Domanda alla Redazione

Se vuoi porre una domanda alla Redazione devi farlo da questa pagina, lasciando un commento, in fondo..

67 thoughts on “Domanda alla Redazione

  1. Buongiorno, la richiesta di esumazione, cremazione e successiva traslazione dell’urna presso altro comune e regione (in questo caso dal Trentino – Trento alla Lombardia – Mandello del Lario) può essere fatta solo da una parte dei parenti prossimi? Nel mio caso il coniuge ed un figlio hanno proceduto a riesumare cremare e traslare l’urna senza avvisare l’altro figlio che ha scoperto per vie traverse che la madre era stata portata via dal cimitero dove era da 20 anni….per traslarla nel comune del figlio ….. non dovrebbero essere tutti unitamente concordi sulla destinazione dell’urna? C’è qualcosa che si può fare in merito? Ora l’urna si trova a 250 km dalla residenza (Venezia) del figlio che non è stato avvisato di nulla…. Grazie

    1. X Natascia,

      purtroppo per Lei, in queste operazioni ha titolo privilegiato a disporre il coniuge superstite, anche dopo un primo periodo di diversa sepoltura, a nulla rilevando l’eventuale volontà contraria di uno tra i figli. L’unanimità tra gli aventi diritto a decidere è criterio applicabile solo in caso di più congiunti, parimenti legittimati a pronunciarsi, poichè posti, nella scala valoriale e gerarchica della parentela, sullo stesso livello di ordinazione. Non rilevano, nel caso rappresentato, rapporti endo-famigliari poco idilliaci tra i più stretti congiunti del de cuius.

  2. X Vincenzo,

    Per la Legge italiana se la sepoltura in tumulo stagno è durata almeno 20 anni ed un giorno è lecito procedere, con le dovute autorizzazioni canoniche ed amministrative alla c.d. Ricognizione sulla stato di conservazione o scheletrizzazione del corpo contenuto in un feretro, dischiudendo i coperchi della doppia cassa.
    Ovviamente in questo caso così estremo (competenza congiunta tra autorità religiosa e civile) la verifica non è orientata alla normale raccolta di eventuali ossa, bensì all’esposizione della salma (ancora o parzialmente integra,) in luogo consacrato. Tecnicamente si parla di tumulazione privilegiata quando si abbia la sepoltura non in cimitero, come usualmente dovrebbe avvenire, ma addirittura in chiesa o altro edificio pubblico, per l’ostensione in perpetuto delle spoglie mortali (appositamente sottoposte a trattamenti conservativi e di imbellettamento) alla venerazione dei fedeli.
    L’istituto della tumulazione privilegiata (sovrani, santi, beati e pontefici…) deve esser adeguatamente approfondito, poichè costituisce una destinazione del tutto speciale ed extra ordinem rispetto al dettato normativo base del diritto funerario.

  3. A Canicattì (Ag-Sicilia) la Curia ha deciso di estumulare per un trattamento conservativo e l’esposizione ai fedeli “i resti mortali” di un beato deceduto 35 anni fa i cui genitori sono nel frattempo deceduti. Al di là del contenzioso sorto con alcuni parenti contrari alla cessione della salma da parte di un parente più prossimo con tanto di atto notarile i “resti mortali”, che sarebbero più una salma vista l’integrita del corpo, sono stati portati via il 15 marzo dalla Cappella di famiglia e trasferiti in una stanza di una chiesa di nuova edificazione senza particolari accorgimenti, almeno così è dato sapere, per la ricognizione canonica ed i successivi trattamenti conservativi (tutto rimasto assolutamente segreto per come voluto dalla curia) che visivamente sono stati pessimi. Il corpo del beato, così ricomposto con tanto di maschera e mani in silicone in silicone ed abiti nuovi fattigli indossare, è stato esposto dal 10 maggio alla venerazione… Per questa tipologia di estumulazione e trattamenti c’è una tempistica precisa così come delle regole da assorvare sia per motivi sanitari che rischi alla salma?

Lascia un commento

Quando inserisci un quesito specifica sempre la REGIONE interessata, essendo diversa la normativa che si applica.

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Di norma la risposta al quesito è data entro 3 giorni lavorativi.
Per quesiti complessi ci si riserva di non dar risposta pubblica ma di chiedere il pagamento da parte di NON operatori professionali di un prezzo come da tariffario, previo intesa col richiedente
Risposta a quesiti posti da operatori professionali sono a pagamento, salvo che siano di interesse generale, previa conferma di disponibilità da parte del richiedente.