Riti funebri nella religione del Vecchio Testamento – 1/3

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“L’erba fiorisce e cresce, la sera appassisce e si secca, insegnaci a contare i nostri giorni, perché noi apriamo il nostro cuore alla saggezza”
“Quando cammino nella valle della morte non temo alcun male, perché Tu sei con me…”

Nel culto ebraico, il complesso dei riti funebri si è codificato durante il corso di una tradizione plurimillenaria, grazie al progressivo integrarsi della liturgia più ancestrale, considerata comunque obbligatoria, con nuove forme e precetti per la commemorazione dei defunti, raccomandati, in diversi periodi, dai più autorevoli maestri.… ... Leggi il resto

Arte della morte

Alcune opere d’arte contemporanea riescono ancor più raccapriccianti della morte stessa.
Ci sono artisti visionari che, vagando nei remoti recessi della propria creatività, là dove ricerca dell’estremo, piacere sadico e raffinatezze stilistiche si sovrappongono, hanno scelto di dipingere, fotografare o altrimenti raffigurare l’ossuto fantasma dalle orbite cave nelle sue più terribili e materiali manifestazioni.
Questa nuova tendenza è indice di una nuova sensibilità del gusto postmoderno, perché smette di immaginare la morte nelle consuete forme personificate, e si concentra sul unico effetto fisico che lei stessa sappia produrre: l’imbarazzante, carnale presenza di un cadavere.… ... Leggi il resto

Percorsi visivi e significati allegorici nel cimitero di Père Lachaise… tra arte sacra e celebrazione delle virtù civili

L’epoca romantica era stata indelebilmente segnata dal culto dell’eroe solitario, e da un’architettura commemorativa ispirata agli stilemi dell’antichità classica.
Dopo la disastrosa guerra del 1870, però, la borghesia mercantile ed industriale, quale ceto sociale emergente, ed in continua ascesa, iniziò la propria scalata verso gli alti livelli del potere politico, dopo aver affermato la propria supremazia strategica sulla vita economica del paese.
I nuovi potenti, allora, vollero ostentare i propri valori anche nelle arti commemorative, creando un nuovo modello di spazio sepolcrale: il cimitero monumentale.… ... Leggi il resto

Liturgia cristiano-ortodossa del commiato – 3/3

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Sepoltura

Concluso il rito in chiesa, la mesta processione procede sino al cimitero; mentre si svolge il corteo, qualcuno deve premurarsi di procurare una lampada ad olio, anche se rudimentale che ritornerà utile al momento della sepoltura stessa.
In Russia è tradizione che i fedeli accendano candele anche in chiesa, mentre in Grecia è previsto l’uso dei ceri solo quando si sia giunti al camposanto, in prossimità della tomba.… ... Leggi il resto

Liturgia cristiano-ordodossa del commiato – 2/3

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Veglia funebre

Dopo la composizione della salma, il sacerdote entra nella camera ardente ed intona la prima Pannikida oppure il Trisaghio. Le formule, anche nella S. Messa di commiato, possono essere recitate in qualunque lingua, perché non è considerata dal canone la possibilità di un unico idioma universale, come accade, invece, con il latino per la S. Messa Tridentina della Chiesa Cattolica Romana, recentemente (visti i tempi…appunto biblici della Chiesa) “riabilitata” con motu proprio dal Papa Emerito Benedetto XVI.… ... Leggi il resto

Liturgia cristiano-ortodossa del commiato – 1/3

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Dal S. Vangelo secondo Giovanni: “Io sono la resurrezione e la vita, chi crede in me anche se muore vivrà, chiunque vive e crede in me non morirà in eterno” (Cap. 11, vv. 23-27).

Il rito cristiano-ortodosso non prevede una sola formula per i funerali, bensì quattro tipologie di cerimonie esequiali, accuratamente distinte, a seconda del ruolo che il defunto ricoprisse nella comunità locale:

  1. funerale di un laico, senza distinzione tra uomo e donna, con alcune varianti solo se la persona scomparsa era suddiacono o lettore;
  2. liturgia funebre per un chierico, Vescovo, sacerdote o diacono;
  3. esequie di un monaco o di una religiosa;
  4. S.
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Una riflessione per Pasqua

IL TEATRO SACRO – Episodi del Vangelo tradotti in gesti ed emozioni nella cultura medioevale

Nelle grandi rappresentazioni teatrali del Medioevo il tema così centrale, per la fede, della resurrezione di Cristo era introdotto da una coreografia grandiosa e spettacolare insieme: la discesa agli inferi dopo l’amaro epilogo del Calvario.
L’attore che impersonava Gesù di Nazareth era sempre abbigliato con il tipico costume della resurrezione, tramandatoci da innumerevoli scuole pittoriche: sul corpo, in gran parte spoglio, s’intravedevano le cinque ferite, segno indelebile della Passione, mentre un drappo di tessuto rosso sgargiante, allacciato come se fosse un mantello, velava trasversalmente il costato.… ... Leggi il resto

Funerali per fedeli di religione musulmana – 2/3

This entry is part 7 of 8 in the series La pandemia cambia (o cambierà?) le procedure?

Naturalmente anche per i fanciulli, benché la dottrina li ritenga puri e liberi da ogni peccato, è previsto l’officio funebre, persino nel caso di un suicida, se vi è ragione di supporre un suo estremo pentimento, è consentita la liturgia esequiale.
Queste pratiche, benché vivamente consigliate, sono semplicemente complementari al rito solenne ed integrano solo la liturgia, siccome non sono avvertite da tutti i musulmani come fondamentali oppure vincolanti, ma, ad esempio, è tassativo che le spoglie dei martiri non debbano essere purificate né profumate o fasciate, per essere, poi sepolte nella stessa condizione in cui siano state eventualmente rinvenute.… ... Leggi il resto

Spiriti romantici e convulse Passioni artistiche

Per gli autori romantici la Morte era un argomento sublime, terribilmente importante.
Per loro la dipartita terrena era vissuta come un’emozione squisita, l’espressione estrema dell’amore.
“Morire amandoti è meglio della vita stessa” scriveva Alfred de Musset.
Il Romanticismo fu il periodo della “morte meravigliosa”, una stagione artistica nel quale la Morte era percepita come un rifugio, una realizzazione,una ricompensa ed una rinascita.
La Morte era associata sempre con maggior frequenza ai concetti assoluti di resurrezione, concepimento, nascita mentre da sempre era inscindibilmente legata ad un’espressione, anche carnale, della sfera più intima.… ... Leggi il resto

Il mondo delle pompe funebri torna protagonista nel film I cassamortari

Claudio Amendola è tornato alla regia girando una commedia nera che narra le vicende della famiglia Pasti, che possiede una agenzia di pompe funebri, fondata dal patriarca Edoardo Leo al motto “Quando qualcuno muore c’è solo uno che ci guadagna”.
La famiglia comprende la donna di famiglia interpretata da Lucia Ocone, che seduce sistematicamente vedovi addolorati, il primogenito attento ai soldi – Massimo Ghini, il fratello esperto di tanatoestetica – Gian Marco Tognazzi, e il più giovane fissato con social e comunicazione – Alessandro Sperduto.… ... Leggi il resto

Esecuzione sinfonica delle marce funebri, sabato 26 marzo a Bitonto

A Bitonto, sabato 26 marzo alle 20 è in programma, nella chiesa di San Domenico, “Passione Puglia, quando l’orchestra incontra la Banda”: un’esecuzione in versione sinfonica delle marce funebri della tradizione pugliese.

L’Orchestra Filarmonica Pugliese presenta composizioni profondamente compenetrate nell’immaginario collettivo della società pugliese, che possono essere ritenute vere e proprie colonne sonore portanti dei riti funebri.
Il concerto – ideato dai maestri Vito Vittorio Desantis e Giacomo Piepoli, direttore artistico dell’Orchestra Filarmonica Pugliese e promosso e coordinato da “Settimana Santa in Puglia” con il contributo dell’Assessorato alle Politiche culturali del Comune di Bitonto, proporrà l’esecuzione orchestrale delle marce funebri tradizionali pugliesi legate ai riti della Settimana Santa di Bitonto, Molfetta, Ruvo di Puglia e Taranto.… ... Leggi il resto

Macabro post moderno

Un’iconografia davvero particolareggiata, avvolta nella tenebra dell’inconscio, ed apertamente ispirata all’opera visionaria dello scrittore H.P. Lovecraft assieme alle avanguardie di uno stile pittorico travagliato ed irrazionale, tipiche della belle epoque, cioè verso la fine del XIX secolo, sono il codice artistico che c’introduce all’opera dei fotografi e dei maestri più audaci, esponenti del filone macabro post moderno.
Tra le anime più sensibili, di quest’orizzonte crepuscolare, possiamo senza dubbio riconoscere il fotografo francese Eric Keller.
Egli si sente indelebilmente segnato dall’atmosfera così suggestiva e maledettamente magica della sua città natale, Dunkerque.… ... Leggi il resto

Il cimitero italiano dal 1800 alla seconda guerra mondiale

L’inumazione è stata, per molto tempo, un sistema di sepoltura assicurato gratuitamente, a carico della collettività, così come il trasporto funebre in privativa (Art. 1 comma 1 punto 8 R.D. n.2578 del 15 ottobre 1925 ora abrogato con l’Art. 35, 12, lett. g) L. 28/12/2001, n. 448) e la stessa provvista dei feretri, oltre all’ovvia realizzazione e manutenzione dei cimiteri (Art. 824 comma 2 Cod. Civile, Art. 51 comma 1 D.P.R 285/90, Art. 91 lett. f) punti 11 e 14 T.U.L.P.C.… ... Leggi il resto

Kissed: in videoteca, da non perdere!

Una discesa nell’abisso dei sensi proibiti, tra devastazione emotiva e spirituale, culto della morte, negazione dell’esistere – 1h 18′

La necrofilia, il peccato del cuore più celato e mostruoso, osteggiato fin dall’antichità, è la deviazione raccontata in Kissed, film ispirato all’omonimo racconto di Barbara Gowdy.
Per una volta una pellicola molto coraggiosa, che c’introduce, con rara eleganza, nell’inferno delle perversioni affettive, non si avvale di sensuali e procaci Vampirelle, ritratte in abiti discinti o appena velate da succinti ed attillati costumi, magari realizzati in pelle nera o conturbante lattice.… ... Leggi il resto

Pievi cimiteriali e quella strana porta sul lato Nord…

Il concetto di uno spazio sacro, ossia di un luogo certo e delimitato dall’inviolabilità di un potere ultraterreno, è un concetto ancestrale dell’antropologia.
I massicci complessi plebani, ispirati all’austero stile romanico, racchiudevano, dunque, una zona immateriale ed infinita, ma al tempo stesso percepibile dall’occhio umano perché articolata con sapienti geometrie su diversi livelli (cripta, piano medio e presbiterio) e capace di proiettare l’uomo dell’evo feudale verso le ineffabili realtà sovrannaturali del paradiso.
Solo in quelle imponenti mura marmoree o di semplice pietra, spesso riccamente istoriate, infatti, si compiva l’unico e perfetto sacrificio che riconciliava il mondo a Dio Padre.… ... Leggi il resto

Arte Macabra…ovvero l’arte del riciclo dei resti umani

L’arte macabra, forse, è la forma estrema e più oscura della pur sublime tecnica di saper riciclare i materiali costruttivi.
In Europa, durante il solare periodo del rinascimento, quando la cultura riscoprì l’equilibrio delle opere classiche, si affermò, per converso, anche un certo gusto diabolico e morboso verso temi funerei e soggetti mortiferi.
Molto tempo prima che il nobile concetto di donare i propri organi s’imponesse come scelta responsabile nel dibattito culturale, il genio perverso di autori maledetti, proprio perché votati al peccato della trasgressione stilistica, inventò un nuovo ruolo teatrale ed eccessivo [1] per quegli imbarazzanti cadaveri che invadevano le cripte delle cattedrali, quando orride ghirlande di ossa o scheletri furono abbondantemente impiegati quali bizzarri motivi ornamentali.… ... Leggi il resto