Cassazione civile, Sez. I, 16 luglio 1997, n. 6510 [2]

Norme correlate:
Art 338 Regio Decreto n. 1265/1934
Art capo10 Decreto Presidente Repubblica n. 285/1990

Riferimenti: Foro it. 1998, I, 1024 nota (BENINI)

Massima:
Cassazione civile, Sez. I, 16 luglio 1997, n. 6510
Ai fini della liquidazione del danno da occupazione appropriativa, il valore di un’area, destinata a campo di calcio, e gravata da vincolo cimiteriale, va determinato non in base allo stretto valore agricolo, ma tenendo conto delle possibili utilizzazioni del bene, compatibili con la destinazione sportiva.… ... Leggi il resto

Cassazione civile, Sez. I, 16 luglio 1997, n. 6510 [1]

Norme correlate:
Art 338 Regio Decreto n. 1265/1934
Capo 10 Decreto Presidente Repubblica n. 285/1990

Massima:
Cassazione civile, Sez. I, 16 luglio 1997, n. 6510
I terreni gravati da vincolo cimiteriale, e dei quali va quindi esclusa la natura edificatoria, non debbono – perciò stesso – essere necessariamente valutati come “agricoli”, ben potendo essere valutati in funzione di loro destinazioni compatibili con la non edificabilità, quali – ad esempio – quella sportiva.

Testo completo:
Cassazione civile, Sez.... Leggi il resto

Tribunale, Catania, 28 giugno 1997

Norme correlate:
Capo 18 Decreto Presidente Repubblica n. 285/1990

Riferimenti: Giur. it. 1999, 73 nota (CAGGIA)

Massima:
Tribunale, Catania, 28 giugno 1997
La destinazione di un fondo a sepolcro familiare da’ origine ad una particolare forma di comunione dove la deliberazione assembleare, avente in oggetto lavori di ristrutturazione della cappella cimiteriale, che comportano la traslazione delle salme, e, quindi, pregiudizio al rispetto dovuto alle spoglie, non può essere presa senza il consenso dei congiunti più strettamente legati da vincoli di parentela al defunto e titolari del diritto secondario di sepolcro.… ... Leggi il resto

Cassazione civile, Sez. II, 30 maggio 1997, n. 4830

Norme correlate:
Capo 18 Decreto Presidente Repubblica n. 285/1990

Massima:
Cassazione civile, Sez. II, 30 maggio 1997, n. 4830
Mentre nel sepolcro cosiddetto “familiare” (destinato dal fondatore “sibi familiaeque suae”) l’appartenenza alla famiglia è presupposto indispensabile per l’acquisto del diritto alla sepoltura, sempre che il fondatore non abbia diversamente disposto, nel sepolcro ereditario quest’ultimo si limita a compiere una mera destinazione del diritto di sepoltura ai propri eredi (“sibi haeredibusque suis”) in considerazione di tale loro qualità, con la conseguenza che ciascuno di essi (subentrandogli “iure haereditatis”) è legittimato alla tumulazione di salme estranee alla famiglia di origine (nella specie, quella del coniuge), entro i limiti della propria quota ereditaria.… ... Leggi il resto

TAR Toscana, Sez. I, 27 maggio 1997, n. 150

Norme correlate:
Art 823 Regio Decreto n. 262/1942

Massima:
TAR Toscana, Sez. I, 27 maggio 1997, n. 150
I rapporti contrattuali intercorsi in ordine ad un bene del quale sia accertata la natura demaniale vengono meno per effetto di tale accertamento, poiché la natura demaniale è inconciliabile con diritti posti in essere in base a rapporti privatistici, non costituendo l’esistenza di un rapporto di locazione in ordine ad un bene dichiarato demaniale ostacolo all’esercizio da parte della p.a.… ... Leggi il resto

Cassazione penale, Sez. V, 23 maggio 1997, n. 2561

Riferimenti: Giust. pen. 1999, III, 57 (s.m.), Cass. pen. 1999, 1532 (s.m.)

Massima:
Cassazione penale, Sez. V, 23 maggio 1997, n. 2561
Sono inutilizzabili, anche a fini cautelari, quegli elementi di prova che siano riferiti nella richiesta di emissione della misura in quanto a personale conoscenza del p.m., ma non risultino da atti assunti o acquisiti al procedimento. Ciò tuttavia non vale, oltre che per i fatti notori, anche per quegli accadimenti che, per la loro natura o per la forma con la quale la notizia di essi si manifesta e per la provenienza della stessa, sono conosciuti o hanno la potenzialità di essere conosciuti da chiunque.… ... Leggi il resto

Cassazione civile, Sez. Unite, 16 aprile 1997, n. 3287

Norme correlate:
Art 358 Regio Decreto n. 1265/1934
Art 3 Legge n. 1034/1971
Capo21 Decreto Presidente Repubblica n. 285/1990

Massima:
Cassazione civile, Sez. Unite, 16 aprile 1997, n. 3287
La domanda diretta ad accertare nei confronti del Comune il diritto dei comproprietari di una cappella gentilizia – che non si trovi nella situazione, in relazione alle proprietà circostanti, prevista dall’art. 105, secondo comma, del D.P.R. 21 ottobre 1975 n. 803 e dall’art. 104, secondo comma, del D.P.R.… ... Leggi il resto

Cassazione civile, Sez. II, 27 febbraio 1997, n. 1806

Riferimenti: Arch. civ. 1998, 72 nota (Santarsiere)

Massima:
Cassazione civile, Sez. II, 27 febbraio 1997, n. 1806
Ogni negozio istitutivo di fondazione, ai fini della sua validità ed efficacia, deve contenere, ai sensi dell’art. 16 c.c., la determinazione, operata dal fondatore e da costui non demandabile a terzi, dello scopo, non generico ed imprecisato, assegnato all’ente erigendo. Tale principio trova applicazione anche nell’ipotesi di fondazione disposta con testamento, mentre non è causa di invalidità della volontà testamentaria la mancanza di una normazione inerente al governo dell’ente, poiché le disposizioni al riguardo possono essere dettate dalla autorità amministrativa ai sensi dell’art.… ... Leggi il resto

Cassazione penale, Sez. VI, 13 giugno 1997, n. 8621

Norme correlate:
Art 646 Regio Decreto n. 1398/1930
Capo 17 Decreto Presidente Repubblica n. 285/1990
Art 410 Regio Decreto n. 1398/1930
Art 358 Regio Decreto n. 1398/1930

Massima:
Cassazione penale, Sez. VI, 13 giugno 1997, n. 8621
Non sono qualificabili come “res nullius” e neppure come “res derelictae” gli oggetti rinvenuti sulle salme inumate nei cimiteri ovvero durante le operazioni di bonifica dei campi cimiteriali, trattandosi di oggetti da ritenere, quanto meno presuntivamente, appartenuti ai defunti o a coloro che hanno inteso testimoniare a questi ultimi il loro affetto ed onorare la memoria, ed ai quali, quindi, in tal modo, è stata data da chi poteva disporne, sia jure successionis, sia a titolo di mero possesso, una specifica destinazione, la quale può dirsi venuta meno solo in presenza di rinuncia, come nel caso in cui la persona legittimata, pur posta in condizioni di intervenire alle operazioni di riesumazione o informata del rinvenimento di cose che potrebbero appartenerle, non si presenti ovvero ponga in essere altro comportamento manifestante inequivoco disinteresse verso gli oggetti rinvenuti o rinvenibili.… ... Leggi il resto

Consiglio Stato, Sez. V, 11 ottobre 1996, n. 1219 [2]

Norme correlate:
Art 2 Decreto Legislativo n. 114/1998
Art 5 Decreto Legislativo n. 114/1998

Massima:
Consiglio Stato, Sez. V, 11 ottobre 1996, n. 1219
È legittimo, conforme all’interesse pubblico e razionalmente motivato il provvedimento con cui un comune, dopo aver esaminato l’andamento del mercato e l’offerta dell’unico operatore presente nel territorio, rilascia un’ulteriore autorizzazione all’esercizio del servizio di pompe funebri e di vendita di articoli funerari, allo scopo di assicurare alla cittadinanza un servizio più efficiente, favorendo la libera concorrenza, posto che l’eliminazione di un possibile monopolio nel settore costituisce motivo sufficiente del corretto perseguimento di detto interesse pubblico e serve a garantire una sia pur limitata e non eccessiva concorrenza, tale da consentire al congiunto dolente del defunto una scelta effettiva circa le migliori e più convenienti condizioni del servizio.… ... Leggi il resto

Cassazione penale, Sez. III, 20 settembre 1996, n. 8553

Norme correlate:
Art 338 Regio Decreto n. 1265/1934
Capo 10 Decreto Presidente Repubblica n. 285/1990
Art 40 Legge n. 2359/1865

Massima:
Cassazione penale, Sez. III, 20 settembre 1996, n. 8553
L’art 338 del R.D. 27 luglio 1934 n. 1265 (T.U. delle leggi sanitarie) prescrive che i cimiteri debbono essere collocati alla distanza di almeno 200 metri dai centri abitati e tale disposizione opera indipendentemente dagli strumenti urbanistici ed eventualmente anche in contrasto con gli stessi. In detta fascia di rispetto cimiteriale, è vietato sia costruire nuovi edifici sia intervenire su manufatti preesistenti con opere che comportino un’alterazione dei volumi o delle superfici.… ... Leggi il resto

Cassazione civile, Sez. I, 9 luglio 1996, n. 6240

Riferimenti: Giust. civ. Mass. 1996, 959

Massima:
Cassazione civile, Sez. I, 9 luglio 1996, n. 6240
Il sistema dei libri fondiari o tavolare (r.d. 28 marzo 1929 n. 499 e successive modificazioni) è un sistema di pubblicità il quale, ancorché rivesta carattere costitutivo per alcune categorie di atti, non ha invece tale carattere rispetto agli acquisti per causa di morte, in relazione ai quali, anzi, come si desume dall’art. 3 del decreto istitutivo, l’intavolazione non ha nemmeno il valore di una condizione di opponibilità.… ... Leggi il resto

Cassazione penale, Sez. III, 24 maggio 1996

Norme correlate:
Art 338 Regio Decreto n. 1265/1934
Capo10 di Decreto Presidente Repubblica n. 285/1990

Massma:
Cassazione penale, Sez. III, 24 maggio 1996
L’art. 338 R.D. 27 luglio 1934, n. 1265 (t.u. leggi sanitarie) prescrive che i cimiteri debbono essere collocati alla distanza di almeno 200 metri dai centri abitati e tale disposizione opera indipendentemente dagli strumenti urbanistici ed eventualmente anche in contrasto con gli stessi. In detta fascia di rispetto cimiteriale è vietato sia costruire nuovi edifici sia intervenire su manufatti preesistenti con opere che comportino un’alterazione dei volumi o delle superfici.… ... Leggi il resto

Corte di giustizia europea, Sez. V, 23 maggio 1996, n. 237 [2]

Massima:
Corte di giustizia europea, Sez. V, 23 maggio 1996, n. 237
L’art. 7 n. 2 del regolamento n. 1612 n. del 1968, relativo alla libera circolazione dei lavoratori all’interno della comunità, osta a una normativa di uno Stato membro la quale subordina la concessione di indennità a copertura delle spese funerarie sostenute da un lavoratore migrante alla condizione che l’inumazione o la cremazione si sia svolta nel territorio del suddetto Stato membro. Infatti, a meno che non sia oggettivamente giustificata e adeguatamente commisurata allo scopo perseguito, una disposizione di diritto nazionale, anche qualora sia indistintamente applicabile, dev’essere giudicata indirettamente discriminatoria, e pertanto inosservante della parità di trattamento di cui al suddetto art.… ... Leggi il resto

Corte di giustizia europea, Sez. V, 23 maggio 1996, n. 237 [1]

Massima:
Corte di giustizia europea, Sez. V, 23 maggio 1996, n. 237
L’art. 7 n. 2 del regolamento Cee del Consiglio 15 ottobre 1968 n. 1612, relativo alla libera circolazione dei lavoratori all’interno della Comunità, osta a una disposizione quale quella di cui all’art. 7, n. 1, lett. c) del Social Fund (Maternity and Funeral Expenses) Regulations 1987, la quale subordina la concessione di indennità a copertura delle spese funerarie sostenute da un lavoratore dipendente alla condizione che l’inumazione o la cremazione si sia svolta nel territorio dello Stato membro la cui legislazione prevede la concessione di dette indennità.… ... Leggi il resto

Consiglio di Stato, Sez. V, 24 febbraio 1996, n. 238

Norme correlate:
Capo 10 Decreto Presidente Repubblica n. 285/1990
Art 338 Regio Decreto n. 1265/1934

Massima:
Consiglio di Stato, Sez. V, 24 febbraio 1996, n. 238
È illegittima la concessione edilizia rilasciata per un intervento costruttivo ricadente in area ubicata al di fuori della zona di rispetto cimiteriale a suo tempo delimitata dal medico provinciale ai sensi dell’art. 338, t.u. sanitario (R.D. 27 luglio 1934 n. 1265), ma posta all’interno di quella, più ampia, stabilita dal più recente ed ancora vigente strumento urbanistico, perché detta concessione ha indebitamente derogato alle prescrizioni di quest’ultimo, cui comunque occorre far riferimento anche in caso di diversa rappresentazione topografica dell’area medesima nel piano di lottizzazione presupposto all’intervento predetto, essendo questo un mero strumento attuativo del p.r.g.,… ... Leggi il resto