Potestà regolamentare: una regola e due eccezioni

Avendosi presente la distinzione tra norme di rango primario (leggi ed altri atti aventi forza di legge, inclusi i Regolamenti dell’Unione europea, in quanto direttamente applicabili in ciascun Stato membro) e le norme di rango secondario (regolamenti), è noto come l’esercizio della potestà regolamentare trovi regolazione costituzionale nell’art. 117, comma 6 Cost.
Prima di cercare di delineare i principi che da questa disposizione emergono, non si può evitare di ricordare come in date materie e per dati livelli di governo (art.… ... Leggi il resto

Quali e quanti sono i decreti del Presidente della Repubblica?

Con frequenza si fa riferimento ai decreti del Presidente della Repubblica, indicati generalmente come D.P.R., senza talvolta considerare come questi costituiscano, per così dire, dei “contenitori” che possono presentare differenti, spesso molte, nature.
In via di massima – oggi – il termine D.P.R. designa atti normativi di rango secondario qualificati quali “Regolamenti”, tuttavia non mancano D.P.R. che hanno natura di meri atti amministrativi (e non normativi), come è, ad esempio, l’atto di convocazione dei comizi elettorali, ma, anche, altri aventi natura di atti para-giurisdizionali, come si ha nel caso degli atti con cui si concludono ricorsi straordinari al Presidente della Repubblica (anche se l’ordinamento giuridico italiano sia improntato al principio della c.d.… ... Leggi il resto

È ammissibile continuare a parlare di “convivente more uxorio” ?

Si rinvengono, qui o là, testi in cui si ritrova l’espressione di “convivente more uxorio”, in particolare, per quanto qui interessa, con riferimento al diritto d’uso nelle concessioni cimiteriali, considerando questa figura in qualche modo parificata a quella di “coniuge” ai fini della qualificazione di “appartenenza alla famiglia del concessionario” (art. 93, comma 1 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m.).
La questione non è di mero nominalismo, astratto o che riguarda pignolerie definitorie, ma in materia di diritti soggettivi, spesso di natura personale, talora anche personalissimi (qual è lo ius sepulchri), anche l’impiego di termini coerenti e corretti assume un rilievo non comprimibile.… ... Leggi il resto

Spartiacque tra funzioni di polizia mortuaria e funzioni di stato civile

È noto come lo spartiacque, detto anche dispulvio, costituisce la linea lungo la quale si ripartisce lo scolo delle acque piovane.
Talora accade sentire persone che affermano che l’autorizzazione al trasporto funebre è rilasciata dall’Ufficiale dello stato civile, affermazioni che possono sembrare autorevoli allorquando chi le profferisca assolve ad un ruolo di un certo peso, magari in contesti aventi ad oggetto funzioni in materie tutt’altro che pertinenti sia alla materia della polizia mortuaria sia al servizio dello stato civile (in altre parole da parte di figure che non conoscono né l’una, né l’altra materia, pur se autorevole in un qualche terzo ambito).… ... Leggi il resto

Tempo indeterminato e perpetuità: non vi è, sempre, equivalenza

L’art. 70 R.D. 21 dicembre 1942, n. 1880 prevedeva – fino a che sia stato vigente (ha cessato di esserlo con lo spirare del 9 febbraio 1976) – che le concessioni cimiteriali si distinguessero in temporanee, ossia per un tempo determinato e perpetue .
Queste ultime si estinguono con la soppressione del cimitero, salvo quanto …
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La distinzione era già presente in norme precedenti, mentre il secondo periodo, relativo all’istituto della estinzione, è tuttora persistente, ai sensi dell’art.… ... Leggi il resto

“Sepolture” e loro scadenza: e dopo?

Premettiamo, subito, che la parola “sepolture” è qui utilizzata tra virgolette per farvi comprendere le diverse pratiche funerarie.
Le “sepolture” hanno la funzione di consentire il completarsi dei processi trasformativi cadaverici, che possono essere diversi, anche per gli esiti, in relazione a più fattori, in modo da pervenire, prima o poi, ad uno “stadio” in cui non vi sia più individualità (ed individuabilità), ma anche, si siano esaurite quelle connotazioni rituali e sociali che qualificano il post mortem, inclusi il lutto e il cordoglio.… ... Leggi il resto

Alcune note sui registi di morte e procedimenti di formazione – 2/2

Ma vi è stata la pandemia. La pandemia da Covid-19 ha determinato numerosi effetti, in ancor più numerosi ambiti, uno dei quali proprio nel contesto sin qui affrontato.
Infatti, l’Ordinanza del Capo Dipartimento della Protezione Civile presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri (operando ai sensi dell’art. 25 D. Lgs. 2 gennaio 2018, n. 1 “Codice della protezione civile” hanno legittimazione ad operare deroghe alle leggi vigenti) n. 664 del 18 aprile 2020 ha previsto, all’art.… ... Leggi il resto

Alcune note sui registi di morte e procedimenti di formazione – 1/2

Il D.P.R. 3 novembre 2000, n. 396 e s.m. “Regolamento per la revisione e la semplificazione dell’ordinamento dello stato civile, a norma dell’articolo 2, comma 12, della legge 15 maggio 1997, n. 127”, in vigore dal 30 marzo 2001 (di seguito: R.S.C.), ha sostituito il R.D. 9 luglio 1939, n. 1238 e s.m. “Ordinamento dello stato civile, fonte ha costituiva fonte normativa di rango primario (Cfr.: art. 449 C.C.), inserendosi in quella linea di produzione normativa che ha teso alla riduzione del rango normativo delle fonti del diritto, privilegiando il ricorso a fonti di rango secondario.… ... Leggi il resto

Immemoriale: la reviviscenza di un istituto… mai davvero abrogato? – Parte 3/3

Questo articolo è parte 3 di 3 nella serie Immemoriale

In questa “trilogia” dedicata alla prova dell’immemorabile abbiamo provveduto a fornire, nei primi due articoli:

  • Analisi della sentenza Cass. Sez. Un. n. 21598/2018: un breve riassunto dell’episodio di cronaca funeraria, giunto sino al Palazzaccio di Piazza Cavour a Roma.
  • Un utile compendio sui fondamenti giuridici del diritto di sepolcro, soprattutto nell’evenienza di liti da ricomporre avanti il Giudice.

Aspetti di interesse suscitati dalla sentenza: sull’immemorabile come istituto in sè – self executing – e la competenza del giudice in caso di controversia saranno, invece, i temi sviluppati qui di seguito.… ... Leggi il resto

Leggere gli atti, anche quando non recenti

In numerose situazioni afferenti alla gestione cimiteriale può rendersi necessario fare riferimento all’atto di concessione, spesso anche alla deliberazione e all’autorizzazione prefettizia che ne stanno “a monte”, atti e documenti che possono, in particolare quelli maggiormente risalenti nel tempo, essere stati redatti manualmente, senza il ricorso alla dattilografia, magari per il fatto che questa non era ancora impiegata.
La redazione manuale degli atti e documenti può comportare anche difficoltà di “lettura”, dato che non sempre sono agevolmente di piana lettura, in particolare per l’uso di date formulazioni, e tecniche calligrafiche, di cui si è persa in larga parte la memoria, per la ormai del tutto generalizzata scritturazione a macchina (includendo in questa non solo la dattiloscrittura, ma anche le tecnologie di scrittura ad essa susseguenti), che presenta caratteristiche di uniformità e, oggi, non equivocità.… ... Leggi il resto

Questioni di territorio

Premessa introduttiva

In molti casi vi sono principi, di ordine generale, che non sono neppure scritti, per il fatto di essere tanto generali da non richiederlo.
Uno di questi è quello che riguarda la c.d. competenza territoriale, cioè che se vi sia una qualche “attività” (quale essa sia) che si svolga, o debba svolgersi, in una data località, le competenze funzionali spettano all’autorità competente che riveste la funzione nel luogo in cui l’”attività” viene, o deve venire, svolta, esercitata.… ... Leggi il resto

Immemoriale: la declinazione in diritto nella sentenza della Cassazione – 2/3

Questo articolo è parte 2 di 3 nella serie Immemoriale

Dopo una completa ricostruzione del fatto processuale da cui origina il ricorso al supremo giudice della Giurisdizione, ricordano i giudici di piazza Cavour che l’istituto dell’immemoriale, o immemorabile, abrogato dall’art. 630 del cod. civ. del 1865 e non riprodotto nel codice del 1942, se può definirsi non più compatibile con le norme in tema di prescrizione e usucapione previste nei rapporti tra privati, sopravvive nel diritto pubblico e trova applicazione ex se affinché, attraverso un procedimento presuntivo, sia riconosciuta la legittimità di un esercizio di fatto corrispondente ad un diritto per un tempo immemorabile, quando manchi un titolo formale di concessione e si persegua l’intento di adeguare per «un’elementare esigenza di giustizia» la situazione fattuale a quella giuridica «quale principio generale valido ai sensi dell’art.... Leggi il resto

Immemoriale: il fatto da cui origina la pronuncia della Cassazione n. 21598/2018 – 1/3

Questo articolo è parte 1 di 3 nella serie Immemoriale

Il giudizio instauratosi dinanzi agli organi della giurisdizione amministrativa concerne una concessione di sepoltura privata rilasciata dal Comune agli eredi (o discendenti?) di persona defunta e contrastata da altri eredi di altra persona defunta e legata da rapporto parentela in linea collaterale con il primo (defunto).
Con un primo ricorso, questi ultimi hanno contestato dinanzi al Tribunale amministrativo regionale della Liguria – chiedendo l’annullamento – la determinazione dirigenziale n.… ... Leggi il resto

Fascia di rispetto e criteri di misura

Vi è stato un contenzioso attorno a come si dovesse calcolare la fascia di rispetto cimiteriale, in cui una parte sosteneva che la misura di questo vincolo doveva farsi dal centro del cimitero, dato che la norma parla di “raggio di 200 m”.
Ora, spesso i cimiteri hanno tutt’altro che forma circolare e, se avessero forma elissoidale, avrebbero anche 2 centri.
Più spesso la loro forma richiama il rettangolo dovendo accogliere, nelle aree ad inumazione, fosse rettangolari, per cui il centro potrebbe, in tal caso, calcolarsi, sul punto comune delle diagonali.… ... Leggi il resto

Onoranze o Pompe? Funebri, ovviamente

La domanda insita nel titolo non è di grandissimo spessore, ma costituisce veicolo per mettere a fuoco anche altri aspetti.
Generalmente, almeno in Italia, si tende ad indicare l’attività funebre (termine largamente utilizzato da norme regionali, come se l’art. 117, comma 2, lett. e) Cost. non fosse mai esistito) in termini di onoranze, come è presente nell’espressione “impresa di onoranze funebri”.
È ben vero che in alcune realtà territoriali il termine “impresa” è surrogato da quello di “agenzia”, improprietà che oblitera il fatto che questo ultimo è un, particolare, contratto (Cfr.:... Leggi il resto

Concessioni cimiteriali e loro durate

La durata delle concessioni cimiteriali è – oggi (a partire dal 10 febbraio 1976) – determinata in una misura massima, cioè non oltre i 99 anni.
Così non è sempre stato, essendovi state concessioni a tempo determinato originariamente stabilite anche in misura maggiore, nonché, come notorio, altresì concessioni in perpetuo (anche se sarebbe preferibile parlare di concessioni a tempo indeterminato, dato che in tutti i casi va tenuto presente quanto preveda l’art. 92, comma 2, ultimo periodo D.P.R.… ... Leggi il resto