In numerose situazioni afferenti alla gestione cimiteriale può rendersi necessario fare riferimento all’atto di concessione, spesso anche alla deliberazione e all’autorizzazione prefettizia che ne stanno “a monte”, atti e documenti che possono, in particolare quelli maggiormente risalenti nel tempo, essere stati redatti manualmente, senza il ricorso alla dattilografia, magari per il fatto che questa non era ancora impiegata.
La redazione manuale degli atti e documenti può comportare anche difficoltà di “lettura”, dato che non sempre sono agevolmente di piana lettura, in particolare per l’uso di date formulazioni, e tecniche calligrafiche, di cui si è persa in larga parte la memoria, per la ormai del tutto generalizzata scritturazione a macchina (includendo in questa non solo la dattiloscrittura, ma anche le tecnologie di scrittura ad essa susseguenti), che presenta caratteristiche di uniformità e, oggi, non equivocità.… ... Leggi il resto
Categoria: Dottrina
Le analisi di Sereno Scolaro sulla evoluzione giurisprudenziale e normativa del settore funerario
Questioni di territorio
Premessa introduttiva
In molti casi vi sono principi, di ordine generale, che non sono neppure scritti, per il fatto di essere tanto generali da non richiederlo.
Uno di questi è quello che riguarda la c.d. competenza territoriale, cioè che se vi sia una qualche “attività” (quale essa sia) che si svolga, o debba svolgersi, in una data località, le competenze funzionali spettano all’autorità competente che riveste la funzione nel luogo in cui l’”attività” viene, o deve venire, svolta, esercitata.… ... Leggi il resto
Immemoriale: la declinazione in diritto nella sentenza della Cassazione – 2/3
Dopo una completa ricostruzione del fatto processuale da cui origina il ricorso al supremo giudice della Giurisdizione, ricordano i giudici di piazza Cavour che l’istituto dell’immemoriale, o immemorabile, abrogato dall’art. 630 del cod. civ. del 1865 e non riprodotto nel codice del 1942, se può definirsi non più compatibile con le norme in tema di prescrizione e usucapione previste nei rapporti tra privati, sopravvive nel diritto pubblico e trova applicazione ex se affinché, attraverso un procedimento presuntivo, sia riconosciuta la legittimità di un esercizio di fatto corrispondente ad un diritto per un tempo immemorabile, quando manchi un titolo formale di concessione e si persegua l’intento di adeguare per «un’elementare esigenza di giustizia» la situazione fattuale a quella giuridica «quale principio generale valido ai sensi dell’art.… ... Leggi il resto
Immemoriale: il fatto da cui origina la pronuncia della Cassazione n. 21598/2018 – 1/3
Il giudizio instauratosi dinanzi agli organi della giurisdizione amministrativa concerne una concessione di sepoltura privata rilasciata dal Comune agli eredi (o discendenti?) di persona defunta e contrastata da altri eredi di altra persona defunta e legata da rapporto parentela in linea collaterale con il primo (defunto).
Con un primo ricorso, questi ultimi hanno contestato dinanzi al Tribunale amministrativo regionale della Liguria – chiedendo l’annullamento – la determinazione dirigenziale n.… ... Leggi il resto
Onoranze o Pompe? Funebri, ovviamente
La domanda insita nel titolo non è di grandissimo spessore, ma costituisce veicolo per mettere a fuoco anche altri aspetti.
Generalmente, almeno in Italia, si tende ad indicare l’attività funebre (termine largamente utilizzato da norme regionali, come se l’art. 117, comma 2, lett. e) Cost. non fosse mai esistito) in termini di onoranze, come è presente nell’espressione “impresa di onoranze funebri”.
È ben vero che in alcune realtà territoriali il termine “impresa” è surrogato da quello di “agenzia”, improprietà che oblitera il fatto che questo ultimo è un, particolare, contratto (Cfr.:… ... Leggi il resto
Concessioni cimiteriali e loro durate
La durata delle concessioni cimiteriali è – oggi (a partire dal 10 febbraio 1976) – determinata in una misura massima, cioè non oltre i 99 anni.
Così non è sempre stato, essendovi state concessioni a tempo determinato originariamente stabilite anche in misura maggiore, nonché, come notorio, altresì concessioni in perpetuo (anche se sarebbe preferibile parlare di concessioni a tempo indeterminato, dato che in tutti i casi va tenuto presente quanto preveda l’art. 92, comma 2, ultimo periodo D.P.R.… ... Leggi il resto
Una circolare risalente, ma non superata
L’art. 62 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m. prevede che sulle aree concesse per sepolture private possono essere innalzati monumenti ed applicate lapidi secondo speciali norme e condizioni da stabilirsi nel regolamento comunale di igiene.
Norma analoga, anche testualmente, era precedentemente formulata nell’art. 62 D.P.R. 21 settembre 1975, n. 803 e, prima, nell’art. 92 R.D. 21 dicembre 1942, n. 1880, anche se quest’ultima presentava leggerissime variazioni nel testo, tanto leggere da poter essere ignorate.… ... Leggi il resto
La morte per malattia infettivo-diffusiva – 3/3
Il caso particolare delle esumazioni straordinarie dei defunti deceduti a causa di malattia-infettiva-diffusiva
Il fatto che per i defunti deceduti per malattia infettiva-diffusiva debba impiegarsi la duplice cassa, anche se destinati all’inumazione, derogandosi di necessità dalle disposizioni che l’escluderebbero (Cfr.: supra), può riproporsi nell’eventualità che sia richiesta un’esumazione straordinaria (cioè, quella che sia richiesta eseguirsi prima del del prescritto turno di rotazione per ordine dell’autorità giudiziaria per indagini nell’interesse della giustizia o, previa autorizzazione del sindaco, per trasportarle in altre sepolture o per cremarle), conduce a richiamare l’art.… ... Leggi il resto
La morte per malattia infettivo-diffusiva – 2/3
Le malattie infettive nelle fasi dell’immediato post mortem
Dopo il già citato art. 1, comma 2, tali situazioni sono considerate dall’art. 10 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m. individuandole come una tra le cause che possono portare alla riduzione della durata del periodo di osservazione dei cadaveri, così come dall’art. 11 in relazione ad eventuali misure cautelative che siano necessarie, nonché all’art.… ... Leggi il resto
La morte per malattia infettivo-diffusiva – 1/3
Introduzione
La pandemia da CoVid-19, accanto ad effetti di varia natura, ha riportato alla luce l’attenzione per le situazioni in cui la morte sia stata imputabile, o connessa, a malattia infettiva (in alcuni casi indicata anche come “infettiva-diffusiva” o “infettiva e diffusiva”), situazioni che in precedenza erano tutto sommato (ritenute) abbastanza eventuali.
Il T.U.LL.SS., R.D. 27 luglio 1934, n. 1265 e s.m. prevede, al Titolo V “Provvedimenti contro le malattie infettive e sociali, Capo I “Delle misure contro la diffusione delle malattie infettive dell’uomo“, dapprima all’art.… ... Leggi il resto
Cimiteri consortili
Fermo restando che l’art. 337 T.U.LL.SS., R. D. 27 luglio 1934, n. 1265 e s.m. dispone che
“[I] Ogni comune deve avere almeno un cimitero a sistema di inumazione, secondo le norme stabilite nel regolamento di polizia mortuaria.
[II] Il cimitero è posto sotto la sorveglianza dell’autorità sanitaria, che la esercita a mezzo dell’ufficiale sanitario.
[III] I piccoli comuni possono costruire cimiteri consorziali.”
si può notare che il comma 3 ammette e tollera un’eccezione rivolta ai “piccoli comuni”, per altro non dando alcuna indicazione attorno a quali siano i comuni da qualificare quali “piccoli”.… ... Leggi il resto
Mamma, mi sono comprato un loculo …
Il titolo è volutamente improprio, per essere molto soft, poiché vuole affrontare imprecisioni spesso presenti nel linguaggio comune, linguaggio che, per quanto a-tecnico, è comunque di fatto in uso, e largamente.
Di fronte a questa diffusione non se ne può ignorare la presenza, anche quando, o specie quando, vi siano erroneità di fondo.
Sono state usate le parole “imprecisioni”, “a-tecnicità”, “erroneità”, ma la questione può essere espressa altrimenti: un sepolcro può essere oggetto di compravendita?… ... Leggi il resto
L’appartenenza a famiglia bisognosa – 2/2
L’appartenenza alla famiglia bisognosa
Forse sarà stato notato l’uso reiterato del termine “situazione economica”, uso che trova la propria motivazione, nel D.P.C.M. 5 dicembre 2013, n. 159 “Regolamento concernente la revisione delle modalità di determinazione e i campi di applicazione dell’Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE)” [1], che, già fin dall’ art. 1, “Definizioni”, distingue tra “situazione economica equivalente” (ISEE) e “situazione economica” (ISE).
Per inciso, pare opportuno invitare ad una lettura dell’intero articolo, in particolare per la definizione (lett.… ... Leggi il resto
L’appartenenza a famiglia bisognosa – 1/2
Introduzione
Come largamente noto (il grado di applicazione è altro, pur se sia decorso più di un ventennio), l’art. 1, comma 7-bis D.-L. 27 dicembre 2000, n. 392, convertito in L. 26 febbraio 2001, n. 26 (in vigore dal 2 marzo 2001) prevede:
“ Il comma 4 dell’articolo 12 del decreto-legge 31 agosto 1987, n. 359, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 ottobre 1987, n. 440, si interpreta nel senso che la gratuità del servizio di cremazione dei cadaveri umani di cui al capo XVI del regolamento di polizia mortuaria, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 10 settembre 1990, n.… ... Leggi il resto
Alla morte del concessionario – 2/2
Possibili rimedi?
Si tratta di situazioni che suggeriscono di ricercare dei rimedi, uno dei quali potrebbe essere quello di adottare “misure organizzative” (si richiama l’attenzione sul termine qui utilizzato, per il fatto di voler, intenzionalmente, evitare interventi modificativi del Regolamento comunale di polizia mortuaria, anche se, qualora lo si voglia, potrebbe anche seguirsi questo percorso …) che prevedano di avviare procedimenti amministrativi specifici.
In particolare, uno dei possibili rimedi potrebbe essere individuato nel fatto di “anticipare” l’applicazione delle norme regolamentari da qui si è partiti, nel senso di prevedere che, a ridosso della morte del concessionario, oltre che accertare il suo diritto di accoglimento nel sepolcro (in applicazione del già citato, art.… ... Leggi il resto
Alla morte del concessionario – 1/2
Introduzione
Molti Regolamenti comunali di polizia mortuaria prevedono che, in occasione, o conseguenza, della morte del concessionario – fondatore del sepolcro e/o, in alcuni casi, concessionario (o, concessionari, se più di uno) – in qualche modo subentrati al concessionario/fondatore del sepolcro (in tali casi, a volte anche per plurimi eventi succedutisi nel tempo), siano tenuti a provvedere, a richiedere un aggiornamento dell’intestazione della concessione, generalmente individuando un termine (6, 12 mesi, fino ad alcuni anni).
Si tratta di previsioni volte a far sì che siano note le persone che hanno titolo all’accoglimento nel sepolcro de quo.… ... Leggi il resto