La cremazione ha cambiato e cambierà ancor più i cimiteri

La cremazione ha cambiato e cambierà ancor più i cimiteri

Il ruolo del cimitero, nella maggior parte dei Paesi europei, è stato, per l’intero Ottocento e Novecento, di opera pubblica sanitaria. Di luogo in cui confinare e controllare i processi di decomposizione cadaverica. E, al tempo stesso, luogo di memoria collettiva di una popolazione, confronto continuo e visibile, pur se a debita distanza dai centri abitati, perché alla fine della vita c’è pur sempre la morte.
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L’attività funebre può essere un SIEG

L’attività funebre può essere un SIEG

A Sefit10, svoltosi a Roma il 15 dicembre 2017, uno degli argomenti che hanno destato maggiore interesse, tra i presenti, è stato quello della possibilità o meno di gestione pubblica di una impresa funebre.
Venivano evidenziate due distinte linee:
1.    L’attività funebre è attività libera, composta da una pluralità di forniture di beni e servizi, da rendere in regime di libero mercato;
2.    L’attività funebre può essere svolta anche dal settore pubblico, a certe condizioni.
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Una riforma che perde pezzi per strada

Una riforma che perde pezzi per strada

A Caserta, nel corso di SEFIT10 2016, l’anno passato, intervenne – tra gli altri – la re-latrice al Senato del provvedimento di riforma dei servizi funerari, senatrice Maturani, che spiegò ai presenti i motivi dei cambiamenti fatti in commissione sanità all’AS1611, a prima firma del Sen. Vaccari, tra i quali principalmente l’abbinamento di tre distinti PDL e quindi la necessità di contemperare diverse visioni politiche.
Il risultato, già allora, era la perdita di alcune delle principali innovazioni contenute nel cosiddetto DDL Vaccari:
1)    In primo luogo l’eliminazione del concetto di ATOC, cioè di consorzio obbligatorio di servizi cimiteriali su un bacino ottimale, a favore di una formula legislativa meno diretta.… ... Leggi il resto

Le feuilles mortes

Le feuilles mortes

Quest’anno, in Italia e non solo, il caldo (e l’umidità) hanno veramente picchiato duro! Sui media hanno continuato a martellarci con notizie che sembrerebbero confortare la tesi secondo cui questo livello di calore diventerà permanente nel tempo, anzi incrementerà. Colpa dell’effetto serra, dicono. Colpa del progresso, dicono.

Era pertanto da attendersi anche nel 2017 un alto livello di mortalità estivo, conseguente all’ondata di calore. Invece no. Perché?

È importante per chi gestisce una impresa funebre, un crematorio o un cimitero, ma anche per chi fabbrica bare, dimensionare il servizio (o la produzione, nel caso dei “cofanari”) considerando i picchi attesi di mortalità.... Leggi il resto

Gestione cimiteriale sovracomunale

Gestione cimiteriale sovracomunale

In un’Italia che sta faticosamente cercando di ridurre gli sprechi e al tempo stesso mantenere, se non migliorare, la qualità dei servizi, non ci si può sottrarre alla valutazione se sia ora di pensare al servizio cimiteriale come servizio di area vasta.
Cosa intendo con il termine “servizio di area vasta”? Vediamo insieme di analizzarne le caratteristiche.
La materia della gestione sovracomunale di un cimitero è trattata, con norme sostanzialmente arcaiche, nel D.P.R.… ... Leggi il resto

La ricostruzione cimiteriale post terremoto

La ricostruzione cimiteriale post terremoto


Mi è capitato di visionare alcuni video di cimiteri dopo il recente terremoto in Centro Italia. Video da terra e video da drone in volo.
Gli effetti del terremoto sono devastanti. Il motivo è che quei cimiteri sono costruiti spesso a mezza costa, talvolta fuori del paese sotto incombenti pareti rocciose, le quali in diverse occasioni sono franate.
Situazione profondamente diversa dal terremoto in pianura padana di pochi anni or sono, dove le condizioni orografiche hanno attenuato il pur forte impatto.
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In Italia siamo terribilmente indietro in ricerca e sviluppo

In Italia siamo terribilmente indietro in ricerca e sviluppo


La quasi totalità delle norme esistenti in vari Paesi del mondo si preoccupa di garantire che il trasporto funebre avvenga con garanzie per la igiene e sanità pubblica e per evitare, durante il tragitto, percolazioni dal cadavere.
Inoltre è importante che il cadavere sia opportunamente protetto all’interno dell’imballo utilizzato nel trasporto.
E, infine, quando sia possibile, è rilevante consentire a parenti di poter vedere il corpo, giunto a destinazione.
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Nuovo testo di riforma dei servizi funerari: luci per il funebre, ombre per il cimiteriale

Nuovo testo di riforma dei servizi funerari: luci per il funebre, ombre per il cimiteriale

Chi legge il testo unificato dalla relatrice, Sen.ce Giuseppina Maturani, degli AS447, AS1611 e AS2492 (si rimanda nell’area documentazione di questo numero della rivista), non può che riconoscere quanto esso sia frutto di una scelta di normalizzare in particolare il settore funebre italiano.
E le parole, tratte dalla relazione di accompagnamento, riportate qui di seguito, descrivono l’inequivoca scelta dei propugnatori della riforma di introdurre elementi di trasparenza, legalità e controllo nel settore funebre.
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Che sia la volta buona?

Che sia la volta buona?

È strano doverlo dire, ma sono scarsi gli studi sulle origini dell’impresario funebre in Italia. Per lo più ci si rifà all’esperienza di tre categorie: ai barbieri, che badavano a toelettare il volto del cadavere, ai falegnami, che provvedevano a mettere insieme le assi per costruire la bara, e, infine, ai concessionari di auto pubbliche, che in certe zone si interessarono pure della concessione del servizio di trasporto funebre a pagamento.

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La scommessa: cambiare la politica cimiteriale del Paese

La scommessa: cambiare la politica cimiteriale del Paese

Nei cimiteri del centro Nord (e in particolare nelle città) è ormai sotto gli occhi di tutti che stanno avvenendo cambiamenti epocali e duraturi, conseguenti a nuove domande di servizio che provengono dalla società italiana.
Cresce la scelta cremazionista (la cremazione ha superato il 20% medio in Italia, ma con zone del Paese con oltre i 2/3 delle scelte).
Cambiano costumi e tradizioni, accentuati dalla congiuntura economica: si comprano sempre meno loculi e tombe!

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Cimiteri beni comuni

Cimiteri beni comuni

Il cimitero è un bene pubblico o privato? E aggiungerei: il cimitero è configurabile come bene comune, com’è inteso oggidì?
Il comma 2 dell’art. 824 (1) del Codice Civile esplicitamente dice che i cimiteri comunali sono soggetti al regime giuridico del demanio pubblico, e quindi sono in primo luogo inalienabili, non usucapibili, fuori commercio, ai sensi dell’art. 823 C.C. comma 1, prima parte (2).
Il Codice Civile, approvato con Regio Decreto-Legge 16 marzo 1942, n.

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Controcorrente

Controcorrente

Da qualche tempo abito e lavoro in un piccolo paesino, di fianco all’argine del Po. Talvolta mi capita di passeggiare lungo l’argine e grande è stata la mia sorpresa nel constatare che in certe condizioni di vento la parte superficiale del grande fiume si increspa e sembra tornare verso monte.
Avete mai visto un fiume che corre dal mare verso il monte? Ecco questo è quello che in certe condizioni capita dalle mie parti. E cosa c’entra con il settore funerario?

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Tutela della privacy in ambito necroscopico, funebre e cimiteriale

Tutela della privacy in ambito necroscopico, funebre e cimiteriale

Sussistono in materia funebre e cimiteriale norme regolamentari statali, regionali e comunali.
Quelle statali sono contenute nel regolamento di polizia mortuaria, approvato con D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285.
Esse, spesso ampliate e dettagliate per l’applicazione dai regolamenti comunali, si occupano – ai fini identificativi – sostanzialmente di tre aspetti:
a) la sicurezza di identificazione di un defunto durante il trasporto e la possibilità di individuazione del luogo di sepoltura;
b) l’anagrafica dei defunti, cioè la registrazione dei dati in ingresso di un defunto (in qualunque stato si trovi, cioè cadavere, resto mortale, ossa, ceneri), le trasformazioni di stato cui è soggetto nel tempo (fino alla scheletrizzazione o alla cremazione), i trasferimenti interni al cimitero, le uscite dal cimitero;
c) il diritto all’utilizzo di una sepoltura da parte di un defunto, nonché gli obblighi manutentivi di un titolare di concessione cimiteriale (procedure note come catasto cimiteriale).

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Imprese funebri: è l’ora di scegliere

Imprese funebri: è l’ora di scegliere

Da un settore economico in sostanza inesistente dal Dopoguerra, e quindi in poco più di sessanta anni, in Italia la cura dei morti si è trasferita dal rapporto familiare e amicale a dei professionisti: le imprese funebri.
Da servizi propri sanitari e comunali, per motivazioni squisitamente igienico-sanitarie, e per molti versi in privativa comunale (deposito di osservazione, obitorio, trasporto funebre, registrazioni di stato civile) o della sanità (servizi mortuari di struttura sanitaria, vigilanza igienico sanitaria), con modalità di erogazioni basiche, o ancora in cui la Chiesa aveva un ruolo determinante (cerimonialità funebre), la società italiana si è decisamente avviata verso nuovi soggetti e modi di erogazione di questo servizio.

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Il virus della cimiterite privata

Il virus della cimiterite privata

La stagione invernale ha portato i primi acciacchi influenzali e tra questi si è diffuso anche un virus che potremmo scherzosamente definire di ‘cimiterite privata’.
Verona
Il virus ha colpito dapprima nelle zone del Veneto, precisamente a Verona dove la stampa ha riferito di progetti di realizzazione di un cimitero grattacielo privato (di oltre 30 piani).
Progetto, sembra, accolto favorevolmente da una parte del livello politico locale soprattutto perché consente di sopravvalutare la vendita di un terreno comunale per una cifra di almeno 10 volte superiore al suo valore di mercato e con effetti molto positivi nel brevissimo termine sulle casse comunali in perenne affanno.

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Cambio di programma

Cambio di programma

Direte, che razza di titolo è questo? Ebbene nei miei programmi vi era l’idea di dedicare questo editoriale a due fatti:

In questo trimestre cade il venticinquesimo anno di pubblicazioni di “questa” rivista, dapprima chiamatasi Antigone, edita dal Centro Studi Antigone, poi Nuova Antigone, edita da M&B Publishing, poi I Servizi Funerari, edita da Maggioli, testata infine acquistata da Euro.Act che è l’attuale editore. Era, infatti, l’anno 1989, quando uscì il primo numero di questo trimestrale, che mi ha visto contribuire con scritti o editoriali per tutto il periodo, ma che si deve riconoscere ha seguito per una generazione l’evoluzione di un settore bistrattato e dimenticato dai più.

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