Cimiteri privati: limiti legali e divieti ad un eventuale ingrandimento

Stante l’attuale disciplina statale (quando e se compatibile con quella eventualmente emanata dalla Regioni dopo la Legge di Revisione Costituzionale n. 3/2001) le costruzioni di nuovi cimiteri e gli ampliamenti di quelli esistenti sono regolati dal D.P.R 10/08/1990 n.285, Cap X con gli articoli che vanno da 54 a 63.

cimitero monumentale nell800 2L’art.55 del D.P.R. n° 285/1990 innova rispetto alla norma preesistente ( art.53 D.P.R. n°803/1975 ) non prevedendo, per i progetti cimiteriali, il parere della Commissione provinciale per i cimiteri, che risulta in tal modo abrogata per effetto dell’art.108 dello stesso D.P.R.… ... Leggi il resto

Spese necroscopiche: sublime ricapitolazione!

L’assistenza economica in favore delle famiglie bisognose dei defunti è una funzione amministrativa relativa alla materia di “beneficenza pubblica”, come previsto dagli articoli 22 e 23 del D.P.R. n. 616 del 24/07/1977.

L’articolo 50, comma 1, del D.P.R. n.285 del 10/09/1990 stabilisce che:

” Nei cimiteri devono essere ricevuti quando non venga richiesta altra destinazione:
” a) i cadaveri delle persone morte nel territorio del comune, qualunque ne fosse in vita la residenza;
” b) i cadaveri delle persone morte fuori del comune, ma aventi in esso, in vita, la residenza;
” c) i cadaveri delle persone non residenti in vita nel comune e morte fuori di esso, ma aventi diritto al seppellimento in una sepoltura privata esistente nel cimitero del comune stesso;
” d) i nati morti ed i prodotti del concepimento di cui all’art.
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Regolamenti comunali e dispersione delle ceneri, i ristretti ambiti di intervento.

Nel sistema fortunatamente (ancora…e soprattutto per quanto?) chiuso e completo delle fonti del diritto i regolamenti Comunali appartengono a quelle di rango secondario essendo “atti formalmente amministrativi” espressione del potere normativo della P.A. e in quanto tali non possono derogare né contrastare con le leggi ordinarie, fatti salvi (non ricorrenti nella fattispecie) i casi di delegificazione o di riserva di competenza per materia.

Essi hanno in buona sostanza forza normativa (con annesso apparato di diritto punitivo, attraverso le sanzioni amministrative pecuniarie) ma non valore di legge.… ... Leggi il resto

Volontà cremazionista: se il testamento è ancora solo un… “pezzo di carta”.

La Legge 30 marzo 2001 n. 130 all’art. 3, è una strana Legge: in modo un po’ sibillino, o forse, molto salomonico, parla di qualsiasi altra manifestazione di volontà non codificata tra quelle “istituzionali”, già tipizzate e previste nominativamente dallo stesso Legislatore. E se qualcuno dichiara il proprio volere in ordine alla cremazione del proprio cadavere su un supporto informatico o telematico, ancorchè certificato nella sua autenticità da apposito ente?

 

Ritorniamo, allora, ancora una volta, a scrutinare le modalità di espressione della volontà alla cremazione per come sono tratteggiate dalla vigente e confusa normativa, a grave rischio di incostituzionalità, perché l’opzione cremazionista rientra certamente tra i diritti sociali e civili che devono esser garantiti a tutti i cittadini, sull’intero territorio della Repubblica.… ... Leggi il resto

Emilia-Romagna, autorizzazione alla cremazione: il corretto timing nelle pieghe del regolamento di Stato Civile

Da mesi, su questo blog, ci arrovelliamo su questo dubbio procedurale, senza trovarvi possibile soluzione: come specificato dal Ministero di Grazia e Giustizia, con nota Min. G.G. n. 1/50/FG/33 (92) 114 del 12/6/1992, l’autorizzazione alla cremazione è alternativa a quella alla più classica sepoltura (Art. 74 D.P.R. n.396/2000), cioè ad inumazione o tumulazione, solo tre, infatti, sono le pratiche funebri ammesse dalla Legge Italiana.

Essa, secondo interpretazione autentica, non è un ordine di seppellimento, bensì un permesso, ragion per cui non può esser accordata prima delle 24 ore canoniche (fatti salvi i casi espressamente contemplati dal regolamenti speciali, richiamati dallo stesso D.P.R.… ... Leggi il resto

Sepolcro famigliare o ereditario? Natura dell’istituto, diritti riflessi ed oneri connessi

Chi ha diritto di essere tumulato nel sepolcro familiare?…Domanda annosa e non di agevole soluzione, data la notevole stratificazione tra diverse posizioni soggettive e le legittime aspettative

Traggo spunto per alcune, ulteriori riflessioni sul poliedrico problema dello jus sepulchri, da un bell’articolo di Donato Berloco, pubblicato sulle pagine della rivista di settore: ” Lo Stato Civile Italiano”, in data 28 maggio 2015.

Innanzitutto, va sempre operata una distinzione semantica e funzionale tra sepolcro famigliare o gentilizio e sepolcro ereditario.… ... Leggi il resto

Urne cinerarie e caratteristiche dei materiali costruttivi

Gli interrogativi sottoposti al prudente giudizio di questa redazione, attengono ad aspetti strumentali che non rinvengono una puntuale regolazione di dettaglio, neppure nella Circ. Min. 24 giugno 1993 n. 24 e successivamente nel sovraordinato D.M. 1 luglio 2002 adottato ai sensi dell’art. 5 comma 2 Legge n. 130/2001, e lasciano così all’industria funeraria la possibilità di sbizzarrirsi con le soluzioni più pratiche, funzionali o ardite.

Ad esser chiaro ed incontrovertibile è unicamente lo scopo ultimo di queste disposizioni, nel senso che neppure l’art.… ... Leggi il resto

Regione Veneto: si possono “inumare” le urne cinerarie e se sì, con quale tecnica?

Il disposto dell’art. 49, comma 4, primo periodo (seconda ipotesi) L. R. (Veneto) 4 marzo 2010, n. 18 contempla una possibilità, in termini di conservazione dell’urna cineraria, la quale non appare costituire un obbligo per i Comuni, in quanto non annoverata tra i requisiti minimi di cui al precedente art. 30.

Per altro, (pur essendo, allo stato attuale, già emanati gli atti (amministrativi) considerati dall’art. 2, comma 2, lett, .a) L. R. (Veneto) 4 marzo 2010, n.… ... Leggi il resto

Cremazione e pace-maker: un problema ancora insoluto

Alcuni rapidi appunti sull’annosa questione degli stimolatori cardiaci da rimuovere prima della cremazione: invero vi sono delle notevoli criticità normative e procedurali, in quanto solo alcune Regioni, spesso con meri atti amministrativi, fanno, esplicito, riferimento ai pace-maker, anche se i protocolli operativi di molti gestori degli impianti di cremazione tendono (non casualmente) a richiedere o il preventivo espianto o una dichiarazione liberatoria da cui risulti che il defunto non ne era portatore.

Le motivazioni alla base alle posizioni ed aelle comprensibili richieste dei gestori nascono ora da standard, pur se di prassi, diffusi pressoché in tutta Europa (e non solo) (sia le Linee guida dell’I.C.F.… ... Leggi il resto

Amministratore di sostegno, cremazione e Legge 30 marzo 2001 n. 130.

La Legge 9 gennaio 2004, n. 6 è stata promulgata in funzione di una particolare tutela dei potenziali beneficiari, “… con la minore limitazione possibile della loro capacità di agire …” (art. 1), tanto che, nell’eventualità in cui il beneficiario, sia interdetto od inabilitato, il decreto di nomina di amministratore di sostegno “è esecutivo dalla pubblicazione della sentenza di revoca dell’interdizione o dell’inabilitazione.” (art. 405, comma 3 C.c., quale introdotto dall’art. 3 stessa L. 9 gennaio 2004, n.… ... Leggi il resto

Cremazione: miscellanea sul procedimento autorizzativo.

NDR: Il fenomeno cremazionista si sta espandendo anche in Italia, la sua incidenza, sul numero complessivo dei decessi, cresce esponenzialmente di anno in anno, con picchi di richiesta anche superiori al 50%, specie nella grandi realtà urbane.

 

Vi proponiamo, qui di seguito, alcuni quesiti tematici, in una sorta di breve antologia, esposti, in queste ultime settimane, alla Redazione di www.funerali.org.

 

D. Poichè la legge n. 15/1968 è stata abrogata, chiedo se, nella fattispecie, sia applicabile l’art.… ... Leggi il resto

E… se manca l’atto di concessione? Quali le possibili conseguenze?

Traggo spunto da questo curioso fatto di cronaca: http://www.temporeale.info/71193/argomenti/cronaca/gaeta-cimitero-concessioni-pagate-due-volte-comune-restituisce-soldi.html per qualche riflessione su un tema spinoso, soprattutto per i gestori dei nostri tentacolari cimiteri.

Dunque: il problema pare essere sempre lo stesso: in carenza del titolo di concessione perché, magari, smarrito dal privato cittadino, parte integrante del rapporto concessorio, come comportarsi?

Sono legittimi atti ablativi affinché il manufatto cimiteriale rientri nel pieno possesso del Comune per una nuova assegnazione?

Provocatoriamente muovo da questa prima osservazione: i beni cimiteriali, in quanto afferenti al demanio comunale non sono nemmeno usucapibili!… ... Leggi il resto

Cremazione e Legge n. 130/2001: quando il dichiarante è impossibilitato…a dichiarare dinnanzi all’Ufficiale di Stato Civile.

Cara Redazione,

Nel mio comune (Regione Lombardia) l’anno scorso una donna é stata uccisa dal proprio marito…l l’ennesimo caso di efferato femminicidio!

La spoglia mortale è stata provvisoriamente tumulata in un cimitero milanese, i genitori ora, peraltro molto anziani, vorrebbero procedere a cremazione, considerato che tale intendimento era già stato manifestato in vita dalla defunta per il proprio post mortem

Il Giudice Indagini preliminari , così come il Procuratore della Repubblica hanno, ex art. 116 comma 1 D.Lgs… ... Leggi il resto

Le cause estintive delle concessioni cimiteriali: l’ABBANDONO AMMINISTRATIVO.

Si consiglia preliminarmente la consultazione di questi due link propedeutici all’argomento sviluppato qui di seguito:
(https://www.funerali.org/cimiteri/le-cause-estintive-nel-rapporto-concessorio-il-fattore-temporale-46074.html).
(https://www.funerali.org/cimiteri/lo-stato-di-abbandono-del-sepolcri-percorsi-giurisprudenziali-e-regolamentari-di-definzione-45924.html)

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L’art. 4 comma 4 del regolamento regionale emiliano-romagnolo 23 maggio 2006 n. 4 ci offre lo spunto per qualche riflessione critica e… “di sistema”, questa disposizione, difatti, è sicuramente implementabile anche in altre realtà territoriali, pure recependola nella semplice regolamentazione comunale, nelle more, dunque, di una specifica normazione regionale in materia funeraria.

Con esso, infatti, si introduce, con precisione quasi chirurgica, una soluzione al problema della perpetuità (o della lunga, quasi eccessiva, durata) delle concessioni cimiteriali.… ... Leggi il resto

Cade dalla scala in cimitero: danni ed eventuale responsabilità civile per il Comune?

Brano tratto dall’edizione on line de “La Nuova gazzetta di Modena del 28 agosto 2017:” “”- […] MODENA. È finita con un brutto infortunio la mattinata di una donna modenese all’interno del cimitero San Cataldo. Attorno all’ora di pranzo, erano da poco passate le 13, la donne si trovava ancora all’interno del cimitero quando è suonata la consueta sirena che avvisa della chiusura dei cancelli. Lì per lì non ci ha fatto troppo caso ma quando, pochi minuti dopo, si è trovata davanti i cancelli sbarrati, si è preoccupata e ha cercato una via d’uscita dal cimitero ormai chiuso.... Leggi il resto

Emilia-Romagna: funerali a prezzi calmierati: una soluzione che non funziona!

Sia consentito affrontare lo spinoso problema in termini abbastanza formali e giuridici.

135409479-649881e2-588a-4e23-916a-476f2086e725L’art. 16 comma 1 lett. b) D.P.R. 10 settembre 1990 n. 285 è stato implicitamente abrogato (fatta salva, forse, la fattispecie resuduale del trasporto necroscopico) in conseguenza dell’art. 1, comma 7-bis, terzo periodo, D.-L. 27 dicembre 2001, n. 392, convert. in L. 26 febbraio 2001, n. 26) che prevede come il traporto deldei defunti sia generalmente a pagamento, secondo una tariffa stabilita dall’autorità comunale (secondo il disposto dell’art.… ... Leggi il resto