TAR Campania, Sez. III, 14 novembre 1995, n. 597

Norme correlate:
Art 822 Regio Decreto n. 262/1942
Art 824 Regio Decreto n. 262/1942

Massima:
TAR Campania, Sez. III, 14 novembre 1995, n. 597
La previsione dei tipi di beni demaniali fatta negli art. 822 e 824 c.c. è sì tassativa, ma va comunque interpretata in modo da includervi anche i beni sostanzialmente assimilabili ai tipi definiti in senso stretto; pertanto, la oggettiva ricorrenza, nel singolo immobile, dei caratteri definitori dell’appartenenza del bene a una determinata categoria di bene demaniale è sufficiente in sé a determinare la demanialità indipendentemente dall’intervento di atti ricognitivi o di inclusioni in elenchi o albi.… ... Leggi il resto

Cassazione civile, Sez. II, 21 luglio 1995, n. 7976

Riferimenti: Giust. civ. Mass. 1995, 1413

Massima:
Cassazione civile, Sez. II, 21 luglio 1995, n. 7976

La morte della parte contumace nel corso di un grado di merito del processo non è idonea a determinare immediatamente l’interruzione del processo stesso, occorrendo a tal fine che l’evento sia notificato o sia certificato dall’ufficiale giudiziario nella relazione di notificazione di uno dei provvedimenti di cui all’art. 292 c.p.c., come espressamente dispone il comma 4 dell’art. 300 dello stesso codice, la cui violazione può essere eccepita solo dagli eredi del defunto, nel cui interesse è unicamente preordinata la interruzione del processo, e non dalle controparti che sono sfornite di qualsiasi interesse al riguardo.… ... Leggi il resto

Corte dei Conti, Sez. II, 10 luglio 1995, n. 69

Riferimenti: Finanza locale 1996, 1334

Massima:
Corte dei Conti, Sez. II, 10 luglio 1995, n. 69
Non spetta all’esattore l’aggio sulle entrate derivanti da utilizzazione del patrimonio comunale, quali i proventi per concessione di aree e loculi cimiteriali, i canoni dell’acqua distribuita con acquedotto civico, gestito in economia e sulle tasse rifiuti solidi urbani quando risulti che non sono state effettuate riscossioni al di fuori delle normali esazioni.… ... Leggi il resto

Cassazione civile, Sez. II, 19 maggio 1995, n. 5547

Norme correlate:
Capo 18 Decreto Presidente Repubblica n. 285/1990

Riferimenti: Dir. famiglia 1997; 494, Giust. civ. 1995; I; 2378

Massima:
Cassazione civile, Sez. II, 19 maggio 1995, n. 5547

La costituzione di un sepolcro familiare, ove non risulti una diversa volontà del fondatore, conferisce il diritto alla sepoltura (“ius inferendi mortuum in sepulchrum”) al fondatore medesimo ed a tutti i suoi discendenti, facenti parte della famiglia, per cui (salva l’eventuale contraria volontà del fondatore) anche i discendenti di sesso femminile, benché coniugati e con diverso cognome, acquistano (“iure proprio”) il diritto alla sepoltura in quanto facenti parte della famiglia, nella cui cerchia, avuto riguardo al significato semantico del termine generalmente usato ed accetto, debbono farsi rientrare tutte le persone del medesimo sangue o legate tra loro da vincoli di matrimonio, ancorché non aventi il medesimo cognome.… ... Leggi il resto

Cassazione civile, Sez. III, 27 aprile 1995, n. 4642

Riferimenti: Giust. civ. Mass. 1995, 910

Massima:
Cassazione civile, Sez. III, 27 aprile 1995, n. 4642
Il diritto di surroga dell’ente assicuratore trova limite nell’ammontare della somma che il responsabile deve all’assicurato per danni, sicché detto ente non può chiedere al responsabile del danno le somme erogate al danneggiato, per contratto di natura pubblica o privata, quando esse eccedano l’ammontare del danno liquidato (nella specie in base a tale principio, è stata ritenuta corretta la decisione del giudice del merito di non considerare nella liquidazione della somma dovuta all’Inail, il quale agiva in surroga contro il responsabile di un infortunio mortale, l’importo dell’assegno funerario e dei ratei di rendita già corrisposti, data la ridotta capienza della somma liquidata rispetto alla erogazione dell’Inail.… ... Leggi il resto

Cassazione penale, Sez. IV, 23 marzo 1995, n. 5278

Massima:
Cassazione penale, Sez. IV, 23 marzo 1995, n. 5278
In materia di responsabilità colposa per fatti attribuibili al comportamento di sanitari, ritualmente, nella fase d’investigazione, il p.m., ai sensi dell’art. 360 c.p.p., dispone un accertamento tecnico che, partendo dall’urgente ed irripetibile esame autoptico, necroscopico o genericamente patoscopico, e delle connesse indagini strumentali e valutative, passi anche attraverso la individuazione delle persone nei cui confronti indirizzare le ulteriori indagini, fatte salve le garanzie difensive nei riguardi di coloro che risultino già individuati e raggiunti da elementi fondanti la condizione di persona sottoposta alle indagini preliminari (art.… ... Leggi il resto

Consiglio di Stato, Sez. V, 11 marzo 1995, n. 377

Norme correlate:
Art 338 Regio Decreto n. 1265/1934
Capo 10 Decreto Presidente Repubblica n. 285/1990

Riferimenti: Cons. Stato 1995; I; 354

Massima:
Consiglio di Stato, Sez. V, 11 marzo 1995, n. 377
La distanza di 50 metri dai cimiteri prevista, come deroga a quella minima di 200 metri, dall’art. 57 del D.P.R. 10 settembre 1990 n. 285, per i Comuni con meno di ventimila abitanti riguarda unicamente l’ampliamento dei cimiteri esistenti e non anche l’attività edificatoria ad opera dei privati.… ... Leggi il resto

TAR Abruzzo, L’Aquila, 23 febbraio 1995, n. 73

Massima:
TAR Abruzzo, L’Aquila, 23 febbraio 1995, n. 73
Come precisato dalla giurisprudenza amministrativa, all’autorità amministrativa spetta – ai sensi dell’art. 832 c.c. – il potere di autotutela sui beni pubblici (sia demaniali che patrimoniali indisponibili), a cui si aggiunge il potere di fare ricorso agli ordinari rimedi civilistici di tutela della proprietà e del possesso.… ... Leggi il resto

Tribunale, Roma, 28 novembre 1994

Norme correlate:
Art 411 Regio Decreto n. 1398/1930

Riferimenti: Cass. pen. 1995, 1386

Massima:
Tribunale, Roma, 28 novembre 1994
Pur dovendosi rilevare che il reato di cui all’art. 411 c.p. è integrato, sotto il profilo psicologico, dal dolo generico, va evidenziato che non ogni condotta vale a configurare l’elemento materiale del delitto “de quo”, ma solo quella che lede l’interesse giuridico tutelato dalla norma e cioè il sentimento di pietà verso i defunti. (Fattispecie relativa alla dispersione in mare delle ceneri di una salma, in esecuzione delle ultime volontà del defunto stesso).… ... Leggi il resto

Pretura, Taranto, 11 ottobre 1994

Riferimenti: Giur. merito 1995, 82

Massima:
Pretura, Taranto, 11 ottobre 1994
Costituisce truffa ai danni della Usl, che gestisce quale amministratore il nosocomio, la condotta tenuta da un medico e da due infermieri di allontanamento per alcune ore dall’ospedale pubblico presso la quale prestano la loro opera – durante l’orario di servizio e senza informare del fatto i superiori organi competenti – per prendere parte al funerale di un congiunto di altro dipendente dell’ospedale.… ... Leggi il resto

Cassazione civile, Sez. Unite, 7 ottobre 1994, n. 8197 [1]

Norme correlate:
Art 824 Regio Decreto n. 262/1942
Capo18 Decreto Presidente Repubblica n. 285/1990

Massima:
Cassazione civile, Sez. Unite, 7 ottobre 1994, n. 8197
In tema di concessione a privati di beni demaniali, il giudice ordinario conosce di ogni controversia tra i privati relativa ai rapporti di natura privatistica che accedono alla concessione. (Nella specie, il titolare del diritto di sepolcro su una tomba che altro contitolare aveva ampliato pretendeva di estendere il suo diritto alla nuova costruzione).… ... Leggi il resto

Consiglio di Stato, Sez. V, 16 settembre 1994, n. 996 [1]

Norme correlate:
Art 22 Legge n. 142/1990
Art 5 Legge n. 1034/1971

Riferimenti: Rass. Giur. Enel 1995; 816, Foro amm. 1994; fasc. 9, Cons. Stato 1994; I; 1220

Massima:
Consiglio di Stato, Sez. V, 16 settembre 1994, n. 996
Il servizio di illuminazione votiva all’interno di un cimitero comunale costituisce servizio pubblico locale di cui all’art. 22 della legge 8 giugno 1990 n. 142, pertanto le controversie relative ai rapporti di concessione a privati del servizio suddetto rientrano, ai sensi dell’art.… ... Leggi il resto

TAR Puglia, Sez. I, Bari, 1° giugno 1994, n. 989 [4]

Norme correlate:
Capo 18 Decreto Presidente Repubblica n. 285/1990

Riferimenti: Foro amm. 1994; 2536

Massima:
TAR Puglia, Sez. I, Bari, 1° giugno 1994, n. 989
Gli enti che possono risultare titolari di concessioni per “sepolcro comunitario” devono essere caratterizzati dall’assenza di fini di lucro e speculazione nonché avere tutti gli altri caratteri eventualmente richiesti dagli usi e costumi locali, dal regolamento comunale e dalla stessa concessione; di conseguenza, non è affatto indifferente la persona del concessionario trattandosi, al contrario, di atti rilasciati dopo un attento esame del soggetto richiedente.… ... Leggi il resto

TAR Puglia, Sez. I, Bari, 1° giugno 1994, n. 989 [3]

Norme correlate:
Capo 18 Decreto Presidente Repubblica n. 285/1990

Riferimenti: Foro amm. 1994; 2536

Massima:
TAR Puglia, Sez. I, Bari, 1° giugno 1994, n. 989
Il D.P.R. 21 ottobre 1975 n. 803 ed il successivo D.P.R. 10 settembre 1990 n. 285, vietando le concessioni perpetue di aree cimiteriali e prevedendo lo strumento edificatorio cimiteriale (art. 53, reg. 1975) – nonché, in ultimo, abrogando la disposizione che permetteva la trasmissione del diritto d’uso del sepolcro (previgente art.… ... Leggi il resto

TAR Puglia, Sez. I, Bari, 1° giugno 1994, n. 989 [2]

Norme correlate:
Art 824 Regio Decreto n. 262/1942
Capo 18 Decreto Presidente Repubblica n. 285/1990

Riferimenti: Foro amm. 1994; 2536

Massima:
TAR Puglia, Sez. I, Bari, 1° giugno 1994, n. 989
La posizione di concessionario di un bene pubblico (nella specie, suolo cimiteriale) non può essere trasferita per atto “inter vivos”, salvo specifiche disposizioni di legge, se non previa autorizzazione della p.a. concretantesi in un nuovo esercizio del potere discrezionale, dell’ente concedente, di attribuire la concessione a terzi; è da escludersi, dunque, un “mercato delle concessioni” ossia la facoltà di trasferire ad altri la propria posizione di concessionario.… ... Leggi il resto

TAR Puglia, Sez. I, Bari, 1° giugno 1994, n. 989 [1]

Norme correlate:
Art 824 Regio Decreto n. 262/1942
Capo 18 Decreto Presidente Repubblica n. 285/1990

Riferimenti: Foro amm. 1994; 2536

Massima:
TAR Puglia, Sez. I, Bari, 1° giugno 1994, n. 989
La rinuncia alla concessione dell’area cimiteriale determina, di regola, la retrocessione al comune (concedente) che, previo eventuale rimborso del corrispettivo al rinunciante, può, con nuova deliberazione, assegnarla ad altro richiedente; pertanto, l’eventuale condizione apposta alla rinuncia, da parte del privato, non obbliga l’amministrazione a “volturare” la concessione in modo automatico (incamerando il canone pagato dal rinunciante) né può avere alcun effetto sulla titolarità e/o sull’esercizio, da parte della stessa, del potere di attribuire la concessione a terzi in quanto i poteri amministrativi rimangono insensibili ai rapporti privatistici sottostanti.… ... Leggi il resto