Marie Curie: una sepoltura che resterà radioattiva ancora per decenni

Marie Curie, nota ai più come la “madre della fisica moderna”, fu l’unica donna a vincere un premio Nobel in due campi – la fisica e la chimica.
Oltre agli studi effettuati sull’uranio, scoprì insieme al marito Pierre Curie anche un nuovo elemento radioattivo, chiamato polonio, proprio in onore del suo paese natale, la Polonia.
Il sito Science Alert ha indicato come la sua morte – per anemia aplastica – una rara condizione sicuramente imputabile agli alti livelli di esposizione agli elementi radioattivi scoperti e studiati, abbia creato una singolare condizione per la visita dei suoi effetti e manoscritti originali, nonchè per la sepoltura delle sue spoglie.
Tutti i visitatori sono infatti obbligati ad indossare indumenti protettivi ed a firmare una rinuncia di responsabilità, in quanto tutti gli oggetti e gli scritti raccolti per documentare le sue ricerche, sono ancora altamente radioattivi dopo 100 anni e lo saranno per molti altri decenni ancora. I quaderni di laboratorio vengono ancora conservati nella Bibliotheque National di Parigi, all’interno di scatole foderate di piombo.
Analogamente le sue spoglie mortali – altrettanto radioattive – sono state riposte in una bara con un rivestimento di circa 2,50 cm di piombo e sepolte, insieme al marito, nel Panthéon di Parigi. Anche in questo caso, la radioattività non si estinguerà prima dei prossimi 1000 anni.

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