Rigetto di istanza per affido ceneri: quale Giudice adire? – 2/2

Questo articolo è parte 2 di 7 nella serie affido urna cineraria

Propedeuticamente si ravvisa come il sistema di riparto della giurisdizione, così come delineato dalla Costituzione (artt. 24, 103, 113) e dal Codice del Processo Amministrativo (art. 7), si basi e strutturi sul criterio della c.d. causa petendi, ovvero sulla natura della posizione soggettiva dedotta in giudizio, avendosi la giurisdizione del giudice amministrativo quando il cittadino vanti una situazione di interesse legittimo, radicandosi invece, nella sfera della giurisdizione del giudice ordinario quando si controverta di un diritto soggettivo.… ... Leggi il resto

Rigetto di istanza per affido ceneri: quale Giudice adire? – 1/2

Questo articolo è parte 3 di 7 nella serie affido urna cineraria

NdR: attenti bene allo sviluppo temporale dei fatti, elencati in questo svolgimento di un processo: si tratta, infatti, di eventi tutti antecedenti alla L. n. 76/2016 (c.d. Legge “Cirinnà”) che, se non altro, ha avuto il merito, dopo innumerevoli e falliti tentativi, di regolamentare ambiti del reale vissuto, quali relazioni morali ed affettive, diverse dal matrimonio citato in Costituzione, prima abbandonate al far west dell’abuso e del sopruso dettati entrambi dall’emergenza del caso per caso, senza una precisa linea guida omogenea ed egualitaria.... Leggi il resto

Controversie giurisdizionali attorno alle concessioni cimiteriali

L’Ordinanza della Corte di Cassazione, Sez.Un.Civ., 17 settembre 2021, n. 25167 (usualmente reperibile per gli Abbonati PREMIUM nella Sezione SENTENZE) è stata chiamata ad affrontare la questione del c.d. regolamento preventivo di giurisdizione (art. 41 C.P.C.), sollevata avverso una sentenza del giudice di pace a cui era stato chiesto di dare atto della esecutività ed esecutorietà (richiamando qui la differenza tra i due istituti) per legge di una concessione (1970), rilasciata dal Comune interessato per la costruzione sul suolo cimiteriale di una cappella funeraria, e del successivo contratto (1972) di durata perpetua e, quindi, annullare l’acquisto di loculo cimiteriale illecitamente imposto, nonché condannare il Comune alla restituzione della somma per questo versata unitamente al risarcimento dei danni morali e, altresì, condannare il Comune alla rifusione delle spese processuali.… ... Leggi il resto

Il difficile ruolo delle federazioni

Due pronunce (TAR Friuli Venezia Giulia, Sez. I, 17 maggio 2021, n. 152 e TAR Campania, Napoli, Sez. III, 26 agosto 2021, n. 5627, al solito reperibili per gli Abbonati PREMIUM nella Sezione SENTENZE) portano ad affrontare il tema della “rappresentatività”, in sede giurisdizionale, delle Federazioni (comunque siano denominate), cioè il tema della legittimazione attiva in vista di una qualche tutela dei propri aderenti.
In particolare, la prima sottolinea come le federazioni siano sprovviste di titolo ad assumere rappresentanza (rappresentatività?)… ... Leggi il resto

Differenze tra “decadenza” e “revoca”

Una pronuncia del Consiglio di Stato (Sez. V., 15 luglio 2021, n. 5333 (reperibile, per gli Abbonati PREMIUM nella Sezione SENTENZE) affronta una pluralità di questioni attorno ai sepolcri privati nei cimiteri, in particolare considerando la natura ed il contenuto delle concessioni di aree cimiteriali, quella del manufatto sepolcrale su tale area eretto, l’ipotesi di cessione di questo ultimo iure privatorum, nonché il rapporto tra norme generali che regolano lo ius sepulchri e norme particolari del Regolamento comunale di polizia mortuaria; questioni tutte che, ancora una volta, sottolineano la complessità dei rapporti giuridici che operano in questi ambiti.… ... Leggi il resto

Una vicenda che si è “arricchita” di considerazioni

Vi è stata una vicenda, che ha visto un notevole numero di pronunce della giurisprudenza amministrativa, chiamata più volte a pronunciarsi, con pronunce che hanno “arricchito”, e confermato, alcuni principi.
Tra le numerose (veramente numerose) pronunce sulla medesima questione, citiamo unicamente quella del TAR Lazio, Roma, Sez. II-bis, 20 aprile 2021, n. 4597, che ha ribadito a chi spetti la titolarità dello ius eligendi sepulcrum, nonché quella del medesimo TAR (TAR Lazio, Roma, Sez. II-bis, 9 luglio 2021, n.… ... Leggi il resto

Quando è ammissibile estumulare?

Le prassi variamente, qui o là, in uso in materia di estumulazioni possono, a volte, far perdere di vista quelle che dovrebbero essere le procedure ordinarie e “normali”.
“Normali” dal momento che queste non escludono che possano esservi situazioni diverse, come (e.g.) quelle considerate all’art. 88 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m.

Per questo, si fa richiamo alla sentenza del TAR Sicilia, sede distaccata di Catania, Sez. III, 6 aprile 2021, n.… ... Leggi il resto

Lo “ius eligendi sepulcrum” non è trasmissibile per causa di morte: meglio precisare

Scorrendo la pronuncia del TAR Lazio, Roma, Sez. II-bis, 20 aprile 2021, n. 4597 (accessibile per gli Abbonati PREMIUM alla Sezione SENTENZE) è possibile leggere un passaggio, che si riporta: “… dopo aver riepilogato i principi di giurisprudenza (da ultimo Cass. Civ. Sez. VI-2 Ord. 14/11/2019 n. 29548) che riconducono lo jus eligendi alla categoria dei diritti della personalità, non suscettibili di trasferimento mortis causa (non senza precisare che, ove tale diritto non sia esercitato in vita, la scelta della sepoltura può essere fatta dai prossimi congiunti, senza alcun rigore di forme, con prevalenza dello jus coniugii sullo jus sanguinis e di quest’ultimo sullo jus successionis)…”.… ... Leggi il resto

Ancora sul diritto fisso per i trasporti funebri: non vi è incompatibilità con la cessazione della privativa

Il Consiglio di Stato, Sez. II, 12 aprile 2021, n. 2946 (reperibile per gli Abbonati PREMIUM nella Sezione SENTENZE) è intervenuto ancora una volta sul tema dei diritti fissi, considerati dall’art. 19, commi 2 e 3 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285, ponendo l’accento sul fatto che tale istituto non contrasta con l’avvenuto superamento dell’istituto della c.d. privativa nei trasporti funebri, ma – trattandosi di un servizio pubblico locale – non ha riguardo al trasporto funebre in quanto tale, all’autorizzazione al trasporto stesso, dal momento che si colloca in un più ampio quadro normativo, secondo il quale, all’autorizzazione al trasporto della salma, deve altresì aggiungersi l’autorizzazione al seppellimento.… ... Leggi il resto

La prevalenza nella scelta del sepolcro

Il Consiglio di Stato, Sez. I, 15 febbraio 2021, con parere n. 194 (reperibile per gli Abbonati PREMIUM nella Sezione SENTENZE) pronunciato a riguardo di un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, proposto dal coniuge di persona defunta contro un atto comunale, che aveva opposto diniego ad una traslazione di feretro, sulla base di valutazioni di un fratello del defunto, ha “disegnato” con particolare chiarezza il consolidato principio interpretativo per cui costituisce affermazione, da tempo consolidata nella giurisprudenza della Corte di Cassazione, quella secondo cui lo ius eligendi sepulchrum rientra nella categoria dei diritti della personalità e, come tale, non può formare oggetto di trasferimento mortis causa, ma può formare oggetto di un mandato post mortem exequendum, ovvero può essere inserito nel testamento (articolo 587, comma 2, c.c.).… ... Leggi il resto

La natura demaniale dei cimiteri

Il Consiglio di Stato, Sez. V, 21 gennaio 2021, n. 654, nonché la sostanzialmente analoga: Consiglio di Stato, Sez. V. 27 gennaio 2021, n. 817 (per gli Abbonati PREMIUM anche nell’usuale Sezione SENTENZE), ha affrontato, tra gli altri argomenti, la questione della natura demaniale dei cimiteri, quale enunciata dal C.C. in altra sede (Scolaro, Manuale di polizia mortuaria, 2017; non appaia come un’auto-citazione, ma unicamente come indicazione per il reperimento) si è fatto riferimento al fatto che, dalla Relazione del Guardasigilli al C.C.,… ... Leggi il resto

Ulteriori pronunce, confirmativa, in materia di diritti fissi

Il diritto fisso costituisce legittima espressione dell’automa potestà impositiva dell’Ente locale e del suo potere discrezionale di istituire tariffe in relazione allo svolgimento di servizi pubblici: lo ha statuito, ancora una volta, il Consiglio di Stato, Sez. V, 11 gennaio 2021, n. 333 (reperibile nella sezione SENTENZE per gli Abbonati PREMIUM).
La pronuncia, che riformando precedente sentenza del TAR, qualifica legittima l’imposizione del diritto fisso (art. 19, comma 2 D.P.R. 10/9/1990, n. 285), ribadendo una linea interpretativa della norma del tutto consolidata (anche quando non “gradita” da alcuni soggetti).… ... Leggi il resto

Trattamenti non consentiti sugli indecomposti: profili penalistici

Cassazione Penale, Sez. I, 9 novembre 1999, n. 958:

“[…] nel caso di specie il tentativo di distruzione del cadavere non è configurabile, in quanto, mancando la possibilità di verificare in concreto l’effettiva idoneità degli atti, non è possibile stabilire se l’azione posta in essere dall’imputato fosse dotata di efficienza causale idonea al perseguimento dello scopo. Pertanto, poiché manca la possibilità allo stato di accertare con sicurezza gli elementi riguardanti il fatto, si ritiene superfluo il rinvio al giudice di merito, di guisa che l’imputato va assolto dal reato ascrittogli perché il fatto non sussiste.... Leggi il resto

Anche il sepolcro ereditario può conservare natura di sepolcro familiare

Nella distinzione tra sepolcro di famiglia o gentilizio (termine che ne è sinonimo), spesso l’attenzione viene data alle condizioni di una possibile trasformazione di un sepolcro originariamente familiare in sepolcro ereditario (ovviamente, quando non si tratti di sepolcro già originariamente ereditario), sottovalutando gli effetti che possono aversi a seguito di tale trasformazione.
È il caso affrontato dal TAR Abruzzo, sede staccata di Pescara, Sez. I, 2 gennaio 2021, n. 2, reperibile per gli Abbonati PREMIUM nella sezione SENTENZE, con cui è stata affrontata una situazione nella quale il concessionario, privo di eredi legittimari all’atto della morte, con testamento pubblico, ha nominato quale suo erede universale una data persona onerandola, tra l’altro, oltre che dell’assistenza vitalizia anche abitativa a richiesta, di provvedere “con ogni cura alla manutenzione anche straordinaria della cappella gentilizia nel cimitero curandovi altresì la mia sepoltura” e disponendo poi che “la cappella se e in quanto possibile ai sensi delle disposizioni vigenti all’epoca della mia morte passerà in proprietà del mio erede istituito, ma questi non potrà in alcun modo modificarne la destinazione e cioè dovrà rispettare le sepolture dei miei familiari ivi poste“.… ... Leggi il resto

Sollevata questione avanti alla Corte di Giustizia dell’Unione europea in materia di affidamenti di servizi

Essendo, ormai, alla fine dell’anno sarebbero di rito formule augurali. Le evitiamo perché il 2020 è stato un anno eccezionale, principalmente per gli effetti della pandemia, che, inizialmente, è stata affrontata come una situazione di breve periodo, trascurando gli effetti di lungo periodo e, soprattutto, sottovalutandone la durata.
Nulla sarà come prima, non ignorando che i suoi effetti non siano “nazionali”, quanto mondiali.
È stato anche l’anno in cui è stata decisa, decisione indipendente dalla pandemia, la cessazione delle pubblicazioni della Rivista I Servizi Funerari, già “Nuova Antigone”, prima ancora “Antigone”, sorta attorno ad un gruppo di volonterosi appassionati.… ... Leggi il resto

Le concessioni perpetue possono essere oggetto di richieste di ‘adeguamento’ del canone?

Pare interessante segnalare la pronuncia delle Sezioni Unite Civili della Corte di Cassazione del 27 ottobre 2020, n. 23591 (reperibile nella sezione SENTENZE per gli Abbonati PREMIUM), con cui è stato affrontato un contenzioso ormai risalente, avente ad oggetto il riparto tra la giurisdizione ordinaria o la giurisdizione amministrativa, sollevata a motivo del fatto che il comune interessato aveva richiesto a concessionari il pagamento di un canone periodico, pur in presenza di concessioni cimiteriali perpetue (sorte quando era ancora ammissibile la concessione perpetua (o, meglio, a tempo indeterminato), per la quale, a suo tempo, secondo le disposizioni al tempo vigenti, era già stato corrisposto, quale “una tantum”, il canone di concessione.… ... Leggi il resto