Il disegno di legge C. 2655, già approvato in prima lettura dal Senato (A.S. 1184) e ora all’esame della Iª Commissione Affari Costituzionali della Camera, introduce una serie di norme che – pur collocate in un provvedimento generale di semplificazione amministrativa e digitale – avranno effetti diretti e strutturali sull’intera filiera cimiteriale e crematoria italiana.
La cremazione: servizio pubblico di interesse generale di rilevanza economica, non a rete
L’articolo 36 del DDL propone la revisione dell’articolo 1 della legge 30 marzo 2001, n. 130, qualificando la cremazione come servizio pubblico locale di interesse generale con una riallocazione delle competenze e una ridefinizione dei modelli di gestione, che dovranno conformarsi alle regole del D.Lgs. 23 dicembre 2022, n. 201 sui servizi pubblici locali.
La novità non sta tanto in questo (già era previsto che si conformasse a servizio pubblico locale) quanto al fatto che la regolazione del d.lgs. 201/2022 per i servizi a rete è attraverso Autorità specifiche (ad es. ARERA per gas, acqua, rifiuti, energia elettrica) e per quelli non a rete è il MIMIT, che ha già emanato specifici decreti attuativi, tra cui quelli per i servizi cimiteriali all’interno dei quali vi è la cremazione.
Per i Comuni nel cui cimitero demaniale si realizzano o sono presenti impianti di cremazione, la riforma implica:
- la determinazione tariffaria annuale non modificabile dal gestore, ma fissa sulla base del contratto di servizio in essere e del PEF a suo tempo presentato (pur sempre inferiore o eguale a quella massima stabilita e aggiornata coi criteri del decreto dal Ministero dell’interno di concerto con la salute) e per i nuovi affidamenti (ma anche per le gestioni in economia) in base ai costi efficienti di gestione e del piano di ammortamento del crematorio;
- la necessità di distinguere nettamente i flussi contabili, sia per costi che ricavi, del servizio di cremazione da quelli delle altre attività funebri e cimiteriali.
- Per gli affidamenti successivi all’entrata in vigore del d.lgs.vo 201/2022 l’obbligo di predisporre un Piano economico-finanziario (PEF) coerente con la durata dell’affidamento e con le linee guida ministeriali;
- l’applicazione di criteri di trasparenza, equilibrio economico-finanziario e remunerazione del capitale secondo la logica del Regulatory Asset Base (RAB);
Già era previsto il prossimo 19 novembre 2025 il corso organizzato da Euroact WEB srl “Tariffe cimiteriali e diritti di polizia mortuaria” con anche un focus sulle novità introdotte dal d.lgs.vo 201/2022.
Il corso è tenuto dall’ing. Daniele Fogli, esperto di normative funerarie, e in quella sede, vista la novità del DDL C. 2655, si affronterà anche una prima interpretazione dell’introduzione del nuovo sistema tariffario per la cremazione.
Informazioni sono reperibili cliccando: Tariffe cimiteriali e diritti di polizia mortuaria
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