Corruzione e appalti al cimitero di Civitavecchia: chiesto il rinvio a giudizio per dirigente comunale e imprenditore

Dovranno rispondere del reato di corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio (artt. 319 e 321 del Codice penale) CXY, dirigente del Comune di Civitavecchia e responsabile unico del procedimento relativo alla gara per la realizzazione in project financing di 4.000 loculi nel cimitero di via Braccianese Claudia, e PST., imprenditore e rappresentante di una delle società appartenenti all’associazione temporanea di imprese aggiudicataria dell’appalto.

Secondo l’impianto accusatorio, CXY. avrebbe agevolato l’impresa nella gestione della procedura, ricevendo in cambio utilità non dovute. A PST., oltre al concorso nel reato di corruzione, è contestato anche l’intralcio alla giustizia (art. 377 c.p.), per aver cercato di ottenere il ritiro di una denuncia all’origine dell’inchiesta, offrendo un compenso economico a un tecnico coinvolto.

Il Sostituto Procuratore titolare del fascicolo, ha formulato richiesta di rinvio a giudizio per entrambi gli indagati. L’udienza preliminare, fissata dal Giudice per le Indagini Preliminari, sarà il passaggio decisivo per valutare la fondatezza delle accuse e l’eventuale apertura del dibattimento.

Il caso riporta l’attenzione sul delicato equilibrio tra pubblico interesse e iniziativa privata nei progetti di partenariato pubblico-privato, confermando quanto la trasparenza e il controllo delle procedure di gara restino elementi essenziali per la tutela della legalità nella gestione dei servizi cimiteriali.

Lascia un commento

Quando inserisci un quesito specifica sempre la REGIONE interessata, essendo diversa la normativa che si applica.

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Di norma la risposta al quesito è data entro 3 giorni lavorativi.
Per quesiti complessi ci si riserva di non dar risposta pubblica ma di chiedere il pagamento da parte di NON operatori professionali di un prezzo come da tariffario, previo intesa col richiedente
Risposta a quesiti posti da operatori professionali sono a pagamento, salvo che siano di interesse generale, previa conferma di disponibilità da parte del richiedente.