Massima:
TAR Lombardia, Milano, Sez. III, 14 aprile 2003, n. 997
Il servizio pubblico locale di illuminazione votiva costituisce un servizio in alcun modo riconducibile nell’ambito dell’attività di riscossione delle entrate comunali e di quelle ad essa propedeutiche, connesse e complementari.… ... Leggi il resto
Archivi: Sentenze
TAR Sicilia, Sez. I, 8 aprile 2003, n. 504
Norme correlate:
Art 338 Regio Decreto n. 1265/1934
Capo 10 Decreto Presidente Repubblica n. 285/1990
Riferimenti: Foro amm. TAR 2003, 1384 (s.m.)
Massima:
TAR Sicilia, Sez. I, 8 aprile 2003, n. 504
L’immobile edificato entro la fascia di rispetto cimiteriale non è sanabile, atteso che il vincolo cimiteriale comporta l’inedificabilità assoluta di singoli edifici da realizzare a distanza inferiore da quella stabilita (nel caso di specie, il tribunale ha applicato il dettato dell’art. 338 comma 1 r.d.… ... Leggi il resto
TAR Campania, Napoli, Sez. V, 3 aprile 2003, n. 3680
Norme correlate:
Art 22 Legge n. 142/1990
Riferimenti: Foro amm. TAR 2003, f. 4 (s.m.)
Massima:
TAR Campania, Napoli, Sez. V, 3 aprile 2003, n. 3680
Una società che operi nel settore dell’illuminazione cimiteriale ha un interesse giuridicamente qualificato ad avere notizia degli atti in base ai quali l’amministrazione ha affidato la gestione del servizio di illuminazione votiva, ma non ha titolo ad esercitare un’ingerenza rispetto a vicende relative alla esecuzione del contratto che riguardano unicamente le parti negoziali dello stesso e, semmai, l’utenza destinataria del servizio, senza coinvolgere in alcun modo, direttamente o indirettamente, l’interesse di terzi estranei.… ... Leggi il resto
TAR Sicilia, Catania, Sez. I, 1 aprile 2003, n. 564
Norme correlate:
Capo 10 Decreto Presidente Repubblica n. 285/1990
Art 338 Regio Decreto n. 1265/1934
Massima:
TAR Sicilia, Catania, Sez. I, 1 aprile 2003, n. 564
Il vincolo cimiteriale di inedificabilità imposto dall’art. 338 r.d. n. 1265 del 1934 ha carattere di assolutezza, non necessita di provvedimenti attuativi di sorta ed è destinato a prevalere anche su previsioni difformi degli strumenti urbanistici; la possibilità di riduzione della fascia di rispetto di 200 metri imposta dall’art. 338 è ormai possibile, in virtù dell’entrata in vigore dell’art.… ... Leggi il resto
Corte di appello, Potenza, 14 marzo 2003
Norme correlate:
Capo 18 Decreto Presidente Repubblica n. 285/1990
Riferimenti:
Corte di appello, Potenza, 14 marzo 2003
La natura familiare, piuttosto che ereditaria, del sepolcro deve presumersi, e tale presunzione può essere vinta solo dalla prova certa che l’originario costruttore volle destinarlo a ricevere le spoglie dei propri eredi.… ... Leggi il resto
TAR Puglia, Sez. II, 27 febbraio 2003, n. 873
Norme correlate:
Capo 10 Decreto Presidente Repubblica n. 285/1990
Art 338 Regio Decreto n. 1265/1934
Massima:
TAR Puglia, Sez. II, 27 febbraio 2003, n. 873
Il divieto di costruire intorno ai cimiteri nuovi edifici o ampliare quelli preesistenti, entro il raggio di duecento metri, si applica anche alle sopraelevazioni di edifici già esistenti; ciò perché la “sopraelevazione” deve assimilarsi a “nuova costruzione” in quanto modificativa dell’esistente, dunque capace di trasformare in modo durevole l’area coperta.
Testo completo:
TAR Puglia, Sez.… ... Leggi il resto
Corte di giustizia europea, Sez. VI, 27 febbraio 2003, n. 373
Riferimenti: Foro amm. CDS 2003, 424
Massima:
Corte di giustizia europea, Sez. VI, 27 febbraio 2003, n. 373
I servizi mortuari e di pompe funebri possono rispondere a un bisogno di interesse generale. Il fatto che un ente locale abbia l’obbligo legale di provvedere ai funerali e, in determinati casi, di sostenerne i costi, rappresenta un indizio dell’esistenza di tale bisogno di interesse generale.
Testo completo:
Nel procedimento C-373/00, avente ad oggetto la domanda di pronuncia pregiudiziale proposta alla Corte, a norma dell’art.… ... Leggi il resto
Cassazione civile, Sez. II, 24 gennaio 2003, n. 1134 [1]
Norme correlate:
Capo 18 Decreto Presidente Repubblica n. 285/1990
Massima:
Cassazione civile, Sez. II, 24 gennaio 2003, n. 1134
Posto che, ai fini della determinazione della cerchia dei soggetti che hanno diritto alla sepoltura in un edificio sepolcrale, la concessione amministrativa fa soltanto presumere la coincidenza della figura del fondatore con quella del titolare della concessione stessa, assume rilevanza preminente la volontà del fondatore, che può essere manifestata in qualunque forma e risultare anche da elementi indiziari e presuntivi (nella specie, è stato qualificato cofondatore di un sepolcro il soggetto che, sebbene non titolare della concessione amministrativa, aveva contribuito per metà alle spese di costruzione e di mantenimento del sepolcro e il cui nome era inciso sul frontespizio della cappella, dove era stato seppellito insieme ad altri familiari).… ... Leggi il resto
Cassazione civile, Sez. II, 24 gennaio 2003, n. 1134 [2]
Norme correlate:
Capo 18 Decreto Presidente Repubblica n. 285/1990
Massima:
Cassazione civile, Sez. II, 24 gennaio 2003, n. 1134
In tema di diritto di sepolcro, dalla concessione amministrativa del terreno demaniale destinato ad area cimiteriale al fine di edificazione di una tomba deriva, in capo al concessionario, un diritto di natura reale sul bene (il cosiddetto diritto di sepolcro), la cui manifestazione è costituita prima dalla edificazione, poi dalla sepoltura. Tale diritto, che afferisce alla sfera strettamente personale del titolare, è, dal punto di vista privatistico, disponibile da parte di quest’ultimo, che può, pertanto, legittimamente trasferirlo a terzi, ovvero associarli nella fondazione della tomba, senza che ciò rilevi nei rapporti con l’ente concedente, il quale può revocare la concessione soltanto per interesse pubblico, ma non anche contestare le modalità di esercizio del diritto “de quo”, che restano libere e riservate all’autonomia privata.… ... Leggi il resto
Consiglio di Stato, Sez. V, 22 gennaio 2003, n. 241
Norme correlate:
Decreto Presidente Repubblica n. 554/1999
Testo completo:
Consiglio di Stato, Sez. V, 22 gennaio 2003, n. 241
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale, Quinta Sezione ha pronunciato la seguente
decisione
sul ricorso in appello n. 2268 del 2002 proposto da Zanetti S.r.l. Impianti Elettrici rappresentata e difesa dagli Avv.ti Francesco Adavastro ed Eugenio Merlino ed elettivamente domiciliata presso il secondo, in Roma, via A. Genovesi n.… ... Leggi il resto
TAR Lombardia, Sez. II, 6 dicembre 2002, n. 5093
Norme correlate:
Art 19 Legge n. 109/1994
Testo completo:
TAR Lombardia, Sez. II, 6 dicembre 2002, n. 5093
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia, Milano, Seconda Sezione, ha pronunciato la seguente
SENTENZA
sul ricorso n. 1853/02, e connessi motivi aggiunti, proposto da Legambiente Lombardia, in persona del legale rappresentante p.t., da Polis Onlus, in persona del legale rappresentante p.t., da Nuova Milano Libri S.r.l., in persona del consigliere delegato, da Basilio Rizzo e da Luciano Damiani, tutti rappresentati e difesi dagli avv.ti… ... Leggi il resto
Consiglio Stato, Sez. V, 2 dicembre 2002, n. 6620
Riferimenti: Foro amm. CDS 2002, 3200 (s.m.)
Massima:
Consiglio Stato, Sez. V, 2 dicembre 2002, n. 6620
I beni di arredo del cimitero, quali lampade e portafiori, non sono sussumibili nell’ambito del servizio pubblico cimiteriale; pertanto, non è legittima estrinsecazione delle attribuzioni dell’amministrazione comunale provvedere con gara pubblica al relativo approvvigionamento.
Testo completo:
Consiglio Stato, Sez. V, 2 dicembre 2002, n. 6620
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale, Quinta Sezione, ha pronunciato la seguente
decisione
sul ricorso in appello n.… ... Leggi il resto
TAR Puglia, Sez. II, 4 novembre 2002, n. 4755 [1]
Norme correlate:
Art 338 Regio Decreto n. 1265/1934
Capo 10 Decreto Presidente Repubblica n. 285/1990
Massima:
TAR Puglia, Sez. II, 4 novembre 2002, n. 4755
Le fasce di rispetto cimiteriale costituiscono un vincolo urbanistico stabilito con leggi dello Stato (art. 338, r.d. 27 luglio 1934 n. 1265) e delle regioni; esse, come tali, sono operanti “ex se” indipendentemente dagli strumenti urbanistici vigenti ed eventualmente anche in contrasto con i medesimi.
Testo completo:
TAR Puglia, Sez. II, 4 novembre 2002, n.… ... Leggi il resto
TAR Puglia, Sez. II, 4 novembre 2002, n. 4755 [2]
Norme correlate:
Capo 10 Decreto Presidente Repubblica n. 285/1990
Art 338 Regio Decreto n. 1265/1934
Riferimenti: Foro amm. TAR 2002, 3749 (s.m.)
Massima:
TAR Puglia, Sez. II, 4 novembre 2002, n. 4755
Le aree assoggettate alla fascia di rispetto cimiteriale, siccome vincolate da prescrizioni urbanistiche inderogabili nonché sottratte concretamente a possibilità legali di edificazione, devono essere qualificate come agricole.… ... Leggi il resto
Consiglio Stato, Sez. V, 11 ottobre 2002, n. 5505 [2]
Norme correlate:
Capo 18 Decreto Presidente Repubblica n. 285/1990
Massima:
Consiglio Stato, Sez. V, 11 ottobre 2002, n. 5505
La normativa comunale che impone, a pena di decadenza, il rinnovo della concessione cimiteriale perpetua al trascorrere di ogni trentennio è in contrasto con la disposizione dell’art. 93 d.P.R. 21 ottobre 1975 n. 803, il cui contenuto è stato poi ripetuto nell’art. 92 d.P.R. 10 settembre 1990 n. 285.
Testo completo:
Consiglio Stato, Sez. V, 11 ottobre 2002, n.… ... Leggi il resto
Consiglio Stato, Sez. V, 11 ottobre 2002, n. 5505 [1]
Norme correlate:
Capo 18 Decreto Presidente Repubblica n. 285/1990
Massima:
Consiglio Stato, Sez. V, 11 ottobre 2002, n. 5505
La normativa regolamentare comunale di polizia mortuaria e sui cimiteri in tanto è legittima in quanto non viene a porsi in contrasto con la normativa regolamentare adottata dal Governo, in virtù di quanto previsto dall’art. 4 disp. prel. c.c. La normativa comunale che impone, a pena di decadenza, il rinnovo della concessione cimiteriale perpetua al trascorrere di ogni trentennio è venuta a trovarsi in contrasto con la disposizione di cui all’art.… ... Leggi il resto