Sono pervenute richieste di approfondimento su alcune questioni riguardanti la dispersione delle ceneri, questioni che riportiamo di seguito numerate e formulate in corsivo. Si osserva, preliminarmente come da queste non emergano elementi che consentano di individuare la regione eventualmente assunta a riferimento (o, semplicemente in qualche modo di cui sia nota la normativa regionale, aspetto non secondario. Infatti, non poche regioni sono intervenute con norme proprie, al di là del fatto che esse abbiano esercitato una propria competenza legislativa (concorrente) o che abbiano esercitato una competenza legislativa – esclusiva, dello Stato (art.… ... Leggi il resto
Tag: volontà del defunto
TAR Lazio, Roma, Sez. II-bis, 30 luglio 2020, n. 8895
TAR Lazio, Roma, Sez. II-bis, 30 luglio 2020, n. 8895
MASSIMA
TAR Lazio, Roma, Sez. II-bis, 30 luglio 2020, n. 8895
La richiesta di trasporto della salma segue la richiesta di autorizzazione alla cremazione ex art. 80 DPR 285/1990 (essendo naturalmente collegata alla prima dallo scopo di rendere prossime le sepolture delle ceneri di congiunti, fermo che le due attività (cremazione e trasporto della salma) restano giuridicamente (e fattualmente) distinte, essendo oggetto di altrettante separate autorizzazioni, tanto che il diniego della prima non può automaticamente implicare il rigetto della seconda (essendo comunque possibile trasferire i resti mortali non cremati presso altro cimitero, in attesa dell’autorizzazione alla cremazione che avverrà nella nuova sede e che quindi può intervenire anche in seguito).… ... Leggi il resto
Legge 30 marzo 2001 n. 130: differenti filosofie interpretative
Sempre a proposito di dispersione delle ceneri: la volontà del defunto deve essere espressa mediante testamento o iscrizione ad apposita associazione o, nel caso sia stata espressa solo verbalmente, può essere dichiarata dai familiari?
Risposta
L’art. 3, comma 1, lett. c) L. 30 marzo 2001, n. 130 si limita (sembrerebbe) a considerare come la dispersione delle ceneri debba aversi “nel rispetto della volontà del defunto”, senza altro specificare.
Se non che, allo stesso art. 3, comma 1, lett. … ... Leggi il resto
Corte di Cassazione, Sez. II civ., 20 agosto 2019, n. 21489
Corte di Cassazione, Sez. II civ., 20 agosto 2019, n. 21489
Non è sufficiente il decesso del concessionario perché vi sia subentro da parte di ulteriori aventi titolo.
Spesso l’istituto del c.d. subentro nella titolarità delle concessioni cimiteriali è adeguatamente regolato dal Regolamento comunale di Polizia Mortuaria, per non dire che, in numerosi casi, neppure viene preso in considerazione. La fattispecie che fa operare un tale istituto è, come comprensibile, quella del decesso del concessionario, fondatore del sepolcro, e gli effetti che si determinano quando ciò avvenga. Effetti diversi a seconda della natura del sepolcro, cioè se si sia in presenza di sepolcro familiare (o, gentilizio, termine che nel contesto ne è sinonimo), natura presupposta salva espressa volontà del fondatore del sepolcro risultante dall’atto di concessione, oppure di avvenuta trasformazione a seguito dell’esaurimento delle persone appartenenti alla famiglia (non senza appellarsi alla pronuncia della Cass.… ... Leggi il resto
TAR Calabria, Sez. st. Reggio Calabria, 19 marzo 2019, n. 163
TAR Calabria, Sez. st. Reggio Calabria, 19 marzo 2019, n. 163
MASSIMA
TAR Calabria, Sez. st. Reggio Calabria, 19 marzo 2019, n. 163
Nel sepolcro ereditario il diritto alla sepoltura deve ritenersi disciplinato dalle regole della successione mortis causa, il sepolcro familiare, invece, è destinato dal suo fondatore a sé e alla propria famiglia e non a sé e ai propri eredi, in tal caso il sepolcro deve presumersi destinato sibi familiaeque suae, e cioè per il fatto di trovarsi in un determinato rapporto di parentela con il concessionario, con la conseguenza che il diritto alla sepoltura va ritenuto spettante a tutti i discendenti che acquistano lo ius sepulchri iure proprio in modo imprescrittibile ed irrinunciabile (cfr.:Cass.… ... Leggi il resto
Tribunale Velletri, Sez. I, 1° marzo 2019, n. 391
Tribunale Velletri, Sez. I, 1° marzo 2019, n. 391
Tribunale Velletri, Sez. I, 1° marzo 2019, n. 391
Consiglio di Stato, Commissione Speciale, Parere n. 1991 del 31 luglio 2018
Consiglio di Stato, Commissione Speciale, Parere n. 1991 del 31 luglio 2018
MASSIMA
Consiglio di Stato, Commissione Speciale, Parere n. 1991 del 31 luglio 2018
Il diritto alla salute e all’integrità psico-fisica è rimesso, dunque, in linea di principio, all’autodeterminazione del suo titolare: i trattamenti sanitari sono liberi. In base al secondo comma dell’art. 32 Cost., infatti, nessuno può essere obbligato ad un determinato trattamento sanitario, se non nei casi stabiliti dalla legge. Lo strumento attraverso il quale il diritto alla salute si concilia con il diritto alla libertà di autodeterminazione è il consenso informato.… ... Leggi il resto
Corte di Cassazione, Sez. Un. Civili, 28 giugno 2018, n. 17122, Ordinanza
Corte di Cassazione, Sez. Un. Civili, 28 giugno 2018, n. 17122, Ordinanza
MASSIMA
Corte di Cassazione, Sez. Un. Civili, 28 giugno 2018, n. 17122, Ordinanza
Nel sepolcro ereditario lo ius sepulchr si trasmette nei modi ordinari, per atto inter vivos o mortis causa, come qualsiasi altro diritto, dall’originario titolare anche a persone non facenti parte della famiglia, mentre nel sepolcro gentilizio o familiare – tale dovendosi presumere il sepolcro, in caso di dubbio – lo ius sepulchri è attribuito, in base alla volontà del testatore, in stretto riferimento alla cerchia dei familiari destinatari del sepolcro stesso, acquistandosi dal singolo iure proprio sin dalla nascita, per il solo fatto di trovarsi col fondatore nel rapporto previsto dall’atto di fondazione o dalle regole consuetudinarie, iure sanguinis e non iure successionis, e determinando una particolare forma di comunione fra contitolari, caratterizzata da intrasmissibilità del diritto, per atto tra vivi o mortis causa, imprescrittibilità e irrinunciabilità.… ... Leggi il resto
TAR Umbria, Sez. I, 21 maggio 2018, n. 359
TAR Umbria, Sez. I, 21 maggio 2018, n. 359
MASSIMA
TAR Umbria, Sez. I, 21 maggio 2018, n. 359
Gli atti amministrativi regionali contenenti linee d’indirizzo emanate ai fini dell’esercizio della potestà regolamentare locale in materia di cremazione, dispersione delle ceneri e servizi cimiteriali, da recepire con atti comunali “sulla base della relativa autonomia normativa”, costituiscono atto evidentemente transitorio e privo di natura normativa, in quanto atto generale non cogente per i comuni, né direttamente innovativo dell’ordinamento, lasciandosi ampio spazio all’autonomia regolamentare, costituzionalmente garantita ex artt.… ... Leggi il resto
TAR Lombardia, Brescia, Sez. I, 18 settembre 2017, n. 1115
MASSIMA:
TAR Lombardia, Brescia, Sez. I, 18 settembre 2017, n. 1115
Ai fini dell’assegnazione di loculi cimiteriali, costituenti “sepolture private nei cimiteri”, eventuali criteri, in ogni caso non arbitrari, meritano di essere temperati con l’apprezzamento di situazioni particolari, specie se aventi natura invalidante, dei familiari del defunto, in funzione di consentire loro l’esercizio delle pratiche di pietas, criteri che così temperati consentono di ammettere la possibilità di accogliere richieste di traslazione del feretro ad altro, maggiormente fruibile.… ... Leggi il resto