TAR Piemonte, 23 luglio 1980, n. 672 [2]

Norme correlate:
Capo 18 Decreto Presidente Repubblica n. 285/1990
Art 824 Regio Decreto n. 262/1942
Art 5 Legge n. 1034/1971

Massima:
TAR Piemonte, 23 luglio 1980, n. 672
A norma dell’art. 5 l. 6 dicembre 1971 n. 1034 la concessione di un’area demaniale (nella specie cimiteriale) rientra nella giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo che può conoscere indifferentemente sia degli interessi legittimi che dei diritti soggettivi.… ... Leggi il resto

TAR Puglia, 29 settembre 1978, n. 607 [2]

Norme correlate:
Capo 18 Decreto Presidente Repubblica n. 285/1990

Riferimenti: Foro amm. 1979, I, 1581 (s.m)

Massima:
TAR Puglia, 29 settembre 1978, n. 607
A norma dell’art. 86 reg. polizia mortuaria, approvato con R.D. 21 dicembre 1942 n. 1880, il comune ha l’obbligo di un’espressa pronuncia in merito alla richiesta di concessione di una zona cimiteriale; pertanto in caso di omessa pronuncia, la domanda deve ritenersi ancora valida, se non revocata.… ... Leggi il resto

TAR Puglia, 29 settembre 1978, n. 607 [1]

Norme correlate:
Capo 18 Decreto Presidente Repubblica n. 285/1990

Riferimenti: Foro amm. 1979, I, 1581(s.m)

Massima:
TAR Puglia, 29 settembre 1978, n. 607
Nel caso in cui l’interessato abbia richiesto la concessione in uso perpetuo di una zona, di terreno cimiteriale indicata specificamente o l’assegnazione di un’altra zona disponibile, non osta all’accoglimento dell’istanza l’indisponibilità dei lotti indicati.… ... Leggi il resto

Consiglio di giustizia amministrativa, Sicilia, 27 giugno 1978, n. 140

Norme correlate:
Capo 18 Decreto Presidente Repubblica n. 285/1990

Riferimenti:
Consiglio di giustizia amministrativa, Sicilia, 27 giugno 1978, n. 140
Il mero accertamento della trasgressione degli obblighi del titolare della concessione di un’area cimiteriale non comporta “ipso iure” l’estinzione del rapporto, essendo necessario che la pubblica amministrazione valuti se, avuto riguardo al complesso delle circostanze in cui l’inadempienza si è verificata, sia opportuno o no il mantenimento del rapporto stesso, dal punto di vista dell’interesse pubblico.… ... Leggi il resto

Pretura, Firenze, 29 novembre 1977

Norme correlate:
Capo 18 di Decreto Presidente Repubblica n. 285/1990

Riferimenti: Gius. merito 1979, 53

Massima:
Pretura, Firenze, 29 novembre 1977
E’ tutelabile in via d’urgenza con la procedura prevista dall’art. 700 c.p.c., il diritto dell’erede testamentario a far seppellire il defunto nel cimitero della città ove egli visse e morì, in esecuzione della intenzione da lui manifestata in vita, nei confronti dei parenti che intendono, invece trasferire la salma nel luogo di origine della famiglia.… ... Leggi il resto

Cassazione civile, Sez. I, 4 agosto 1977, n. 3482

Norme correlate:
Capo 10 Decreto Presidente Repubblica n. 285/1990
Art 338 Regio Decreto n. 1265/1934

Riferimenti: Riv. amm. R.I.1978, 332

Massima:
Cassazione civile, Sez. I, 4 agosto 1977, n. 3482
Il divieto di costruire entro il perimetro di duecento metri da un cimitero, posto dall’art. 338 T.U. delle leggi sanitarie (R.D. 27 luglio 1934 n. 1265), non può trovare deroghe di fatto, ma può essere eliminato solo in forza di regolare procedura amministrativa (delibera del prefetto, su richiesta del consiglio comunale e conforme parere del consiglio sanitario provinciale); pertanto, al fine della determinazione dell’indennità espropriativa, un terreno compreso nell’indicata zona di rispetto non è qualificabile come edificatorio sulla sola base della circostanza che nella zona medesima esistano costruzioni illegittimamente realizzate.… ... Leggi il resto

Corte dei Conti, Sez. II, 30 maggio 1977, n. 113

Riferimenti: Riv. corte conti 1978, 80 (s.m.)

Massima:
Corte dei Conti, Sez. II, 30 maggio 1977, n. 113
Del danno per l’erario conseguente al mancato compimento delle operazioni di esproprio entro il biennio dell’occupazione di un suolo destinato all’impianto di cimitero militare rispondono i funzionari del genio civile cui compete istituzionalmente la procedura espropriativa, non concernendo la suddetta causa del danno la disposizione del D.L.C.P.S. 29 ottobre 1947 n. 1354 secondo cui al Ministero lavori pubblici spetta la gestione amministrativa ed all’Ufficio del Genio Civile la gestione tecnica dell’impianto dei cimiteri di guerra.… ... Leggi il resto

Pretura, Roma, 9 agosto 1986 [11]

Riferimenti: Dir. eccl. 1988, II, 628.

Massima:
Pretura, Roma, 9 agosto 1986
Il “Tempio nazionale del perpetuo suffragio per i caduti in guerra” sito in Roma ed annesso alla chiesa parrocchiale dei “Sette Santi fondatori” è al pari di quest’ultima un edificio di culto a tutti gli effetti giuridici, con la conseguenza per cui il giudice statuale è carente di giurisdizione in ordine alla pretesa di colui il quale chiede la condanna dei responsabili della cripta ad esporre nella medesima una lapide (nella specie, del Grande Ammiraglio Karl Donitz), per la quale sarebbe stata accettata la commissione, non esposta per la sopravvenuta opposizione dell’autorità ecclesiastica.… ... Leggi il resto

Cassazione civile, Sez. I, 13 maggio 1969, n. 1627 [1]

Norme correlate:
Capo 18 Decreto Presidente Repubblica n. 285/1990

Massima:
Cassazione civile, Sez. I, 13 maggio 1969, n. 1627
Il beneficiario di una concessione di area cimiteriale, il quale, per effettuare i lavori di costruzione di una cappella gentilizia debba necessariamente procedere alla parziale demolizione del muro di recinzione del cimitero, pur essendo investito, oltre che dalla facoltà di erigere la tomba, anche di quella, connessa e strumentale, di demolire la parte del muro di cinta impediente od ostacolante i lavori di costruzione, non può peraltro procedere alla demolizione in misura eccedente tale necessità senza con ciò incorrere in un comportamento che – travalicando i limiti imposti da principi di correttezza e di lealtà che governano la fase di esecuzione di tutti i rapporti giuridici – integra una inadempienza giuridicamente rilevante, tale da legittimare la dichiarazione di decadenza dalla concessione-contratto.… ... Leggi il resto

Cassazione civile, Sez. I, 13 maggio 1969, n. 1627 [2]

Norme correlate:
Capo 18 Decreto Presidente Repubblica n. 285/1990

Massima:
Cassazione civile, Sez. I, 13 maggio 1969, n. 1627
Il cadavere, anche se è da classificare tra le cose extra commercium, in virtù della tutela che la legge accorda al sentimento etico-sociale della pietà per i defunti può, tuttavia, costituire oggetto di diritti e, in particolare del diritto di disposizione da parte del de cuius per ciò che attente alla destinazione della salma. Tale diritto rientra tra quelli sulla personalità, per loro natura assoluti ed intrasmissibili mediante le forme ordinarie che disciplinano il trapasso del patrimonio.… ... Leggi il resto

Cassazione penale, 7 ottobre 1964, n. 2576

Massima:
Cassazione penale, 7 ottobre 1964, n. 2576
L’art. 18 del R.D. 12 dicembre 1942, n. 1880, ne prescrivere che le rimesse dei carri funebri devono essere ubicate in località appartata, fuori dell’abitato, vieta di tenere simili rimesse entro il centro abitato, e la sua violazione – penalmente sanzionata ai sensi dell’art. 358 T.U. 27 luglio 1934, n. 1265 – configura un reato permanente; invero, col mantenere la rimessa di carri funebri in località ove la legge non consente che sia ubicata, l’agente pone in essere una attività che protrae, oltre il momento nel quale il reato si è perfezionato in tutti i suoi elementi costitutivi, la violazione della norma e dell’interesse che questa tutela, determinando così una persistenza nella consumazione dell’illecito.… ... Leggi il resto

Corte di appello, Trieste, 9 gennaio 1962

Norme correlate:
Capo 18 Decreto Presidente Repubblica n. 285/1990

Massima:
Corte di appello, Trieste, 9 gennaio 1962
Dall’obbligo imposto al concessionario di una area cimiteriale di costruire la tomba a una determinata distanza da quella confinante, non sorge un diritto soggettivo a favore del proprietario di quest’ultima: pertanto in caso di violazione del limite di distanza, egli non può convenire in giudizio il concessionario per costringerlo al rispetto del limite medesimo.… ... Leggi il resto

Consiglio di Stato, Sez. I, 24 maggio 1948, n. 502

Norme correlate:
Art 340 Regio Decreto n. 1265/1934

Massima:
Consiglio di Stato, Sez. I, 24 maggio 1948, n. 502
La regola stabilita dall’art. 340 della legge sanitaria, sulla obbligatorietà di seppellire i cadaveri nei cimiteri, ha carattere generale ed assoluto e ad essa non può derogarsi se non per esplicita disposizione di legge. È quindi da ripudiarsi il principio già accolto dal Consiglio di Stato nel parere 1772 del 23 settembre 1896 secondo il quale i resti mortali dei deceduti da oltre un decennio possono equipararsi, per il trasporto e la conservazione, ai residui della cremazione.… ... Leggi il resto