Storia tecnico-giuridica del cofano funebre: tra forma e funzione – 3/3

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NEMO PROFETA IN PATRIA … ovvero come arrivare dopo, essendo partiti prima!

Il 21 gennaio dell’anno 1991, mentre infuriava la guerra del Golfo, all’aeroporto Charles de Gaulle di Parigi due avventurosi imprenditori italiani del settore costruzione cofani funebri vengono invitati da uno zelante poliziotto francese a non allontanarsi dal proprio bagaglio a mano.
Cosa facevano, e perché erano a Parigi quei due personaggi.… ... Leggi il resto

Prospettive di orizzonte e sistema a TaneXpo 2022

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Dopo un avvio in sordina (complice la stagione estiva ed i traumi post pandemia) quest’oggi a TaneXpo 2022 si registra piacevolmente una grande affluenza straniera (Portogallo, Brasile e Spagna sono i Paesi più rappresentati, quindi, dopo tutto, culture neolatine, anche nei costumi funerari, si direbbe…) ed una buona presenza di italiani, fervono incontri di lavoro, trattative e contrattazioni.
Nota a parte merita la nutrita presenza di una delegazione colombiana complice un’assise congressuale dell’associazione nazionale di categoria, celebrata proprio qui in fiera.… ... Leggi il resto

Storia tecnico-giuridica del cofano funebre: tra forma e funzione – 2/3

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ANNO DI GRAZIA 1980
LA BARA, QUESTA SCONOSCIUTA, NEL SUO PERCORSO LUNGO E FATICOSO VERSO LA SEPOLTURA

Il comma 5 dell’art. 28 del D.P.R. n. 803 del 1975 così recitava: ” Lo spessore delle tavole della cassa di legno non deve essere inferiore a mm.30 (trenta millimetri ).”
In una relazione del Ministero della Sanità del 09 settembre 1980 al Consiglio di Stato si chiede (….omissis…)… ... Leggi il resto

TaneXpo 2022: le prime impressioni

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Bologna, quartiere fieristico. Con puntualità si è tenuta la breve cerimonia d’inaugurazione per questa nuova edizione della nota, anche fuori dei confini italiani, mostra dedicata al settore funerario, sempre più consolidata nella sua posizione di primato, tra tutti gli eventi espositivi per il post mortem, in giro per il mondo.
Attenzione, però, perché altri competitors si stanno affacciando sulla scena, prepotentemente.
La formula pare tuttavia reggere ancora bene, tant’è vero che TaneXpo rimane una tappa pressoché obbligata per saggiare il polso del mercato e dei costumi funerari, laddove tecnologia e ritualità (binomio non sempre di facile gestione) dovrebbero incontrarsi in questo luogo ideale di scambio, anche di sapere operativo e di esperienze vissute.… ... Leggi il resto

Storia tecnico-giuridica del cofano funebre: tra forma e funzione – 1/3

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HOMINEM MORTUUM IN URBE NE SEPELITO NEVE URITO”, recitavano le mitiche XII tavole della Legge dell’antica Roma Repubblicana, ossia si sanciva solennemente il divieto, tassativo, categorico e vincolante per tutti i consociati di dar sepoltura o cremare i cadaveri all’interno delle mura dell’Urbe.
Già in evo, per noi contemporanei, remoto, all’alba dell’italica civiltà giuridica, fondata, appunto, sul diritto romano, dunque, ci si poneva implicitamente il problema di
come e dove trasportare i defunti al di fuori degli spazi riservati eminentemente ai vivi, per le pratiche funebri ed i conclusivi riti del commiato.... Leggi il resto

Cimiteri postmoderni: dal razionalismo esasperato… alla geometria del caos!

Gli improvvisi rivolgimenti sociali del XX secolo, sono senza dubbio legati alle tumultuose accelerazioni che la tecnologia ha impresso al mondo economico.
Questi sconvolgimenti paiono aver provocato un profondo smarrimento dello spirito in tutti gli ambiti della vita civile.
Tale disorientamento è proprio di un’epoca in cui la compressione delle coordinate temporali ha coinvolto la sfera dei rapporti giuridici e patrimoniali con vorticose, incontrollabili transazioni finanziarie. Una simile incertezza si è poi riverberata, con prepotenza, anche sugli intimi precordi del pensiero moderno.… ... Leggi il resto

Salme senza…”tempo”?

Le cronache locali, con un particolare gusto letterario, a mezzo tra il bello ed il terribile, secondo la fortunata formula leopardiana, da diverso tempo dedicano ampio spazio all’inconsunto cimiteriale, un curioso fenomeno medico-legale terribilmente serio, che rischia di sconvolgere tutta la gestione dei sepolcreti italiani.
C’è pure, con qualche compiacimento noir, chi si diverte a stilare una vampiresca hit parade delle località dove i morti non sono corrosi dalla putredine.
La ricca città lombarda di Mantova, ad esempio, parrebbe seconda solo a Venezia nella singolare classifica d’esumazioni ordinarie in cui, dopo i 10 anni di sepoltura legale, si rinvengono corpi perfettamente (o parzialmente) intatti.… ... Leggi il resto

Due parole sui cimiteri di oggi e sulle incerte prospettive future

Le (post-)moderne necropoli dei giorni nostri, con i loro plessi ormai tentacolari, sono sistemi complessi, delle vere e proprie città dei morti, con reti tecnologiche: elettriche, di illuminazione votiva, fognarie, dell’acqua.
Sono impianti a rilevanza igienico-sanitaria, per il cui mantenimento in piena efficienza necessitano investimenti notevoli, poiché, in realtà, il cimitero di oggi è una “immobiliare del morto”, con oggettivi problemi di gestione e di manutenzione che saranno sempre maggiori nei prossimi decenni.
I Comuni, che hanno concesso tombe, loculi ed aree 30, 50 o più anni fa, hanno incassato allora i relativi proventi (modesti!)… ... Leggi il resto

Il camposanto italiano della seconda metà del ‘900: il cimitero scatolare

Dal dopoguerra ad oggi, in Italia, si è andata formando una nozione e tipologia di cimitero che definiremmo, senza tema di smentita, come “scatolare” e “ad accumulo”.
È la traduzione architettonica dell’accesso di nuovi ceti sociali al bisogno di individuazione ed esternazione del lutto, attraverso il luogo di sepoltura in tumulo.
La rigidità della maglia normativa (la Legge italiana ammette semplicemente la tumulazione, ma non la eleva a metodologia di massa) e la povertà di soluzioni costruttive hanno determinato, ai fini della visione dello spazio commemorativo, una riproduzione nel cimitero (per certi versi anche accentuata) del degrado delle periferie urbane, negli anni del boom economico, dopo il II conflitto mondiale.… ... Leggi il resto

Cambieranno le norme italiane sulle bare

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Sì, per una volta, buone novelle dal fronte funerario. Si è finalmente riaperto il cantiere della discussione in Parlamento sulla riforma complessiva dei servizi per il post mortem.
Proprio così: la “novella” proposta in Commissione Affari Sociali, al testo in esame di riforma dei servizi funerari concerne soprattutto l’art. 13, centrale in tutta l’architettura normativa allo studio del Legislatore.
Si ragiona, infatti, di realizzazione dei cofani funebri, in relazione al loro uso, per il trasporto e sepoltura dei defunti sull’intero territorio della Repubblica.… ... Leggi il resto

Cremazione: cosa succede nel Regno Unito? (tante domande e qualche risposta…)

Abbiamo scandagliato il web per vedere quali domande facciano le persone sui siti web del Regno Unito e tratto qualche risposta interessante anche per la nostra realtà italiana. Ecco di seguito le domande e le relative risposte, quello che nel gergo web è noto come FAQ.

I resti cremati possono essere temporaneamente consegnati alla famiglia in attesa della loro destinazione finale?

In Gran Bretagna, l’avente titolo richiedente la cremazione può avere in affido l’urna e conservare i resti cremati in un domicilio privato, se necessario, dietro preventiva e specifica autorizzazione comunale.

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Il paradosso esistenziale di Cioran

La nostra cultura, da secoli ormai, concepisce la morte come l’estrema sconfitta esistenziale di un individuo.
Una simile visione, il cui il decesso si connota sempre quale vento negativo, rispetto alla positività del vivere, è comprensibile perché nel nostro animo, anche se corrotto dai sensi e dallo scorrere inesorabile dei giorni, è pur sempre insita una strana forma d’estasi o, secondo altre scuole di psicanalisi, di sottile nevrosi, legata alla contraddittorietà dell’esistere.
Questa pulsione energica, egoistica, a tratti selvaggia, è fondata sull’individualismo e si manifesta in ogni soggetto anche con i caratteri rudi di un’affermazione fisica, quasi brutale.… ... Leggi il resto

Se tre milioni vi sembran pochi!

L’intera Redazione di Euroact Web, con una certa gioia e civetteria tipica di noi (?) frequentatori del post mortem, informa tutti i nostri abituali utenti, e followers storici (nonché i nuovi potenziali lettori!) che abbiamo raggiunto un risultato ragguardevole, in termini di audience e soprattutto di qualità del nostro pubblico (principalmente addetti al circuito della polizia mortuaria, ma anche semplici cittadini privati, nei guai con la burocrazia mortuaria).
Ieri, infatti, abbiamo superato quota 3.000.000 di visite al sito www.funerali.org... Leggi il resto

Riti funebri nella religione del Vecchio Testamento – 3/3

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La liturgia di commiato si tiene nell’oratorio del cimitero ebraico, o direttamente sulla tomba (solo raramente può capitare che, specie negli ambienti più progressisti, il mesto officio si svolga nella Sinagoga).
Durante il trasporto (sull’auto funebre può campeggiare solo la Stella di Davide) se si forma il corteo funebre, verranno recitati i versi del Salmo 91.
Dare sepoltura (Jus Inferendi Mortuum in Sepulchrum) [1] con rispetto è un gesto di pietà prezioso agli occhi dell’Eterno, tuttavia le esequie non possono assolutamente avere luogo né di sabato né nei giorni di festa solenne stabiliti dal Talmud.… ... Leggi il resto

Riti funebri nella religione del Vecchio Testamento – 2/3

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Presso alcune comunità israelitiche è invalso l’uso, ormai secolare, di abbigliare i cadaveri con una particolare camicia di puro lino, accompagnata da pantaloni, calze e guanti bianchi; sul capo, invece, andrà posto un particolare cappello, (questi indumenti si contraddistinguono per una strana caratteristica: non presentano tasche, a simboleggiare il distacco dai beni terreni; così, almeno idealmente, il defunto, affrontando il Giudizio Divino, nel viaggio oltremondano, non reca con sé stesso alcuno oggetto materiale, ma solo le sue opere morali).… ... Leggi il resto

Riti funebri nella religione del Vecchio Testamento – 1/3

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“L’erba fiorisce e cresce, la sera appassisce e si secca, insegnaci a contare i nostri giorni, perché noi apriamo il nostro cuore alla saggezza”
“Quando cammino nella valle della morte non temo alcun male, perché Tu sei con me…”

Nel culto ebraico, il complesso dei riti funebri si è codificato durante il corso di una tradizione plurimillenaria, grazie al progressivo integrarsi della liturgia più ancestrale, considerata comunque obbligatoria, con nuove forme e precetti per la commemorazione dei defunti, raccomandati, in diversi periodi, dai più autorevoli maestri.… ... Leggi il resto