Arrivata la sentenza per il blitz Osiride sul raket del caro estinnto a Foggia

Riportiamo l’articolo “Blitz Osiride, racket caro estinto: dodici assoluzioni e sei condanne” a firma di Tatiana Bellizzi, pubblicato su teleradioerre.it il 29 ottobre 2008:

Blitz Osiride, racket caro estinto: dodici assoluzioni e sei condanne
Dodici assoluzioni e sei condanne. E’ la sentenza emessa del gup del Tribunale di Bari di Pinto nei confronti di 18 persone coinvolte nel blitz Osiride, quello del racket sul caro estinto. Le stesse hanno scelto di essere giudicate con rito abbreviato.

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Saltano fuori le prime indiscrezioni sugli appoggi politici di alcuni inmpresari funebri milanesi

Il business dei funerali, a Milano, era in mano solo a due grandi imprese di servizi funebri, la San Siro e il gruppo Varesina-Sofam, anche perche’ potevano contare su ”appoggi e agganci politici”. E’ quanto hanno affermato negli interrogatori di garanzia alcuni piccoli imprenditori del settore arrestati lo scorso 16 ottobre assieme ai titolari delle due maggiori aziende e a un nutrito gruppo di infermieri nell’ambito dell’inchiesta del pm Grazia Colacicco sul racket delle pompe funebri.… ... Leggi il resto

Il Prefetto di Latina chiede lo scioglimento del consiglio comunale di Fondi

Si profila lo scioglimento del consiglio comunale di Fondi per mafia, se il Viminale accogliera’ la richiesta espressa in un dossier di 507 pagine che il prefetto di Latina Bruno Frattasi ha consegnato l’8 settembre scorso al ministro dell’interno Roberto Maroni. Lo rivela il ”Corriere della Sera”, sottolineando che risulterebbe dalla relazione, accompagnata da 9 faldoni di documenti, che vi siano state numerose infiltrazioni di clan camorristici, soprattutto quello dei ‘casalesi’, nell’amministrazione cittadina. Si fa riferimento nel dossier in particolare a un assessore che avrebbe “chiesto e ottenuto” il sostegno elettorale all’associazione criminale; al figlio di un boss che sarebbe stato “accreditato” dal sindaco presso il consiglio, per favorirlo in alcuni appalti; e ancora, all’ufficio urbanistico del Comune che avrebbe “oggettivamente” agevolato” imprese edili vicine ai clan.… ... Leggi il resto

Collegio infermieri Milano sospende cautelarmente dall'albo infermieri coinvolti nel racket pompe funebri

Nei confronti degli infermieri coinvolti nell’inchiesta sul racket dei funerali, scoperto dalla Procura di Milano, “vi e’ la necessita’ di assumere nel minor tempo possibile i provvedimenti disciplinari di sospensione cautelare dall’Albo”. Lo afferma Giovani Muttillo, presidente del Collegio infermieri Ipasvi di Milano-Lodi, sottolineando che “il Collegio Ipasvi, non appena apprese le notizie dalla stampa, si e’ fatto immediatamente carico del problema rivolgendosi direttamente alla Procura della Repubblica di Milano per poter acquisire i nominativi degli infermieri indagati”, annuncia oggi in una nota.… ... Leggi il resto

Lo sdegno di Milano per il racket dl caro estinto

Segnaliamo il sito www.cronacaqui.it dove si trova, assieme all’articolo “Peggio dell’Africa” del 17/10/2008, che di seguito si riporta e che rappresenta, con lucida sinteticità, lo sgomento di chi ha scoperto come funziona il mercato delle pompe funebri a Milano (e purtroppo aggiungiamo noi in molte città italiane), una serie di dati e informazioni sulla vicenda della recente operazione Caronte, che ha decapitato il vertice della imprenditoria funebre milanese.

www.cronacaqui.it riporta alcune indiscrezioni dei primi interrogatori dei Cerato.… ... Leggi il resto

Come combattere il racket del caro estinto: se ne è parlato alla radio

Istruzioni per l’uso, la trasmissione di Radio RAI 1 condotta da Emanuela Falcetti, si è occupata delle truffe nei funerali nelle puntate del 17 e 20 ottobre 2008, con ospiti in trasmissione rappresentanti di Associazioni dei consumatori e della Federutility-SEFIT. Ascolta la registrazione della trasmissione cliccando qui
L’occasione è stata data dai recenti 41 arresti che hanno decapitato il sistema funebre a Milano, dedito per 19 imprese funebri (che dominavano il mercato locale) a pratiche di accaparramento dei funerali di tipo malavitoso.… ... Leggi il resto

Primi interrogatori a Milano

Riccardo D’Antoni, legale rappresentante del gruppo Varesina Sofam, finito in carcere assieme ad altre quattro persone nell’ambito dell’ inchiesta milanese sul business dei funerali, si sarebbe difeso nell’interrogatorio davanti la Gip di Milano dicendo che “quello delle convenzioni con gli ospedali e delle turnazioni fra imprese era un sistema in uso da sempre, ad un certo punto diventato illegale, ma che le aziende di onoranze funebri hanno continuato ad usare tacitamente.” Era un sistema, quello adottato dalle imprese, che secondo l’indagato non avrebbe danneggiato i clienti, ma anzi avrebbe favorito e migliorato i servizi funebri.… ... Leggi il resto

La FENIOF sul racket del caro estinto a Milano

Riceviamo il seguente comunicato stampa da parte della FENIOF, che volentieri pubblichiamo:

COMUNICATO FENIOF IN MERITO ALL’INDAGINE “CARONTE”

A prescindere dai responsabili fisici, che saranno individuati dalla Magistratura e sui quali è opportuno essere cauti (anche in passato ci sono stati nomi di impresari che sono finiti sotto inchiesta per poi essere pienamente assolti, rimanendo però “macchiati” dallo sporco di fatti a loro estranei), si evidenzia come tra i responsabili morali vi siano anche le istituzioni in quanto carenti sul fronte dei controlli sui soggetti esercenti l’attività funebre, funzioni che, in particolare in Lombardia, sono previste da una specifica legge regionale vigente da ben 4 anni.

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Le reazioni agli arresti di Milano nell'operazione Caronte

Esprime “soddisfazione” l’assessore comunale ai Servizi civici, Stefano Pillitteri, in merito all’operazione di polizia che ha smantellato una rete di infermieri e titolari di pompe funebri che agiva negli ospedali per accaparrarsi i funerali dei defunti. “Il Comune è in prima linea su questo fronte per quanto ci compete, ovvero l’atttività informativa verso i familiari contro queste forme odiose di procacciamento dei clienti. Da parte nostra ci sarà la massima collaborazione con gli inquirenti”, afferma l’assessore.… ... Leggi il resto

La grande battaglia

La data del 16 ottobre 2008 in Italia non si ricorderà solo per l’ennesimo crollo delle quotazioni di Borsa, ma perché la Magistratura ha sferrato un colpo decisivo al sistema di corruzione esitente a Milano per accaparrarsi funerali. Ci auguriamo sia l’inizio di una nuova epoca, dominata da regole certe e dove le imprese funebri sane abbiano la meglio nella “grande battaglia” .

Alle 8.52 si legge la prima ANSA:

POMPE FUNEBRI CORROMPEVANO INFERMIERI: 41 ARRESTI A MILANO

A Milano sono state arrestate nella notte 41 persone per un vasto giro di corruzione legato al ‘business’ dei funerali: molti degli arrestati sono infermieri di otto diversi ospedali o case di cura della citta’, che secondo l’accusa segnalavano alle imprese di pompe funebri quando e dove avveniva un decesso.

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Cremazione criminale

Due impresari di pompe funebri bavaresi sono stati arrestati dalla polizia tedesca con l’accusa dell’omicidio di un patologo: il cadavere sarebbe stato poi cremato sotto falso nome e le ceneri disperse. ”E’ il modo migliore per fare scomparire un cadavere”, ha detto oggi al tabloid tedesco Bild uno degli inquirenti. La vittima e’ un ex patologo universitario ed ex imprenditore, Erich W., il quale aveva venduto nell’estate del 2005 la sua impresa di pompe funebri al 52/enne Michael S.,… ... Leggi il resto

Mafia impone il pizzo anche sui morti

Il clan mafioso Trigila di Siracusa imponeva il pizzo anche sui morti. E’ uno dei dettagli che emergono dall’operazione “Nemesi”, condotta la notte scorsa dalla polizia di Siracusa che ha arrestato 55 persone tra i capi e affiliati della cosca. Altri sei indagati sono sfuggiti alla cattura. Secondo i risultati dell’attivita’ investigativa, avviata nel novembre del 2004, il clan – capeggiato da Michele Crapula, 43 anni, Walker Albergo, 46 anni e Antonino Campisi, 41 anni – lucrava sui defunti sia taglieggiando le imprese di pompe funebri, sia esigendo una tangente sui loculi cimiteriali.… ... Leggi il resto

Primo round con condanne e patteggiamenti per le tangenti delle Molinette

Si e’ conclusa, con pene variabili tra quattro mesi e un anno e dieci mesi, tra patteggiamenti e riti abbreviati, l’udienza preliminare dell’inchiesta sulle tangenti alle camere mortuarie dell’ospedale torinese delle Molinette. Complessivamente erano coinvolte nove persone, tra addetti delle camere mortuarie e titolari di imprese di pompe funebri. Due di esse, gli infermieri Adriano Cusino e Paolo Sartori, andranno a dibattimento il 10 marzo del 2009. Le pene piu’ alte sono state comminate a Gerardo Ciacciariello (un anno e dieci mesi) e Giovanni Musacchia (un anno e sei mesi), a cui e’ stata riconosciuta l’associazione per delinquere.… ... Leggi il resto

Bari: la criminalità organizzata ha imposto il racket del caro estinto a Bari

”Se non chiamate la ditta Porcelli qui scoppia la guerra”. Si scomodo’ addirittura il boss Antonio Di Cosola – secondo i carabinieri – per minacciare i necrofori dell’ospedale Di Venere di Bari che avevano osato avvertire una ditta di pompe funebri concorrente a quella di Rosa Porcelli sui decessi di alcuni pazienti del nosocomio. Di Cosola, infatti, risulta formalmente dipendente della ditta Porcelli. Nell’ottobre 2006 i necrofori furono attirati davanti all’ospedale Di Venere con un pretesto.… ... Leggi il resto

Codacons: occorrono indagini in tutta Italia per il caro estinto

Non e’ la prima volta che viene scoperto un mercato sul caro estinto fatto di tangenti, ”un business gia’ dal 2001”. E’ quanto rileva il Codacons che chiede ”indagini a tappeto in tutti gli ospedali italiani”. ”Fin dal 2001, quando lo scandalo scoppio’ a Torino, il Codacons denuncio’ che le tangenti delle camere mortuarie riguardavano tutto il territorio nazionale”. L’associazione dei consumatori ricorda che ”sul caro estinto non si sono ancora recepite le indicazioni dell’Antitrust che nel maggio del 2007 aveva evidenziato gravi distorsioni del mercato e che auspicava una netta separazione tra le gestioni pubbliche delle camere mortuarie e dei cimiteri e le attivita’ commerciali delle onoranze funebri”.… ... Leggi il resto

Tangenti per acquisire funerali a Bari

Una trentina di persone – tra titolari di imprese funebri, infermieri necrofori e paramedici in servizio in ospedali e cliniche cittadine – viene arrestata a Bari dai carabinieri a conclusione dell’inchiesta chiamata ‘Caro estinto’. L’indagine ha documentato – secondo l’accusa – un vorticoso giro d’affari legato anche all’imposizione di una tangente di 100 euro per consentire ai titolari di agenzie di pompe funebri estranei all’organizzazione criminale di trasportare dai nosocomi a casa le salme dei pazienti morti in ospedale.… ... Leggi il resto