Riti funebri nella religione del Vecchio Testamento – 2/3

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Presso alcune comunità israelitiche è invalso l’uso, ormai secolare, di abbigliare i cadaveri con una particolare camicia di puro lino, accompagnata da pantaloni, calze e guanti bianchi; sul capo, invece, andrà posto un particolare cappello, (questi indumenti si contraddistinguono per una strana caratteristica: non presentano tasche, a simboleggiare il distacco dai beni terreni; così, almeno idealmente, il defunto, affrontando il Giudizio Divino, nel viaggio oltremondano, non reca con sé stesso alcuno oggetto materiale, ma solo le sue opere morali).… ... Leggi il resto

Riti funebri nella religione del Vecchio Testamento – 1/3

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“L’erba fiorisce e cresce, la sera appassisce e si secca, insegnaci a contare i nostri giorni, perché noi apriamo il nostro cuore alla saggezza”
“Quando cammino nella valle della morte non temo alcun male, perché Tu sei con me…”

Nel culto ebraico, il complesso dei riti funebri si è codificato durante il corso di una tradizione plurimillenaria, grazie al progressivo integrarsi della liturgia più ancestrale, considerata comunque obbligatoria, con nuove forme e precetti per la commemorazione dei defunti, raccomandati, in diversi periodi, dai più autorevoli maestri.… ... Leggi il resto

Liturgia cristiano-ortodossa del commiato – 1/3

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Dal S. Vangelo secondo Giovanni: “Io sono la resurrezione e la vita, chi crede in me anche se muore vivrà, chiunque vive e crede in me non morirà in eterno” (Cap. 11, vv. 23-27).

Il rito cristiano-ortodosso non prevede una sola formula per i funerali, bensì quattro tipologie di cerimonie esequiali, accuratamente distinte, a seconda del ruolo che il defunto ricoprisse nella comunità locale:

  1. funerale di un laico, senza distinzione tra uomo e donna, con alcune varianti solo se la persona scomparsa era suddiacono o lettore;
  2. liturgia funebre per un chierico, Vescovo, sacerdote o diacono;
  3. esequie di un monaco o di una religiosa;
  4. S.
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Funerali per fedeli di religione musulmana – 3/3

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Liturgia

“…Quanto ai morti, quando Allah li farà risorgere li condurrà a Sé” (Corano 6,36).

Il rito del commiato si tiene all’aperto presso il cimitero, o più raramente all’interno della Moschea e prevede un formulario quanto mai complesso ed articolato che bisogna assolutamente recitare nell’originaria lingua araba del Profeta.
La cerimonia si svolge in forma congregazionale, poiché tutta la comunità è vicina alla famiglia in lutto e prega per la salvezza del defunto.… ... Leggi il resto

Funerali per fedeli di religione musulmana – 1/3

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Dal Corano:
Ogni essere vivente gusterà la morte.
Lavorate per questo mondo come se doveste vivere sempre; impegnatevi per l’Aldilà come se doveste morire subito.
Quanto ai morti, quando Allah li farà risorgere, li condurrà al loro Signore.

Preghiera islamica delle esequie:
È a Dio che apparteniamo ed a Lui facciamo ritorno.


Nel mondo islamico, la cerimonia funebre è, di fatto, conclusa quando i fedeli intonano il versetto 59,10 del Corano: Nostro Signore, perdona noi ed i nostri fratelli che ci hanno preceduto nella fede e non lasciare nei nostri cuori alcun rancore nei confronti dei credenti, invero tu sei indulgente e misericordioso.… ... Leggi il resto

Rito delle Esequie: “Il Cerimoniale di Stato”

Allestimento di Camera ardente nel Cerimoniale di Stato:


Nella “procedura” esequiale dettata per funerali istituzionali, riguardanti, ad esempio, persone che abbiano, con merito ed onore, ricoperto cariche e magistrature pubbliche ai massimi livelli della Repubblica Italiana, Il feretro deve essere deposto su un tavolo (es. due cavalletti con tavole congiunte lunghe circa 230 cm) coperto da un drappo di velluto di color rosso scuro e con quattro candelabri a piantana ai lati.
Non si utilizzano i moderni catafalchi.

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La semantica dei fiori in Francia

Alain Geannot, un fiorista francese di grande successo, ci svela i segreti ed i gusti dei nostri colleghi d’oltralpe.


In occasione dei funerali realizziamo composizioni con fiori di diverso genere, spaziando dalle delicate orchidee alle più classiche rose.
Queste due specie sono indicate per tutti i momenti dell’anno, mentre più legate alla stagione primaverile sono tulipani e fresie.
È importante, in ogni caso, una certa elasticità creativa, sarebbe un errore imperdonabile proporre solo soluzioni preconfezionate, dobbiamo, invece, esser molto duttili e saper improvvisare accostamenti alle volte anche bizzarri, per recepire i sinceri bisogni della clientela.

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Un tempio generalista per il commiato (…il dolore è uguale per tutti!)

In questa curiosa retrospettiva, con lo sguardo volto ad passato carico di speranze di rinnovamento e riforma del settore funerario, poi frustrate dalla bufera degli eventi politici, vi proponiamo il seguente servizio su un’interessante iniziativa d’edilizia cimiteriale tenacemente voluta e perseguita dall’amministrazione di Bruzzano, ormai tanti anni fa, quando la L. n. 130 del 30 marzo 2001 era entrata in vigore da poco, con il suo prepotente richiamo al bisogno di ritualità, statuito addirittura, per la prima volta, ex lege…e, dunque, puntualmente disatteso!… ... Leggi il resto

La morte e i social network: le nuove forme del lutto nel corso on-line di Euroact Web del 7 aprile 2022

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Le docenti Elena Messina, Antropologo Medico e Chiara Agamennone, Service Designer, in Experientia srl si propongono di fornire nel corso on-line di Euroact Web del 7 aprile 2022 le conoscenze utili a comprendere il vissuto della morte in un contesto digitale, con riferimento alle nuove forme di commemorazione ed elaborazione del lutto.
Oggi i social network, i siti web e le chat costituiscono il più grande cimitero del mondo e, più di prima, il digitale offre un’opportunità per ripensare la morte in una prospettiva nuova e diversa.… ... Leggi il resto

L’evoluzione nell’elaborazione del lutto durante la pandemia Covid: come gestire il rapporto con i dolenti nel corso Euro.Act del 23 novembre 2021

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Il corso online“L’evoluzione nell’elaborazione del lutto durante la pandemia Covid e la gestione del rapporto con i dolenti in ambito funebre e cimiteriale”, tenuto dalla Psicologa e Psicoterapeuta Daniela Rossetti nella giornata di martedì 23 novembre, si propone di approfondire il contatto con la morte ed il lutto, non solo nell’operatività, ma anche nel conseguente carico emotivo, che investe sia gli addetti funerari che i dolenti, analizzando i nuovi e diversi aspetti emersi nella realtà pandemica.… ... Leggi il resto

XV edizione della rassegna culturale Il Rumore del Lutto: tre appuntamenti tra Parma e Mantova

Con il sostegno di TEA SpA, torna la rassegna culturale Il Rumore del Lutto, diretta da Maria Angela Gelati e Marco Pipitone e promossa da Segnali di Vita aps e sviluppata in tre appuntamenti definiti.
– A Parma, sabato 16 ottobre, alle ore 17, presso la Biblioteca Palatina (Piazza della Pilotta 15) si svolgerà “Poeti in Palatina-Corpi Presenti”, letture poetiche di e con Alberto Bertoni e Beatrice Zerbini, in collaborazione con Complesso Monumentale della Pilotta (info e prenotazioni: irdlbiglietteria@gmail.com).… ... Leggi il resto

La ritualità nelle sepolture di islamici, ebrei ed ortodossi nel corso Euro.Act del 7 ottobre 2021

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Tutte le società riflettono sulla morte e si occupano dei morti. Il rito funebre, gli interventi sul cadavere e la maniera di rappresentare, pensare e percepire la morte, tuttavia, variano profondamente da una cultura all’altra.
Oggi, tali diverse motivazioni sociali, demografiche, religiose, economiche, spingono sempre più comunità religiose a chiedere alle amministrazioni comunali la realizzazione di aree dedicate alla sepoltura o interne o esterne ai cimiteri già esistenti.… ... Leggi il resto

Il memorandum delle esequie nell’esperienza americana

Abbiamo scovato sul web e subito tradotto questo brano, pubblicato sul sito di un’associazione composta da consumatori. La sua schiettezza, a volte persino brutale, è sintomatica di un approccio molto pragmatico e realistico verso il fenomeno morte, alla fine, in un sistema sociale di mercato, il funerale è pur sempre un atto, anche se estremo, di consumo.
Quali passi compiere, in primis, prima di rivolgersi ad un’impresa funebre?
Bisogna davvero affidarsi ad un’impresa di onoranze funebri?… ... Leggi il resto

La ritualità nelle sepolture di islamici, ebrei ed ortodossi: l’approfondimento nel corso Euro.Act del 19 maggio 2021

Tutte le società riflettono sulla morte e si occupano dei morti. Il rito funebre, gli interventi sul cadavere e la maniera di rappresentare, pensare e percepire la morte, tuttavia, variano profondamente da una cultura all’altra.
Inoltre, tali diverse motivazioni sociali, demografiche, religiose, economiche, spingono sempre più comunità religiose a chiedere alle amministrazioni comunali la realizzazione di aree dedicate alla sepoltura o interne o esterne ai cimiteri già esistenti.
Infatti, le prime generazioni migratorie stabilizzate in Italia, non pensano più a “ritorni in Patria post mortem“, prevedendo la cerimonia funebre ed il seppellimento dei propri morti nei cimiteri italiani, anziché riportarli in un luogo, dove ormai più nessuno potrà prendersi cura della tomba.… ... Leggi il resto

Le esequie laiche nella cultura anglosassone

Nel mondo anglosassone, nonostante la tradizione fortemente conservatrice, le sempre maggiori richieste di ritualità di una società postmoderna e le legittime aspettative, non è necessaria una cerimonia funebre di tipo ed ispirazione religiosa, se non la si vuole.
Tra i dolenti c’è una tendenza diffusa ed in crescita a ricoprire un ruolo attivo nell’organizzazione e nella gestione dell’evento funerale, lasciando in secondo piano le figure istituzionali come il ministro di culto.
Se non si fa parte di una specifica comunità religiosa, è meglio privilegiare una sincera scelta personale e laica, si tratta di una decisione più sana ed onesta rispetto allo scegliere per inerzia e senza convinzione la cosiddetta soluzione più semplice del rito celebrato in chiesa.… ... Leggi il resto

Luoghi per la ritualità e case funerarie: strumento di concorrenza o luoghi di servizio?

È stata segnalata da diverse parti per l’Italia l’inosservanza, ormai cronica ed endemica, della norma che impone tutt’ora, qualora non sia stata varata apposita norma regionale più selettiva, alle strutture sanitarie di avere camere ardenti degne di tale nome, risolvendo così anche il problema dei rituali dei non cattolici.
In effetti, la riforma dall’alto, veicolata con D.P.R. 14 gennaio 1997, perché gli istituti ospedalieri e similari, che operano in regime di ricovero, allestissero adeguati locali (il cosiddetto servizio mortuario ospedaliero), dove le salme potessero sostare per preparazione estetica, veglia funebre e l’officio delle esequie, è stata completamente disattesa, con il brillante risultato di camere ardenti ospedaliere degne, sì e no, di qualche sfortunata e scalcinata repubblica delle banane.… ... Leggi il resto