A Torino comincia il processo per le tangenti alle Molinette

Tre associazioni dei consumatori, Adoc, Adusbef e Associazione consumatori Piemonte, e una societa’ di onoranze funebri di Torino, la Giubileo, hanno chiesto ieri la costituzione di parte civile nell’udienza preliminare dell’inchiesta sulle tangenti alle camere mortuarie dell’ospedale torinese delle Molinette. Il giudice Diamante Minucci si e’ riservata di decidere in occasione della prossima udienza in programma il 29 aprile. L’indagine, condotta lo scorso anno dalla Guardia di Finanza di Torino, riguarda la prassi degli addetti alle camere mortuarie di ricevere denaro (300-400 euro) per segnalare ai parenti dei defunti il nome delle imprese.… ... Leggi il resto

Fiorista e custode cimitero 'riciclavano' furtivamente i fiori

Un fioraio di Cassino e il custode del cimitero di Sant’Elia Fiumerapido sono stati arrestati dai carabinieri della Compagnia di Cassino con l’accusa di furto. I due, per mesi, hanno asportato dal cimitero del piccolo paese del Cassinate, fiori e corone provenienti dai funerali per poter cosi’ realizzare altri ornamenti funebri. Una sorta di catena di (s)montaggio che permetteva, cosi’, al titolare della rivendita di fiori di guadagnare senza pero’ perdere la merce. A segnalare la cosa ai carabinieri erano stati gli stessi parenti dei defunti che si erano accorti delle continue sparizioni di fiori e corone.… ... Leggi il resto

Camorra e pompe funebri

I carabinieri della compagnia di Castello di Cisterna (Napoli) hanno arrestato alcuni presunti affiliati al clan camorristico dei Foria, attivo nell’hinterland napoletano. Le ordinanze di custodia in carcere sono state emesse dal Gip di Napoli su richiesta dalla Direzione Distrettuale Antimafia partenopea, sulla base di un’indagine dei carabinieri relativa a estorsioni commesse ai danni di imprenditori nel settore dei servizi funebri. Era con intimidazioni e minacce, sostenute dalla forza del nome del clan, che veniva imposto a ditte concorrenti nei servizi funebri, per tutti i funerali celebrati nei comuni di Pomigliano d’Arco e Casalnuovo di Napoli, di utilizzare i veicoli e le bare della ‘Pomilia srl’, ditta amministrata dal gruppo criminale.… ... Leggi il resto

Il Comune di Milano rilancia la trasparenza nel settore funebre

Il Comune di Milano ha cominciato a distribuire negli ospedali milanesi, negli uffici dell’anagrafe e nelle sedi comunali distribuite sul territorio un opuscolo su cosa fare e non fare in occasione di un decesso.
Lo scopo, ha spiegato l’assessore comunale ai Servizi civici Stefano Pillitteri, è di “promuovere la tutela dei dolenti da fenomeni odiosi, ma purtroppo molto frequenti, come l’adescamento dei congiunti da parte di falsi dipendenti comunali nelle camere mortuarie o nelle case di cura per offrire l’organizzazione del funerale”.… ... Leggi il resto

Barletta: racket onoranze funebri, tre avvisi di garanzia

Tre informazioni di garanzia sono state notificate dalla guardia di finanza di Bari ai titolari di altrettante imprese funebri di Barletta.
Tra i destinatari dei provvedimenti c’e’ anche un consigliere comunale, titolare di una impresa di onoranze funebri; un altro e’ un rappresentante del tribunale del malato, la cui sede si trova nel nosocomio cittadino.
L’ipotesi di reato a carico degli indagati e’ di associazione per delinquere finalizzata alla concussione e alla corruzione.
Perquisizioni sono state compiute nelle sedi delle imprese, al cimitero cittadino e al vecchio e nuovo ospedale, oltre che nell’ufficio di controllo sanitario della ausl della sesta provincia.… ... Leggi il resto

Anche per morire a Napoli si paga il pizzo

Di seguito riportiamo un brano dell’articolo dal titolo “Anche per morire a Napoli si paga il pizzo” a firma di Gennaro Capodanno, apparso sul blog corvo rosso, in data 7 novembre 2007.

I napoletani pagano l’approssimazione con la quale viene gestito da tempo immemore il settore cimiteriale partenopeo. Il piano regolatore sui cimiteri, approvato nel marzo del 2005 prevedeva sulla carta notevoli ampliamenti, ma tutto oggi sembra fermo al palo. E gli abusi sono all’ordine del giorno.

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