Cassazione civile, Sez. Unite, 4 luglio 1989, n. 3203

Norme correlate:
Art 5 Legge n. 1034/1971

Massima:
Cassazione civile, Sez. Unite, 4 luglio 1989, n. 3203
Qualora il comune, al fine di provvedere all’illuminazione votiva di cimitero municipale, si avvalga di un privato, sostituendolo a sé nella titolarità e gestione delle relative attività, il rapporto, ancorché stipulato in forma contrattuale, integra concessione di pubblico servizio. Pertanto con riguardo alla controversia promossa da detto privato contro il comune, in via principale, per contestare la revoca della concessione e far valere pretese patrimoniali discendenti dall’eventuale riconoscimento della persistenza di essa, nonché, in via subordinata, per ottenere il pagamento di indennizzi e corrispettivi in caso di cessazione del rapporto, deve essere affermata la giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo e la giurisdizione del giudice ordinario, rispettivamente, sulla prima e sulla seconda di dette domande, in applicazione dell’art.… ... Leggi il resto

Consiglio di Stato, Sez. V, 30 settembre 1988, n. 525

Norme correlate:
Capo 10 Decreto Presidente Repubblica n. 285/1990

Massima:
Consiglio di Stato, Sez. V, 30 settembre 1988, n. 525
L’art. 53 D.P.R. 21 ottobre 1975 n. 803 non prevede cause d’incompatibilità, per motivi di parentela o di affinità, fra sindaco e ufficiale sanitario (nella specie affini di primo grado in quanto suocero e genero) nella loro partecipazione “ragione numeris” alla commissione per i cimiteri.… ... Leggi il resto

Cassazione civile, Sez. Unite, 27 luglio 1988, n. 4760

Norme correlate:
Art 824 Regio Decreto n. 262/1942
Art 5 Legge n. 1034/1971

Riferimenti:
Cassazione civile, Sez. Unite, 27 luglio 1988, n. 4760
La concessione da parte del comune di aree o porzioni di edificio in un cimitero pubblico configura concessione amministrativa di beni soggetti al regime demaniale, indipendentemente dall’eventuale irrevocabilità o perpetuità del diritto al sepolcro. Pertanto, le controversie inerenti ad atti o provvedimenti relativi a tale concessione, che non attengono all’aspetto patrimoniale del rapporto, rientrano nella giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo, ai sensi dell’art.… ... Leggi il resto

Cassazione civile, Sez. I, 16 febbraio 1988, n. 1672

Norme correlate:
Capo 18 Decreto Presidente Repubblica n. 285/1990

Riferimenti: Dir.eccl.1988; II; 187

Massima:
Cassazione civile, Sez. I, 16 febbraio 1988, n. 1672
Lo “ius sepulchri”, cioè il diritto alla tumulazione (autonomo e distinto rispetto al diritto reale sul manufatto funerario o sui materiali che lo compongono), deve presumersi di carattere non ereditario, ma familiare, in difetto di specifica diversa volontà del fondatore, e quindi considerarsi sottratto a possibilità di divisione o trasmissione a terzi non legati “iure sanguinis” al fondatore medesimo, mentre resta in proposito irrilevante la eventuale cedibilità prevista nel regolamento o nell’atto di concessione comunale.… ... Leggi il resto

Cassazione civile, 11 dicembre 1987, n. 9168

Norme correlate:
Capo 18 Decreto Presidente Repubblica n. 285/1990

Massima:
Cassazione civile, 11 dicembre 1987, n. 9168
Il diritto del coniuge rimasto in vita a traslare la salma del coniuge defunto dal luogo di sepoltura ad altro sepolcro, che è limitato solo da diversa volontà del defunto, non è in contrasto con la pietas verso i defunti, perché la coscienza collettiva cui tale sentimento fa riferimento, non recepisce negativamente, né disapprova la traslazione dei resti mortali per un seppellimento ritenuto ragionevolmente più idoneo e conveniente da detto coniuge superstite e dagli altri aventi diritto.… ... Leggi il resto

Cassazione civile, Sez. I, 16 marzo 1987, n. 2685

Norme correlate:
Capo 10 Decreto Presidente Repubblica n. 285/1990
Art 338 Regio Decreto n. 1265/1934

Massima:
Cassazione civile, Sez. I, 16 marzo 1987, n. 2685
Ai fini dell’indennità di espropriazione, un terreno posto nella fascia di rispetto di un cimitero può essere valutato in misura superiore a quella dei suoli agricoli, quando la zona sia inclusa nel perimetro urbano del comune di appartenenza, siano state frequentemente rilasciate costruzioni in deroga e per terreni analoghi risultino essere stati pagati prezzi non corrispondenti ad una sua destinazione agricola, considerato anche che il suolo può avere utilizzazioni diverse sia da quella agricola che da quella edificatoria (come parcheggio o giardino).… ... Leggi il resto

Cassazione civile, Sez. I, 25 febbraio 1987, n. 1988

Norme correlate:
Capo 10 Decreto Presidente Repubblica n. 285/1990
Art 338 Regio Decreto n. 1265/1934

Massima:
Cassazione civile, Sez. I, 25 febbraio 1987, n. 1988
Poiché l’art. 338 del R.D. 27 luglio 1934 n. 1265 (t.u. leggi sanitarie) vieta di costruire o ampliare costruzioni nell’area di rispetto dei cimiteri ma non preclude altre diverse forme di utilizzazione dei terreni che si trovino in quella fascia, ai fini della determinazione dell’indennità di esproprio, un terreno compreso in tale zona di rispetto, non deve necessariamente essere valutato in termini di suolo agricolo, potendo il suo valore, quando ne ricorrano le condizioni, mutare in conseguenza di una possibile destinazione a scopi turistici (es.,… ... Leggi il resto

Cassazione civile, Sez. III, 21 gennaio 1987, n. 526

Norme correlate:
Capo 09 Decreto Presidente Repubblica n. 285/1990
Art 2051 Regio Decreto n. 262/1942

Riferimenti: Foro it.1987, I, 786

Massima:
Cassazione civile, Sez. III, 21 gennaio 1987, n. 526
Poiché la discrezionalità della pubblica amministrazione, nella vigilanza e nel controllo dei beni demaniali, è delimitata dal principio neminem laedere, è configurabile la responsabilità della p.a. a norma dell’art. 2051 c.c. per il danno cagionato al privato da un bene demaniale atteso che questo essendo nella custodia dell’amministrazione medesima, rientra nel suo potere di vigilanza e controllo, il cui mancato o negligente esercizio, presunto dall’art.… ... Leggi il resto

TAR Sicilia, Sez. II, 26 novembre 1986, n. 349

Norme correlate:
Art 823 Regio Decreto n. 262/1942

Massima:
TAR Sicilia, Sez. II, 26 novembre 1986, n. 349
Il pubblico Demanio è costituito da quei beni che servono al raggiungimento dei fini pubblici nel modo più diretto sicché, per impedire che vengano distratti dalla loro destinazione, l’art. 823 c.c. li ha assoggettati al regime della inalienabilità; detti beni, pertanto, non possono formare oggetto di negozi giuridici privati, traslativi ovvero costitutivi di diritti reali, altrimenti nulli per mancanza di oggetto idoneo, e sono incapaci di essere oggetto di possesso.… ... Leggi il resto

Cassazione civile, Sez. lav., 5 novembre 1986, n. 6470

Norme correlate:
Art 2070 Regio Decreto n. 262/1942

Riferimenti:
Cassazione civile, Sez. lav., 5 novembre 1986, n. 6470
Il principio costituzionale della libertà sindacale non esclude che l’appartenenza ad una determinata categoria professionale, ai fini dell’applicazione di un contratto collettivo post-corporativo, debba pur sempre essere condizionata all’attività effettiva esercitata dall’imprenditore, il quale non può, con l’arbitraria contemporanea iscrizione anche ad altre associazioni ed attraverso la ricezione di altri contratti collettivi, pretendere di sottoporre i rapporti di lavoro costituiti con taluni suoi dipendenti a regolamentazioni diverse e meno favorevoli, atteso che il criterio fissato dall’art.… ... Leggi il resto

Pretura, Roma, 9 agosto 1986 [1]

Riferimenti: Dir. eccl. 1988, II,628.

Massima:
Pretura, Roma, 9 agosto 1986
Il “Tempio nazionale del perpetuo suffragio per i caduti in guerra” sito in Roma ed annesso alla chiesa parrocchiale dei “Sette Santi fondatori” è al pari di quest’ultima un edificio di culto a tutti gli effetti giuridici, con la conseguenza per cui il giudice statuale è carente di giurisdizione in ordine alla pretesa di colui il quale chiede la condanna dei responsabili della cripta ad esporre nella medesima una lapide (nella specie, del Grande Ammiraglio Karl Donitz), per la quale sarebbe stata accettata la commissione, non esposta per la sopravvenuta opposizione dell’autorità ecclesiastica.… ... Leggi il resto

Cassazione civile, Sez. Unite, 12 marzo 1986, n. 1666

Norme correlate:
Art 822 Regio Decreto n. 262/1942
Art 824 Regio Decreto n. 262/1942
Art 1145 Regio Decreto n. 262/1942
Art 1168 Regio Decreto n. 262/1942

Massima:
Cassazione civile, Sez. Unite, 12 marzo 1986, n. 1666
L’esperibilità davanti al giudice ordinario, nei rapporti fra privati, di azione di reintegrazione nel possesso di un immobile non resta esclusa dall’eventuale assoggettamento del bene al regime del demanio pubblico (nella specie, sotto il profilo della sua appartenenza a cimitero comunale), atteso che l’art.… ... Leggi il resto

Cassazione civile, Sez. lav., 7 marzo 1986, n. 1531

Norme correlate:
Art 2094 Regio Decreto n. 262/1942
Art 2222 Regio Decreto n. 262/1942

Massima:
Cassazione civile, Sez. lav., 7 marzo 1986, n. 1531
Il criterio di differenziazione tra lavoro autonomo e lavoro subordinato risiede nel fatto che nel primo oggetto della prestazione è il risultato di un’attività organizzata che il prestatore d’opera si impegna a fornire con i mezzi che ritiene più opportuni; mentre nel secondo è la prestazione delle energie lavorative che il prestatore d’opera pone a disposizione del datore di lavoro ed effettua sotto le direttive, la vigilanza e il controllo di quest’ultimo nell’ambito dell’organizzazione dell’impresa.… ... Leggi il resto

Cassazione civile, Sez. II, 5 marzo 1986, n. 1388

Norme correlate:
Art 1145 Regio Decreto n. 262/1942

Massima:
Cassazione civile, Sez. II, 5 marzo 1986, n. 1388
A norma dell’art. 1145, l° comma, c.c., il possesso dei beni appartenenti al demanio dello Stato e di quelli appartenenti alle province ed ai comuni e soggetti al regime dei beni demaniali, è tutelata, in via eccezionale e per ragioni di ordine pubblico, nei rapporti tra privati, con l’azione di spoglio (art. 1145, 2° comma c.c.) quando sui beni stessi si esplichino atti di godimento analoghi a quelli che si eserciterebbero su cose di pertinenza esclusiva, mentre l’azione di manutenzione è consentita soltanto se si tratta di esercizio di facoltà le quali possono formare oggetto di concessione da parte della P.A.… ... Leggi il resto

Cassazione civile, Sez. Unite, 24 febbraio 1986, n. 1101

Norme correlate:
Capo 19 Decreto Presidente Repubblica n. 285/1990
Art 5 Legge n. 1034/1971

Massima:
Cassazione civile, Sez. Unite, 24 febbraio 1986, n. 1101
Qualora il proprietario di un cimitero particolare (nella specie, cimitero di Torino della Comunità israelitica di Vercelli), deducendo l’inosservanza da parte della costruzione del vicino delle norme di urbanistica ed igiene, chieda l’annullamento della licenza comunale in base alla quale la costruzione medesima è stata realizzata, la relativa domanda, in quanto si traduce nella denuncia di non conformità del provvedimento amministrativo a norme cosiddette di azione, dettate a tutela di esigenze generali, e si ricollega quindi ad una posizione di mero interesse legittimo, spetta alla giurisdizione del giudice amministrativo, non a quella del giudice ordinario, mentre resta in proposito irrilevante che il suddetto cimitero abbia carattere privato, e che quindi l’indicata inosservanza possa incidere anche sul rapporto privatistico di vicinato, dato che la domanda stessa non investe tale rapporto privatistico ma solo quello pubblicistico con l’autorità comunale.… ... Leggi il resto