Per la consegna delle ceneri occorre ancora il verbale di cui all’Art. 81 D.P.R. 285/1990?

Per il trasporto del feretro al forno crematorio e, da questo, al Comune di tumulazione delle ceneri o loro dispersione in cinerario comune, ex Art. 80 comma 6 del regolamento nazionale di polizia mortuaria, il D.P.R. n.285/1990 prevede ancora, con l’Art. 26 comma 1, che l’autorizzazione al trasporto sia data con un unico decreto, con un evidente intento di semplificazione.
Altri giuristi, invece, riterrebbero praticabile anche la soluzione delle due distinte autorizzazioni…(cui prodest?)

Piglio a paradigma di riferimento, per dipanare la questione spinosa dei rapporti, non spesso idilliaci, tra normativa statale e quella regionale (sovente prevalente) la disciplina di settore adottata a suo tempo, come prototipo di riforma funeraria, dalla Regione Lombardia.… ... Leggi il resto

Alcuni aspetti dei sepolcri privati fuori dai cimiteri – 3/3 – I vincoli sull’area di proprietà della famiglia, la questione della loro riducibilità, le modalità per la loro assunzione

Se la proprietà dei fondi della famiglia (o delle famiglie, qualora la cappella privata fuori dei cimiteri sia realizzanda da parte di più famiglie, ipotesi, molto astratta, che porrebbe questioni su molti aspetti, specie attorno ai vincoli sui i fondi devono essere sottoposti, inclusi gli aspetti di, eventuali, promiscuità, talora richiedendo la costituzione di una comunione convenzionale, almeno per questi effetti; per cui, per ragioni di semplicità espositiva, si prende in considerazione solo l’ipotesi dell’unica famiglia) attorniante la costruenda cappella privata fuori dai cimiteri, costituisce una sorta di pre-requisito debitamente sussistente già al momento della richiesta dell’autorizzazione (scoprendo di seguito una certa quale promiscuità terminologica tra autorizzazione e concessione) alla costruzione, va affrontata la questione dell’assunzione dei due vincoli cui tali fondi debbano essere assoggettati, cioè l’assunzione del vincolo di inalienabilità e del vincolo di inedificabilità.… ... Leggi il resto

Alcuni aspetti dei sepolcri privati fuori dai cimiteri – 2/3 – La tumulazione nelle cappelle private fuori dai cimiteri e loro caratteristiche e condizioni di costruzione

L’art. 102 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m. prevede che, oltre all’autorizzazione considerata dall’art. 74 D.P.R. 3 novembre 2000, n. 396 e s.m., la tumulazione nelle cappelle private fuori dai cimiteri richieda altresì uno specifico nulla-osta (per le competenze degli organi dei comuni si fa rinvio alle considerazioni fatte in proposito al precedente punto 2), conseguente all’accertamento della sussistenza del titolo di accoglimento nella cappella). Trascurando il fatto che un siffatto accertamento circa la sussistenza del titolo di accoglimento in un dato sepolcro è, per quanto implicitamente, indefettibile anche per l’accoglimento nei sepolcri privati nei cimiteri, stante la riserva posta dall’art.… ... Leggi il resto

Alcuni aspetti dei sepolcri privati fuori dai cimiteri – 1/3 – La fattispecie e la costruzione della cappella

Se il Capo XVIII D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 sia rubricato “Sepolcri privati nei cimiteri”, con ciò riferendosi a tutte le “allocazioni” (chiamiamole così) cimiteriali diverse dall’inumazione in campo comune (art. 58 e, per differenziazione, anche art. 59, D.P.R. 10 settembre 1990, n.285, comprendendo in queste “allocazioni” le diverse sepolture indipendentemente dalla pratica funeraria impiegata od impieganda (in buona sostanza vi rientrano le sepolture sia ad inumazione, in aree avute in concessione, sia a tumulazione, sia le cellette ossario, sia le cellette cinerarie e, per tutte le tipologie, indifferentemente che siano monoposto oppure pluriposto), il successivo Capo XXI è rubricato: “Sepolcri privati fuori dai cimiteri”, Capo che, non a caso, è posto di seguito ai Capi destinati alla “Soppressione dei cimiteri” ed ai “Reparti speciali entro i cimiteri”.… ... Leggi il resto

Il “trattamento delle ossa” rinvenute in occasione di operazioni cimiteriali – 2/2

In merito alla strategia comunicativa della Municipalità, una volta ricordata la Legge n. 69/2009 con i suoi obblighi istituzionali in capo ai Comuni, si potrebbero anche prevedere un Comunicato stampa che informi i cittadini della circostanza (estinzione concessioni temporanee, esumazioni e loro effetti sullo status delle tombe); oppure ricerche piuttosto mirate[1], a mezzo ufficio anagrafe, di eventuali familiari ancora viventi degli originari intestatari.

Va ricordato come, prima con la suddetta Circ. Min. n. 10 del 31 luglio 1998 , poi con il D.P.R.… ... Leggi il resto

Il “trattamento delle ossa” rinvenute in occasione delle operazioni cimiteriali – 1/2 – Se il necroforo è maldestro nella raccolta delle ossa scatta la denuncia…

Un gruppo di colleghi necrofori invoca il nostro aiuto: sono stati denunciati per vilipendio di cadavere, quando la polizia municipale ha constatato la presenza di ossa confusamente deposte in camera mortuaria: Quind Juris.
Pigliamo a paradigma, per questo breve saggio, la sola normativa nazionale di riferimento, ossia:
D.P.R. n. 285 del 10 settembre 1990 (approvazione del regolamento nazionale di polizia mortuaria);
Circolari n. 24 del 24 giugno 1993 e n. 10 del 31 luglio 1998 esplicative del regolamento nazionale di polizia mortuaria;
D.P.R.… ... Leggi il resto

TAR Lazio, Roma, Sez. II-bis, 30 luglio 2020, n. 8895

TAR Lazio, Roma, Sez. II-bis, 30 luglio 2020, n. 8895

MASSIMA
TAR Lazio, Roma, Sez. II-bis, 30 luglio 2020, n. 8895

La richiesta di trasporto della salma segue la richiesta di autorizzazione alla cremazione ex art. 80 DPR 285/1990 (essendo naturalmente collegata alla prima dallo scopo di rendere prossime le sepolture delle ceneri di congiunti, fermo che le due attività (cremazione e trasporto della salma) restano giuridicamente (e fattualmente) distinte, essendo oggetto di altrettante separate autorizzazioni, tanto che il diniego della prima non può automaticamente implicare il rigetto della seconda (essendo comunque possibile trasferire i resti mortali non cremati presso altro cimitero, in attesa dell’autorizzazione alla cremazione che avverrà nella nuova sede e che quindi può intervenire anche in seguito).… ... Leggi il resto

Consiglio di Stato, Sez. VI, 6 luglio 2020, n. 4302

Consiglio di Stato, Sez. VI, 6 luglio 2020, n. 4302

MASSIMA
Consiglio di Stato, Sez. VI, 6 luglio 2020, n. 4302

Ai fini dell’annullamento di una concessione di area cimiteriale, nonché delle autorizzazioni alla costruzione di cappella funeraria e paesaggistica, nonché di sospensione dei lavori nel frattempo realizzati, non è sufficiente richiamare l’esigenza di assicurare l’esigenza di una disponibilità superficiaria per le inumazioni ordinarie (art. 58 d.P.R. 10 settembre 1990, n. 285), né quella che all’assegnazione di aree cimiteriali (art.… ... Leggi il resto

TAR Campania, Napoli, Sez. I, 16 giugno 2020, n. 2431

TAR Campania, Napoli, Sez. I, 16 giugno 2020, n. 2431

MASSIMA
TAR Campania, Napoli, Sez. I, 16 giugno 2020, n. 2431
L’art. 83 d. lgs. 6/9/2011, n. 159 (Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonche’ nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 13 agosto 2010, n. 136) impone all’ente locale di: “acquisire la documentazione antimafia … prima di stipulare, approvare o autorizzare i contratti e subcontratti relativi a lavori, servizi e forniture pubblici, ovvero prima di rilasciare o consentire i provvedimenti indicati nell’articolo 67”, che fa specifico riferimento alle “licenze o autorizzazioni di polizia e di commercio” e, pertanto, al provvedimento autorizzatorio richiesto per lo svolgimento dell’attività funeraria.
... Leggi il resto

Consiglio di Stato, Sez. II, 25 maggio 2020, n. 3317

Consiglio di Stato, Sez. II, 25 maggio 2020, n. 3317

MASSIMA
Consiglio di Stato, Sez. II, 25 maggio 2020, n. 3317

La condizione di inedificabilità assoluta del suolo destinato a fascia di rispetto cimiteriale, la quale discende dall’esistenza stessa del vincolo sancito dalla legge, risulta chiaramente dal disposto normativo ed è stata in numerose occasioni confermata dalla giurisprudenza, che ne ha ribadito la natura conformativa e l’efficacia diretta, indipendente da qualsiasi recepimento in strumenti urbanistici, inidonei, per loro natura, ad incidere sulla sua esistenza o sui suoi limiti (per tutti, con ampiezza di riferimenti, C.d.S.,… ... Leggi il resto

CoVid-19: forse, nulla sarà come prima.

L’anno 2020 è iniziato con l’epidemia, poi assurta ala rango di pandemia, denominata CoVid-19m causata dal SARS-CoV-2, che ha visto i primi focolai in Cina, per poi, molto velocemente, raggiungere gli altri Paesi, molti dei quali l’hanno affrontata in modo tra loro non uniforme, non uniformità favorita dal fatto che, trattandosi di un virus “nuovo”, mancavano tutte le informazioni che avrebbero potuto suggerire un comportamento o l’altro. Come noto, l’Italia è stata uno dei primi paesi ad intervenire sui viaggi da/per la Cina, poi ha adottato, con un crescendo di provvedimenti, una serie di restrizioni (inclusi i divieti di esequie e la chiusura dei cimiteri).… ... Leggi il resto

Circolare Min. Salute dell’8 aprile 2020 n. 12302 sull’emergenza Corona Virus, e poi? Quali gli ambiti di reale applicazione?

Inquadramento dogmatico della fattispecie:

E’ consentaneo, in via preliminare, un accenno alla natura e al ruolo svolto dalle circolari. Ad avviso della dottrina prevalente, tale termine non indica una determinata categoria di atti contrassegnata dal loro contenuto, ma individua lo strumento di diffusione e di propagazione di disposizioni:

a) promananti da un organo della pubblica amministrazione ed indirizzate ad una serie di altri organi normalmente della stessa branca e periferici, nell’ambito di un rapporto di supremazia gerarchica;

b) emesse dall’autorità titolare di una potestà di controllo, di indirizzo, di direttiva o di coordinamento nei confronti degli enti e degli uffici che a tale imperio soggiacciono;

c) poste in essere da un determinato organo o soggetto nell’esercizio del diritto di autoregolamentazione al medesimo spettante o riconosciuto.… ... Leggi il resto

TAR Puglia, Bari, Sez. II, 15 aprile 2020, n. 491

TAR Puglia, Bari, Sez. II, 15 aprile 2020, n. 491

MASSIMA
TAR Puglia, Bari, Sez. II, 15 aprile 2020, n. 491
Non si può disconoscere in capo al comune il potere di imporre un corrispettivo per l’esercizio, da parte dei privati, dei trasporti funebri, al di là della questione sull’attualità o meno del diritto di privativa (stabilito dall’articolo 1, R.D. 15 ottobre 1925 n. 2578) in relazione a tale servizio pubblico comunale” (cfr.; TAR Campania, Napoli, Sez.
... Leggi il resto

Attività funebre: gli “Engel criteria” come discriminante tra sanzioni (solamente) amministrative e penali.

Il Consiglio di Stato (Sez, V, 5 marzo 2020, n. 1606; reperibile nella sezione SENTENZE per gli Abbonati PREMIUM, sezione che, per altro, risente negli ultimi tempo delle limitazioni anche all’attività giudiziaria determinate dal CoVid-19, per cui alcune “fonti” non sono temporaneamente (si spera) più accessibili), è stato chiamato a pronunciarsi attorno ad una situazione in cui era stata contestata ad accertata violazione in materia di pubblicità: si tratta della Campania, in cui, tra l’altro, sul tema, va segnalata la recente modifica dell’art.... Leggi il resto