Cassazione civile, Sez. I, 23 aprile 1994, n. 3936

Norme correlate:
Art 22 Legge n. 142/1990
Art 1 Regio Decreto n. 2578/1925
Capo 04 Decreto Presidente Repubblica n. 285/1990

Massima:
Cassazione civile, Sez. I, 23 aprile 1994, n. 3936
La delibera comunale avente ad oggetto l’assunzione diretta con diritto di privativa, e salva la possibilità di successivo affidamento a terzi concessionari, del servizio dei trasporti funebri è legittima, essendo, in tali termini, consentita già dal R.D. 15 ottobre 1925 n. 2578 (art. 1) e poi dai regolamenti di Polizia mortuaria di cui al R.D.… ... Leggi il resto

TAR Puglia, Sez. II, Lecce, 11 febbraio 1994, n. 102

Norme correlate:
Capo 18 Decreto Presidente Repubblica n. 285/1990

Riferimenti: Foro amm. 1994; 1940

Massima:
TAR Puglia, Sez. II, Lecce, 11 febbraio 1994, n. 102
È viziato da eccesso di potere (per sviamento, per errore sui presupposti di fatto e per difetto di motivazione) il provvedimento di decadenza dalla concessione del suolo cimiteriale – nella specie, pronunciata perché l’ente morale concessionario si sarebbe reso inadempiente, rispetto ai propri obblighi, in quanto avrebbe utilizzato l’edificato sepolcro per il seppellimento anche di persone che non avrebbero avuto titolo ad esservi ospitate, non avendo rivestito in vita la qualità di combattenti – qualora, in base agli elementi obiettivi di cui disponeva l’amministrazione comunale, era assolutamente incerto che l’ente suddetto avesse abusato delle proprie facoltà e dei propri poteri di concessionario permettendo che venissero tumulati i corpi di soggetti non iscritti all’associazione nella cappella gentilizia da essa edificata sul (concesso) suolo comunale.… ... Leggi il resto

Cassazione civile, Sez. III, 19 novembre 1993, n. 11404

Norme correlate:
Capo 18 Decreto Presidente Repubblica n. 285/1990

Riferimenti: Riv. legisl. fiscale 1994, 1890

Massima:
Cassazione civile, Sez. III, 19 novembre 1993, n. 11404
Gli art. 79 e 80 del regolamento cimiteriale del Comune di Napoli consentono la subconcessione tra privati per le cappelle, le edicole ed i monumenti dopo un quinquennio dalla costruzione e subordinatamente al pagamento al comune di un compenso. Conseguentemente l’atto notarile di trasferimento tra privati di una cappella funeraria in violazione delle predette norme del regolamento cimiteriale rientra nell’ambito degli atti vietati al notaio ex art.… ... Leggi il resto

Cassazione civile, Sez. II, 5 ottobre 1993, n. 9838 [1]

Norme correlate:
Art 1140 Regio Decreto n. 262/1942

Massima:
Cassazione civile, Sez. II, 5 ottobre 1993, n. 9838
Con riguardo al giudizio instaurato per la declaratoria dell’acquisto per usucapione di un bene (nella specie, sepolcro), la deduzione in appello di un ulteriore modo di acquisto (nella specie, diritto di sepolcro) non configura una domanda nuova inammissibile ex art. 345 c.p.c..

Testo completo:
Cassazione civile, Sez. II, 5 ottobre 1993, n. 9838
LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
SEZIONE II CIVILE
Composta dagli Ill.mi… ... Leggi il resto

Consiglio di Stato, Sez. V, 16 settembre 1993, n. 888

Norme correlate:
Art 26 Decreto Legislativo n. 112/1998

Riferimenti: Foro amm. 1993, 1830

Massima:
Consiglio di Stato, Sez. V, 16 settembre 1993, n. 888
Ai sensi dell’art. 141 reg. di polizia mortuaria del comune di Firenze emanato nel 1970, è vietata la vendita di qualsiasi oggetto entro l’ambito cimiteriale. Conseguentemente è legittimo l’annullamento dell’autorizzazione assentita a seguito dell’entrata in vigore di detto regolamento che vieta tale commercio, prima consentito.… ... Leggi il resto

Cassazione civile, Sez. III, 12 maggio 1993, n. 5416

Norme correlate:
Art 2043 Regio Decreto n. 262/1942

Massima:
Cassazione civile, Sez. III, 12 maggio 1993, n. 5416
Le spese funerarie che costituiscono debito di valuta nei rapporti fra committente e l’impresa che si sia occupata delle onoranze funebri, peraltro, allorché se ne riconosca la derivazione causale di un illecito, rientrano nell’ambito del danno extracontrattuale, per cui deve essere loro riconosciuta la natura di debito di valore, come tale soggetto a rivalutazione monetaria.

Testo completo:
Cassazione civile, Sez.... Leggi il resto

Consiglio di Stato, Sez. V, 5 febbraio 1993, n. 220

Norme correlate:
Art 22 Legge n. 1034/1971

Riferimenti: Foro amm. 1993; 406

Massima:
Consiglio di Stato, Sez. V, 5 febbraio 1993, n. 220
Nel processo amministrativo è ammissibile l’intervento da parte di enti o soggetti che vantino un interesse, anche di mero fatto, alla controversia, purchè detto interesse sia proprio dell’interveniente e sia autonomo rispetto a quello delle parti necessarie al giudizio. Deve ritenersi, quindi, ammissibile l’intervento “ad opponendum” spiegato dalla associazione nazionale esercenti impianti lampade votive elettriche, nella vertenza relativa all’affidamento di un “servizio di illuminazione votiva” ad una ditta sprovvista delle qualità professionali e tecniche da essa tutelate.… ... Leggi il resto

Cassazione civile, Sez. I, 22 dicembre 1992, n. 13587

Norme correlate:
Art 2 Regio Decreto n. 639/1910

Massima:
Cassazione civile, Sez. I, 22 dicembre 1992, n. 13587
Lo speciale procedimento ingiunzionale disciplinato dal R.D. 14 aprile 1910 n. 639, applicabile non solo per le entrate strettamente di diritto pubblico, ma anche per quelle di diritto privato, trovando il suo fondamento nel potere di autoaccertamento della p.a., esige come suo fondamentale presupposto che il credito in base al quale viene emesso l’ordine di pagare la somma dovuta sia certo, liquido ed esigibile, senza alcun potere di determinazione unilaterale dell’amministrazione, dovendo la sussistenza del credito, la sua determinazione quantitativa e le sue condizioni di esigibilità derivare da fonti, da fatti e da parametri obiettivi e predeterminati e, rimanendo all’amministrazione un mero potere di accertamento dei detti elementi ai fini della formazione del titolo esecutivo (nella specie in base all’enunciato principio la C.S.… ... Leggi il resto

Cassazione penale, Sez. II, 2 novembre 1992

Norme correlate:
Art 56 Regio Decreto n. 1398/1930
Art 62 Regio Decreto n. 1398/1930

Massima:
Cassazione penale, Sez. II, 2 novembre 1992
Integra il delitto di tenuta estorsione la condotta di chi – nella specie necroforo presso ospedale – induca i familiari di persona deceduta a non servirsi di impresa di pompe funebri, perché indicata come abusiva, circostanza non corrispondente al vero, ed indichi strumentalmente altra impresa, correlativamente formulando al titolare della prima, dopo le rimostranze di questi, richiesta di denaro (“ed a me questi chi me li da’?”… ... Leggi il resto

Pretura, Macerata, 6 giugno 1992 [1]

Norme correlate:
Capo 18 Decreto Presidente Repubblica n. 285/1990

Riferimenti: Gius. it. 1992, I, 2, 577

Testo completo:
Pretura, Macerata, 6 giugno 1992
L’assenso inizialmente dato dal giovane coniuge alla tumulazione in un cimitero comunale induce a rifiutare lo spostamento della salma in altro comune vicino, quando a ciò si oppongano gli anziani genitori del defunto e non risultino gravi ragioni, diverse dai contrasti affettivi tra i superstiti.… ... Leggi il resto

TAR Marche, 25 giugno 1992, n. 384

Norme correlate:
Art 338 Regio Decreto n. 1265/1934
Capo 10 Decreto Presidente Repubblica n. 285/1990

Riferimenti: Riv. giur. edilizia 1993; I; 383

Massima:
TAR Marche, 25 giugno 1992, n. 384
Attesa la non assolutezza delle limitazioni di carattere edificatorio conseguenti alla imposizione di un vincolo di rispetto cimiteriale, l’autorità preposta alla tutela del vincolo è tenuta, in sede di formulazione del parere negativo al condono edilizio, ad eseguire una puntuale verifica in ordine alle specifiche ragioni di carattere igienico ed urbanistico ostative alla condonabilità della “res abusiva”, soprattutto, come nella specie, allorquando il manufatto in oggetto non ha destinazione abitativa ed è ubicato, unitamente ad altri fabbricati, in zona destinata dal p.r.g.… ... Leggi il resto

Cassazione civile, Sez. II, 25 maggio 1992, n. 6231

Riferimenti: in Giust. civ., 1993, I, 116, in Rep. Fo. It., 1993, “usi civici” n. 42

Masssima:
Cassazione civile, Sez. II, 25 maggio 1992, n. 6231
L’istituto dell’«immemoriale», e cioè il possesso che dura da tanto tempo (vetustas) da essersi smarrito il ricordo del suo nascere (presunzione di esistenza di un titolo corrispondente al diritto) è inapplicabile in materia di usi civici, sui quali non possono costituirsi proprietà private senza un titolo proveniente dall’autorità che ha il potere di disporne.
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Cassazione civile, 19 dicembre 1991, n. 13676 [2]

Norme correlate:
Art 338 Regio Decreto n. 1265/1934
Capo 10 Decreto Presidente Repubblica n. 285/1990

Riferimenti:
Cassazione civile, 19 dicembre 1991, n. 13676
In caso di occupazione “sine titulo” di un suolo situato in una fascia di rispetto cimiteriale (art. 338 t.u. 27 luglio 1934 n. 1265, come modificato dalle l. 4 dicembre 1956 n. 1428 e 17 ottobre 1957 n. 983, nonché art. 57 D.P.R. 21 ottobre 1975 n. 803) e di irreversibile trasformazione dello stesso da parte della p.a.… ... Leggi il resto

Cassazione civile, 19 dicembre 1991, n. 13676 [1]

Norme correlate:
Art 338 Regio Decreto n. 1265/1934
Capo 10 Decreto Presidente Repubblica n. 285/1990

Riferimenti:
Cassazione civile, 19 dicembre 1991, n. 13676
Il vincolo di inedificabilità previsto dalla legge per le fasce di rispetto cimiteriali (art. 338 t.u. 27 luglio 1934 n. 1265, come modificato dalle l. 4 dicembre 1956 n. 1428 e 17 ottobre 1957 n. 983, nonché art. 57 d.p.r. 21 ottobre 1975 n. 803) non può essere derogato dai piani urbanistici, in considerazione del sistema di gerarchia delle fonti, ma solo nei casi e nei modi contemplati dalla stessa legge art.… ... Leggi il resto