Aci Catena, “discarica” di bare nel cimitero: emergenza ambientale e sconcerto tra i cittadini

Un’ispezione dei Carabinieri al cimitero comunale di Aci Catena ha portato alla luce una situazione gravissima di malagestione e degrado ambientale.
Nel corso del blitz, gli investigatori hanno rinvenuto decine di bare abbandonate, casse in zinco, frammenti di abiti e paramenti funebri ammassati sulla nuda terra, in un’area priva di ogni protezione.
Il rilascio di percolato da questi materiali ha provocato un danno ambientale rilevante, con il rischio di contaminazione delle falde acquifere sottostanti.

Le autorità hanno disposto la bonifica immediata dell’area e il risanamento dell’ossario, dove nel tempo erano stati riversati resti ossei e inerti cimiteriali senza alcuna catalogazione, violando le norme igienico-sanitarie e di polizia mortuaria.
Si stimano migliaia di euro di costi per ripristinare condizioni dignitose e garantire il rispetto dovuto ai defunti.

La scoperta è avvenuta a ridosso delle giornate dedicate alla Commemorazione dei Defunti, suscitando indignazione tra i cittadini e profondo dolore tra i familiari delle persone sepolte.
Il sequestro preventivo di tre aree, incluso il cappellone centrale dove riposano circa 80 salme, ha impedito l’accesso a molti visitatori.

La sindaca del Comune ha dichiarato la massima collaborazione con magistratura e forze dell’ordine.
In un comunicato ufficiale, l’Amministrazione ha precisato che gli episodi sembrano riferirsi a fatti risalenti nel tempo, precedenti all’attuale gestione.

Le indagini sono solo all’inizio: secondo fonti investigative, si ipotizzano ulteriori reati legati allo stoccaggio illecito di materiali e perfino possibili infiltrazioni criminali.

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