Nella magnifica città di Venezia, accolti da una splendida organizzazione dei padroni di casa Veritas spa, e dalla presenza di numerosi associati, il 28/11/2025 ha avuto luogo la 30 edizione di Sefit10.
Dopo l’apertura dei lavori e i saluti (Annamaria Barrile direttore generale Utilitalia, Adriano Fontanel Veritas, Valeria Leotta SEFIT Utilitalia) è stata la volta dei relatori, esperti del settore funerario e associati con gestioni differenti (dall’affidamento in house a operatori privati), che si sono confrontati sugli ultimi decreti adottati dal MIMIT contenenti gli schemi di bando e di contratto tipo per l’affidamento dei servizi pubblici locali non a rete, tra i quali rientrano espressamente i servizi cimiteriali e l’illuminazione elettrica votiva.
L’adozione di tali atti, unitamente ai precedenti decreti sull’elaborazione del PEF e sugli indici di qualità, sono stati l’occasione per un vivo confronto tra operatori su quello che sono oggi i servizi funerari e sulla loro evoluzione davanti l’autorevole presenza di ANCI.
Partendo quindi da quello che sono gli odierni servizi cimiteriali, è evidente che non possono più essere ridotti a mere attività igienico-sanitarie: basta considerare il grado di industrializzazione che hanno raggiunto, la complessità della gestione cimiteriale e la richiesta di investimento in opere infrastrutturali del settore.
E gli atti del MIMIT sembrano cogliere appieno questo cambiamento fornendo pratici strumenti per pianificare e gestire la “vita” di un cimitero.
Come ben rappresentato da Daniele Fogli, il TUSPL e gli atti ministeriali chiedono infatti di fare un salto di qualità: dare numeri ai servizi, definire costi, standard, tempi, qualità, e collegare tutto a tariffe e contratti trasparenti.
Il cuore della gestione è rappresentato dal PEF che deve spiegare quanta domanda si prevede nei prossimi anni, il dimensionamento del personale, gli investimenti che servono e come garantire l’equilibrio economico-finanziario nel tempo.
Gli schemi di bando e contratto introdotti dal MIMIT spingono poi verso gare aperte, basate sull’offerta economicamente più vantaggiosa, con limiti economici chiari per evitare ribassi irrealistici.
Tre gli aspetti chiave, come ribadito da Sereno Scolaro:
- Accessibilità universale ai servizi cimiteriali: l’aspetto imprenditoriale dei servizi cimiteriali (sono servizi pubblici locali a rilevanza economica) e la logica economica della loro sostenibilità finanziaria devono sposarsi con la loro anima pubblica, vale a dire l’obbligo di garantire l’accesso universale alla sepoltura: solo così potrà essere rispettato l’interesse pubblico alla sepoltura dignitosa per tutti
- Sostenibilità economica del servizio: il servizio è sostenibile quando può funzionare nel tempo garantendo qualità, continuità e sicurezza senza andare in perdita e senza generare debiti che qualcuno dovrà ripianare più avanti. In altre parole, è la capacità del servizio di reggersi economicamente senza compromettere: il bilancio del Comune, la qualità dei servizi offerti, le condizioni di lavoro degli operatori, la manutenzione del patrimonio demaniale, gli investimenti necessari per il futuro
- Frammentazione amministrativa e operativa: in Italia ci sono circa 8.000 comuni, molti piccolissimi, e si contano circa 16.000 cimiteri. Tale frammentazione rende impossibile garantire omogeneità, qualità, economie di scala e servizi sostenibili. Solo pochissimi comuni dispongono di risorse derivanti dalla gestione dei crematori e dunque la maggioranza non può sostenere i costi da sola.
I corposi interventi dei relatori, magistralmente guidati da Joseph Tassone, hanno sviluppato queste riflessioni, calandole anche nella propria realtà operativa:
dall’indispensabile strumento del PEF con attenzione alla sua redazione (Michele Marinello, Altair Funecap), all’appalto sostenibile come opportunità per offrire servizi integrati unitamente all’auspicata prospettiva di superare la pericolosa frammentarietà che rende inefficiente il servizio (Cristiana Bellintani Dugoni); dall’aggregazione di più comuni (Cristiano Perin, Contarina) alle strategie di sostenibilità economica del servizio cimiteriale nel caso dell’affidamento in house providing (Adriano Fontanel, Veritas).
Riflessioni ed argomentazioni sugli odierni servizi cimiteriali e sulle possibili evoluzioni future che sono state condivise dall’Assessore al bilancio del comune di Napoli Pier Paolo Baretta, delegato ANCI.
I servizi cimiteriali non possono prescindere da un’organizzazione efficiente per garantirne la sostenibilità economica ma anche la qualità in modo da offrire sepolture dignitose a tutti; i cimiteri fanno parte delle nostre città come luoghi di memoria ma anche come luoghi di servizi e quindi ben rientrerebbero nel processo odierno di riqualificazione urbana.
Anche quest’anno un SEFIT10 molto denso e che apre a prospettive di future attività federali.
I sevizi cimiteriali riflettono un grande cambiamento in atto, a livello gestionale, culturale ed urbanistico, e SEFIT, auspicando nella preziosa collaborazione di ANCI, ha l’ambizione di guidare questo processo evolutivo che necessita di una profonda visione e di interventi normativi innovativi e di aggiornamento di alcune norme ormai troppo risalenti.
Per la costruzione di una visione il più possibile completa sui servizi cimiteriali, passatemi l’espressione, “visti dall’alto e dal basso”, resta fondamentale l’apporto di associati ed esperti che contribuiscono ad arricchire l’associazione e il settore con valutazioni e proposte di sicuro interesse per il Paese.
Di norma la risposta al quesito è data entro 3 giorni lavorativi.
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