazione penale, Sez. VI, 4 febbraio 1999, n. 443

Norme correlate:
Art 323 Regio Decreto n. 1398/1930

Massima:
Cassazione penale, Sez. VI, 4 febbraio 1999, n. 443
Il custode del cimitero, pur se formalmente inquadrato nell’ambito della III qualifica funzionale del pubblico impiego (riservata a soggetti con autonomia limitata “all’esecuzione del proprio lavoro nell’ambito di istruzioni dettagliate”), svolge tuttavia funzioni non riconducibili al livello di “semplici mansioni di ordine” e di “prestazione di opera meramente materiale” ed è pertanto da qualificare, ai fini penalistici, come incaricato di pubblico servizio.… ... Leggi il resto

Cassazione civile, Sez. III, 23 dicembre 1998 n. 1283

Massima:
Cassazione civile, Sez. III, 23 dicembre 1998 n. 1283
1 I beni che fanno parte del Demanio pubblico non possono formare oggetto di diritti a favore dei terzi, se non nei modi e nei limiti stabiliti dalle leggi che li riguardano. I negozi relativi all’utilizzazione di detti beni non possono, quindi, dar luogo se non ad atti di concessione in godimento temporaneo, come tali per loro natura revocabili e perciò incompatibili con la disciplina propria delle locazioni degli immobili urbani.… ... Leggi il resto

Cassazione civile, sez. I, 21 novembre 1998, n. 11788

Riferimenti: Giust. civ. Mass. 1998, 2414; Cass. 1697-1997, 8873-1991, 6065-1985)

Massima:
Cassazione civile, sez. I, 21 novembre 1998, n. 11788
In tema di interruzione del processo, la morte della parte appellata verificatasi dopo la prima udienza di trattazione, ma prima della precisazione delle conclusioni, e senza che la parte stessa risulti costituita, non comporta l’interruzione automatica del processo ex art. 299 c.p.c. (norma applicabile solo nel caso di morte verificatasi in pendenza del termine di costituzione, e, dunque, prima che la costituzione stessa avvenga, in cancelleria ovvero dinanzi all’istruttore), rilevando, per converso, l’evento morte, ai sensi dell’art.… ... Leggi il resto

Consiglio di Stato, Sez. IV, 27 ottobre 1998, n. 1384

Norme correlate:
Art 823 Regio Decreto n. 262/1942

Massima:
Consiglio di Stato, Sez. IV, 27 ottobre 1998, n. 1384
L’occupazione del bene demaniale, che tragga la sua fonte da un negozio giuridico privato concluso prima della dichiarazione di demanialità dell’immobile diventa abusiva una volta che sia venuto meno il titolo privatistico che ne giustificava la detenzione da parte dell’occupante e ciò a seguito della dichiarazione di demanialità dell’immobile. Pertanto è legittimo l’esercizio dei poteri di autotutela amministrativa ai sensi dell’art.… ... Leggi il resto

Cassazione civile, Sez. I, 23 settembre 1998, n. 9503

Norme correlate:
Art 338 Regio Decreto n. 1265/1934

Massima:
Cassazione civile, Sez. I, 23 settembre 1998, n. 9503
In relazione ad un suolo rientrante nella zona di rispetto cimiteriale ed assoggettato al relativo vincolo, ai sensi dell’art. 338 r.d. n. 1265 del 1934, legittimamente il giudice di merito ne esclude l’edificabilità, anche se il piano regolatore generale includa il suolo stesso in zona riservata ad edilizia economica e generale, attesa l’illegittimità di tale eventuale inclusione e la possibilità, in quella zona di rispetto, solo di un ampliamento di edifici preesistenti, previa autorizzazione prefettizia.… ... Leggi il resto

Cassazione civile, Sez. II, 8 settembre 1998, n. 8851

Norme correlate:
Art 5 Regio Decreto n. 262/1942
Capo 18 Decreto Presidente Repubblica n. 285/1990

Massima:
Cassazione civile, Sez. II, 8 settembre 1998, n. 8851
È inefficace l’accordo con il quale alcuni discendenti di un fondatore di una tomba familiare limitano il diritto degli altri ad esservi sepolti perché, in assenza di diversa volontà di esso, tale diritto si trasmette “iure sanguinis” alla famiglia del fondatore, anche ai “nondum” nati alla sua morte, e non ai suoi eredi, che quindi non possono, in tale qualità, disporne.… ... Leggi il resto

Cassazione civile, Sez. I, 29 agosto 1998, n. 8634

Norme correlate:
Art 338 Regio Decreto n. 1265/1934

Massima:
Cassazione civile, Sez. I, 29 agosto 1998, n. 8634
Con riguardo ad area inedificabile, perché gravata da vincolo di rispetto cimiteriale, l’indennità di espropriazione va determinata ricorrendo ai criteri di cui al titolo II l. 22 ottobre 1971 n. 865, cui rinvia il comma 3 dell’art. 5 bis l. 8 agosto 1992 n. 359, rimanendo escluso che nel sistema indennitario creato dalla stessa norma, possa tenersi conto, ai fini della valutazione economica dell’area inedificabile, di possibili utilizzazioni alternative del bene.… ... Leggi il resto

Cassazione civile, Sez. I, 28 agosto 1998, n. 8589 [1]

Norme correlate:
Art 1145 Regio Decreto n. 262/1942

Massima:
Cassazione civile, Sez. I, 28 agosto 1998, n. 8589
Alle cose mobili assoggettate al regime dei beni demaniali non è applicabile la regola stabilita dall’art. 1153 c.c., dovendosi ritenere che il legislatore abbia dato prevalenza, con la previsione di cui all’art. 1145 c.c., all’interesse alla tutela dei beni demaniali rispetto all’interesse alla tutela dell’acquisto in buona fede dei beni mobili “a non domino”.

Testo completo:
Cassazione civile, Sez.... Leggi il resto

Cassazione civile, Sez. I, 28 agosto 1998, n. 8589 [2]

Norme correlate:
Art 823 Regio Decreto n. 262/19421942

Massima:
Cassazione civile, Sez. I, 28 agosto 1998, n. 8589
II comma 2 dell’art. 816 c.c. non può derogare a quanto sancito nell’art. 823 c.c., dovendosi ritenere prevalente la normativa relativa alla tutela del demanio pubblico e dei beni che vi appartengono. Pertanto, non è ammissibile alcun atto di disposizione di un singolo bene appartenente ad una universalità di mobili avente carattere di bene demaniale in quanto a seguito dell’inserimento nella stessa il bene viene ad essere assoggettato al regime dei beni demaniali.… ... Leggi il resto

Cassazione civile, Sez. II, 22 agosto 1998, n. 8337

Norme correlate:
Art 87 di Regio Decreto n. 262 del 19423
Art 338 di Regio Decreto n. 1265 del 1934
Art capo10 di Decreto Presidente Repubblica n. 285 del 90

Massima:
Cassazione civile, Sez. II, 22 agosto 1998, n. 8337
La costruzione in violazione della zona di rispetto cimiteriale, stabilita dall’art. 338 del R.D. 27 luglio 1934 n.1265, finché non sia abbattuta, non esclude l’operatività del principio della prevenzione, e quindi non legittima il vicino a costruire in violazione delle distanze legali stabilite dall’ art.… ... Leggi il resto