Tutela della privacy in ambito necroscopico, funebre e cimiteriale

Tutela della privacy in ambito necroscopico, funebre e cimiteriale

Sussistono in materia funebre e cimiteriale norme regolamentari statali, regionali e comunali.
Quelle statali sono contenute nel regolamento di polizia mortuaria, approvato con D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285.
Esse, spesso ampliate e dettagliate per l’applicazione dai regolamenti comunali, si occupano – ai fini identificativi – sostanzialmente di tre aspetti:
a) la sicurezza di identificazione di un defunto durante il trasporto e la possibilità di individuazione del luogo di sepoltura;
b) l’anagrafica dei defunti, cioè la registrazione dei dati in ingresso di un defunto (in qualunque stato si trovi, cioè cadavere, resto mortale, ossa, ceneri), le trasformazioni di stato cui è soggetto nel tempo (fino alla scheletrizzazione o alla cremazione), i trasferimenti interni al cimitero, le uscite dal cimitero;
c) il diritto all’utilizzo di una sepoltura da parte di un defunto, nonché gli obblighi manutentivi di un titolare di concessione cimiteriale (procedure note come catasto cimiteriale).

... Leggi il resto

Imprese funebri: è l’ora di scegliere

Imprese funebri: è l’ora di scegliere

Da un settore economico in sostanza inesistente dal Dopoguerra, e quindi in poco più di sessanta anni, in Italia la cura dei morti si è trasferita dal rapporto familiare e amicale a dei professionisti: le imprese funebri.
Da servizi propri sanitari e comunali, per motivazioni squisitamente igienico-sanitarie, e per molti versi in privativa comunale (deposito di osservazione, obitorio, trasporto funebre, registrazioni di stato civile) o della sanità (servizi mortuari di struttura sanitaria, vigilanza igienico sanitaria), con modalità di erogazioni basiche, o ancora in cui la Chiesa aveva un ruolo determinante (cerimonialità funebre), la società italiana si è decisamente avviata verso nuovi soggetti e modi di erogazione di questo servizio.

... Leggi il resto

Il virus della cimiterite privata

Il virus della cimiterite privata

La stagione invernale ha portato i primi acciacchi influenzali e tra questi si è diffuso anche un virus che potremmo scherzosamente definire di ‘cimiterite privata’.
Verona
Il virus ha colpito dapprima nelle zone del Veneto, precisamente a Verona dove la stampa ha riferito di progetti di realizzazione di un cimitero grattacielo privato (di oltre 30 piani).
Progetto, sembra, accolto favorevolmente da una parte del livello politico locale soprattutto perché consente di sopravvalutare la vendita di un terreno comunale per una cifra di almeno 10 volte superiore al suo valore di mercato e con effetti molto positivi nel brevissimo termine sulle casse comunali in perenne affanno.

... Leggi il resto

Cambio di programma

Cambio di programma

Direte, che razza di titolo è questo? Ebbene nei miei programmi vi era l’idea di dedicare questo editoriale a due fatti:

In questo trimestre cade il venticinquesimo anno di pubblicazioni di “questa” rivista, dapprima chiamatasi Antigone, edita dal Centro Studi Antigone, poi Nuova Antigone, edita da M&B Publishing, poi I Servizi Funerari, edita da Maggioli, testata infine acquistata da Euro.Act che è l’attuale editore. Era, infatti, l’anno 1989, quando uscì il primo numero di questo trimestrale, che mi ha visto contribuire con scritti o editoriali per tutto il periodo, ma che si deve riconoscere ha seguito per una generazione l’evoluzione di un settore bistrattato e dimenticato dai più.

... Leggi il resto

Ambiti territoriali ottimali cimiteriali

Ambiti teritoriali ottimali cimiteriali

Secondo alcuni commentatori “il sistema cimiteriale italiano nell’ultimo mezzo secolo ha retto grazie a questo implicito patto tra amministrazione ed utenti: tu ti accontenti di servizi mediocri ed io mi impegno a non farti pagare nulla (come succedeva sino al 2000 per inumazione e cremazione) oppure a fissare una tariffa politica”.
Questo meccanismo non funziona più da poco più di una decina d’anni, cioè da quando i servizi cimiteriali sono divenuti ordinariamente a titolo oneroso, ma poi nell’ultimo triennio, con le politiche di spending review e con la grande crisi economica, il settore cimiteriale è entrato in una crisi sistemica e, onestamente, non sarà semplice uscirne se non vengono fatte scelte innovative.

... Leggi il resto

Responsabilità cercasi

Responsabilità cercasi

Con poche decine di righe, una norma nata per regolare il rapporto di debito e credito tra municipalizzate ed Enti Locali proprietari rischia di essere la killer application per il settore dei servizi pubblici locali e di consentire alle gestioni cimiteriali di voltare definitivamente pagina (calcolando gli effettivi costi di gestione).
Andiamo con ordine. Di quale norma si tratta?
Della Legge di stabilità 2014, L. 147/2013, che con la solita tecnica dell’articolo unico e centinaia di commi (necessaria per ottenere l’approvazione con la fiducia nel minor tempo possibile), dal comma 550 al comma 569, dice semplicemente questo:
– fine dei divieti di possedere quote societarie pubbliche da parte dei Comuni.

... Leggi il resto

Ridare i servizi pubblici locali ai legittimi proprietari

Ridare i servizi pubblici locali ai legittimi proprietari

Nel turbinio di norme che ha interessato i servizi pubblici locali negli ultimi 5 anni, il sistema dei servizi pubblici locali è sostanzialmente apparso passivo, sulla difensiva, quasi si sentisse senza più scopi per intervenire nella società. E quel che era peggio è sensazione diffusa che la proprietà comunale non creda più come in passato nel sistema dei servizi pubblici. Li vedesse quasi come un corpo estraneo e che, tutto sommato, è più interessante gestirne la vendita, piuttosto che favorirne l’efficienza ed economicità.

... Leggi il resto

Dalle Regioni allo Stato

Dalle Regioni allo Stato

In data 20 giugno 2013 è stata data risposta da parte del Supporto Giuridico in ambito di Sanità Pubblica e Veterinaria della Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali della Regione Emilia Romagna ad un quesito formulato dalla FENIOF. Il quesito verteva essenzialmente su due aspetti:
a) quando fosse lecito servirsi di lavoratori a chiamata;
b) come fare per quelle imprese funebri che, in assenza di personale formato secondo i crismi della Regione, si trovano a non avere inizialmente o a perdere successivamente i requisiti per svolgere l’attività funebre.

... Leggi il resto

Sempre più complicato far quadrare i conti cimiteriali

Sempre più complicato far quadrare i conti cimiteriali

È proprio vero che la fame (di tasse) aguzza l’ingegno! In Israele il quotidiano Yediot Ahronot ha anticipato che “il governo di Benyamin Netanyahu si accinge ad imporre tasse municipali anche alle tombe e ai loculi nei cimiteri. Gli eredi dei defunti saranno chiamati dal 2014 a pagare tasse annuali per ogni tomba di famiglia, anche se vecchia di decine di anni. Ad esempio, una tomba nel cimitero di Holon (una popolosa città a sud di Tel Aviv, dove il prezzo dei terreni è elevato) verrebbe tassata di 1200 shekel annuali, circa 240 euro.

... Leggi il resto

Dalla crisi economica può nascere un nuovo modo di fare l'impresario funebre?

Dalla crisi economica può nascere un nuovo modo di fare l’impresario funebre?

È noto che in Italia l’impresa funebre è per definizione quel soggetto che:
effettua, professionalmente e con finalità di lucro, un’attività di intermediazione a favore di terzi, con assunzione e trattazione di affari di altri, nel settore delle pompe funebri e con prestazione di servizi e cessione di beni in occasione di un funerale. Ordinariamente l’impresa svolge congiuntamente le seguenti tre attività:
– disbrigo pratiche amministrative inerenti il decesso;
– fornitura di articoli funebri in occasione del funerale;
– trasporto della salma dal luogo di decesso al luogo in cui viene “osservata”.

... Leggi il resto

Bestie funebri

Bestie funebri

Stavo pensando su quale delle notizie degli ultimi tempi fosse meritevole di essere approfondita nel consueto editoriale per questa rivista, ed ero indeciso se dedicarlo agli ultimi provvedimenti di un Governo tecnico che ha mostrato grandi limiti o alla situazione sempre più complicata del settore funerario, anche per la crisi economica generale, quando vedo la seguente notizia, che non può non passare inosservata:
A Rossano (Cosenza) imprese funebri si contendono i corpi di sei romeni, morti in un incidente stradal-ferroviario.

... Leggi il resto

Una ventata d’aria fresca nei cimiteri italiani

Una ventata d’aria fresca nei cimiteri italiani

Il marketing cimiteriale è un concetto particolarmente nuovo per il nostro Paese, anche se inconsapevolmente qualche cosa del genere molti gestori di cimiteri già lo fanno da tempo, quando vanno a ricercare i parenti dei defunti allo scadere di una concessione cimiteriale per richiedere il da farsi (mantenimento delle spoglie mortali da destinare a questa o altra tomba, rinnovo o meno della concessione).
Altrettanto sono tecniche di marketing la identificazione di diverse tipologie di tombe da offrire a nicchie di clientela (sia in funzione del prezzo, sia della quantità di posti, sia della collocazione della fila in alto o in basso, sia per la tipologia di spoglie mortali per cui si usa, ecc.).

... Leggi il resto

In salsa di rivoluzione

In salsa di rivoluzione

Le prime leggi a vietare le sepolture nelle chiese furono asburgiche, emanate nel 1743 dai sovrani di Austria-Ungheria, Maria Teresa e Francesco Stefano d’Asburgo-Lorena.
In Spagna nel 1787 Carlo III vietò le sepolture nelle chiese e ordinò di costruire cimiteri all’esterno delle città. Ma in quella che poi divenne l’Italia, vi erano già norme sui cimiteri nel Granducato di Toscana e nello Stato Piemontese. Contrariamente a quanto si crede sono proprio queste le norme sui cimiteri che influenzarono il sistema cimiteriale italiano.

... Leggi il resto

I servizi funerari italiani verso il mercato

I servizi funerari italiani verso il mercato

Al momento in cui scriviamo queste note è appena stato approvato al Senato il decreto legge sulle liberalizzazioni (D.L. 1/2012). Presumiamo nel passaggio alla Camera non venga modificato sia l’articolo 25, che riguarda i servizi pubblici locali, che l’articolo 1 il quale si riferisce alle attività economiche. E così il quadro di riferimento del mercato funerario cambierà profondamente.
Si ricorda che il testo governativo dell’articolo 25 del D.L. 1/2012, richiedeva per ogni tipologia di servizio pubblico locale avente rilevanza economica l’obbligo di sua organizzazione dal 1° luglio 2012 (a cura della Regione) in ATO (ambiti territoriali ottimali) almeno provinciali.

... Leggi il resto

È crisi: o ci si salva tutti insieme o non ci si salva

È crisi: o ci si salva tutti insieme o non ci si salva

Come era prevedibile, dai dati provvisori desunti da colloqui con taluni responsabili di crematori italiani, la cremazione è in netta crescita. Non il solito trend, ma il raddoppio almeno dello stesso. Se verranno confermate le sensazioni che stiamo raccogliendo in questi giorni, la cremazione nel 2011 supererà le 80.000 unità, con una incidenza percentuale ormai prossima al 14%. Dopo Gran Bretagna, Germania, Francia e Cekia, vengono ora la Spagna e l’Italia, appaiate in termini di numerosità di cremazioni annue.

... Leggi il resto

Una lezione di vita

Una lezione di vita

Qualche sera fa ero, con conoscenti, ad una sagra. Al mio tavolo stavano una dozzina di persone, pensionate, alcune che conoscevo da tempo, altre solo di vista. Una delle persone che conoscevo da più tempo, si è rivolta a me, all’inizio della cena, dicendo se ricordavo XY: era deceduto; aveva scelto di farsi cremare. E con naturalezza, ricordandosi della mia esperienza lavorativa, mi chiede subito quanto può costare un funerale con cremazione: più o meno di uno con sepoltura tradizionale?

... Leggi il resto