Diritto di sepolcro e titolo a disporre delle spoglie mortali

La sentenza del Consiglio di Stato, Sez. V, 1° giugno 2022, n. 4473 (per gli Abbonati PREMIUM accessibile alla Sezione SENTENZE) solleva alcune perplessità.
Non ci si riferisce al fatto che, nel caso, alcune sepolture siano da ritenere completamente mineralizzate riferendosi a disposizioni che si richiamano a disposizioni relative alla pratica dell’inumazione assieme anche alla pratica della tumulazione, pratiche in cui i processi trasformativi cadaverici sono per diversi (e non solo per i termini temporali), non senza considerate che queste norme pongono una finalità, ma non provano che questa sia raggiunta.… ... Leggi il resto

Attività di culto in locali con altra destinazione d’uso. Interventi giurisprudenziali e ministeriali. Conclusioni – 2/2

In conclusione, i principi che se ne ricavano sono:

a) ai fini della individuazione dell’oggetto sociale dell’ente, non si configura come attività di culto una celebrazione occasionale, mentre possono essere considerate tali le celebrazioni ricorrenti e sistematiche;

b) le attività di culto sono “altro” rispetto a quelle disciplinate dal d.lgs. n. 117/2017 (CTS) all’art. 5, e non sembrano sussumibili nella categoria delle attività diverse di cui all’articolo 6;

c) come stabilito dall’art. 4, co. 3 del CTS [1], agli enti religiosi civilmente riconosciuti, ossia quelli che devono svolgere in via esclusiva o principale un’attività di religione o culto[2], le norme codicistiche si applicano limitatamente allo svolgimento delle attività di cui all’articolo 5, e delle eventuali attività diverse di cui all’articolo 6 in presenza di determinate condizioni (un regolamento, in forma di atto pubblico o scrittura privata autenticata, che, ove non diversamente previsto ed in ogni caso nel rispetto della struttura e della finalità di tali enti, recepisca le norme del presente Codice e sia depositato nel Registro unico nazionale del Terzo settore) [3];

d) l’attività di culto non può di per sé essere intesa come attività di promozione sociale;

e) sull’art.… ... Leggi il resto

Attività di culto in locali con altra destinazione d’uso. Interventi giurisprudenziali e ministeriali – 1/2

L’idea di scrivere questo articolo viene da alcuni quesiti che in vario modo sono attinenti ai rapporti del Comune e degli operatori dei servizi funerari con le Comunità islamiche presenti sul territorio nazionale.
Si preferisce parlare di comunità al plurale perché al momento non è possibile individuare una sola rappresentanza della fede islamica con la quale intrattenere un dialogo istituzionale; tant’è che finora non si è realizzata una regolazione dei rapporti con lo Stato italiano mediante intesa, che è lo specifico strumento giuridico individuato dalla nostra Costituzione.… ... Leggi il resto

Non sempre si può convenire o, almeno, non del tutto

Non sempre si può convenire o, almeno, non del tutto: si tratta di una considerazione che va riferita alla pronuncia del TAR Lazio, Latina, Sez. I, 23 aprile 2022, n. 366, reperibile nella Sezione SENTENZE per gli Abbonati PREMIUM, che può essere massimata: “Non esiste alcuna norma che imponga che un’istanza volta a dare esecuzione alla volontà acclarata del de cuius di essere sepolto in un determinato luogo debba essere presentata unitariamente da tutti gli eredi.… ... Leggi il resto

Concessioni cimiteriali e modifiche regolamentari successivamente intervenute

Dalla pronuncia del TAR Liguria, Sez. I, 28 aprile 2022, n. 324, per gli Abbonati PREMIUM accessibile alla Sezione SENTENZE, si può enucleare una massima: “Una volta costituito il rapporto concessorio, l’Amministrazione mantiene sempre il potere di regolamentare le concrete modalità di esercizio dello ius sepulchri, mentre nessun legittimo affidamento del concessionario potrebbe rendere il rapporto insensibile alla disciplina normativa eventualmente sopravvenuta in materia“.
In altre parole, l’atto di concessione cimiteriale non è in sé immodificabile, ma segue, se lo si voglia: può seguire le modificazioni normative che intervengano successivamente alla costituzione del rapporto giuridico di concessione cimiteriale.… ... Leggi il resto

Un approfondimento sulla pronuncia del TAR Basilicata, Sez. I, 13 aprile 2022, n. 297

Il comune …, prevedendo la possibilità di edificare … di durata perpetua “come ogni altra proprietà” per il prezzo di ….
La pronuncia del TAR Basilicata, Sez. I, 13 aprile 2022, n. 297 (per gli Abbonati PREMIUM accessibile alla Sezione SENTENZE) richiede un qualche approfondimento, in particolare sul punto in cui si dà atto che il “suolo” cimiteriale su cui era stata, a suo tempo, eretta la cappella funeraria, …”era stata ceduta dal Comune in data …”.… ... Leggi il resto

La discrezione non guasta

È spiaciuto leggere la decisione del TAR Lombardia, Milano, Sez. IV, 7 febbraio 2022, n. 279 (reperibile, per gli Abbonati PREMIUM, alla Sezione SENTENZE) poiché riguarda una situazione che ha visto il comune porre in essere comportamenti … (evitiamo gli aggettivi che rischierebbero di non essere adeguati), che hanno portato alla condanna (e quanto liquidato dal TAR potrebbe essere solo una parte).
Si tratta di un’ulteriore comprova che nelle gestioni cimiteriali è necessaria una certa quale professionalità.… ... Leggi il resto

Attorno alla gestione dei crematori

Talora si ha la sensazione che la gestione degli impianti di cremazione sia considerata una mera “fase” di processi attivabili nell’immediato post mortem, anziché una pratica cui accedere per scelta personale, inserita in un complesso di attività, di fasi spesso di lungo respiro, impostazione che può assumere il carattere di un “qualche cosa” ascrivibile alla crescita di valore aggiunto di una serie strutturata di servizi.
Al contrario, l’art. 6, comma 2 L. 30 marzo 2001, n.… ... Leggi il resto

La CEDU si pronuncia sulla zona di rispetto cimiteriale

La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, Organismo operante all’interno del Consiglio d’Europa (da non confondere, stante l’aggettivo contenuto nel nome, con organi od istituzioni dell’Unione europea (Cfr.; art. 220 TFUE, ex artt. da 302 a 304 TCE), ha avuto modo di pronunciarsi su di un tema che, nel contesto italiano, è riconducibile alla fascia (o, meglio, zona) di rispetto cimiteriale, nella fattispecie anche rilevando aspetti “ambientalistici”, di sanità pubblica e tutela delle acque e della salute pubblica a pro della popolazione insediata nei dintorni del cimitero.… ... Leggi il resto

Fascia di rispetto e criteri di misura

Vi è stato un contenzioso attorno a come si dovesse calcolare la fascia di rispetto cimiteriale, in cui una parte sosteneva che la misura di questo vincolo doveva farsi dal centro del cimitero, dato che la norma parla di “raggio di 200 m”.
Ora, spesso i cimiteri hanno tutt’altro che forma circolare e, se avessero forma elissoidale, avrebbero anche 2 centri.
Più spesso la loro forma richiama il rettangolo dovendo accogliere, nelle aree ad inumazione, fosse rettangolari, per cui il centro potrebbe, in tal caso, calcolarsi, sul punto comune delle diagonali.… ... Leggi il resto

Sull’esenzione IVA per le prestazioni proprie dei servizi di pompe funebri

Le disposizioni sull’esenzione dall’IVA per le prestazioni proprie dei servizi di pompe funebri, di cui all’art. 10, n. 27) D.P.R. 26 ottobre 1992, n. 633 sono abbastanza note.
Con l’Ordinanza n. 40726 del 20 dicembre 2021 della Sez. V Civ. della Corte di Cassazione (reperibile, per gli Abbonati PREMIUM nella Sezione SENTENZE) è stato affrontato un contenzioso, sorto a seguito di un accertamento dell’Agenzia delle Entrate, accertamento che considerava, tra l’altro, anche la fornitura dei c.d.… ... Leggi il resto

Criteri di assegnazione per le concessioni cimiteriali

Spesso non vi è particolare attenzione ai criteri di assegnazione di suolo cimiteriale ai fini della loro concessione o, più in generale, dei criteri per procedere alle diverse tipologie di concessioni cimiteriali, magari considerando come questi siano pre-definiti dal Regolamento comunale di polizia mortuaria o da altri atti a ciò idonei.
La pronuncia del TAR Puglia, Bari, Sez. III, 14 gennaio 2022, n. 64 (reperibile per gli Abbonati PREMIUM nella Sezione SENTENZE) ha preso in considerazione il principio che queste assegnazioni possano avvenire ricorrendo a procedure ad evidenza pubblica e, quindi, non con “meccanismi” semplicemente oggettivi quali potrebbero essere, tra i tanti, i ricorsi a criteri di ordine cronologico (es: ordine di presentazione delle domande di concessione).… ... Leggi il resto

Gli elementi, oggettivi e soggettivi, del reato di vilipendio delle tombe

Come è noto il Libro II, Titolo V, Capo II del C.P. è dedicato ai reati contro la pietas dei defunti, reati tra i quali è compreso quello del vilipendio di tombe.
La Corte di Cassazione, Sez. III Pen., 24 novembre 2021, n. 43093 (presente, per gli Abbonati PREMIUM nella Sezione SENTENZE) ha avuto modo di porre l’accento sugli elementi che costituiscono la fattispecie del reato considerato all’art. 408 C.P., rilevando che l’elemento oggettivo del reato consiste in un’azione di “vilipendio”, termine generico che ricomprende qualsiasi atto che esprima disprezzo “delle cose” considerate dalla fattispecie.… ... Leggi il resto

Riemerge il tema della perpetuità

Con la pronuncia del Consiglio di Stato, Sez. V, 16 novembre 2021, n. 7639 (per gli Abbonati PREMIUM accessibile dalla Sezione SENTENZE) si ritorna a considerare il tema della perpetuità, in questo caso ri-confermando impostazioni “storiche”, anche se qualche altra pronuncia, anche dello stesso Consiglio di Stato, sembrava lasciare intendere un qualche, seppur prudente, mutamento d’indirizzo.
Fino a che sia stata ammessa la possibilità di porre in atto concessioni cimiteriali anche in perpetuità – allora era possibile sia questa “durata” (ovviamente, costituisce un palese ossimoro parlare di “durata” in relazione alla “perpetuità”, la quale esclude una finitezza dei termini temporali; sarebbe preferibile parlare di “tempo indeterminato”, ma anche ciò non esplicita la questione di fondo) sia una durata a tempo determinato, e questa ultima non soffriva di limitazioni temporali – in diverse realtà (verrebbe da dire, in larghissima maggioranza) vi era la presenza di orientamenti che portavano a concessioni cimiteriali perpetue, al punto da far generare il convincimento che questa fosse, in qualche modo, lo standard e non una delle possibilità.… ... Leggi il resto

Forma o sostanza?

Vi sono situazioni in cui la forma è importante, altre in cui concorre con la sostanza, così come altre ancora in cui la forma è richiesta per qualificare la sostanza.
I rapporti tra queste due “qualità” possono essere plurimi e molto dipende dal contesto.
Il TAR Campania, Napoli, Sez. VIII, 29 ottobre 2021, n. 6811 (per gli Abbonati PREMIUM reperibile nella Sezione SENTENZE) è stato chiamato a valutare il caso in cui la regione Campania aveva emesso un atto di diniego all’iscrizione nel Registro Regionale dei soggetti esercitanti l’attività funebre e di trasporto salme, provvedimento in cui non ha indicato le disposizioni che vieterebbero alle ditte di onoranze funebri di assumere dipendenti già “impiegati presso anche altra impresa”.… ... Leggi il resto

Una pronuncia e due principi

Il TAR Toscana, Sez. I, 27 luglio 2021, n. 1111 (per gli Abbonati PREMIUM reperibile nella Sezione SENTENZE) è stato chiamato ad affrontare una questione sorta tra un Comune ed una SO.CREM. e che aveva già visto decisioni della giurisprudenza amministrativa, ha avuto modo di mettere a fuoco più aspetti, in particolare due.
La 1^ riguarda la questione della natura di servizio pubblico della cremazione, per la quale, in base alla vigente normativa, è pacifica la natura del servizio di cremazione quale servizio pubblico locale di rilevanza economica, la cui gestione spetta ai comuni e, in relazione al quale, non sono applicabili i principi sovranazionali in tema di concorrenza e di libera iniziativa economica privata.… ... Leggi il resto