Ulteriori pronunce, confirmativa, in materia di diritti fissi

Il diritto fisso costituisce legittima espressione dell’automa potestà impositiva dell’Ente locale e del suo potere discrezionale di istituire tariffe in relazione allo svolgimento di servizi pubblici: lo ha statuito, ancora una volta, il Consiglio di Stato, Sez. V, 11 gennaio 2021, n. 333 (reperibile nella sezione SENTENZE per gli Abbonati PREMIUM).
La pronuncia, che riformando precedente sentenza del TAR, qualifica legittima l’imposizione del diritto fisso (art. 19, comma 2 D.P.R. 10/9/1990, n. 285), ribadendo una linea interpretativa della norma del tutto consolidata (anche quando non “gradita” da alcuni soggetti).… ... Leggi il resto

Consiglio di Stato, Sez. II, 4 gennaio 2021, n. 75

Consiglio di Stato, Sez. II, 4 gennaio 2021, n. 75

Pubblicato il 04/01/2021
N. 00075/2021REG.PROV.COLL.
N. 07378/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Consiglio di Stato
in sede giurisdizionale (Sezione Seconda)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 7378 del 2012, proposto da
“< omissis >” di F. Raffale e L. Donato & C, s.n.c., in persona del legale rappresentante, rappresentata e difesa dagli avvocati Antonietta Centomiglia e Aldo Genovese, presso lo studio della prima elettivamente domiciliata in Roma, alla Via Pelagio Primo, n.… ... Leggi il resto

TAR Campania, Sez. I, 13 maggio 2020, n. 1789

TAR Campania, Sez. I, 13 maggio 2020, n. 1789

Pubblicato il 13/05/2020
N. 01789/2020 REG.PROV.COLL.
N. 02875/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania
(Sezione Prima)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 2875 del 2019, proposto da
< omissis > s.c. a r.l. in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall’avvocato Enzo Napolano, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio fisico eletto presso il suo studio in Napoli, via Mergellina, n.… ... Leggi il resto

Consiglio di Stato, Sez. V, 11 gennaio 2021, n. 333

Consiglio di Stato, Sez. V, 11 gennaio 2021, n. 333
(sulla medesima situazione locale, vedansi anche TAR Toscana, Sez. I, 8 gennaio 2021, n. 5)

Pubblicato il 11/01/2021
N. 00333/2021REG.PROV.COLL.
N. 01529/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Consiglio di Stato
in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 1529 del 2020, proposto da
Comune di Bagno a Ripoli, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall’avvocato Valerio Pardini, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
contro
Parrocchia di San Piero a Ema, Confraternita del Ss.… ... Leggi il resto

Trasporto di ‘resti mortali’ in un mare di regole confuse: esperienze a confronto

Con il comma 1, lett. b) dell’art 3 D.P.R. n.254/2003, è stata introdotta apposita norma per dettare la definizione “ufficiale” di “resto mortale”, dopo che il legislatore aveva già tentato a più riprese, con due diversi atti di tipo istruttivo come la Circ. Min. Sanità n. 24/1993, la successiva Circ. Min. Sanità n. 10/1998, cui seguì, sotto il profilo giuridico la ben più importante Legge n. 130/2001, di fornire un’identificazione in via amministrativa, basata sul criterio cronologico, della complessa fattispecie medico-legale conosciuta dagli addetti ai lavori come “esito da fenomeno cadaverico di tipo trasformativo-conservativo”.… ... Leggi il resto

Trasporti internazionali verso l’estero: a chi compete la verifica sul regolare confezionamento del feretro?

Le norme di riferimento, su cui si incardina questo nostro breve studio, sono:

Regio Decreto n. 1379 del 1 luglio 1937 (approvazione della Convenzione Internazionale di Berlino del 10 febbraio 1937)

Artt. 16 comma 21, 252, 273, 294, 305, 326 e 487 del D.P.R n. 285 10 settembre 1990.

Paragrafo 8.28 Circolare Ministero della sanità n. 24 del 24 Giugno 1993.

Per meglio enucleare il problema oggetto di questo saggio, è quanto mai opportuno un confronto a rime parallele tra le diverse filosofie, in materia di trasporti funebri internazionali, che sottendono le due più avveniristiche leggi regionali in materia di servizi necroscopici, funebri e cimiteriali, ovvero la Legge Regionale n.… ... Leggi il resto

Se la salma diventa subito cadavere, come provvedere al trasporto ‘a cassa aperta’? – 2/2

Quante forzature e manomissioni “chirurgiche” della norma sul trasporto a “cassa aperta”, quando sarebbe stato molto più semplice eliminare quella surrettizia ed ambigua, quando non perniciosa, linea di instabile confine tra “salma” e “cadavere”!

Analogo provvedimento che consente il trasporto del “cadavere” a cassa aperta è stato adottato anche dalla Regione Toscana, ma neppure questa affronta la questione della compatibilità degli orari di apertura degli uffici comunali con l’imprevedibilità del momento del decesso, e della conseguente istanza di trasferimento da parte dei familiari, ma inserisce una diversa novella legislativa destabilizzante.… ... Leggi il resto

Se la salma diventa subito cadavere, come provvedere al trasporto a ‘cassa aperta’? – 1/2

Quasi tutte le Regioni, in applicazione del nuovo art. 117 Cost. (potestà legislativa concorrente), hanno avviato un processo di caotiche riforme, mirato a rimuovere, in parte, l’orientamento, molto rigido e dirigista del vigente Regolamento Nazionale di Polizia Mortuaria (D.P.R. 10 settembre 1990 n. 285), in tema di trasporti “a cassa aperta” di cui all’art. 17, creando però qualche nuova e diversa complicazione.
Muovendo dall’assunto che il dettato costituzionale, come novellato dalla Legge di revisione costituzionale n.… ... Leggi il resto

TAR Lazio, Roma, Sez. II-bis, 30 luglio 2020, n. 8895

TAR Lazio, Roma, Sez. II-bis, 30 luglio 2020, n. 8895

MASSIMA
TAR Lazio, Roma, Sez. II-bis, 30 luglio 2020, n. 8895

La richiesta di trasporto della salma segue la richiesta di autorizzazione alla cremazione ex art. 80 DPR 285/1990 (essendo naturalmente collegata alla prima dallo scopo di rendere prossime le sepolture delle ceneri di congiunti, fermo che le due attività (cremazione e trasporto della salma) restano giuridicamente (e fattualmente) distinte, essendo oggetto di altrettante separate autorizzazioni, tanto che il diniego della prima non può automaticamente implicare il rigetto della seconda (essendo comunque possibile trasferire i resti mortali non cremati presso altro cimitero, in attesa dell’autorizzazione alla cremazione che avverrà nella nuova sede e che quindi può intervenire anche in seguito).… ... Leggi il resto

TAR Campania, Napoli, Sez. III, 12 maggio 2020, n. 1738

TAR Campania, Napoli, Sez. III, 12 maggio 2020, n. 1738

MASSIMA
TAR Campania, Napoli, Sez. III, 12 maggio 2020, n. 1738
Risulta legittimamente comminata la sanzione dell’interdizione in via definitiva dall’attività funebre, nei confronti dell’impresa che “non osserva le norme in materia di lavoro, previdenza e sicurezza nei luoghi di lavoro“, come disposto dall’art.8-bis, comma 5, lett. d), della L.R. (Campania) 24/11/2001,  n. 12.
NORME CORRELATE
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TAR Puglia, Bari, Sez. II, 15 aprile 2020, n. 491

TAR Puglia, Bari, Sez. II, 15 aprile 2020, n. 491

MASSIMA
TAR Puglia, Bari, Sez. II, 15 aprile 2020, n. 491
Non si può disconoscere in capo al comune il potere di imporre un corrispettivo per l’esercizio, da parte dei privati, dei trasporti funebri, al di là della questione sull’attualità o meno del diritto di privativa (stabilito dall’articolo 1, R.D. 15 ottobre 1925 n. 2578) in relazione a tale servizio pubblico comunale” (cfr.; TAR Campania, Napoli, Sez.
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Attività funebre: gli “Engel criteria” come discriminante tra sanzioni (solamente) amministrative e penali.

Il Consiglio di Stato (Sez, V, 5 marzo 2020, n. 1606; reperibile nella sezione SENTENZE per gli Abbonati PREMIUM, sezione che, per altro, risente negli ultimi tempo delle limitazioni anche all’attività giudiziaria determinate dal CoVid-19, per cui alcune “fonti” non sono temporaneamente (si spera) più accessibili), è stato chiamato a pronunciarsi attorno ad una situazione in cui era stata contestata ad accertata violazione in materia di pubblicità: si tratta della Campania, in cui, tra l’altro, sul tema, va segnalata la recente modifica dell’art.... Leggi il resto

Consiglio di Stato, Sez. V, 5 marzo 2020, n. 1606

Consiglio di Stato, Sez. V, 5 marzo 2020, n. 1606

MASSIMA
Consiglio di Stato, Sez. V, 5 marzo 2020, n. 1606
Il procedimento di cui all’art. 18 l. n. 689 del 1981 si riferisce alle sole sanzioni amministrative pecuniarie, per le quali la determinazione (mediante “ordinanza-ingiunzione”) della “somma dovuta per la violazione”, accompagnata dalla pedissequa “ingiunzione di pagamento”, avviene (comma 2) a valle della preventiva notifica della “contestazione” della accertata “violazione” (art.
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