SEFITdieci 2023: il dibattito sugli effetti per il settore funebre e cimiteriale del nuovo TU di riordino dei servizi pubblici locali

Anche quest’anno il SEFIT10, l’appuntamento annuale in cui gli operatori del settore funerario associati in Utilitalia si incontrano per confrontarsi su temi di rilevanza per il comparto, si è rivelato come un “luogo” di dibattito, dove sono emerse riflessioni, scambi di esperienze, dubbi, alcune possibili soluzioni e prospettive future su un intervento normativo che investe la gestione dei servizi funerari.
Il tema del convegno, organizzato da Utilitalia con il concorso di ADE spa Servizi cimiteriali di Parma che si ringrazia per la gradita ospitalità, si è concentrato sugli effetti del TU di riordino dei servizi pubblici locali D.Lgs.… ... Leggi il resto

Trasparenza degli atti di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali: pubblicazione dei documenti sul sito ANAC

Il Dlgs 201/2022 di riordino dei servizi pubblici locali, per rafforzare la trasparenza degli atti di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica, prevede che l’ente trasmetta la relativa documentazione all’ANAC, la quale ha il compito di pubblicarla sul proprio sito nell’apposita sezione “Trasparenza SPL”.
In data 23 giugno 2023 l’ANAC ha adottato il MANUALE UTENTE per l’utilizzo delle funzionalità messe a disposizione dalla nuova piattaforma della trasparenza TSPL di ANAC.
Attraverso l’applicazione, gli enti e le amministrazioni potranno pubblicare la documentazione sulla trasparenza prevista dal nuovo d.lgs.… ... Leggi il resto

Attività di culto in locali con altra destinazione d’uso. Interventi giurisprudenziali e ministeriali. Conclusioni – 2/2

In conclusione, i principi che se ne ricavano sono:

a) ai fini della individuazione dell’oggetto sociale dell’ente, non si configura come attività di culto una celebrazione occasionale, mentre possono essere considerate tali le celebrazioni ricorrenti e sistematiche;

b) le attività di culto sono “altro” rispetto a quelle disciplinate dal d.lgs. n. 117/2017 (CTS) all’art. 5, e non sembrano sussumibili nella categoria delle attività diverse di cui all’articolo 6;

c) come stabilito dall’art. 4, co. 3 del CTS [1], agli enti religiosi civilmente riconosciuti, ossia quelli che devono svolgere in via esclusiva o principale un’attività di religione o culto[2], le norme codicistiche si applicano limitatamente allo svolgimento delle attività di cui all’articolo 5, e delle eventuali attività diverse di cui all’articolo 6 in presenza di determinate condizioni (un regolamento, in forma di atto pubblico o scrittura privata autenticata, che, ove non diversamente previsto ed in ogni caso nel rispetto della struttura e della finalità di tali enti, recepisca le norme del presente Codice e sia depositato nel Registro unico nazionale del Terzo settore) [3];

d) l’attività di culto non può di per sé essere intesa come attività di promozione sociale;

e) sull’art.… ... Leggi il resto

Attività di culto in locali con altra destinazione d’uso. Interventi giurisprudenziali e ministeriali – 1/2

L’idea di scrivere questo articolo viene da alcuni quesiti che in vario modo sono attinenti ai rapporti del Comune e degli operatori dei servizi funerari con le Comunità islamiche presenti sul territorio nazionale.
Si preferisce parlare di comunità al plurale perché al momento non è possibile individuare una sola rappresentanza della fede islamica con la quale intrattenere un dialogo istituzionale; tant’è che finora non si è realizzata una regolazione dei rapporti con lo Stato italiano mediante intesa, che è lo specifico strumento giuridico individuato dalla nostra Costituzione.… ... Leggi il resto

Immemoriale: la reviviscenza di un istituto… mai davvero abrogato? – Parte 3/3

Questo articolo è parte 3 di 3 nella serie Immemoriale

In questa “trilogia” dedicata alla prova dell’immemorabile abbiamo provveduto a fornire, nei primi due articoli:

  • Analisi della sentenza Cass. Sez. Un. n. 21598/2018: un breve riassunto dell’episodio di cronaca funeraria, giunto sino al Palazzaccio di Piazza Cavour a Roma.
  • Un utile compendio sui fondamenti giuridici del diritto di sepolcro, soprattutto nell’evenienza di liti da ricomporre avanti il Giudice.

Aspetti di interesse suscitati dalla sentenza: sull’immemorabile come istituto in sè – self executing – e la competenza del giudice in caso di controversia saranno, invece, i temi sviluppati qui di seguito.… ... Leggi il resto

Immemoriale: la declinazione in diritto nella sentenza della Cassazione – 2/3

Questo articolo è parte 2 di 3 nella serie Immemoriale

Dopo una completa ricostruzione del fatto processuale da cui origina il ricorso al supremo giudice della Giurisdizione, ricordano i giudici di piazza Cavour che l’istituto dell’immemoriale, o immemorabile, abrogato dall’art. 630 del cod. civ. del 1865 e non riprodotto nel codice del 1942, se può definirsi non più compatibile con le norme in tema di prescrizione e usucapione previste nei rapporti tra privati, sopravvive nel diritto pubblico e trova applicazione ex se affinché, attraverso un procedimento presuntivo, sia riconosciuta la legittimità di un esercizio di fatto corrispondente ad un diritto per un tempo immemorabile, quando manchi un titolo formale di concessione e si persegua l’intento di adeguare per «un’elementare esigenza di giustizia» la situazione fattuale a quella giuridica «quale principio generale valido ai sensi dell’art.... Leggi il resto

Immemoriale: il fatto da cui origina la pronuncia della Cassazione n. 21598/2018 – 1/3

Questo articolo è parte 1 di 3 nella serie Immemoriale

Il giudizio instauratosi dinanzi agli organi della giurisdizione amministrativa concerne una concessione di sepoltura privata rilasciata dal Comune agli eredi (o discendenti?) di persona defunta e contrastata da altri eredi di altra persona defunta e legata da rapporto parentela in linea collaterale con il primo (defunto).
Con un primo ricorso, questi ultimi hanno contestato dinanzi al Tribunale amministrativo regionale della Liguria – chiedendo l’annullamento – la determinazione dirigenziale n.… ... Leggi il resto

L’attività di cremazione come servizio pubblico secondo l’interpretazione dell’attuale normativa fornita da recente giurisprudenza

A seguito dello sviluppo della scelta di cremazione, in un quadro normativo scarno in cui la legge nazionale di riferimento è la L. 30 marzo 2001 n. 130 “Disposizioni in materia di cremazione e dispersione delle ceneri”, contenente, per inciso, alcune norme di principio la cui attuazione, in mancanza della prevista riforma del regolamento nazionale di polizia mortuaria, è stata effettuata dall’intervento normativo di gran parte delle regioni, diverse sono state le questioni che si sono poste all’attenzione degli operatori, delle istituzioni, della dottrina e della giurisprudenza.… ... Leggi il resto

Emergenza Covid19: le riflessioni di Utilitalia-SEFIT sui conseguenti effetti nel sistema dei crematori italiani

L’emergenza sanitaria da Covid-19 ha riacceso l’interesse, non solo degli operatori del settore funerario, ma anche di alcuni soggetti istituzionali, sul tema della cremazione.
Per questo, nell’edizione 2021 di SEFIT10, il convegno di settore organizzato annualmente da Utilitalia-SEFIT, si è deciso di presentare alcune riflessioni sul comportamento dei gestori dei crematori italiani durante i due picchi pandemici, emerse dall’elaborazione statistica dei dati sulla cremazione (confronto tra 2019 e 2020).
Riflessioni che desideriamo riportare in questo articolo, presentando brevemente i risultati della raccolta di tali dati per poi soffermarci più diffusamente su alcune considerazioni, che portano ad individuare cosa ha funzionato e cosa no nel sistema dei crematori e nel sistema funerario in generale, e su possibili soluzioni operative.… ... Leggi il resto

Seconda ondata Covid-19: gli effetti complessivi sul settore funerario e le possibili future linee guida

La seconda ondata di Covid-19
Durante la seconda ondata della pandemia Covid, è apparso evidente come l’eccesso di mortalità, che nella prima ondata era principalmente concentrato in Lombardia e zone limitrofe, si fosse ridistribuito sul territorio nazionale. Altra differenza emersa è risultata la forma dell’onda epidemiologica, che ha presentato un picco di altezza analogo alla prima ondata, risultando tuttavia nel complesso più schiacciata e quindi più duratura nel tempo.
Questo ha significato una mortalità elevata spalmata in tempi più lunghi, che ancora sta mettendo a dura prova le strutture sanitarie prima e subito dopo quelle del settore funebre, cimiteriale e di cremazione.… ... Leggi il resto

Emergenza sanitaria Covid-19: la risposta del settore funerario alla prima ondata

Premessa
La pandemia da Covid-19 ha generato – anche nel settore funerario – un’emergenza dalle dimensioni e dalle peculiarità totalmente inaspettate e non prevedibili, portando altresì alla luce i nodi irrisolti dell’ordinamento mortuario, dovuti principalmente a normative datate, ad una disomogeneità di disciplina sul territorio nazionale per interventi regionali plurimi non sempre rientranti nella competenza dell’ente territoriale, e le note difficoltà della gestione economica e finanziaria dei cimiteri, unita ad un’insufficiente programmazione regionale di localizzazione dei crematori.… ... Leggi il resto

Anche in tempi straordinari occorre saper dare dignità alla morte e alla sepoltura di ogni singola persona

Anche quest’anno siamo in prossimità del consueto incontro di settore SEFIT10, organizzato da Utilitalia-SEFIT per il giorno 27 novembre a Roma, ma ci giungiamo con uno spirito diverso rispetto alle precedenti edizioni, perché troppo diverso, anzi straordinario, è stato il tempo che lo ha preceduto. Un tempo che stiamo tuttora vivendo colpiti duramente, ormai da quest’inverno, dalla pandemia di Covid-19, che ha visto una certa tregua nei mesi estivi, per poi riprendere con un’evoluzione preoccupante accompagnata da previsioni di possibili nuove ondate di mortalità.… ... Leggi il resto