Codice della Strada, cippi commemorativi e segnaletica all’interno dei cimiteri

Comunemente, per cippo commemorativo, s’intende un tronco di colonna o di pilastro, senza capitello e per lo più con iscrizione, eretto come monumento funerario.
È ammessa, allora, la presenza (triste) di lapidi o altri segni di lutto lasciati a ricordo di un sinistro mortale?
Il Codice della strada, con il suo art. 23, in effetti, non fa riferimento soltanto alle questione pubblicitarie o commerciali, nel proibire un uso improprio degli spazi pubblici riservati essenzialmente alla circolazione di mezzi e persone.… ... Leggi il resto

Gestione archivi cimiteriali: tempi legali di conservazione atti e relativa procedura di scarto

Piccola nota storica: al Congresso generale d’igiene svoltosi a Bruxelles nel settembre 1852 (appunto…l’altro ieri!), sulla Questione III, art. 2, si deliberava, tra l’altro, quanto segue:

“§ 12. L’Autorità amministrativa dovrà tenere esatto registro del luogo, e della data di ogni sepoltura fatta, dietro un modello che verrà dato.”

La normativa nazionale, a partire dal R.D. 8/6/1865, n. 2322, ha costantemente richiesto quelle registrazioni oggi considerate dall’art. 52 DPR 10/9/1990, n. 285, con la conseguenza che dovrebbe sempre risultare quali siano i feretri inumati in campo comune o tumulati in un dato sepolcro, a maggior ragione se ragioniamo su questo elemento di diritto.… ... Leggi il resto

Piano Regolatore Cimiteriale: natura dello strumento e competenze nella sua adozione

Anche il cimitero, quale moderna necropoli, nel suo spesso difficile rapporto con la città dei vivi, deve esser governato, per un ottimale impiego di tutto lo spazio sepolcrale, che – come noto – non è dilatabile all’infinito, ma può cambiare flessibilmente nella sua destinazione d’uso, secondo costumi funerari ed il logico, eterno rivolgere delle epoche storiche.
L’elemento distintivo del patrimonio cimiteriale italiano, specie se di carattere monumentale, è il costruito, il corpo di fabbrica, l’edificio ad uso funerario (sepolcri privati a sistema di tumulazione) realizzato o dato in uso dietro concessione comunale.… ... Leggi il resto

Le mille peripezie dell’art. 358 R.D. n. 1265/1934

Finisce oggi la nostra piccola catechesi sui paradossi della sgradevole, ma indispensabile e pur sempre necessaria, azione sanzionatoria da parte dei pubblici poteri sulle attività funerarie, quando si riscontrino illiceità, anche – a volte palesi.
Per comprendere questo articolo, che sembrerà pure scritto in perfetto e puro “burocratese”, bisogna spiegare bene il contenuto e l’essenza delle norme in esso citate: iniziamo dal testo unico delle leggi sanitarie, di seguito denominato T.U.LL.SS..

L’art. 338 T.U.LL.SS. impone una sanzione in caso di costruzione di nuovi edifici ed ampliamento di quelli preesistenti entro la fascia di rispetto cimiteriale: in origine la somma sarebbe stata fino a lire 1.000.… ... Leggi il resto

Ri-federiamo dal basso la polizia mortuaria con un modello a “rete”

Partiamo da un fatto incontrovertibile: ormai la disciplina della polizia mortuaria è stata disarticolata su più livelli e gradi, tra loro disomogenei e spesso incoerenti e ciò ha causato, in particolare modo nei primissimi anni del federalismo funerario di italica concezione, veri e propri bug di sistema, vuoti normativi, lacune e prassi tra le più difformi, spesso dettate dall’improvvisazione “emergenziale”, o da atti amministrativi omnibus, di dubbia legittimità.
Le Regioni stesse, specie quelle interessate dalla prima ondata delle leggi regionali, avendo forse avuto maggior tempo materiale per riflettere sui danni cagionati a tutta l’architettura del comparto funerario italiano, a motivo della dalla sfrenata devolution di competenze e funzioni, hanno cominciato a capire molto bene che l’evento morte, di per sé stesso certo, ma sempre imprevedibile mal si concilia con la limitazione territoriale dovuta ai confini amministrativi di ciascun Ente Locale.… ... Leggi il resto

Polizia Mortuaria e riforma del sistema sanzionatorio: dall’ingiustizia all’impunità!

Secondo un’antica, tenace, concezione del diritto le norme giuridiche si caratterizzerebbero per il fatto di esser suscettibili di attuazione forzata o sarebbero, comunque, garantite dalla predisposizione per l’ipotesi di trasgressione di conseguenza in danno del trasgressore chiamata: “sanzione”.
Una norma non dotata di questo deterrente è da sempre definita “norma minus quam perfaecta”

Per capire davvero quanto sia diventato complicato barcamenarsi nell’attuale quadro (pluri)-legislativo, frammentario e caotico, vediamo – ad esempio – come procedere in Emilia-Romagna di fronte alla formale segnalazione di una irregolarità riscontrata nell’espletamento delle attività funerarie dai competenti organi ispettivi.… ... Leggi il resto

Non si fa concessione senza il piano regolatore cimiteriale (pre-condizione di legittimità)

Come possiamo mai provvedere correttamente per la concessione di un’area finalizzata alla costruzione cappella di famiglia, se manca il Piano Regolatore Cimiteriale?
Si tratta, naturalmente, di una provocazione, un’innocente boutade, perché – è notorio – non si può accedere all’istituto concessorio se mancano anche solo alcuni elementi fondativi, di questa complessa figura nel panorama del diritto funerario italiano, come appunto i requisiti sostanziali di legittimazione, in capo al Comune, affinché si faccia concessione di tombe private, in conformità alla Legge.… ... Leggi il resto

Stato Civile ed atti tipicamente di polizia mortuaria: la reperibilità non è obbligatoria

Come primo aspetto lessicale, pur se fortemente nominalistico e d’accademia, andrebbe ricordato come – correttamente – non possa parlarsi più di “permesso/licenza/bolletta di seppellimento”, almeno dall’entrata in vigore del D.P.R. 3 novembre 200, n. 396, quanto piuttosto di autorizzazioni, distintamente, in relazione alle pratiche funebri richieste (inumazione, tumulazione, cremazione) contemplate dalla Legge.
Nella questione sollevata già nel titolo di questa breve riflessione, concorrono differenti elementi, il primo dei quali riguarda il il termine di cui all’art.… ... Leggi il resto

Camera mortuaria ed arredi funebri di pregio

Della funzione propria ed edittale della camera mortuaria (cimiteriale) abbiamo già trattato ampiamente, sotto ogni punto di vista, ma visto il taglio editoriale prettamente rivolto ad operatori del post mortem di questo sito, ci siamo sicuramente concentrati su fattori tecnici e riferimenti normativi.
Almeno per una volta, ci sia consentita questa piccola trasgressione calcolata, vorremmo infatti focalizzare l’attenzione nostra, e di riflesso del pubblico, su un particolare spesso trascurato, ma di grande valore civile e culturale: il senso dell’arte e del bello anche per chi viva il cimitero non solo come un saltuario frequentatore, bensì come addetto ai lavori.… ... Leggi il resto

Frazionamento del diritto di sepolcro e atti di gestione in regime di comunione

Una volta costituito attraverso solenne stipula dell’atto concessorio, il sepolcro familiare dà luogo ad una particolare forma di comunione fra i contitolari (i congiunti individuati dal fondatore ed a lui subentrati unicamente mortis causa), che si acquista con la nascita del soggetto, contraddistinta dalla mancanza della quota come titolo di partecipazione.
Essa è destinata a durare sino al venir meno degli aventi diritto e, per questo, si tratta di una comunione forzosa, indivisibile e disponibile da ciascun contitolare in solido, poiché la volontà dei partecipanti non può contrastare con la volontà del fondatore, da cui scaturiscono diritti e aspettative legittime per i soggetti individuati dalla lex sepulchri (si tratta della disciplina nell’uso dei sepolcro basata solitamente sul criterio di premorienza, salva diversa indicazione espressa).… ... Leggi il resto

Trasporto funebre: ipotesi residuali di privativa, il T.A.R. dice “NO”… e il Comune si adegua. Esistono altre strade per imporre il diritto?

Sulla recente notizia della modifica al regolamento municipale di polizia mortuaria, nel Comune di Bologna, nel solco tracciato da una inevitabile pronuncia negativa del T.A.R. Emilia Romagna su ipotesi di residuale diritto di privativa sul trasporto funebre, è utile effettuare alcune considerazioni.
Bologna, in effetti, è stata inerziale nel rimuovere la (detta molto impropriamente) tassa sul morto a oltre 20 anni dalla promulgazione della L.R. n. 19/2004.
Il novello tributo a Cesare (o a Caronte???), per di più, è stato istituito (nel 2018) a legge regionale Emilia Romagna già vigente e con giurisprudenza comunemente orientata verso l’abrogazione allora implicita del T.U.… ... Leggi il resto

Le tecniche di composizione salma influiscono sulla sua scheletrizzazione certa?

Il regolamento statale in vigore concede solo alcuni accenni all’imbalsamazione (art. 46 d.p.r. n.285/90), senza indicare modalità e tempi per una corretta procedura d’attuazione.
Il legislatore si è invece concentrato principalmente sull’unico trattamento conservativo, su larga scala anche se di natura palliativa (o presunta tale!), specificamente contemplato dalle norme sanitarie di polizia mortuaria: ossia la siringazione del cadavere con 500 c.c. di formalina.
Questa potentissima sostanza periossidante, scoperta alla fine del XIX secolo, è in grado di arrestare, per un lungo periodo, i processi degenerativi dei tessuti.… ... Leggi il resto

Composizione salma e parti anatomiche riconoscibili: le criticità di un ricongiungimento ex post

Tempo addietro, quasi all’alba di questa esperienza editoriale di Funerali.org, sottoponemmo a diversi gestori dei cimiteri italiani un quesito sulla sepoltura in cimitero di parti anatomiche riconoscibili (arti o parti di essi) alla luce della nuova disciplina sui rifiuti sanitari.
La materia, per quell’epoca, era ancora abbastanza nebulosa perchè sull’allora recente D.P.R. n. 254/2003 non si era ancora formata una solida prassi ed anche la giurisprudenza non aveva avuto occasione di pronunciarsi autorevolmente sui problemi che si nascondono nelle pieghe del regolamento stesso.… ... Leggi il resto

Ceneri dall’Estero, ma senza titolo di viaggio

Funerali.org presenta in home page uno spazio di discussione pubblico, aperto a tutti.
Tra i quesiti che pervengono ve ne sono alcuni che, per il loro generale valore didattico, si prestano ad una trattazione erga omnes, una volta eliminati riferimenti troppo espliciti a stati, fatti e situazioni personali ed irripetibili.
Ora, accade che, soprattutto Oltre Oceano, vi siano compagnie di trasporto altamente specializzate nel trasferimento e recapito urne cinerarie in tutto il mondo, con un solo problema di fondo: non conoscono, per forza di cose, la minuziosità  della Legge Italiana riguardo ai trasporti mortuari transfrontalieri.… ... Leggi il resto

Autorizzazione alla cremazione: ma quale volontà si dichiara davvero, ed in quale forma?

Vi scrivo, dopo lungo periodo di latitanza epistolare, almeno per suggerire alcuni spunti di riflessione sulle forme da vera e propria patologia amministrativa che certa modulistica alle volte può assumere.
In brevis: in attesa di poter formare direttamente le autorizzazioni di polizia mortuaria in via digitale si pone sempre il problema del costo/opportunità nel ricorso intenso e massivo all’atto sostitutivo di atto di notorietà, come forma juris, specie per manifestare la volontà di cremazione.
Atteso che vi sono ancora Enti Locali (almeno di sicuro diversi Comuni, non so se addirittura intere Regioni) i quali continuano a ritenere il processo verbale redatto avanti l’Ufficiale di Stato Civile la forma unica per dichiarare volontà di cremazione, perché l’art.… ... Leggi il resto

Affido ceneri: morte o rinuncia dell’affidatario, le possibili conseguenze

In quale modo regolare i rapporti giuridici (e di qual natura, poi, se non… personalissima?) che sorgono dall’atto di affido, in caso di morte dell’affidatario?

Se l’autorizzazione all’affido è, come si ha ragione di credere, intuitu personae e non trasferibile a terzi per atto tra vivi in un sorta di improprio sub-affido, nella titolarità formale e nella materiale detenzione delle ceneri a scopo di custodia, dovrebbe verificarsi una estinzione completa dei suoi effetti.

Specialmente sotto il profilo del buon governo del fenomeno funerario, soprattutto attraverso il reg.… ... Leggi il resto