Affidamento di urne cinerarie a soggetti commerciali

Con molta probabilità, la vicenda è nota: un’azienda aveva avviato un’attività di realizzazione di locali in cui conservare, su commissione onerosa dei familiari, urne cinerarie, realizzando un certo numero di “punti” in diverse realtà della città capoluogo della provincia in cui aveva sede la ditta.
Dato che l’iniziativa aveva sollevato contestazioni, il comune ha provveduto ad una lieve modificazione del proprio regolamento comunale di polizia mortuaria, prevedendo che la conservazione delle urne cinerarie dovesse avvenire presso l’abitazione del familiare affidatario.… ... Leggi il resto

Le risalenti concessioni perpetue possono essere oggetto di revoca?

A volte vi è stata discussione sul fatto che l’art. 92, comma 2 d.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m., faccia menzione delle concessioni cimiteriali rilasciate prima dell’entrata in vigore del d.P.R. 21 ottobre 1975, n. 803 di durata eventualmente eccedente i 99 anni, senza fare cenno alle concessioni altrettanto precedenti rilasciate in perpetuo, in funzione dell’eventuale (se ne sussistano le condizioni) revocabilità.
In proposito vi è ormai abbondante giurisprudenza amministrativa, sostanzialmente consolidata, nel cui solco viene ad aggiungersene altra, quella del Consiglio di Stato, Sez.… ... Leggi il resto

La visita necroscopica potrebbe non essere sempre effettuata?

Per quanti abbiano una data formazione, la fattispecie del reato di falso ideologico è ben diversa da quella del falso materiale, consistendo nell’attestare, in un documento che non sia stato materialmente falsificato, un contenuto non corrispondente alla realtà.
Sotto questo profilo, attestare di avere compiuto una qualche “attività” senza effettivamente averla effettuata costituisce, appunto, un falso ideologico.
La Corte di Cassazione, Sez. V Pen., 7 giugno 2022, n. 22089 (che è possibile, per gli Abbonati PREMIUM, reperire alla Sezione SENTENZE) è stata chiamata a pronunciarsi sul ricorso per legittimità avverso ad una condanna, dichiarata dal tribunale e, quindi, confermata dalla Corte d’appello, da parte di un medico necroscopo che, sembrerebbe dalla pronuncia, rilasciasse la certificazione prevista dall’art.… ... Leggi il resto

A volte le certezze vacillano: le norme abrogate sono ancora applicabili?

Un tempo si credeva che l’abrogazione di una norma producesse la conseguenza che questa non potesse essere ulteriormente applicata, una volta intervenuta l’abrogazione.
Un parere espresso dal Consiglio di Stato, Sez. I, 31 agosto 2022, n. 1408 (reperibile per gli Abbonati PREMIUM nella Sezione SENTENZE) fa vacillare questa convinzione.
Infatti, in esso si affronta la descrizione del concetto di ius sepulchri, un po’ come quando a scuola si fa un tema, piluccando testi diversi dalle antologie e cercando di redigerne il testo in modo che appaia coerente, senza entrare nel merito sulle fonti utilizzate.… ... Leggi il resto

Perpetuità e perplessità

La pronuncia del TAR Calabria, Catanzaro, Sez. I, 14 luglio 2022, n. 1303 (per gli Abbonati PREMIUM REPERIBILE nella Sezione SENTENZE) è ineccepibile sulla decisione finale, ma solleva perplessità sulle argomentazioni cui ricorre per motivare questa.
Infatti, si richiama “giurisprudenza consolidata”, che non lo è ancora del tutto, ma segnala una linea di tendenza che si sta orientando in una direzione meno assoluta rispetto a precedenti indirizzi ermeneutici in materia di perpetuità nelle concessioni cimiteriali.
È ben vero che il carattere delle perpetuità (fino a che sia stato ammissibile) presentava risvolti la cui criticità è emersa successivamente al sorgere di questa tipologia di concessioni cimiteriali, tanto da potersi giudicare perfino tardiva l’introduzione di norme che ne portavano, per il futuro, il superamento, ma questo non lascia molti spazi ad interventi che incidono su diritti soggettivi perfetti, risultanti da atti legittimi (nel momento in cui sono stati formati).… ... Leggi il resto

Diritto di sepolcro e titolo a disporre delle spoglie mortali

La sentenza del Consiglio di Stato, Sez. V, 1° giugno 2022, n. 4473 (per gli Abbonati PREMIUM accessibile alla Sezione SENTENZE) solleva alcune perplessità.
Non ci si riferisce al fatto che, nel caso, alcune sepolture siano da ritenere completamente mineralizzate riferendosi a disposizioni che si richiamano a disposizioni relative alla pratica dell’inumazione assieme anche alla pratica della tumulazione, pratiche in cui i processi trasformativi cadaverici sono per diversi (e non solo per i termini temporali), non senza considerate che queste norme pongono una finalità, ma non provano che questa sia raggiunta.… ... Leggi il resto

Attività di culto in locali con altra destinazione d’uso. Interventi giurisprudenziali e ministeriali. Conclusioni – 2/2

In conclusione, i principi che se ne ricavano sono:

a) ai fini della individuazione dell’oggetto sociale dell’ente, non si configura come attività di culto una celebrazione occasionale, mentre possono essere considerate tali le celebrazioni ricorrenti e sistematiche;

b) le attività di culto sono “altro” rispetto a quelle disciplinate dal d.lgs. n. 117/2017 (CTS) all’art. 5, e non sembrano sussumibili nella categoria delle attività diverse di cui all’articolo 6;

c) come stabilito dall’art. 4, co. 3 del CTS [1], agli enti religiosi civilmente riconosciuti, ossia quelli che devono svolgere in via esclusiva o principale un’attività di religione o culto[2], le norme codicistiche si applicano limitatamente allo svolgimento delle attività di cui all’articolo 5, e delle eventuali attività diverse di cui all’articolo 6 in presenza di determinate condizioni (un regolamento, in forma di atto pubblico o scrittura privata autenticata, che, ove non diversamente previsto ed in ogni caso nel rispetto della struttura e della finalità di tali enti, recepisca le norme del presente Codice e sia depositato nel Registro unico nazionale del Terzo settore) [3];

d) l’attività di culto non può di per sé essere intesa come attività di promozione sociale;

e) sull’art.… ... Leggi il resto

Attività di culto in locali con altra destinazione d’uso. Interventi giurisprudenziali e ministeriali – 1/2

L’idea di scrivere questo articolo viene da alcuni quesiti che in vario modo sono attinenti ai rapporti del Comune e degli operatori dei servizi funerari con le Comunità islamiche presenti sul territorio nazionale.
Si preferisce parlare di comunità al plurale perché al momento non è possibile individuare una sola rappresentanza della fede islamica con la quale intrattenere un dialogo istituzionale; tant’è che finora non si è realizzata una regolazione dei rapporti con lo Stato italiano mediante intesa, che è lo specifico strumento giuridico individuato dalla nostra Costituzione.… ... Leggi il resto

Non sempre si può convenire o, almeno, non del tutto

Non sempre si può convenire o, almeno, non del tutto: si tratta di una considerazione che va riferita alla pronuncia del TAR Lazio, Latina, Sez. I, 23 aprile 2022, n. 366, reperibile nella Sezione SENTENZE per gli Abbonati PREMIUM, che può essere massimata: “Non esiste alcuna norma che imponga che un’istanza volta a dare esecuzione alla volontà acclarata del de cuius di essere sepolto in un determinato luogo debba essere presentata unitariamente da tutti gli eredi.… ... Leggi il resto

Concessioni cimiteriali e modifiche regolamentari successivamente intervenute

Dalla pronuncia del TAR Liguria, Sez. I, 28 aprile 2022, n. 324, per gli Abbonati PREMIUM accessibile alla Sezione SENTENZE, si può enucleare una massima: “Una volta costituito il rapporto concessorio, l’Amministrazione mantiene sempre il potere di regolamentare le concrete modalità di esercizio dello ius sepulchri, mentre nessun legittimo affidamento del concessionario potrebbe rendere il rapporto insensibile alla disciplina normativa eventualmente sopravvenuta in materia“.
In altre parole, l’atto di concessione cimiteriale non è in sé immodificabile, ma segue, se lo si voglia: può seguire le modificazioni normative che intervengano successivamente alla costituzione del rapporto giuridico di concessione cimiteriale.… ... Leggi il resto

Un approfondimento sulla pronuncia del TAR Basilicata, Sez. I, 13 aprile 2022, n. 297

Il comune …, prevedendo la possibilità di edificare … di durata perpetua “come ogni altra proprietà” per il prezzo di ….
La pronuncia del TAR Basilicata, Sez. I, 13 aprile 2022, n. 297 (per gli Abbonati PREMIUM accessibile alla Sezione SENTENZE) richiede un qualche approfondimento, in particolare sul punto in cui si dà atto che il “suolo” cimiteriale su cui era stata, a suo tempo, eretta la cappella funeraria, …”era stata ceduta dal Comune in data …”.… ... Leggi il resto

La discrezione non guasta

È spiaciuto leggere la decisione del TAR Lombardia, Milano, Sez. IV, 7 febbraio 2022, n. 279 (reperibile, per gli Abbonati PREMIUM, alla Sezione SENTENZE) poiché riguarda una situazione che ha visto il comune porre in essere comportamenti … (evitiamo gli aggettivi che rischierebbero di non essere adeguati), che hanno portato alla condanna (e quanto liquidato dal TAR potrebbe essere solo una parte).
Si tratta di un’ulteriore comprova che nelle gestioni cimiteriali è necessaria una certa quale professionalità.… ... Leggi il resto

Attorno alla gestione dei crematori

Talora si ha la sensazione che la gestione degli impianti di cremazione sia considerata una mera “fase” di processi attivabili nell’immediato post mortem, anziché una pratica cui accedere per scelta personale, inserita in un complesso di attività, di fasi spesso di lungo respiro, impostazione che può assumere il carattere di un “qualche cosa” ascrivibile alla crescita di valore aggiunto di una serie strutturata di servizi.
Al contrario, l’art. 6, comma 2 L. 30 marzo 2001, n.… ... Leggi il resto

La CEDU si pronuncia sulla zona di rispetto cimiteriale

La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, Organismo operante all’interno del Consiglio d’Europa (da non confondere, stante l’aggettivo contenuto nel nome, con organi od istituzioni dell’Unione europea (Cfr.; art. 220 TFUE, ex artt. da 302 a 304 TCE), ha avuto modo di pronunciarsi su di un tema che, nel contesto italiano, è riconducibile alla fascia (o, meglio, zona) di rispetto cimiteriale, nella fattispecie anche rilevando aspetti “ambientalistici”, di sanità pubblica e tutela delle acque e della salute pubblica a pro della popolazione insediata nei dintorni del cimitero.… ... Leggi il resto

Fascia di rispetto e criteri di misura

Vi è stato un contenzioso attorno a come si dovesse calcolare la fascia di rispetto cimiteriale, in cui una parte sosteneva che la misura di questo vincolo doveva farsi dal centro del cimitero, dato che la norma parla di “raggio di 200 m”.
Ora, spesso i cimiteri hanno tutt’altro che forma circolare e, se avessero forma elissoidale, avrebbero anche 2 centri.
Più spesso la loro forma richiama il rettangolo dovendo accogliere, nelle aree ad inumazione, fosse rettangolari, per cui il centro potrebbe, in tal caso, calcolarsi, sul punto comune delle diagonali.… ... Leggi il resto

Sull’esenzione IVA per le prestazioni proprie dei servizi di pompe funebri

Le disposizioni sull’esenzione dall’IVA per le prestazioni proprie dei servizi di pompe funebri, di cui all’art. 10, n. 27) D.P.R. 26 ottobre 1992, n. 633 sono abbastanza note.
Con l’Ordinanza n. 40726 del 20 dicembre 2021 della Sez. V Civ. della Corte di Cassazione (reperibile, per gli Abbonati PREMIUM nella Sezione SENTENZE) è stato affrontato un contenzioso, sorto a seguito di un accertamento dell’Agenzia delle Entrate, accertamento che considerava, tra l’altro, anche la fornitura dei c.d.… ... Leggi il resto