Crisi energetica e climatica: i riflessi su crematori e cimiteri

Crisi energetica e climatica: i riflessi su crematori e cimiteri

Mentre si pensava di poter finalmente uscire dal tunnel della pandemia e dalla conseguente situazione emergenziale, per tornare ad una quotidianità – anche lavorativa – più o meno stabile e di una rassicurante normalità, ci si è accorti di dover invece affrontare nuove criticità, sia di tipo climatico che energetico.
Una serie di problemi di ordine politico ed economico, non prevedibili, ha rimesso come priorità essenziale una nuova e più mirata gestione delle risorse energetiche.
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Quesito pubblicato su ISF2021/Spec-e

Nel caso in cui una salma già portata al crematorio venga bloccata dalle Autorità (autopsie, ecc.) qual è la prassi da seguire? E quali sono (se ci sono) le leggi che regolamentano tutto l’iter?
Risposta:
È notorio, in caso di “morte violenta”, come emerga la titolarità dell’Ufficio della Procura della Repubblica presso il Tribunale territorialmente competente a rilasciare il nulla-osta al seppellimento.
Il nulla osta dell’Autorità giudiziaria è, in tali casi, condizione indispensabile per il perfezionamento da parte dell’ufficiale di stato civile del “permesso di seppellimento ex art.… ... Leggi il resto

Consiglio di Stato, Sez. IV, 3 gennaio 2022, n. 14

Consiglio di Stato, Sez. IV, 3 gennaio 2022, n. 14

Pubblicato il 03/01/2022
N. 00014/2022REG.PROV.COLL.
N. 06236/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Consiglio di Stato
in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 6236 del 2020, proposto dalla < omissis > S.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dagli avvocati Paolo Botasso ed Enrico Corsano, con domicilio eletto presso la Studio Grez ed Associati S.r.l.… ... Leggi il resto

TAR Lazio, Roma, Sez. II-bis, 24 luglio 2020, n. 8739

TAR Lazio, Roma, Sez. II-bis, 24 luglio 2020, n. 8739

MASSIMA
TAR Lazio, Roma, Sez. II-bis, 24 luglio 2020, n. 8739

Un impianto di cremazione non può essere assimilato ad un impianto d’incenerimento (art. 237 ter, comma 1, lett. b) del T. U. ambiente), stante la dignità che connota la persona umana in quanto tale anche successivamente alla fine della vita,per cui non può essere revocata in discussione l’incidenza che da un tale impianto deriva per il procedimento che lo stesso attua, di combustione termica con produzione di emissioni nell’aria, nel suolo ed in generale nell’ambiente circostante, tenuto anche conto delle modalità attraverso le quali si articola il relativo ciclo e dei materiali e reagenti utilizzati.… ... Leggi il resto

CoVid-19: forse, nulla sarà come prima.

L’anno 2020 è iniziato con l’epidemia, poi assurta ala rango di pandemia, denominata CoVid-19m causata dal SARS-CoV-2, che ha visto i primi focolai in Cina, per poi, molto velocemente, raggiungere gli altri Paesi, molti dei quali l’hanno affrontata in modo tra loro non uniforme, non uniformità favorita dal fatto che, trattandosi di un virus “nuovo”, mancavano tutte le informazioni che avrebbero potuto suggerire un comportamento o l’altro. Come noto, l’Italia è stata uno dei primi paesi ad intervenire sui viaggi da/per la Cina, poi ha adottato, con un crescendo di provvedimenti, una serie di restrizioni (inclusi i divieti di esequie e la chiusura dei cimiteri).… ... Leggi il resto

Consiglio di Stato, Sez. V, 2 aprile 2019, n. 2175

Consiglio di Stato, Sez. V, 2 aprile 2019, n. 2175
[Nota; Vedasi anche: Consiglio di Stato, Sez, V, 2 aprile 2019, n. 2176]

MASSIMA
Consiglio di Stato, Sez. V, 2 aprile 2019, n. 2175

Non risponde a coerenza l’assunto che l’attività di cremazione delle salme si sostanzi nell’esercizio di un’impresa liberamente esercitabile da chiunque e soggetta alle dinamiche del mercato, dato che si tratta invece di un servizio pubblico, amministrativamente regolato sulla base delle disposizioni della legge n.… ... Leggi il resto

Consiglio di Stato, Sez. V, 2 aprile 2019, n. 2176

Consiglio di Stato, Sez. V, 2 aprile 2019, n. 2176
[Nota; Vedasi anche: Consiglio di Stato, Sez, V, 2 aprile 2019, n. 2175]

MASSIMA
Consiglio di Stato, Sez. V, 2 aprile 2019, n. 2176

Secondo la giurisprudenza amministrativa prevalente la legittimazione ad agire contro provvedimenti di approvazione di progetti di opere ed impianti potenzialmente impattanti sul territorio, dal punto di vista ambientale, urbanistico e paesaggistico, non richiede una dimostrazione puntuale della concreta dannosità dell’impianto che, in quanto ancora da realizzare si tradurrebbe in una prova di carattere diabolico, ma anche soltanto una prospettazione plausibile delle ripercussioni negative (da ultimo in questo senso: Cons.… ... Leggi il resto

Consiglio di Stato, Sez. V, 27 marzo 2019, n. 2020

Consiglio di Stato, Sez. V, 27 marzo 2019, n. 2020

MASSIMA
Consiglio di Stato, Sez. V, 27 marzo 2019, n. 2020

La giurisprudenza amministrativa ha elaborato tre ipotesi in cui, in deroga al principio per cui la legittimazione ad impugnare atti di procedure di affidamento di contratti pubblici, postula necessariamente che ad esse si sia partecipato e cioè: laddove si contesti in radice l’indizione della gara; all’inverso, si contesti che una gara sia mancata; o si impugnino clausole immediatamente escludenti (cfr.:… ... Leggi il resto