TAR Campania, Napoli, Sez. III, 15 gennaio 2020, n. 176

TAR Campania, Napoli, Sez. III, 15 gennaio 2020, n. 176
MASSIMA
TAR Campania, Napoli, Sez. III, 15 gennaio 2020, n. 176

Non rileva il contenuto della delibera del Consiglio comunale di approvazione del Regolamento comunale di polizia mortuaria, in quanto il suo ambito di applicazione, specificamente orientato alla disciplina della polizia mortuaria e dell’attività di gestione del cimitero e dei connessi servizi cimiteriali, esula dalla materia edilizia ed urbanistica, la cui disciplina è riposta in atti programmatori e regolamentari ad hoc, quali il Piano regolatore generale, le relative Norme tecniche di attuazione, nonché il Regolamento edilizio comunale.
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Consiglio di Stato, Sez. IV, 13 gennaio 2020, n. 283

Consiglio di Stato, Sez. IV, 13 gennaio 2020, n. 283
MASSIMA
Consiglio di Stato, Sez. IV, 13 gennaio 2020, n. 283

Non costituisce ampliamento del cimitero l’acquisizione ad esso di una cappella funeraria eretta, in epoca risalente, a ridosso del cimitero stesso.
Risulta tardivo il ricorso proposto dopo due anni, od oltre, dalla pubblicazione delle deliberazioni comunali impugnate, pubblicazione che costituisce il termine di efficacia degli stessi.

NORME CORRELATE

Art. 338 R.D. 27/7/1934, n. 1265

Pubblicato il 13/01/2020
N.

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TAR Lazio, Roma, Sez. II-quater, 24 dicembre 2019, n. 14866

TAR Lazio, Roma, Sez. II-quater, 24 dicembre 2019, n. 14866
MASSIMA
TAR Lazio, Roma, Sez. II-quater, 24 dicembre 2019, n. 14866
[ id.: TAR Lazio, Roma, Sez. II-quater, 24 dicembre 2019, n. 14865 ]
In materia di vincolo dato dalla fascia di rispetto cimiteriale va ricordato che, secondo la lettura della giurisprudenza in materia l’istituto della riduzione della fascia di rispetto, derivante dal combinato disposto dell’art. 338, quarto comma, del r.d. 1265 del 1934 e dell’art.
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TAR Sicilia, Palermo, Sez. III, 13 dicembre 2019, n. 2885

TAR Sicilia, Palermo, Sez. III, 13 dicembre 2019, n. 2885
MASSIMA
TAR Sicilia, Palermo , Sez. III, 13 dicembre 2019, n. 2885
Non è illegittima la disposizione regolamentare che disciplina la revoca delle concessioni a tempo determinato di durata eccedente i 99 anni anche alle concessioni perpetue ma “L’art. 842 [rectius: 824. N.d.R.], 3° comma del cod.civile include espressamente i cimiteri nel demanio comunale: è pacifico che atti dispositivi, in via amministrativa, non possono configurarsi, senza limiti di tempo, a carico di elementi del demanio pubblico.
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TAR Campania, Napoli, Sez. I, 11 dicembre 2019, n. 5906

TAR Campania, Napoli, Sez. I, 11 dicembre 2019, n. 5906
MASSIMA
TAR Campania, Napoli, Sez. I, 11 dicembre 2019, n. 5906
[ id.: TAR Campania, Napoli, Sez. I, 11 dicembre 2019, n. 5904 ]
L’interdittiva antimafia, per la sua natura cautelare e per la sua funzione di massima anticipazione della soglia di prevenzione, non richiede la prova di un fatto, ma solo la presenza di una serie di indizi in base ai quali non sia illogico o inattendibile ritenere la sussistenza di un collegamento con organizzazioni mafiose o di un condizionamento da parte di queste.
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Corte di Cassazione, Sez. I civ., 10 dicembre 2019, n. 32241 (ordin. rimess. SS.UU.)

Corte di Cassazione, Sez. I civ., 10 dicembre 2019, n. 32241 (ordin. rimess. SS.UU.).
MASSIMA
Corte di Cassazione, Sez. I civ., 10 dicembre 2019, n. 32241 (ordin. rimess. SS.UU.).
Merita rimessione alle SS. UU. Civ. della Corte di Cassazione la questione se l’applicazione di un canone, periodico ed aggiornato, delle concessioni cimiteriali soggette ad obbligo di rinnovo alla scadenza (della concessione) sia applicabile alle concessioni perpetue (e perciò non soggette a rinnovo periodico), il ché implicherebbe un’illegittima trasformazione in temporanea di una concessione originariamente perpetua.
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TAR Lombardia, Milano, Sez. I, 15 novembre 2019, n. 2421 (massima)

TAR Lombardia, Milano, Sez. I, 15 novembre 2019, n. 2421 (massima)
MASSIMA
TAR Lombardia, Milano, Sez. I, 15 novembre 2019, n. 2421 (massima)
In sede di gara pubblica, ai provvedimenti interdittivi amministrativi, salvo che essi rechino una maggiore durata della inibizione a contrarre, può riconoscersi valenza ostativa per un periodo in ogni caso non superiore a tre anni, “decorrenti dalla data del suo accertamento definitivo” (1).
(1) L’art. 80, comma 10, d.lgs. n. 50 del 2016, delimita e circoscrive l’efficacia temporale della valenza ostativa delle sentenze di condanna e degli atti di “accertamento definitivo”; si è in presenza, in questi casi, del fenomeno, ben noto alla teoria generale, della cd.
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TAR Campania, Napoli, Sez. I, 14 ottobre 2019, n. 4853

TAR Campania, Napoli, Sez. I, 14 ottobre 2019, n. 4853
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TAR Campania, Napoli, Sez. I, 14 ottobre 2019, n. 4853
La legittimazione ad impugnare un provvedimento amministrativo deve essere direttamente correlata alla situazione giuridica sostanziale che si assume lesa dal provvedimento e postula l’esistenza di un interesse attuale e concreto all’annullamento dell’atto. In caso contrario, l’impugnativa verrebbe degradata al rango di azione popolare a tutela dell’oggettiva legittimità dell’azione amministrativa, con conseguente ampliamento della legittimazione attiva al di fuori dei casi espressamente previsti dalla legge, in insanabile contrasto con il carattere di giurisdizione soggettiva che la disciplina legislativa e quella costituzionale hanno attribuito al vigente sistema di giustizia amministrativa (TAR Campania, sez.
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Corte di Giustizia dell’Unione Europea, Corte, Sez. V, 26 settembre – 14 ottobre 2019, causa n. 63/18

Corte di Giustizia dell’Unione Europea, Corte, Sez. V, 26 settembre – 14 ottobre 2019, causa n. 63/18
MASSIMA
Corte di Giustizia dell’Unione Europea, Corte, Sez. V, 26 settembre – 14 ottobre 2019, causa n. 63/18
La direttiva 2014/24/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 febbraio 2014, sugli appalti pubblici e che abroga la direttiva 2004/18/CE, come modificata dal regolamento delegato (UE) 2015/2170 della Commissione, del 24 novembre 2015, deve essere interpretata nel senso che osta a una normativa nazionale, come quella di cui trattasi nel procedimento principale, che limita al 30% la parte dell’appalto che l’offerente è autorizzato a subappaltare a terzi.
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TAR Lazio, Roma, Sez. III-ter, 14 ottobre 2019, n. 11832

TAR Lazio, Roma, Sez. III-ter, 14 ottobre 2019, n. 11832
MASSIMA
TAR Lazio, Roma, Sez. III-ter, 14 ottobre 2019, n. 11832
Non sussiste silenzio dell’amministrazione centrale allorquando questa abbia riscontrato significando la sussistenza della competenza in capo a proprio organo periferico, né quando questo ultimo abbia rappresentato che, ai fini del rilascio del titolo al trasporto funebre internazionale, le autorità locali richiedono specifiche modalità ed indicazioni, non fornite dal soggetto agente.
NORME CORRELATE
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Concessioni cimiteriali perpetue: stanno modificandosi gli orientamenti della giurisprudenza?

Dopo che la giurisprudenza ordinaria, in primis quella di legittimità (Corte di Cassazione) per diverso tempo ha aderito all’impostazione per la quale le concessioni cimiteriali, specie quando aventi a proprio oggetto porzione di area cimiteriale, al fine della costruzione, da parte del soggetto concessionario, di un manufatto sepolcrale a sistema di tumulazione, ritenendo che con la concessione venisse a sorgere un diritto reale, assimilabile al diritto di superficie e, soprattutto, che esse, quando sorte prima dell’entrata in vigore del d.P.R.... Leggi il resto

Corte di Cassazione, Sez. II civ., 20 agosto 2019, n. 21489

Corte di Cassazione, Sez. II civ., 20 agosto 2019, n. 21489
MASSIMA
Corte di Cassazione, Sez. II civ., 20 agosto 2019, n. 21489
Nel sepolcro ereditario lo ius sepulchri si trasmette nei modi ordinari, per atto inter vivos o mortis causa, come qualsiasi altro diritto, dall’originario titolare anche a persone non facenti parte della famiglia, mentre nel sepolcro gentilizio o familiare – tale dovendosi presumere il sepolcro, in caso di dubbio – lo ius sepulchri è attribuito, in base alla volontà del fondatore, in stretto riferimento alla cerchia dei familiari destinatari del sepolcro stesso, acquistandosi dal singolo iure proprio sin dalla nascita, per il solo fatto di trovarsi col fondatore nel rapporto previsto dall’atto di fondazione o dalle regole consuetudinarie, iure sanguinis e non iure successionis, e determinando una particolare forma di comunione fra contitolari, caratterizzata da intrasmissibilità del diritto, per atto tra vivi o mortis causa, imprescrittibilità e irrinunciabilità.
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Attività funebre ed esercizio in forma congiunta: non necessariamente.

La L. R. (Veneto) 18 marzo 2010, n. 18 e s.m., così come altre leggi regionali, definisce (art. 5) l’attività funebre come lo svolgimento in forma congiunta di una serie di prestazioni di servizi e forniture (osservandosi, per inciso, che il panel delle attività elencate non è uniforme nelle diverse norme regionali), altresì prevedendo situazioni di incompatibilità. Incompatibilità che è ripresa, nella direzione inversa, al successivo art. 28, anche se, di seguito, sia stata introdotta una deroga per i piccoli comuni montani.… ... Leggi il resto

TAR Lombardia, Milano, Sez. I, 13 maggio 2019, n. 1064

TAR Lombardia, Milano, Sez. I, 13 maggio 2019, n. 1064

MASSIMA
TAR Lombardia, Milano, Sez. I, 13 maggio 2019, n. 1064

La commissione giudicatrice in una procedura di gara (al pari della commissione esaminatrice in un pubblico concorso) è un organo straordinario e temporaneo della P.A. e la cui natura e composizione è espressamente e puntualmente stabilita dalle disposizioni normative di cui agli artt. 77 e 78 d.lgs. 50/2016, disciplinanti i requisiti dei suoi membri e le cause di incompatibilità, in tal guisa tratteggiando la “legittimazione soggettiva” di detto organo collegiale, per il tramite della individuazione della capacità giuridica delle persone fisiche di farne parte, ed istituito con apposito atto di nomina da parte della stazione appaltante, tenendo conto delle disposizioni di legge ed attributario della <i>potestas</i> di esame e valutazione delle offerte formulate dai concorrenti, al fine della formulazione del giudizio finale, espressione di discrezionalità tecnica, funzionale all’individuazione dell’aggiudicatario; è tale giudizio tecnico ad essere trasposto nelle finali determinazioni provvedimentali della stazione appaltante, concretanti l’aggiudicazione definitiva.… ... Leggi il resto

TAR Campania, Napoli, Sez. VII, 9 maggio 2019, n. 2482

TAR Campania, Napoli, Sez. VII, 9 maggio 2019, n. 2482

MASSIMA
TAR Campania, Napoli, Sez. VII, 9 maggio 2019, n. 2482

Il diritto spettante al titolare di concessione cimiteriale ad essere tumulato nel sepolcro si atteggia come un diritto reale nei confronti dei terzi con la conseguenza che nei rapporti interprivati, la protezione della situazione giuridica è piena, assumendo la fisionomia tipica dei diritti reali assoluti di godimento, garantendo al concessionario ampi poteri di godimento del bene.… ... Leggi il resto

TAR Lazio, Roma, Sez. II-ter, 7 maggio 2019, n. 5733

TAR Lazio, Roma, Sez. II-ter, 7 maggio 2019, n. 5733

MASSIMA
TAR Lazio, Roma, Sez. II-ter, 7 maggio 2019, n. 5733

Non sussiste la giurisdizione amministrativa, bensì quella della A.G.O., sulla controversia avente il petitum sostanziale dell’accertmento della sussistenza del diritto ad essere accolto in un dato sepolcro, ossia la titolarità dello ius sepulchri.
L’eccezione circa la sussistenza o meno della giurisdizione amministrativa è suscettibile di positiva definizione in forza di un iter argomentativo che richiede una preliminare disamina della giurisprudenza elaborata dalla Suprema Corte (e radicatasi al punto di poter essere considerata, da tempo, diritto vivente) in ordine alla distinzione tra sepolcro ereditario e sepolcro familiare, ed, a tal riguardo, torna del tutto opportuno riportare testualmente Cass.civ.… ... Leggi il resto