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“Nei mesi più difficili dell’emergenza sanitaria, per il settore funerario iniziava la fase più acuta con numeri delle vittime del virus subito troppo alti e concentrati in un ristretto ambito territoriale. Nonostante le oggettive difficoltà, il settore ha continuato a garantire con continuità il servizio”.
Lo ha dichiarato Valeria Leotta, responsabile nazionale SEFIT (la Federazione delle imprese pubbliche private e miste del settore funerario aderenti a Utilitalia) in occasione dell’assemblea annuale.L’emergenza, ha evidenziato Leotta, “ha portato alla luce i nodi irrisolti dell’ordinamento mortuario: normative datate, mancanza di una legge nazionale, disomogeneità di disciplina sul territorio nazionale per plurimi interventi regionali, difficoltà gestionale economica e finanziaria dei cimiteri e scarsa programmazione regionale dei crematori”.