Un salto nel … vuoto

In plurime occasioni è stato sostenuto che il tasso di crescita dell’accesso alla pratica funeraria della cremazione abbia alterato le tipologie delle “domande” in ambito cimiteriale, alterando impostazioni fortemente risalenti.
Si tratta di fenomeni complessi che non possono essere fatti oggetto di computo (previsione, ecc.) unicamente assumendo il parametro della mortalità, parametro che risulta perfino fuorviante, occorrendo tenere conto di ben altro.
Non solo mutano i rapporti tra inumazione e tumulazione (che hanno elemento comune la mortalità ed elemento di differenziazione il fatto che la prima richiede superfici e la seconda volumi), ma anche per il fatto che, intervenuta la cremazione, le destinazioni delle ceneri vedono una domanda di spazi cimiteriali stimabile, e stimata, sui 2/3 delle cremazioni eseguite, mentre per la parte residua si possono avere o la dispersione delle ceneri oppure l’affidamento ai familiari delle urne cinerarie (che, prima o poi, in tempi non definibili, né prevedibili, dovrebbero riproporre una qualche domanda cimiteriale, fosse pure l’uso del cinerario comune).… ... Leggi il resto