Partecipate pubbliche in Italia: nel 2022 crescono le imprese ma calano addetti e partecipazioni degli Enti locali

Di seguito si sintetizza il report ISTAT sulle partecipazioni pubbliche in Italia.
Nel 2022, il sistema delle imprese partecipate pubbliche italiane ha mostrato segnali contrastanti: da un lato, è aumentato il numero delle imprese attive nei settori dell’Industria e dei Servizi (+1,5%); dall’altro, si è registrato un calo significativo del numero di addetti (-5,3%), segno di una razionalizzazione occupazionale in atto, soprattutto nelle partecipazioni minoritarie.
Le unità economiche partecipate dal settore pubblico sono 8.250, con 879.052 addetti complessivi.
Di queste, 5.782 operano nei settori industriali e dei servizi, e assorbono il 95,4% della forza lavoro delle partecipate.
Tuttavia, l’occupazione risulta calata in particolare nei comparti finanziari e assicurativi, dove lo Stato detiene quote inferiori al 20%.

A livello di controllo, il Ministero dell’Economia e delle Finanze è protagonista: detiene partecipazioni di maggioranza nel 14,5% delle imprese, che occupano però oltre la metà degli addetti complessivi (53,9%).
Le imprese “controllate” pubbliche, cioè con una partecipazione superiore al 50%, costituiscono il 62,1% del totale e rappresentano il 70,9% degli occupati.
Interessante il dato sulla produttività media del lavoro, in crescita del 7,2% rispetto al 2021, con un valore aggiunto per addetto pari a 115.194 euro.
Dal punto di vista delle forme giuridiche, la maggior parte delle partecipate sono Srl (45,9%), seguite da Spa (30,7%). Queste, però, rappresentano l’83,1% degli addetti, segno della loro maggiore dimensione.
Seguono consorzi, cooperative, aziende speciali e altri enti pubblici economici.

Si assiste anche a una flessione della dimensione media delle imprese partecipate, scesa da 156 a 145 addetti.
Il calo si concentra soprattutto tra le realtà con oltre 100 dipendenti, che perdono il 6,1% degli addetti.
In controtendenza, invece, le imprese di medie dimensioni (50-99 addetti) che crescono del 9,5%.
Un altro dato rilevante è il calo delle partecipazioni pubbliche detenute da enti locali e regionali, in diminuzione del 4,7%.
Questo evidenzia una progressiva ritrazione del ruolo delle amministrazioni territoriali nella governance economica, in linea con i processi di razionalizzazione e dismissione previsti dalla normativa (D.Lgs. 175/2016, Testo unico sulle società a partecipazione pubblica).

In sintesi, il 2022 conferma il peso strategico delle partecipazioni pubbliche, ma segnala una trasformazione in corso: meno enti locali coinvolti, più efficienza nelle imprese controllate, maggiore produttività del lavoro e uno spostamento dell’occupazione verso forme organizzative più snelle.
Chi è interessato al report integrale e ai dati numerici può visitare il sito ISTAT al seguente link: ISTAT:report partecipate

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