SEFIT: come gestire le salme infette da COVIT 19.

In data 24 marzo 2020, SEFIT-UTITALIA ha emanato la sua circolare n.01532/DG in tema di gestione di salme infette da COVIT- 19. Eccone, in sintesi, alcuni passaggi significativi.

Nel caso non sia possibile escludere, con certezza, la presenza nel corpo esanime di COVIT-19 tutte le salme (di deceduti, specie a domicilio o senza assistenza medica) sono da considerarsi potenzialmente infette; è, così, consentaneo il tempestivo trasporto presso il deposito d’osservazione, riuscendo del tutto inopportuno mantenere, per il periodo d’osservazione, i morti presso le mura domestiche.… ... Leggi il resto

[Fun.News 3582] Negli obitori vi sono quasi mille cadaveri in attesa di riconoscimento

E’ stata presentata meno di due mesi fa, alla Camera, la 22esima relazione del Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse, Giuliana Perrotta.
Le Regioni dove nel corso degli anni il fenomeno ha assunto maggiore consistenza sono:
la Sicilia (17.648), il Lazio (8.129), la Lombardia (6.293), la Campania (4.867) e la Calabria (4.864) anche se va detto che la statistica relativa alla Sicilia è certamente riconducibile al fenomeno migratorio.
Parlando del solo 2019, invece, le denunce di scomparsa sono state 15.044, pari a 1.250 ogni mese.… ... Leggi il resto

Polizia Mortuaria in Regione Campania: siamo al caos preventivo?

In questo bailamme e susseguirsi vorticoso di protocolli operativi, direttive, o semplici atti amministrativi di indirizzo sulla gestione delle salme infette da Covit -19″ ,laddove tutte le Regioni (o quasi)  si sono già attivate in tal senso, manca all’appello la Campania. E questa asimmetria è sintomatica del livello di frammentazione, ormai endemico e, quindi, patologico, della disarticolazione su base locale della polizia mortuaria. In attesa spasmodica di un provvedimento guida da su scala nazionale (la morte non conosce confini geografici!)… ... Leggi il resto

DPCM 22 marzo 2020: ma le imprese funebri possono continuare a lavorare?

C’è chi vede il ciclo produttivo di un’impresa funebre attratto prevalentemente ora nel commercio (vendita di articoli mortuari) , ora nei trasporti (pubblico servizio?) . Una visione forse più ecumenica lo enumera tra i servizi complessi (quelli proprio estremi) alla persona.

La domanda non è per nulla banale: allora come inquadrare giuridicamente l’azione delle onoranze funebri?

Sarebbe importante sapere attentamente come classificare il lavoro (Indispensabile) del comparto funebre, perchè con le ultime restrizioni governative sulla libertà di movimento e di esercizio delle attività economiche siccome L’esecutivo, per ovvie ragioni di contenimento della pandemia in corso, ha deciso di limitarle, escludendo solo i settori strategici, da questo nuova stretta.… ... Leggi il resto

COVID 19: in quale ordine di precedenza procedere alla sepoltura?

Fonte:  (sito web di agenzia ADN KRONOS))

Riportiamo, volentieri, alcuni passi di una dichiarazione resa da un esperto del settore, il Segretario della  FeNIOF: Federazione Italiana Imprese Onoranze Funebri. Parrebbe solo un tecnicismo, mi si potrebbe obiettare, invece queste poche righe hanno la forza di indurci, quasi coartatamente, a ragionare sull’emergenza cimiteri, in questi tempi mesti.

 

[…] E qui (sul confezionamento dei feretri) nasce, infatti, un problema ancora più grande: “Molti defunti che sono destinati alla tumulazione stagna sono preventivamente deposti, con una controcassa di zinco sigillato all’interno della cassa di legno che consente il mantenimento anche fuori dal cimitero o dal crematorio nei locali di stoccaggio – sottolinea il segretario della Feniof – ma i feretri destinati alla cremazione o all’inumazione hanno solo come involucro ermetico, un sacco biodegradabile che col passare dei giorni diventa permeabile e dopo qualche giorno l’eventuale percolazione di liquidi può rendersi evidente e diventa un problema igienico sanitario per tutti, non solo per gli operatori”.
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Piacenza: crematorio al collasso!

In questi ultimi giorni si parla molto della drammatica situazione del sistema cimiteriale nella città di Bergamo.

Ma se la città orobica piange, anche in Emilia-Romagna non si ride…in cimitero, almeno.

Il forno crematorio di Piacenza sta andando in tilt a causa dell’eccessivo numero di morti con coronavirus: sono moltissime le bare accatastate in attesa della cremazione.

Oltre a Bergamo anche Piacenza deve fare i conti con il collasso del forno crematorio a causa delle centinaia di morti con coronavirus.… ... Leggi il resto

[Fun.News 3581] Il Governo ha rinviato al 30 giugno 2020 il termine ultimo per la presentazione del MUD 2020

Il Governo ha rinviato al 30 giugno 2020 il termine ultimo per la presentazione del MUD 2020, il Modello unico di dichiarazione ambientale, e degli altri adempimenti ambientali prossimi alla scadenza. È quanto previsto dal dl 17 marzo 2020, n. 18, il cosiddetto decreto “Cura Italia” approvato dal Consiglio dei ministri, che dedica l’intero articolo 113 al “Rinvio di scadenze adempimenti relativi a comunicazioni sui rifiuti”.
L’Albo Nazionale Gestori Ambientali ha poi informato gli iscritti che è stato richiesto al Governo di adottare importanti provvedimenti riguardanti la gestione dei rifiuti e che confida che le istanze siano accolte.… ... Leggi il resto

Procedure di trasporto e cremazione di resti mortali

Si riscontrano pesanti lacune nella normativa nazionale riguardo a modalità di autorizzazione a trasporto e diretta cremazione degli esiti da fenomeno cadaverico di tipo trasformativo- conservativo provenienti da esumazioni/estumulazioni (art. 3 comma 5 D.P.R. 15 luglio 2003 n. 254 ed art. 3 comma 1 lett. g) L. 30 marzo 2001 n. 130) In effetti queste due disposizioni si limitano a stabilire rispettivamente competenze geografiche e funzionali, ora in modo più generico (il Comune su cui insiste il cimitero di prima sepoltura), ora più puntuale: l’Ufficiale di Stato Civile.… ... Leggi il resto

Un grido di dolore e paura, da parte di un collega.

Nella emergenza e nella frenesia dell’accavallarsi di decreti governativi, direttive, protocolli operativi ed ordinanze nell’ elenco dei lavori utili – dottori, infermieri, farmacisti, commessi di alimentari ed altri lavori- hanno totalmente dimenticato della professione di operatore funebre, nonostante che le parole morti e morte vengano ripetute spesso sui mass-media.

«Ci sentiamo come l’ultima ruota del carro, funebre… per giunta; da una parte dannatamente necessari ma dall’altra da mantenere scaramanticamente lontani” protesta con veemenza un necroforo che ci ha chiesto di mantenere l’anonimato.… ... Leggi il resto

[Fun.News 3580] Mancano le mascherine marchiate: con il DL Cura Italia vengono ammessi dei sostitutivi nella fase emergenziale

Riportiamo la seguente notizia poiché in particolare nel settore funebre risultano difficoltà di approvvigionamento di mascherine protettive.

Con l’Art. 16 del DL 17/3/2020 n. 18, cosiddetto Cura Italia, si specificano “Ulteriori misure di protezione a favore dei lavoratori e della collettività”.
Considerata la difficoltà di approvvigionamento di DPI, ed in particolare di mascherine, sul mercato nazionale ed europeo (comma 1) viene stabilito che fino al 31 luglio 2020 per i lavoratori che non possono􏰇 􏰎􏰏oggettivamente􏰑 mantenere la distanza di almeno un metro da un altro nello svolgimento del proprio lavoro si possono indossare le sole mascherine chirurgiche il cui uso è disciplinato dall’art.
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Lombardia: la visita necroscopica NON è più a titolo oneroso.

Anche se un po’ in ritardo, pubblichiamo questa notizia di grande interesse e valore didattico.

 

In data 15 gennaio 2020, la Regione Lombardia, tramite la direzione generale del welfare e dalla prevenzione con il protocollo G1.2020.000.1502 ha trasmesso a tutti i direttori generali delle ATS e delle ASST una circolare esplicativa in cui si si precisa come a far data dal 1 febbraio 2020 l’effettuazione della visita necroscopica da parte del competente medico non sia più soggetta al versamento dei diritti sanitari (DGR n.… ... Leggi il resto

Silenzio del de cuius – mancanza di congiunti: accesso alla pratica cremzionista

E’ possibile effettuare la cremazione di una persona priva di parenti di qualsiasi grado e che abbia esternato solo verbalmente il desiderio di essere cremata ad un amico?

Se si come? e se no perchè?

 

Al momento cio’ non é possibile, dato che la prima (= principale modalità ) di manifestazione della volontà  é quella del testamento, quale ne sia la forma (ovviamente, quando sia eseguibile).

In mancanza di volontà testamentaria (o, si aggiunge, dell’iscrizione ad associazione riconosciuta avente tra i propri fini la cremazione dei propri soci), solo i familiari, nell’ordine di poziorità noto, possono esprimere la (propria?)… ... Leggi il resto

Bologna: accoglie feretri da cremare provenienti da zone di massima mortalità di Lombardia e Veneto

Quattro comuni, della Lombardia e del Veneto, ha chiesto aiuto a Bologna per riuscire a cremare le salme di persone decedute a causa del Coronavirus.
“La richiesta è arrivata domenica, per vie istituzionali, e abbiamo subito acconsentito”, afferma Simone Spataro, presidente di Bologna servizi cimiteriali (Bsc), società partecipata al 51% dal Comune. “In un momento come questo – precisa –, un simile appello non si poteva certo respingere”.

La richiesta di mutuo aiuto viene infatti da realtà “in piena emergenza sanitaria – spiega Cinzia Barbieri, amministratore delegato di Bsc – , che si trovano in grandissimo stress, e non sono più in grado di garantire un servizio di cremazione adeguato alle necessità di questi giorni critici”.… ... Leggi il resto